Università commerciale Luigi Bocconi

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La Bocconi è un grande impianto industriale adibito alla trasformazione di fighetti, tamarri, discotecari, sancarlini e secchioni in elementi diversamente utili alla società.

Informazioni generali

Considerato il notevole stress psicologico subito da professori, bidelli e segretarie ad avere a che fare con figure del genere, esiste un test d'ammissione che ha lo scopo di limitarne il numero, nonché una retta annuale che generalmente rende il neobocconiano indebitato con qualche dozzina di banche ancora prima di riuscire a laurearsi; i soldi così ottenuti vanno a finanziare il servizio di supporto psichiatrico per i docenti, sebbene alcuni maligni sostengano che servano soltanto a mantenere in efficienza il campo da golf da 300 buche del Rettore, posto in cima al tetto dell'edificio principale, nonché il suo simpatico e originale cappottino di pelle umana, utilizzato ogni anno all'inaugurazione dell'anno accademico al posto dell'ormai superato ermellino.

Lo scopo della Bocconi è preparare i giovani virgulti al mondo del lavoro. Che ci si riferisca in particolare al lavoro altrui appare chiaro fin dalla prima lezione.

Particolarmente importante alla Bocconi è il merito: ai laureati più preparati e capaci vengono offerti i più importanti posti di lavoro nelle discoteche e centri abbronzatura italiane e internazionali.

I corsi

Nell'ottica di inserire i propri laureati in tutte le postazioni chiave del potere economico, la Bocconi ha effettuato una sagace diversificazione dei propri corsi di laurea; qui di seguito un elenco:

Studenti di GM al lavoro.

G.M. (Giovani Marmotte)

Il corso di management più richiesto dell'intera università. Il nome deriva dal fatto che lo studente di GM, esattamente come una marmotta, non fa una beata mazza tutto il giorno. Le attività universitarie più importanti sono la programmazione della prossima serata al Le Banque (o altra discoteca) e la visione della puntata serale di Amici.
Marginalmente, lo studente di GM impara anche a memoria elenchi di roba inutile, costellata di termini astrusi ("Customer Based View", "Proattività", "Tempio della qualità", "Digital Supply Chain"), che utilizzeranno solamente nei cruciverba più complicati della settimana enigmistica. Il laureato GM ben presto si rende conto di come la totalità delle aziende sia riluttante ad assumere un neolaureato nella posizione di general manager e quindi scopre a malincuore che dovrà ripiegare in altri lavori (data entry o contabilità) oppure affrontare lunghi mesi di disoccupazione, in cui potrà approfondire la lettura della gazzetta dello sport.

Marketing

Il verbo dello studente di marketing consiste nel fottere efficacemente e velocemente il prossimo (la prima lezione del corso consiste infatti nello spiegare che la parola "fottere" non ha assolutamente una connotazione negativa).
Nell'ambito del generale "fottere", rientra anche la pratica dei così detti "lavori di gruppo" (abbondantissimi a MARKETING e completi sostituti di qualsiasi altra attività di studio) dei quali gli studenti spesso si lamentano, per via della spossatezza (fisica) alla quale portano. Altri studenti si dicono felici della situazione "di gruppo" venutasi a creare al 3° piano del Velodromo: è infatti risaputo che i "lavori individuali" possono causare danni alla vista.
La tesi finale non esiste nel corso di marketing: per laurearsi, lo studente deve porre davanti al professore un piatto colmo di merda fumante e convincerlo che è un pasto genuino e salutare.

A.F.C.

Il nome ufficiale del corso sarebbe "Amministrazione, Finanza e Controllo" ma, considerato il largo uso in Bocconi dell'espressione "Vai AFC", si può facilmente intuire il vero significato. Il laureato AFC passa la sua vita universitaria a capire (senza successo) cosa diavolo stia studiando, per poi ritrovarsi all'improvviso impiegato nella sezione contabilità di una ditta di spurghi, felicemente accoppiato con il Ragionier Fantozzi o peggio ancora in una società di revisione a 45 euro lordi al mese. I più fortunati riescono a entrare in qualche banca di investimento, ma nel giro di pochi mesi impazziscono, si ritrovano isolati e diventano calvi. Sono particolarmente permalosi e si credono meglio dei clefiniani, snobbano quelli di GM, e nemmeno conoscono i nomi degli altri corsi. Poi puzzano perché non si lavano per studiare... Statistiche recenti hanno rivelato che la maggior parte degli studenti afc rientra in tre macro classi: bastardi (sono pronti a uccidere piuttosto che prestare i propri appunti ad altri), sfigati (per evitare di chiedere a prestito gli appunti, passano la vita a ricevimento dai professori), bastardi-sfigati (fanno entrambe le cose). Vi è una classe residuale di menefreghisti che se ne sbatte degli appunti e fa quello che può (tuttavia siamo nell'ordine di un 5-6% degli studenti). Alcune indiscrezioni hanno confermato la presenza dell'ex concorrente del GF7 "Orsacchio" in questo corso di laurea.

O.S.I. (a Ognuno il Significato è Ignoto)

Corso leggendario, nessuno sa veramente se esista, quali siano gli sbocchi professionali o quale sia il piano di studi. Voci di corridoio dicono sia una sorta di cassa integrazione per i professori in sovrannumero negli altri corsi. Secondo recenti studi questo corso sembrerebbe perduto per sempre o forse addirittura chiuso.

C.L.E.L.I.. (Ci Laureiamo Essenzialmente in Legge... Ignoratelo)

Probabilmente il corso più incompreso della Bocconi, almeno fino a quando non si è scoperto che fra gli iscritti annoverava il famoso Alberto Stasi, attualmente indagato per l'omicidio della sua (ex) ragazza: il PM assegnato all'inchiesta, infatti, ha dichiarato "Fino a ieri credevo ancora all'innocenza di Stasi: un ragazzo dovrebbe essere davvero senz'anima per uccidere la sua fidanzata. Poi ho scoperto che studia per diventare commercialista.". Ma comunque il corso è talmente grigio, tedioso e inutile, che persino gli altri Bocconiani non perdono tempo a sfotterlo, puntando invece sul bistrattato CLEACC.

C.L.A.P.I. (Credevo di Lavorare in una Amministrazione Pubblica e Invece...)

Il corso fornisce agli studenti tutti gli strumenti per lavorare in un Comune, in una Istituzione Internazionale o in un Ministero. Sfortunatamente il Bocconiano CLAPI fresco fresco di laurea si accorge presto che per accedere a tali organizzazioni si richiede la partecipazione a un concorso, dal quale viene puntualmente scavalcato da persone con curriculum migliori dei suoi.
A quel punto, il destino del laureato CLAPI è quello di trovare lavoro nella famosa ditta di spurghi, fianco a fianco con il Ragionier Fantozzi o con un laureato AFC.

Un laureato CLEFIN nella sua consueta giornata di lavoro in una banca di investimento. L'assenza della cravatta è indice di un ambiente cordiale e informale.

C.L.E.F.I.N. (Creiamo Laureati Emarginati e Fondamentalmente INutili)

È il corso dello sfigato (detto anche il CLEFIciente) per eccellenza (molti "clefiniani preferiscono essere chiamati secchioni, tuttavia il CDA dell'Università ha stabilito che lo studente del CLEFIN deve essere considerato "sfigato" sopra ogni cosa): lo studente CLEFIN viene sin dalla prima lezione sottoposto a un processo di isolamento sociale simile a quello effettuato dai Testimoni di Geova ai loro accoliti: la mole di lavoro sul groppone del povero clefiniano è infatti tale che qualsiasi tipo di attività diversa dallo studio è preclusa.
Tale strategia è frutto di una precisa scelta del consiglio direttivo Bocconi: per dirigere le associazioni filantropiche a cui mira lo studente CLEFIN serve una inclinazione caratteriale ben definita, a cui si può arrivare solo con una massiccia dose di frustrazione (specialmente vedendo per la millesima volta gli studenti di GM recarsi alla solita folle serata all'Hollywood, mentre loro stanno alzati fino a notte fonda in compagnia di un integrale stocastico).
Piccolo e trascurabile effetto collaterale è il continuo consumo di alcuni generi di conforto durante e dopo l'esperienza universitaria.
Gli studenti CLEFIN comunque sono sorretti dal fatto che, nelle due ore mensili di vacanza che l'attività lavorativa lascerà loro, potranno bullarsi con gli altri Bocconiani del panfilo di 200 metri compratosi con il loro lauto stipendio (guadagnato dopo aver rifilato a un migliaio di famiglie tutti i bond argentini in possesso della banca di appartenenza). Tuttavia tale illusione di elevate remunerazioni sparisce ben presto in quanto, a causa dell'asocialità sviluppata e delle basse votazioni ricevute, il laureato clefiniano viene automaticamente scartato a tutti i colloqui che sostiene. Mentre quei pochi che riescono a essere assunti nelle grandi banche d'investimento sono sempre le prime vittime dei massicci tagli del personale effettuati in seguito all'ennessima crisi finanziaria.

Uno studente DES subito dopo la lezione mattutina.

D.E.S. (Devi Esserti Sbagliato)

Chiamato anche D.E.S.-L.S. (dove LS sta per "Lascia Subito") in realtà è il ritrovo dei comunisti sinistronzi bocconiani, che hanno messo in giro le voci sulla difficoltà del corso per evitare che qualche bigottone fighetto si iscriva e li becchi mentre si fanno le canne durante la lezione.
Gli studenti DES sono soliti ritrovarsi 4 ore prima dell'inizio delle lezioni, occupando lo spazio antistante l'aula con i loro caratteristici sacchi a pelo di marca sovietica. Trascorrono poi il tempo fumandosi le pagine dei libri di maggiore gradimento (è la loro peculiare tecnica di apprendimento) e discorrendo del metodo più efficace per abbattere il capitalismo.
La rivalità fra DES e CLEFIN è notoria: in particolare, lo studente DES inconsciamente realizza che, pur studiando le stesse cose di un laureato CLEFIN, non solo farà molti meno soldi di lui, ma per non morire di fame dovrà inserirsi in quel meccanismo autoreferenziale chiamato carriera accademica. Se esplicitamente domandato al dessino, questi negherà sempre di aver messo come prima opzione il CLEFIN al momento della scelta del corso di laurea e il DES solo come ultima possibilità giusto per poter dire di frequentare la Bocconi... egli vi dirà che frequenta Discipline Economiche e Sociali per poter combattere il nemico capitalista dal suo centro del potere. Dal DES arrivano il 99,999% dei voti ai candidati di sinistra per i rappresentanti degli studenti. Il consiglio direttivo della Bocconi è conscio di ciò, ed eliminerebbe volentieri questa specie di centro sociale, se non fosse che così facendo la metà del corpo docente con gli stipendi più elevati resterebbe senza lavoro subito.
Dal DES arrivano anche il 99,999% delle racchie dell'università. Se una Figa è a lezione, si tratta sicuramente di una GM che ha sbagliato aula, ancora in botta dopo la precedente serata all'Armani.
Un'esercitazione di Analisi dei dati (insegnamento impartito al DES nonostante sia proibito dalla Convenzione di Ginevra), ha rivelato che, su 10 studenti del corso, 93 sono pugliesi. Dopo la creazione del CLES, il DES non è affatto sparito, ma si è solo trasferito in blocco nella prestigiosa Università Commerciale "Lino Banfi" di Sammichele di Bari.

E.M.I.T. (E M'Invento Tutto)

L'EMIT era prima conosciuto come CLEMIT, ma nessuno, nemmeno i docenti stessi, conosceva o capiva il significato del nome. È il corso della Bocconi che prepara gli studenti a........Booooooo Nessuno è in grado di prevedere il futuro di un emittiano. Ebbene sì, si chiamano così gli studenti di questo corso perché sono alieni proprio come i marziani. Passano tutto il tempo a inventare favole sulla tecnologia da raccontare ai bambini. Alla fine sono in grado di venderti la spada laser di Obi Wan Kenobi come l'oggetto più prezioso di questo mondo.

C.L.E.A.C.C. (Corso di Laurea Essenzialmente in Arte e Cucina e Cucito)

Dal CLEACC esce fuori il 90% delle casalinghe disperate d'Italia. Se a Marketing gira voce che gli studenti vedano i cartoni animati a lezione, al CLEACC sicuramente si prepara l'uncinetto. L'unica economia che si studia è quella domestica: come affettare i pomodorini senza tagliarsi le dita, come farcire il pane con la nutella e sopratutto il temutissimo "punto croce" (il 60% degli studenti viene "segato" a primo appello). Se non avete niente a che vedere con derivate, strategie di prodotto e futures, il CLEACC è il corso che fa per voi. Pagherete un botto di soldi l'anno, ma avrete la rosea aspettativa di uscire casalinghe (le donne) o fru-fru (gli uomini). Le categorie che arrivano a partecipare a questo corso sono:

  • Barbie (per lei), Ken (per lui): figlie e figli di odierni poeti/poetesse della contemporaneità, quali Paris Hilton e Britney Spears, alle quali sono state assegnate le cattedre di Cooltoura, laboratorio settoriale, e Appearence without Essence, nonché la lezione di musica e discografia nell'ambito del corso di Tautologia.
  • Brutte ma artiste, o almeno ne sono convinte; più parole di seguito, non necessariamente di senso compiuto, di un volantino del locale più cool del momento, raffigurante un ignoto (almeno a loro) quadro di Kandinsky sono poesia. E guai a chi mi tocca il mio Tiziano Ferro e il mio Meneguzzi che sono dei figoni che minkia oh quanto me li farei..tanto c'ho i sordi (i testi dei corsi CLEACC sono scritti da Federico Moccia).

C.L.M.G.

Non è uno scioglilingua per balbuzienti ma il corso iridato in Bocconi di Giurisprudenza, a cui vi presiedono le più grosse menti giuridiche e allo stesso tempo criminose dell'Università. Oltre all'apologia di reato agli studenti è insegnato come trovare scappatoie riguardanti la legislazione consentendo di fottere il prossimo. Gli illustri professori discendono direttamente dal paradiso e sono arrivati per salvare le anime perdute ormai assogettate dall'oscurità. Gli alunni del corso si credono Dio in terra, ma alla fine se si sbattono testa con testa non fanno un cervello buono. Tra le menti più geniali ricordiamo il Cornuto, la Papera, l'extracomunitaria, e le solite sgualdrinelle che si sentono bellissime.. ma che in realtà altro non sono che cessi a pedali. Se volete frequentare il corso munitevi di sudoku, la carpettina, e soprattutto di due maroni enormi!!! (scritto da papa Ratzinger e Paul Marcinkus)

Passaggi da un corso all'altro

Sebbene ufficialmente permessa, cambiare corso di laurea è una pratica fortemente sconsigliata da Mamma Bocconi a causa dei numerosi incidenti verificatisi negli anni passati:

  • Uno studente CLELI, nel tentativo di dare un tocco di colore alla propria carriera universitaria, passò al CLEACC. Durante il laboratorio di collage invece di tagliare il cartoncino si amputò inavvertitamente tutte le dita (comprese quelle dei piedi) e morì dissanguato.
  • Uno studente di GM passò al DES; dopo essersi reso conto che l'unico luogo di ritrovo abituale dei dessini, le Colonne[1], non era il nome di una discoteca, si suicidò ascoltando l'ultimo pezzo rap di Fabrizio Corona.
  • Due studenti CLEFIN si trasferirono all'OSI, ma caddero entrambi in uno stato di depressione cronica quando scoprirono che non erano gli unici a prendere trenta e lode agli esami.
  • Si narra di due studenti DES trasferitisi rispettivamente a GM e AFC che, durante la loro prima serata in discoteca, a causa delle loro inesistenti capacità ballerine, si schiantarono contro il muro nel tentativo di fare una piroetta, riportando diverse fratture multiple.
  • Uno studente CLEMIT passò a GM. Sin dalla prima lezione è rimasto in uno stato catatonico nel tentativo di dare un significato alla parola "Proattività".
  • Uno studente CLEACC decise di tuffarsi nel mondo del MARKETING, ma ben presto i suoi compagni di corso lo misero all'asta come "schiavo tuttofare" ai trans e agli spacciatori del Parco Ravizza[2]
  • Uno studente CLAPI si trasferì al CLEFIN, ma venne lapidato dai suoi compagni di corso quando propose di uscire per un aperitivo invece di studiare.

Il campus Bocconi

L'edificio vecchio

Incrocio fra un condominio di Rozzano anni '50 e un casermone polacco stile "realismo socialista", è l'edificio più antico dell'Università; al suo interno possiamo trovare:

I sotterranei

Per sopperire alla mancanza di spazio, gran parte delle attività principali dell'università si svolgono in un piano sotterraneo. La "leggenda nera" dell'università ipotizza che la sua realizzazione sia dovuta al fatto che buona parte dei docenti e degli studenti non siano altro che dei vampiri (da qui la predisposizione al lavoro in banca); ciò fornirebbe una esaustiva spiegazione all'uso ininterrotto, da parte della comunità bocconiana, di occhialoni scuri marca Gucci o Armani anche in situazioni apparentemente poco adatte quali:

  • Notte
  • Inverno, nebbia, molto nuvoloso, pioggia[3]
  • All'interno dell'aula fumo (vedi paragrafo)

Ovviamente questa è solo fantasia: la nascita dei sotterranei è dovuta al progetto, negli anni '80, di realizzare la fermata della linea 3 della metro sotto la Bocconi invece che a Porta Romana. Non se ne fece poi nulla, in quanto il Consiglio di Facoltà si accorse che le vibrazioni dei treni avrebbero disturbato il sonnellino pomeridiano del Prorettore.

L'aula fumo

Tipico ritrovo dei bocconiani per le pause sigaretta fra una lezione e l'altra, l'aula fumo accoglie gli studenti con una delicata atmosfera stile "nebbia londinese": sono noti diversi episodi di studenti che hanno riportato lividi ed ematomi vari a causa della scarsa visibilità all'interno dell'aula. Sfortunatamente, i cartelli di divieto non esistono più, essendo stati fusi per realizzare un'altra scultura del Pomodoro da mettere in Velodromo.

Cartello posto all'entrata dell'aula fumo.

In una bacheca posta in un angolo della sala sono posti dei trofei, che la Bocconi spaccia per premi vinti in implausibili gare studentesche: in realtà provengono tutti dal CDA della Marlboro, che ha voluto premiare un simile attaccamento al prodotto da parte dei bocconiani.

Al fondo dell'aula, un gruppo di distributori automatici vende a prezzi astronomici alimenti dalla composizione a dir poco dubbia, quali

  • Barrette dietetiche cicoria e zenzero
  • Patatine al gusto guaranà
  • Bevanda energetica alla taurina e metanolo

I prodotti tuttavia vengono ugualmente acquistati dagli studenti, attratti dalle sbarluccicanti confezioni realizzate appositamente dagli studenti di MARKETING per l'esame di "International packaging management". A fianco dei distributori è sempre presente una bisca clandestina dove scopa, briscola, tresette e scala 40 la fanno da padrone. Testimoni oculari narrano di studenti che si sono giocati anche il libretto della macchina e il contratto di affitto (in nero ovviamente).

La mensa

La mensa dell'edificio vecchio (o mensa del pensionato) è molto frequentata dalla comunità bocconiana. E qui per la simbolica cifra di qualche euro vengono rifilati scarti del giorno prima della mensa della Biblioteca (vedi sotto), e inoltre avanzi predigeriti vengono rifilati sotto il nome di "Pizza del giorno", che altro non è che un sub strato di pelle di studente condito di residui predigeriti.

Dall'altra parte abbiamo la fantomatica "mensa della biblioteca" per i vampiri bocconiani, ovviamente nel sotterraneo della biblioteca. Qui per la modica cifra di 40 euro più IVA il Bocconiano può usufruire di:

  • Pasta fantasia in bianco.
  • Insalatina novella del parchetto di Piazza Sraffa.
  • Bistecca animalista (nel senso che, per rispettare la salute delle povere mucche, è totalmente priva di carne).
  • Torsoli di mela rubati dalla mensa dei professori.
  • Piatto bonus, ossia: qualsiasi cosa semi-commestibile in procinto di scadere nelle successive dodici ore.

Sapendo di avere a che fare con gente che tiene molto alla propria linea, la mensa Bocconi ha fatto propria la nobile lotta all'obesità riducendo drasticamente le dosi nei propri piatti, nonostante qualche grassone disfattista si ostini a simulare svenimenti per calo di zuccheri.

Cuochi Bocconi che preparano la loro specialità: pizza con filetto di balena. N.B. Il liquido rosso non è sangue, è salsa di pomodoro.

La Bocconi inoltre, conscia del fatto che camminando la digestione è enormemente facilitata, ha fatto sì che i posti a sedere fossero estremamente ridotti; l'attività motoria alla ricerca di un posto libero è stimolata anche dal fatto che la metà dei tavoli sono occupati dal solito gruppo di cazzari d'oro perennemente impegnato a sfidarsi on-line a Pro Evolution Soccer.

Si favoleggia anche dell'esistenza di una mensa riservata ai professori, in cui nei giorni di magra ci si limita a pasteggiare ad aragoste e caviale, e lo Champagne viene usato per il pediluvio del CDA Bocconi, ma queste voci non possono trovare conferma in quanto qualsiasi studente osasse varcarne la soglia conoscerebbe una ben poco onorevole fine come condimento della "pizza del giorno"[4]. Non bisogna dimenticare le fortunate occasioni in cui una decina di studenti devono alzarsi, lasciando il loro posto alle guardie del corpo del principe di turno, il quale naturalmente è iscritto al corso più difficile dell'università avendo superato, mai sotto il secondo posto in graduatoria (il primo è lasciato per eventuali richieste all'ultimo momento da parte di alcuni datori di lavoro del rettore),il test d'ingresso in una lingua che nel 99% dei casi neanche conosce.

Il velodromo

Simpatico edificio a forma tubolare, è il fiore all'occhiello della Bocconi. Non a caso, politica dell'università è quella di far svolgere le lezioni agli studenti del primo anno in questo edificio, per poi sbatterli, quando ormai è troppo tardi per lasciare l'università, nelle anguste aule dell'edificio vecchio.

In gran segreto, per alcuni giorni dell'anno l'intero edificio viene affittato alla Facoltà di Medicina del San Raffaele, allo scopo di studiare gli effetti degli sbalzi termici sugli esseri umani, tramite accorto uso dell'impianto di condizionamento; questi periodi in generale sono:

  • Dicembre-gennaio: esterno: -5°; interno: +42° (stile Deserto del Sahara).
  • Agosto-settembre: esterno: +40° (all'ombra); interno: -10° (stile parco giochi per pinguini).

I più vecchi e nobili fuoricorso dell'ateneo possono ricordare come anche in questo edificio esistessero, numerosi anni addietro, varie aulette-fumo (vedi sopra) situate a ogni piano, con tanto di distributori automatici per la merenda tipica dello studente a ogni cambio dell'ora: cafferino (corto e amaro per i più ganzi) con sigarette pucciate dentro. A causa dell'insostenibile numero di infarti miocardici causati da tale poco salubre abitudine, queste aule furono eliminate e riconvertite in classi di lusso: ma in realtà le eleganti venature del parquet e della perlinatura sono solamente i segni di milioni di bruciature di mozziconi. Per contro il tasso di shock cardiaci non è diminuito, in quanto gli studenti ora sono costretti a fare svariati piani di scale per poter assumere la loro dose oraria di caffeina e nicotina. Il rettorato universitario, col patrocinio della giunta comunale, sta proponendo la reintroduzione di queste aule-fumo, ma con dei varchi Ecopass all'ingresso, per poter abbattere la percentuale di PM10 che potrebbe rilevarvisi.

L'abbigliamento consigliato per fruire dei bagni del Velodromo

I cessi

Il raffinato rivestimento in marmo di Carrara non nasconde il fatto che i servizi "igienici" del Velodromo abbiano conquistato il 5° posto nel ranking Anitra WC dei più sordidi del pianeta, classifica in cui la Bocconi riesce a conquistare anche un terzo posto nella sezione "Maggior numero di cessi fetidi nello stesso complesso", grazie al contributo notevole dei cessi della biblio e della mensa. Pare che la famosa scena di Trainspotting ambientata nella "Worst toilet of Scotland" sia stata suggerita al regista proprio da una sua visita ai cessi della Bocconi. Inoltre l'università ha investito ingenti capitali nel dotare le toilettes di un sofisticato sistema di intelligenza artificiale, che provvede:

  • Negli orinatoi e nelle tazze, a far partire lo sciaquone con inaudita violenza in modo che schizzi copiosamente sulle scarpe del fruitore.
  • Nei lavandini e negli asciugatori, a variare potenza, temperatura e soprattutto disponibilità del getto d'acqua/aria in base a complessi algoritmi. Alcuni hacker hanno individuato l'esatto allineamento azimutale mani-braccia-torso-fotocellula per attivare l'erogazione per più di 2 secondi consecutivi. Tutti gli altri invece se ne fottono, semplicemente, e preferiscono tornare in classe con le mani sudicie.

Il nuovo edificio

« Eppur si muove... »
(Galileo Galilei sul nuovo edificio)
« Immagino che quello di fianco sia l'iceberg »
(Leonardo Di Caprio sul nuovo edificio)
L'ameno panorama di via Roentgen,come si presenta ai vicini in questa foto a colori.

La rassicurante via Wilhelm Roentgen è stata scelta per ospitare il nuovo edificio dell'università, la cui costruzione è stata recentemente completata. Fin dall'inizio, ha diviso le coscienze e i cuori dei bocconiani, creando due partiti contrapposti: coloro che lo ritengono uno sfregio per l'intero quartiere, e coloro che ne restano indifferenti, ritenendo già l'intero quartiere, così com'è, uno sfregio per la città. Amichevolmente soprannominato "L'EcoMostro" da chiunque l'abbia visto, questo enorme parallelepipedo grigio assomiglia incredibilmente alla sede della Megaditta Italpetrolcementermotessilfarmometalchimica del ragionier Fantozzi. Tra le caratteristiche peculiari di questo immane blocco di cemento, ricordiamo anche la totale assenza di finestre rivolte verso la strada, utile per comunicare all'esterno quello che è il vero senso di un'università: chiusura, elitarismo, segretezza - e risparmio energetico, visto che dovranno accendere le luci dalle cinque di pomeriggio anche a luglio.

Il Mostro, se riuscirà a sfuggire all'ira degli abitanti del quartiere, sarà destinato a ospitare i vari Istituti universitari, attualmente situati in penosi sottoscala e in scantinati dei condomini vicini. Si installeranno nell'edificio anche le ambasciate dei vari Stati della Confederazione della Terronia, i cui cittadini in gran numero affollano l'università. All'ultimo piano, una serie di superattici con una spartana dotazione:

  • Palestra
  • Piscina
  • 18 campi da tennis
  • Discoteca con cubiste selezionate tra le migliori studentesse CLEACC

Essi ospiteranno le massime autorità universitarie e i membri del Consiglio Studentesco, che sono giunti a questo risultato dopo mesi di estenuanti trattative sindacali.

È attesa con ansia l'inaugurazione ufficiale dell'edificio. Malauguratamente, a causa della penosa estetica, nessun personaggio degno di rilievo ha accettato di partecipare alla cerimonia; i vertici universitari hanno dunque dovuto ripiegare su ospiti del calibro delle gemelle Lecciso, di Katia e Ascanio del Grande Fratello, e della scienziata Brigitte Boisselier guru della setta dei Raeliani, i quali sarebbero interessati a trasformare il piano sotterraneo in un bunker nel quale compiere esperimenti genetici. La rapidità disarmante con la quale i bocconiani hanno visto costruire questo Ecomostro, nonostante la presenza durante il giorno di non più di 10 operai intenti a giocare a bocce o a gettarsi nelle betoniere ferme, sono la prova evidente che l'edificazione è avvenuta nottetempo, utilizzando schiavi asiatici minorenni.

La pianta labirintica dell'edificio, chiaramente ispirata dal thriller "The Cube - Il Cubo", è un problema di non facile soluzione per chi vi si addentra. Gli studenti più sagaci srotolano gomitoli o seminano molliche di pane lungo i corridoi per ritrovare la strada del ritorno. Sono stati visti degli anziani professori che, rinunciando alla possibilità di tornare nel mondo esterno, persi irrimediabilmente nel dedalo, hanno optato per accamparsi nei loro box didattici o in qualche cantuccio, tipicamente tra la fotocopiatrice e il distributore di caffé.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Per chi fosse interessato, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 8.30 DEL MATTINO,è possibile assistere all'usuale sfilata delle studentesse di tutto l'ateneo (Un medico su dieci consiglia assistere durante l'estate); leggende parlano di studentesse che vengono preparate da equipe di esperti di moda del calibro di Valentino e Armani tra le 5 e le 7 di mattina. Solitamente le ragazze arrivano appena in tempo dall'Old Fashion.
  • Voci sempre più insistenti da parte di personaggi del calibro di Leone di Lernia (nominato Ambasciatore delle Puglie presso il nuovo edificio) parrebbero rivelare una scomoda verità: l'edificio è in realtà un sito antiatomico. L'evidenza dei fatti è dimostrata dai 23 metri di spessore della struttura in cemento armato, piombo, calcestruzzo, bismuto e cadaveri di studenti fuori corso (utilizzati come malta di rinforzo).[5]
  • Malelingue affermano che l'architetto,anonimo perché coperto da un programma di protezione testimoni, ci veda da un occhio solo, e sia affetto da una grave forma di malattia venerea che gli impedisce di valutare le proporzioni.
  • Il San Raffaele sta compiendo esperimenti anche in questo luogo, per testare la sopravvivenza dell'essere umano sotto la sabbia.
  • L'esame più difficile del CLEACC è l'obafemi, temutissimo dagli studenti, in quanto consiste nel compiere il giro del parco ravizza emulando l'esultanza di Obafemi Martins... Il 90% degli studenti viene segato al primo appello, e in tanti perdono uno o più anni a causa di questo esame... Ecco una giornata di esami al CLEACC: http://www.youtube.com/watch?v=9XWk5n8xW80 come potete vedere i professori sono molto severi...

Note

  1. ^ Per i non-milanesi (PNM): Le Colonne di San Lorenzo non sono nient'altro che una piazza dove la gente si ritrova per bere birra e chiaccherare.
  2. ^ PNM: Parco vicino alla Bocconi, noto per le sue tranquille frequentazioni.
  3. ^ Insomma, il tempo tipico di Milano.
  4. ^ Questo spiega una volta per tutte perché la pizza del giorno costi meno della semplice pizza margherita.
  5. ^ Questo particolare utilizzo dei fuoricorso è stato approvato dal CDA Bocconi all'unanimità, a partire da un'idea tratta dalla visione del film 300, proiettato nella saletta riunioni con speciali sottotitoli per chi comprende solo il linguaggio dei soldi.
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