Lunedì Film

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Il malefico uccello di Lunedì Film.
« BA-BU-BUEEH! Ti-ti-tiririri, BU-BE-BU-BURU-BU-BAAAH! »
(La prima strofa di Lunedì Cinema.)
« Ma-ma-mamma, aiuto! C'è il mostro volante di Lunedì Film che mi vuole mangiare. »
(Un bambino degli anni '80/'90 non riesce a dormire a causa di Lunedì Film.)
« Sti bigotti del cazzo si lamentano per il sangue e i morti, ma quando trasmettevano Lunedì Film se ne sono sempre stati zitti. »
(Un Otaku manifesta il suo pensiero sulle censure degli anime.)
« Cioè! Mi state dicendo che una delle cose che ha distrutto la mia infanzia l'ha creata Lucio Dalla? »
(Reazione di chi scopre che è stato Lucio Dalla a comporre questo attentato alla quarta arte.)


Lunedì Film è stata una intro televisiva che ha terrorizzato generazioni di bambini degli anni '80/'90.

Storia e concezione

Siamo nei primi anni '80, quando la Rai era ancora indipendente da Mediaset; sull'ammiraglia del servizio pubblico ogni lunedì sera veniva trasmesso un film d'autore (si fa per dire), come ad esempio un kolossal, non come oggi che trasmettono quelle vaccate conosciute con il nome di fiction. Comunque, la Rai per fare bella figura agli occhi del pubblico ebbe la brillante idea di creare una intro animata che introducesse, per l'appunto, il film; fin qui non ci furono problemi dato che alla parte grafica ci pensarono dei grafici pagati in nero che crearono un bel video psichedelico in puro stile anni '60, ma c'era bisogno anche di una colonna sonora di sottofondo ed è qui che iniziarono le rogne.

Per cercare di fare i fighi, quelli della Rai ingaggiarono Lucio Dalla per realizzare la canzone, ignorando il fatto che in quel periodo il cantautore bolognese stava cominciando a pagare, sia dal punto di vista mentale che fisico, le conseguenze delle notti brave che aveva condotto per tutto il ventennio precedente. Dalla accettò immediatamente la generosa offerta della Rai e altrettanto immediatamente si ritrovò a non sapere che cavolo fare, infatti gli venne un gran bel blocco del cantautore, con conseguente vuoto mentale, che lo costrinse per più giorni a rimuginare in sala di registrazione.

A questo punto, sullo svolgimento della storia si possono solo fare delle ipotesi, perché nessuno sa di preciso in base a quale elucubrazione mentale Lucio Dalla abbia creato la canzone; di seguito comunque riportiamo alcune delle varie ipotesi che sono state fatte negli anni per spiegare il ragionamento del cantautore.

Lucio Dalla impegnato a comporre la canzone Lunedì Cinema.

Ipotesi numero uno: Lucio Dalla in piena fase di vuoto mentale decide di uscire a fare una passeggiata sperando di trovare un po' di ispirazione; durante il tragitto passa vicino ad uno di quei barboni ubriachi che ogni tanto fanno capolino lungo i marciapiedi. Il meschino è riverso a terra supino e in pieno delirio etilico pronuncia alcune parole sconnesse tipo: «bu-bu-ba-ba», «bu-bu-beee», che colpiscono il cantautore, il quale, tornato di filata negli studi di registrazione, crea una base e ci schiaffa sopra i versi, spacciando il tutto per un opera simil-jazz/blues (tanto alla Rai non conoscono la differenza) americana, tipo «ari-ari-ari-oh» e poi spedisce tutto alla Rai.

Ipotesi numero due: Dalla è nello studio di registrazione a fissare il foglio di carta su cui dovrebbe scrivere il testo della sua canzone. Ogni mezz'ora arriva il suo assistente che gli chiede se finalmente ha prodotto qualcosa, anche perché sono lì da 8 ore e lui vorrebbe sapere quando se ne può andare perché deve andare a fare delle commissioni. All'ennesima richiesta dell'assistente, Dalla si alza di scatto e inizia a sbraitare parole incomprensibili tipo: «pu-pu-purcu-de-un-di» proprio mentre l'impianto di registrazione è in funzione; alla fine del litigio il Dalla ha modo di riascoltarsi e a quel punto decide che il bestemmione in fase collerica può andar bene: crea dunque una base e spedisce tutto alla Rai.

Ipotesi numero tre: Lucio Dalla passa tutto il giorno agli studi di registrazione e non produce un cazzo; arrivata la sera smonta tutto e se ne torna a casa, ma proprio mentre sta percorrendo a piedi la via che lo conduce al suo appartamento, passa vicino ad una di quelle donnone impellicciate con il chihuahua al guinzaglio. Il dispotico roditore inizia ad abbaiare contro il cantautore con i suoi fastidiosi «bai-bai-bai», «bui-bui-bui» e quando Dalla non se lo fila gli tira una boccata alla caviglia. Naturalmente il poeta della canzone italiana tira un calcio al topo e poi manda a cagare la padrona, facendo scoppiare una di quelle liti da mercato rionale; il giorno dopo racconta l'accaduto all'assistente imitando il verso del chihuahua al sintetizzatore, in seguito decide di piazzarci una base sotto e spedisce tutto alla Rai.

Ipotesi numero quattro: Lucio Dalla ed altri suoi amici si mettono a fare un rito satanico negli studi di registrazione, pronunciando frasi sataniche inquientanti tipo «belz-bu-belz-bu-bu-beee», ma la macchina per le registrazioni è inavvertitamente accesa e registra tutto. Il giorno dopo una donna delle pulizie curiosona si mette ad ascoltare la registrazione; il Dalla sorprende la malfattrice che ascolta i fatti suoi e onde evitare guai dice che quella è una nuova sigla commissionata dalla Rai, così realizza una base musicale sul momento, registra tutto, prende la cassetta, l'impacchetta sotto gli occhi della sorpresa donna delle pulizie e spedisce tutto alla Rai.

Ipotesi numero cinque: l'assistente di Lucio Dalla si accorge che il maestro ha un brutale brufolo bianco e carnoso sul collo, così chiede se può spremerglielo. Il cantautore acconsente, ma l'impresa si rivela più difficile del previsto, infatti l'assistente non riesce a sventrare quella bestia con la sola forza delle mani nude e Dalla durate l'operazione tirerà degli urli di dolore tipo: «ah-uh-eerrghh», «aah-uuhh-uhuhuh-aaarrrgghhh». A quel punto l'assistente ormai stremato decide di ricorrere alle maniere forti e operare un'incisione sulla massa mediante un taglierino, ma l'escrescenza esplode con una tale violenza che la materia interna cava un'occhio all'improvvisato chirurgo. In seguito Dalla, che ha inavvertitamente registrato la sequenza decide che i suoi urli possono andare bene per la sigla della Rai, così incide una base e dopo aver registrato, spedisce tutto alla Rai.

Ipotesi numero sei: durante la consueta fase di rimuginamento, l'assistente di Dalla si avvicina e gli chiede a che punto siamo, ma proprio quando Dalla cerca di rispondere viene colto da un'ictus. Il cantautore tenta di chiedere aiuto, ma a causa della paralisi l'unica cosa che riesce a dire è:

- Lucio Dalla: “Ba-bu-be! Bu-be-bu-buru-bu-bleeeaaaarg! (Aiuto! Chiama l'ambulanza!)”
- Assistente: “Però! Niente male, ricorda una di quelle canzoni blues tipo "ari-ari-ari-oh".”
- Lucio Dalla: “ BUUH-BEEH-BUH-BURUH-BUH-BLEEEEEAAAAAARRRRRRGGHHH! (CHIAMA L'AMBULANZA CAZZO!)”
- Assistente: “Dai, io preparo una base per la batteria tu vedi per la chitarra e il basso. Probabilmente ci vorrà anche la tastiera, vado a vedere se Rocco Tanica è disponibile a darci una mano.”

Così l'assistente dopo aver realizzato la base e registrato, spedisce tutto alla Rai, Dalla invece rimase negli studi di registrazione in quelle condizioni per circa una settimana.

La canzone

La canzone che accompagna l'intro Lunedì Film si chiama Lunedì Cinema, in questo l'intellettuale Dalla ha veramente mostrato tutta la sua grande capacità produttiva; comunque la canzone non venne utilizzata per intero all'interno del video, ma solo un breve estratto che andava di pari passo con l'incedere delle immagini, lo svolgimento era il seguente:

  1. assolo di chitarra palesemente sbagliato con lineette colorate che fioccano dai vari lati dello schermo a formare diverse forme geometriche;
  2. assolo di chitarra giusto e le lineette che formano la scritta raiuno in verde su un'inquietante sfondo nero;
  3. altri assoli e le scritte raiuno si moltiplicano e invadono minacciosamente lo schermo, con tanto di applausi finti in aggiunta agli assoli;
  4. in seguito la scritta raiuno assume una forma simile al vetro e appare la scritta "presenta" fatta sempre con le malefiche lineette, le due parole si incrociano una dall'alto e una dal basso creando un terribile senso di vertigine;
  5. BA-BU-BUEEHH e partono in sequenza una serie di immagini che rappresentano i loghi di alcune case produttrici cinematografiche e tutte modificate in maniera tale da non dover pagar loro i diritti d'autore;
  6. la prima immagine è una donna con in mano una torcia che ha appena appiccato un'incendio;
  7. dopo un BU-BE-BU-BURU-BU-BAAAH appare il leone della Metro-Goldwyn-Mayer, che viene però spacciata per la "Ars Gratia Artis", entra in scena sullo sfondo un'inquietante uccellaccio del malaugurio fatto con due pezzi di pellicola cinematografica incrociati;
  8. la terza immagine rappresenta l'esplosione di una supernova multicolore che genera la parola FILM nello spazio;
  9. appare un uomo nudo con una mazza in mano intento a tirare una mazzata alla luna, accompagnato da un BU-BE-BU-BURU-BU-BAAAH e l'uccellaccio che vola di nuovo sullo schermo;
  10. la quinta immagine è un coso simile ad uno scudo o alla parte anteriore dei vecchi trattori Oto Melara;
  11. la sesta immagine è il monte McKinley con su scritto "pictures" circondato da delle stelline, ulteriore BU-BE-BU-BURU-BU-BAAAH con uccellaccio che si depone sul monte;
  12. assolo semi-serio di chitarra accompagnato da una serie di immagini ipnotiche e il solito demoniaco uccellaccio che vola sullo sfondo;
  13. assolo finale, l'uccellaccio dondola vanti e indietro, poi sotto di lui appare la scritta raiuno;
  14. l'uccellaccio e la scritta si bloccano, una serie di assoli di chitarra fanno apparire tante stelline intono a loro quasi a voler imitare un'esplosione atomica, in seguito il tutto viene contornato da una cornice;
  15. questa immagine colorata diventa in bianco e nero e poi ritorna a colori, in teoria dovrebbe significare che la Rai è ormai definitivamente passata dal bianco e nero ai colori, ma in realtà significa che se non glielo avessero imposto dall'alto sarebbero rimasti tranquillamente in bianco e nero;
  16. cerchio finale di chiusura stile cartone animato dei Looney Tunes e tanti saluti a lunedì prossimo.

Curiosità


  • Se pensate che quanto scritto in questo articolo sia una cazzata andate a vedervi il video qui di fianco, poi ne riparliamo.
  • Dopo essersi reso conto di aver creato un mostro, Lucio Dalla fece finta di niente e non cantò mai più Lunedì Cinema.
  • L'intro Lunedì Film venne impiegata a partire dagli anni '80 e andò avanti fino al 2002, il che la dice lunga sulle capacità di rinnovo del repertorio di cui è capace mamma Rai.
  • La canzone Lunedì Cinema è considerata instrumental, nonostante i versacci che si sentono in sottofondo.
  • In molti ancora oggi si domandano qual è il significato delle parole della canzone.
  • Gli italiani hanno scoperto l'esistenza del Satanismo grazie a questa intro.
  • Secondo molti le immagini di Lunedì Film sono in realtà messaggi subliminali degli Illuminati.
  • Lunedì Film ha lasciato parecchi brutti ricordi a diverse persone e non è uno scherzo.
  • Alla fine di ogni film, appariva di nuovo una cornice con l'uccellaccio che volando da destra a sinistra faceva comparire tre righe con le seguenti frasi:
    • LUNEDIFILM, tutto attaccato;
    • sigla di: Arrankoski/Piludu/Salimei, evidentemente tre entità infernali;
    • musica di: Lucio Dalla e gli Stadio, non sorprende che 'sto gruppo non lo abbiano più fatto suonare in Rai.

Voci correlate, purtroppo

Collegamenti esterni