Gente che schizza i pedoni sgommando nelle pozzanghere: differenze tra le versioni

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La '''gente che schizza i pedoni sgommando nelle pozzanghere''' è una copiosa categoria di soggettoni altamente deficitari, altrimenti nota come come ''gente che ha fatto la fila due volte quando la [[natura]] ha distribuito l'[[idiozia]]''. Gli appartenenti a questo {{citnec|elitario microcosmo}} potrebbero essere occasionalmente definiti col termine ironico di "''[[Automobilista|automobilisti]]''", o più elegantemente, col termine di "''guidatori della [[domenica]]''".
La '''gente che schizza i pedoni sgommando nelle pozzanghere''' è una copiosa categoria di soggettoni altamente deficitari, altrimenti nota come come ''gente che ha fatto la fila due volte quando la [[natura]] ha distribuito l'[[idiozia]]''<ref>[[È]] risaputo che la natura non è parca nell'elargire simili deficienze.</ref>. Gli appartenenti a questo {{citnec|elitario microcosmo}} potrebbero essere occasionalmente definiti col termine ironico di "''[[Automobilista|automobilisti]]''", o più elegantemente, col termine di "''guidatori della [[domenica]]''".


==Psicofenomenologia dello schizzatore==
==Psicofenomenologia dello schizzatore==

Versione delle 23:29, 27 ott 2011

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ATTENZIONE!!!

Questo articolo è un coacervo di disperazione. Nonciclopedia declina ogni responsabilità riguardanti gli effetti deleteri dell'esposizione prolungata a schizzi di pozzanghere melmose e salmastre, conseguenti raptus omicidi e tutte le catastrofi umanitarie ad essa conseguenti.

Esemplare tipo di schizzatore.
«  Ogni giorno un pedone si sveglia e sa che deve correre più in fretta dell'automobilista o verrà schizzato.
Ogni giorno un automobilista si sveglia e sa di dover schizzare almeno un pedone.
Quando il sole sorge, non importa se sei pedone, autista o pozzanghera: comincia a correre. »
(Incipit di Carmageddon.)


La gente che schizza i pedoni sgommando nelle pozzanghere è una copiosa categoria di soggettoni altamente deficitari, altrimenti nota come come gente che ha fatto la fila due volte quando la natura ha distribuito l'idiozia[1]. Gli appartenenti a questo elitario microcosmo[citazione necessaria] potrebbero essere occasionalmente definiti col termine ironico di "automobilisti", o più elegantemente, col termine di "guidatori della domenica".

Psicofenomenologia dello schizzatore

Per colpa degli schizzatori la gente comune è costretta a ridursi in questo stato pur di attraversare la strada.

Chiunque viva in un luogo abitato da più di due individui, incluso sé stesso, sin dalla più tenera età è cosciente del fatto che quando piove le porte dei manicomi e degli zoo vengono spalancate e i loro inquilini dotati di un mezzo a quattro ruote e una patente ottenuta collezionando i punti di Kinder Pinguì.
Questi individui, fino a poco prima inermi cittadini, si tramutano improvvisamente nei famigerati "schizzatori compulsivi": terrore di pedoni, pozzanghere, prostitute e netturbini.
Lo schizzatore compulsivo, a bordo della sua poderosa Alfa 75 truccata e smarmittata per l'occasione, arriva immemore di limiti di velocità, semafori, code, posti di blocco della polizia, neonati a bordo di passeggini e manifestazioni dell'Arci-gay. L'unica cosa che egli sa è che deve passare perché, plausibilmente, sua nonna sta partorendo.
È questione di attimi e di lì a poco uno tsunami composto di acqua, fango, piscio e Big Babol si abbatterà sull'inerme pedone di turno che, intanto, era lì a pensare serenamente e incoscientemente ai cazzi suoi.
Lo sventurato si vedrà cosparso di ogni sudiciume risalito per l'occasione dalle fogne cittadine e, a seconda della sua altezza, della velocità dell'automezzo e della grandezza della pozzanghera, è possibile che si ritrovi rinfrescate anche le doppie punte.

Purtroppo esiste anche una categoria di schizzatori peggiore della precedente: trattasi dello schizzatore compulsivo seriale.

Questo triste scherzo della natura compie le sue malefatte per il puro piacere di provocare dolore e smarrimento negli altri.
Seleziona il pedone con la faccia più da totano, fermo al semaforo. Rapidamente individua la più grossa e melmosa pozzanghera nei paraggi e punta direttamente su quella.
Se è particolarmente carogna fingerà di rallentare per indurre il pedone ad avvicinarsi e, subito dopo, accelererà da 1 a 100 in tre nanosecondi con la sua Fiat Duna, Mercedes, Golf o calesse che sia.
Seguiranno urla, crisi di pianto, bestemmioni, telefonate alla mamma e lanci di maledizioni atte a colpire la zona ano-genitale del tizio e di tutti i suoi congiunti di sesso femminile.
Intanto lui prosegue per la sua strada fiero e bramoso di nuove vittime.
Per dovere di cronaca si segnala che, occasionalmente, dopo venti metri lo schizzatore potrebbe imbattersi in un semaforo rosso ed essere costretto a rispettarlo.

Come reagire?

A volte capita che sia la pozzanghera a prendere TE.

A questo punto i pedoni colpiti saranno legittimati a raggiungere il debosciato a motore, tirarlo fuori dall'auto e mostrargli l'esatto significato della locuzione romanesca:

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ricordando però che, per raggiungere lo scopo, non è consentito servirsi di:

  1. cinghie di coccodrillo, in quanto trattasi di specie protetta
  2. spranghe, in quanto urtando teste di cazzo farebbero troppo rumore
  3. asciugamani bagnati
  4. mutande bagnate
  5. transenne che si trovavano a passare di lì per caso
  6. accendini e benzina, specialmente se in contemporanea
  7. altri pedoni

È altresì consentito, per Decreto ministeriale, l'uso di:

  1. barboni
  2. sputi farciti di muco
  3. mani
  4. piedi
  5. teste, preferibilmente dure e rasate
  6. bottiglie rotte
  7. bottiglie molotov
  8. borsette da donna
  9. sigarette accese
  10. rottweiler che abbiano saltato la colazione

A vendetta consumata si potrà portare via l'automezzo, mozzargli uno pneumatico e mandare il pezzo tagliato in busta chiusa al proprietario per ottenere il riscatto.
Logicamente a pagamento avvenuto si provvederà a rilasciare regolare fattura.
Nel caso in cui i pedoni oltraggiati fossero più di uno si penserà a smembrare l'auto in parti uguali di modo che ognuno possa procedere secondo le consuete leggi di mercato.

Come difendersi dagli schizzatori

Oramai la necessità di risolvere il problema risulterà palese a tutti. Ma come fare? Partendo dall'assunto che per trovare una soluzione bisognerà eliminare fificamente uno dei termini della questione, prospetteremo proposte per ognuno dei tre.

Lo schizzatore

E ora come fai a schizzare la gente? Eh? Eeeh?
  • Proposta A: privarlo della patente e renderlo un pedone (fattibile).

Conseguenze indesiderate: tram e autobus in ritardo mostruoso, strapieni di gente sudaticcia e vecchietti che vorranno raccontarvi dei loro problemi di prostata. Rimarrete sotto l'acqua ad aspettare per ore e ore, bagnandovi ugualmente.

  • Proposta B: sopprimerlo (fattibile, ma con cautela visto che l'infame potrebbe schizzarvi col suo stesso sangue).

Conseguenze indesiderate: aumento vertiginoso degli spazi cimiteriali, contrazione del mercato immobiliare, crollo della borsa mondiale e delle vendite di Arbre Magique.

  • Proposta C: sopprimerlo dopo averlo privato della patente (fattibile).

Conseguenze: come sopra ma ridurrebbe di molto la fila all'ACI.

  • Proposta D: dirlo alla mamma (opzione consigliata).

Conseguenze: nessuna.

Il pedone

Talvolta un po' di sana inventiva potrebbe essere risolutiva.
  • Proposta A: Comprargli auto e patente (fattibile ma controproducente alla lunga).

Conseguenze: deficit di bilancio per il settore trasporti pubblici, aumento delle RCA auto, impennata delle nascite e scomparsa degli arti inferiori negli esseri umani.

  • Proposta B: Rivestirlo di calce idrofuga (opzione consigliata).

Conseguenze: nessuna di rilievo.

  • Proposta C: Munirlo di ali (fattibile).

Conseguenze: incidenti random con i famigerati piccioni aerospaziali.

  • Proposta D: Creare ovunque zone pedonali.

Conseguenze: risse tra pedoni veloci, pedoni lenti, donne col passeggino, skaters, cani randagi e tombini.

  • Proposta E: Comprare costume e tavola da surf.

Conseguenze: sviluppo indiscriminato di pettorali alla Baywatch.

La pozzanghera

  • Proposta A: eliminare la pioggia (ci stiamo lavorando).
  • Proposta B: modificare le leggi fisiche per ridurre la velocità degli schizzi (ci stanno lavorando).
  • Proposta C: eliminare o ridurre le pozzanghere (non fattibile).

Dal ministero ci hanno fatto sapere che quest'anno si porta il pavimento stradale a scacchi, quindi fava.

  • Proposta D: trasferimento coatto su Marte (opzione consigliata).
  • Proposta E: minacciare le pozzanghere (pessima idea...).

Con gli occhi della pozzanghera

Col tempo e con l'evoluzione la natura ha concesso adeguati strumenti di difesa alla pozzanghera.

Le immagini esposte parlano chiaramente, magari con l'aiuto di una leggera forzatura. E sono proprio queste a dimostrarci che la pozzanghera è in sé un essere infido, persino per gli stessi schizzatori.
Queste creature apparentemente passive, sono in realtà dei temibili cacciatori di infradito, copertoni e raggi di biciclette. Ingorde fino all'inverosimile degli spiccioli che vi cascheranno dalle tasche non appena passerete nelle loro vicinanze, le pozzanghere sono dotate di un inspiegabile magnetismo che catapulterà sul fondo qualunque cosa vi troviate addosso e che non dovreste assolutamente perdere. E ravanare nella melma per recuperarlo sarà inutile: la pozzanghera l'avrà digerito e al massimo ci guadagnerete un rutto compiaciuto.
Attendere l'arrivo della bella stagione per recuperare il maltolto sarà ugualmente vano: nessuno ha mai intravisto una pozzanghera in estate ed è presumibile che esse siano creature migratrici[2].
La profondità insospettabile che le caratterizza ha arricchito un tale nugolo di meccanici, carrozzieri e gommisti che si sospetta l'esistenza di un accordo segreto tra le rispettive associazioni di categoria.
E come se tutto questo non bastasse, dimostrano di essere capaci di autorigenerarsi spontaneamente. Chiunque può osservare che, anche nel caso in cui un autoarticolato ci passasse su a ripetizione sgommando, frenando e accelerando contemporaneamente, il liquido costituente la pozzanghera non accennerebbe minimamente a diminuire[3].
Come se non bastasse, una volta che vi avranno colpito, insudiciandovi e facendovi somigliare a una foca monaca, vi lasceranno paralizzati lì al centro della strada, dove tutti potranno additarvi facendosi grasse risate sulle sventure altrui.

Testimonianze dirette

Ogni articolo che si rispetti dev'essere suffragato da tesi valide e fonti attendibili, ragion per cui sono state inserite alcune testimonianze dirette di persone che hanno vissuto in prima persona[citazione necessaria] il tristo fenomeno della pozzanghera volante.

Abbiamo dunque intervistato alcuni testimoni che si sono spontaneamente sottoposti alle nostre domande, cominciamo col signor Ernesto Titillacliti, noto

Voci schizzate

Note

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  1. ^ È risaputo che la natura non è parca nell'elargire simili deficienze.
  2. ^ Un po' come le rondini, ma al contrario.
  3. ^ Anzi, c'è il rischio che si riproduca per scissione.