Nicoletta Paciaroni

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Fabio Ciambotti Niculetta Paciaroni
« Io sono tuo padre cognato. »
(Darth Vader su Nicoletta Paciaroni)
« Oggi purtroppo ho dovuto annullare un appuntamento con una signora, perché al telefono mi ha chiesto se avevo un buco libero per domani sera... signora, io non ho buchi, non faccio mica la prostituta! »
(Nicoletta Paciaroni)
« Domani dalle 10 del mattino alle 6 di pomeriggio voi fisserete il vostro appuntamento. »
(Nicoletta Paciaroni ogni 5 minuti)
« Ciao sono Francesca da Bologna ho rotto con il mio fidanzato e vorrei sapere se ritornerà »
(Francesca da Bologna a Nicoletta Paciaroni)
« Stacca la telefonata, si vede che non hai capito nulla di me, io non posso parlare con una persona che usa quel tono.. »
(Nicoletta Paciaroni su Francesca da Bologna e molti altri)
« Io sono disponibile verso tutti, indipendentemente dal carattere, indipendentemente dall'etnia. »
(Nicoletta Paciaroni)


Nicoletta Paciaroni (Vedova Ciambotti) (Sodoma, 25 dicembre 1131 - † Vergate sul Membro, 2 gennaio 1999 e 2011) è uno dei più famosi una delle più famose collezioniste europee, ma è celebre anche per la sua carriera televisiva.

Esperienze Pre-Televisive

Nicoletta, prima dell'esordio sul piccolo schermo, ottenne un buon piazzamento nella competizione di bellezza Mister Universo nel 1954, e fu lì che conobbe Giancarlo Magalli, il vincitore. Grazie alle conoscenze di questo strano folletto, Nicoletta divenne una star, recitando in famosi spot, alcuni dei quali abbiamo deciso di sciorinare (ebbene sì, vuol dire qualcosa) qua sotto:

  • Crema "Callus", nel ruolo dei piedi;
  • "Pampers", nel ruolo dolce creatura che sfornava vagoni di merda;
  • Riso "Flora", nel ruolo dell'avvenente donnicciuola vestita da cipolla;
  • Segatura "Sbrumo", nel ruolo della zitellona nuda che si rotola nei trucioli;
  • Preservativi al radicchio, nel ruolo dell'indossatore.

Gli albori di una glande corriera

Divenuto/a famoso/a grazie ai suoi magnifici piedi ripresi nello spot della crema Callus, partecipò subito a dei talk show del livello di Maurizio Costanzo Show, Porta a Porta e Teletubbies: il caso, svolgendo un ruolo totalmente inutile, la cameraman che riprende gli altri cameraman. Dopo aver minacciato i produttori di arruolarsi nella legione straniera, fu promossa a cameraman che riprende i cameraman riprenditori di cameraman, ricevendo un cospicuo aumento di stipendio, che le assicurava un profilattico nuovo nuovo e una pagina della Bibbia al mese.

L'esperienza su La 9

Dalila Nero Nicoletta Paciaroni al naturale

Raggiunse il culmine della sua carriera quando, dopo aver girato una cinquantina di film porno feticisti con Marina Lante della Rovere e Titolo del collegamento, approdò su La9. Lì ricevette un con(tr)at(t)o retribuito con graffette, gambi di sedano e tanti, tanti talleri e continuò a condurre il suo programma senza che nessuno capisse né si chiedesse mai che tipo di abominio fosse. Infatti è sempre stato seguito solo da non vedenti e da pensionati in gravidanza isterica, e talvolta da mia nonnna (con tre "n"). Il suo show aveva un ruolo centrale nella programmazione di La9, infatti era insito nel mezzo di uno spot pubblicitario tra 2 delle trasmissioni portanti del giovedì mattina del canale: Il Festival di Sanremo e "La Pimpa e Buttiglione" (il reality nuovo nuovo che abbina la politica alle pattine). Purtroppo lo show ha dovuto chiudere i battenti per problemi climatici. Infatti il WWF ha dichiarato le zone erogene della Paciaroni riserva naturale, in quanto habitat naturali della flora e la fauna più a rischio d'estinzione sull'intero Disco Terrestre. Tra questi, risaltano i Peli Pubici Muschiati e Gli Acari Albini Giganti.

Esperienze lavorative successive

Dopo l'esperienze su La9, Nicoletta non perse tempo e cominciò a migrare da un posto di lavoro all'altro, come un pensionato si avventa su un cane di piccola taglia. Tra i mestieri che intraprese e da dove fu subito e violentemente cacciata ne ricordiamo alcuni:

  • Lavorò come benzinaio al McDonald's di Bergamo Sud.
  • Divenne sindacalista dell'ordine dei lottatori di sumo di tutto il triveneto.
  • Anche se sottopagata, si prestò a fare da soprammobile a casa della fidanzata/o, Mario de Filippi.
  • Si narra che aprì anche una gioielleria, dove Giovanni Verga comprò il suo primo Breil, ma noi non vogliamo che queste false voci infanghino la reputazione di Nicoletta, quindi non lo diremo. Diremo solo che vendeva medagliette con la sua effigie, dette sestronzi.
  • È stata assunta dalla Rai per un breve periodo come pigmalione. È infatti unicamente grazie a lei che dobbiamo la scoperta della famosa annunciatrice televisiva Alessandra Canale, l'occhio arguto di Nicoletta ha saputo scovare un talento così importante per la storia della televisione italiana.
Francesca WauserNicoletta Paciaroni allo specchio

Niculetta la culezionista

Come si è già detto quasi due spanne più in su, Nicoletta è anche famoso/a per le sue collezioni/o di oggetti rari, raccolti in tutta l'Eurasia nel corso della sua inutile e PENosa vita. Sul guinness dei primati (che appunto riporta solo record di scimmie) molte pagine sono dedicate a lui lei e ai suoi primati, infatti egli possiede:

  • La più grande collezione di dildi d'ebano e di piedi di balsa, il chè ha fatto letteralmente impallidire perfino Ray Charles.
  • Un pene una fregna un cazzo.
  • È inoltre in possesso degli unici tre frigoriferi in ghisa mai prodotti dalla Microsoft.
  • Con i suoi copricapi di marmo è diventata una stilista del livello di Adolf Hitler.
  • È la più grande collezionista di elefantini di amianto dell'intero quartiere.
  • Ha un numero incalcolabile (circa 12) di tavole 1 metro x 2 di legno compensato, primato invidiatole anche dall'altro collezionista di tali oggetti, Sean Paul.
  • Essendo alta tra i 2 e gli 8000 metri, colleziona analialani di cui si circonda nelle uscite pubbliche per cercare di sembare meno enorme. Un esemplare a tre teste pare venga usato per dissuadere i clienti delle veggenze dal chiedere autografi su richieste di rimborso dopo aver constatato che le cazzate previste non si sono avverate.

Link che non c'entrano un cazzo (però il cazzo c'entra eccome!)