Genny 'a Carogna
Genny ‘a Carogna, detto anche o NapolitanoPerUnGiorno, è lo pseudonimo utilizzato da Gennaro Carognazzi per nascondere la sua vera identità alla massa. Gennaro è un simpatico figliuol d’arte (il genitore è uno stimato operatore della Camorra SpA) divenuto famoso per avere, una sera di maggio, deciso il destino di 55 mila persone nello Stadio Olimpico di Roma. In particolare avrebbe stabilito se fosse il caso di giocare, il risultato finale, cosa comprare sugli spalti. Gira voce che sia l'Uomo del Monte.
Curriculum
Il buon Gennaro sarà anche giovane, ma s’è dato da fare, e di questo bisogna dargli atto. Ha una fedina penale da fare invidia a Pietro Gambadilegno e Totò Riina e ha avuto il privilegio di visitare più o meno tutti i commissariati d’Italia (ha anche redatto un’interessante guida al riguardo “Il gambero a strisce”).
Nato in Campania, il piccolo Gennarino mostra sin da subito una spiccata tendenza alla violenza. Tant’è che nel colloquio del primo quadrimestre della seconda elementare la sua maestra dirà "Bravo è bravo, eh… impegnarsi s’impegna, eh… il problema è che molla sganassoni a tutti quelli che incontra". A quel punto il padre, gonfio d’orgoglio, mollò una papagna in faccia alla maestra e decise che era giunto il momento di iscrivere il pargolo alla stimata Scuola Della Mafia Bernardo Provenzano. Genny ‘a Carogna può vantare i seguenti titoli di studio:
- Diploma in Camorra applicata
- Laurea in Scienze dell’estorsione
- Primato mondiale come Masaniello oltre i 200 chili di peso.
- Master in scrittura di striscioni
- Gennaro si è inoltre classificato primo per ben tre anni di seguito nei Campionati di lancio del fumogeno
3 maggio 2014
La ribalta agli onori della cronaca avviene solo la sera del 3 maggio 2014. Allo Stadio Olimpico di Roma è una sera come tutte le altre: manifestanti, ultras, sparatorie, tafferugli. Insomma, ordinaria amministrazione. Motivi per i quali le autorità valutano l’idea di cancellare la partita Napoli - Fiorentina, valevole per l'accesso alla Coppa Italia dell'anno seguente e premio consolazione per le squadre che non hanno vinto nulla di meglio. Fortuna che arriva Genny a ravvivare la serata. Lo stadio è gremito di gente di tutte le specie:
- 60 mila persone
- Il roditore cistercense, alias Matteo Renzi
- Il diversamente magro, alias Pietro Grasso
- La moglie del terrore degli ultraottantenni, alias la Signora Pascale (per par condicio)
Davanti al pubblico comincia lo spettacolo di Genny, che instaura una simpatica trattativa Stato-Mafia in miniatura. Genny tratta coi dirigenti delle squadre per tre quarti d’ora durante i quali (per la cronaca) Renzi ha superato il primo livello di Farm Heroes Saga.
Alla fine Genny decide che la partita può iniziare.
E lo spettacolo termina, tra gli applausi della folla, in un tripudio giubilante di fumo e di luci.
Conseguenze
Secondo "Times" Carogna si è rivelato l'uomo più potente d'Italia, superando Renzi, Napolitano, Berlusconi e Peppa Pig, oltre che i Papi e il Padreterno.
Da fonti non ufficiali pare che Yahoo abbia contattato direttamente "Genny" e gli abbia offerto un onesto lavoro nel ramo aziendale Yahoo Answers. Yahoo crede che la Carogna sia l'utente più adatto al quale chiedere pareri, opinioni, permessi e consigli di ogni tipo.
Dopo il successo riscosso tra le orde di facinorosi della sua risma e il conseguente impatto mediatico dovuto al suo essere abbastanza telegenico lo hanno reso pseudo attore di fama rionale, finendo con l'essere scritturato per interpretare il ruolo principale nel cinepanettone "Natale quando e dove decido ij sennò t'spar!" ed il live-action movie "L'orco di Pollicino". Scalando le gerarchie a suon di sganassoni ne ha ricoperto anche il ruolo di produttore esecutivo, giudice supremo degli Academy Awards ed infine pontefice.
Secondo un noto tabloid inglese è al primo posto nella classifica degli hooligans più dispettosi mentre secondo il Times risulta essere davanti Amelia la fattucchiera per cattiveria e subdoli fini nella platea di gaglioffi e lestofanti alle pendici del Vesuvio.
==Curiosità*Beppe Grillo il giorno dopo ha parlato di “morte della Repubblica”. C’è da dargli ragione, visto il modo in cui Alessandra Amoroso ha cantato l’Inno di Mameli.
- Renzi, durante la trattativa, ha battuto Grasso per ben tre volte a Quiz-Duello.
- Il Padreterno, dall’alto dei Cieli, ha allargato le braccia in segno di rassegnazione.