Primavera di granito: differenze tra le versioni

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* Dopo questo film, la regione [[Sardegna]] ha fatto causa a se stessa, perdendola comunque.
* Dopo questo film, la regione [[Sardegna]] ha fatto causa a se stessa, perdendola comunque.
* Pare che la sceneggiatura del film sia stata scritta da un milione di scimmie digitando a caso i tasti di una macchina da scrivere.
* Pare che la sceneggiatura del film sia stata scritta da un milione di scimmie digitando a caso i tasti di una macchina da scrivere.
* Chiunque abbia visto Primavera di granito si è suicidato<ref>Tranne Yotobi</ref>.
* Chiunque abbia visto Primavera di granito si è suicidato.
* Anche l'[[autore di questo articolo]] ha visto il film e si è suicidato. Infatti lo ha scritto dall'aldilà.
* Anche l'[[autore di questo articolo]] ha visto il film e si è suicidato. Infatti lo ha scritto dall'aldilà.
<references />


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 22:21, 6 feb 2015

Template:Filmorrendo

« Nooooooooooooo!!!!!!!! »
(Le Blanc riguardandosi nel film.)
« Ma chi sei, ma che vuoi? Ma che cerchi rogne? »
(Carezza quando qualcuno gli chiede di Primavera di granito.)
Il degenere Alberto mentre spende i soldi di suo padre nel più costoso ristorante di Olbia. Ma che schifo è quella roba dietro di loro?

Primavera di granito è un video di autosputtanamento finanziato dalla regione Sardegna [1]. I protagonisti sono dei rammolliti raccattati per strada capaci di assumere espressioni da pirla, come visibile dall'intero film[citazione necessaria], al solo sentire la parola recitazione. Così tra i vari problemi che affliggono la Sardegna, oltre la disoccupazione, l'ignoranza, Melissa Satta, Gianfranco Zola e gli incula pecore, vi è anche questo piagnisteo di Primavera di granito.

Trama[2]

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Alberto Pani, un tizio con delle spazzole al posto delle sopracciglia, con la sua fidanzata, Vittoria, accompagna suo padre all'aeroporto di Olbia e, dopo una serie di fai il bravo, studia e sposati, se ne va a zonzo con la sua tipa. Il povero vecchio ignora che Alberto è amico dei peggiori tipacci con dei nomi di merda, cioè Carezza, Wisky e Mozzicone, nonchè Serena, l'amica troia[3]. Intanto, proprio in quel momento atterra un mafioso mangiarane vestito di bianco che lo sceneggiatore, in un grande slancio di fantasia, ha chiamato Le Blanc, il quale parla francese come il Giardiniere Willy, credibile quanto la verginità di Cicciolina.

John mentre si appresta a fare un massaggio ai piedi a Le Blanc.

Questi ordina al suo gorilla, John[4] di seguire un furgone portavalori una Punto portavalori che vorrebbe rapinare, nonostante a Le Blanc i soldi escano dal culo. Casualmente, ogni giorno in cui operano, alla stessa ora, nello stesso minuto, nello stesso istante, nello stesso posto, ad uno dei portavalori scappa la pipì sempre sotto lo stesso albero. Il nostro francesino, pur non avendoli mai sentiti nominare, ordina a John di andare a convocare i tre ceffi amici di Alberto[5]. I tre, dopo averlo accolto con minacce e insulti, si fanno abbindolare e il giorno dopo nell'albergo dove alloggia De Blanc che non fa altro che fumare, bere e andare in giro nudo per la stanza. Commissiona ai tre sfigati il compito di dover rapinare la Punto portavalori in cambio di un carico di gesso, che spaccia per droga. Il colpo però va fatto in quattro e quindi i tre chiedono al loro caro Alberto di prendere parte al colpo con loro ma questi, essendo un cacasotto puro di cuore rifiuta e riceve un bel Ma vaffanculo... da quella palla di lardo di Carezza. Saputa la notizia, Le Blanc propone ai tre di farlo comunque il colpo e riesce a incastrare Alberto e farlo mettere al fresco per un po', mettendogli della droga nella macchina.

Se ti fai rapinare da uno con una faccia così vengo lì e ti stringo la mano.

Vittoria, allora, per vendicare il fidanzato, decide di non farsi i cazzi suoi, di andare da Le Blanc per far pagarlo in natura e far liberare Alberto. Ma ottiene solo di essere stuprata da quella schifezzina di John. Sconvolta ne va a parlare con Serena e Alberto, uscito di prigione, decide, saputa la cosa, di vendicare la sua bella. Presa una pistola che nascondeva perfettamente nel suo comodino, decide di partire per una missione solitaria ottenendo come risultato quello di essere ammazzato, ma nessuno se lo cacherà per un bel po'. I tre amici cessi intanto cercano di svolgere il colpo che va a male perchè la polizia li ferma per un controllo della patente e Le Blanc, da buon francese[citazione necessaria] frignone qual'è, non li da niente.

Le Blanc in preda ad un violento attacco di indigestione di cozze.

Intanto arriva la notizia della morte di Alberto ai suoi amici e al padre appena tornato. E, dopo un funerale sfigatissimo dove non si presenta nessuno, i ragazzi decidono di compiere la vendetta. Serena, infatti, dato il suo hobby per la prostituzione, si fa caricare[6] da John che, casualmente, incontra in giro e Vittoria lo spara con una pistola giocattolo che spara miniciccioli. Dopo un po' di tempo, Serena si fidanza con Gino, un tizio che è il proprietario di una cava, ha un affare con Le Blanc, ignorando che razza di individuaccio sia quest'ultimo e, avendo la pessima abitudine di parlare sempre a cavolo, lo dice a Serena che, da brava pettegola, lo riferisce al padre di Alberto. Giunto Le Blanc sul luogo dell'appuntamento, cioè la cava, il padre di Alberto gli si presenta davanti con una pistola e lo spara. Il francese, facendo finta di essere ferito, muore immediatamente schiacciato da un blocco di marmo fatto cadere su di lui dal padre di Alberto emettendo un acutissimo Nooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!. Il film finisce con uno sfigatissimo matrimonio con 4 gatti di Serena e Gino.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

  • Alberto Pani: dovrebbe essere il protagonista del film ma muore a metà film. Sebbene sia evidente che muore per omicidio, la polizia continua ad affermare la sua morte per overdose. A quanto è evidente dal film, lo odiano tutti perchè già dopo due giorni dal suo funerale, i suoi amici riprendono a ridere e a dire cazzate da far accapponare la pelle.
  • Vittoria: la fidanzata di Alberto, per tutta la durata del film non fa altro che fare finta di piangere e far vedere che gli importa di Alberto.
  • Il signor Pani: il babbo di Alberto, è il più furbo dei personaggi dal momento che se la squaglia all'inizio dei film.
  • Carezza, Whisky e Mozzicone: i tre amici avanzi di galera di Alberto. Rispettivamente un obeso montato, un barbone alcolizzato e il cugino sardo di Genny 'a Carogna, non fanno altro che fare cose riprovevoli come parcheggiare in doppia fila e rubare le caramelle ai bambini sardi.
  • John: guardia del corpo leccaculo di Le Blanc. Basso, brutto, grasso e pelato, con sempre un paio di occhiali da sole che lo fanno sembrare una mosca e che indossa anche di notte, l'unica cosa utile che fa e scoparsi Vittoria. E' talmente incapace da farsi uccidere con una pistola giocattolo.
  • Le Blanc: in italiano Il bianco perchè è sempre vestito di bianco, è il mafioso francese, il cattivo di turno del film. E' un timidone dal momento che si fa pochissime volte inquadrare in faccia dalle telecamere, ma questo anche perchè sta sempre nudo.

Curiosità

  • Dopo questo film, la regione Sardegna ha fatto causa a se stessa, perdendola comunque.
  • Pare che la sceneggiatura del film sia stata scritta da un milione di scimmie digitando a caso i tasti di una macchina da scrivere.
  • Chiunque abbia visto Primavera di granito si è suicidato.
  • Anche l'autore di questo articolo ha visto il film e si è suicidato. Infatti lo ha scritto dall'aldilà.

Voci correlate

Note

  1. ^ SERIAMENTE!!!
  2. ^ Se tale si può definire.
  3. ^ Oddio, pure i nomi ho imparato...
  4. ^ Ora ditemi dove cazzo lo trovi uno che si chiama John a Olbia??
  5. ^ Che fortunatamente sparirà per 10 minuti abbondanti.
  6. ^ In tutti i sensi.