Gente che schizza i pedoni sgommando nelle pozzanghere

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Esemplare tipo di schizzatore.
«  Ogni giorno un pedone si sveglia e sa che deve correre più in fretta dell'automobilista o verrà schizzato.
Ogni giorno un automobilista si sveglia e sa di dover schizzare almeno un pedone.
Quando il sole sorge, non importa se sei pedone, automobilista o pozzanghera: comincia a correre. »
(Incipit di Carmageddon.)
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, ci dispiace ma questo articolo non è presente sulla diabolica.
Vergogna wiki!


La gente che schizza i pedoni sgommando nelle pozzanghere è una copiosa categoria di soggettoni altamente deficitari, altrimenti noti come gente che ha fatto la fila due volte quando la natura ha distribuito l'idiozia[1]. Gli appartenenti a questo elitario microcosmo[citazione necessaria] potrebbero essere occasionalmente definiti col termine ironico di "automobilisti" o, più elegantemente, col termine di "guidatori della domenica".

Psicofenomenologia dello schizzatore

Per colpa degli schizzatori, la gente comune è costretta a ridursi in questo stato pur di attraversare la strada.

Chiunque viva in un luogo abitato da più di due individui, incluso sé stesso, sin dalla più tenera età è cosciente del fatto che quando piove le porte dei manicomi e degli zoo vengono spalancate e tutti i loro inquilini dotati di un mezzo a quattro ruote e di una patente (ottenuta collezionando i punti di Kinder Pinguì) vengono messi in libertà, senza pagare alcuna cauzione.
Questi individui, fino a poco prima inermi cittadini, si tramutano improvvisamente nei famigerati "schizzatori compulsivi": terrore di pedoni, pozzanghere, prostitute e netturbini.
Lo schizzatore compulsivo, a bordo della sua poderosa Alfa 75 truccata e smarmittata per l'occasione, arriva immemore di limiti di velocità, semafori, code, posti di blocco della polizia, neonati a bordo di passeggini e manifestazioni dell'Arci-gay. L'unico concetto che occupa la sua mente, è che egli deve passare perché, plausibilmente, sua nonna sta partorendo.
È questione di attimi e, di lì a poco, uno tsunami composto di acqua, fango, piscio e Big Babol si abbatterà sull'inerme pedone di passaggio che, intanto, era lì a pensare serenamente e incoscientemente ai cazzi suoi.
Lo sventurato si vedrà cosparso di ogni sudiciume risalito per l'occasione dalle fogne cittadine e, a seconda della sua altezza, della velocità dell'automezzo e della grandezza della pozzanghera, è possibile che si ritrovi rinfrescate anche le doppie punte.

Purtroppo esiste anche una categoria di schizzatori peggiore della precedente: trattasi dello schizzatore compulsivo seriale.

Questo triste scherzo della natura compie le sue malefatte per il puro piacere di provocare dolore e smarrimento negli altri.
Seleziona il pedone con la faccia più da totano, fermo al semaforo. Rapidamente individua la più grossa e melmosa pozzanghera nei paraggi e punta direttamente su quella.
Se è particolarmente carogna, fingerà di rallentare per indurre il pedone ad avvicinarsi e, subito dopo, accelererà da 1 a 100 in tre nanosecondi con la sua Fiat Duna, Mercedes, Golf o calesse che sia.
Seguiranno urla, crisi di pianto, bestemmioni, telefonate alla mamma e lanci di maledizioni atte a colpire la zona ano-genitale del tizio e di tutti i suoi congiunti di sesso femminile.
Intanto lui prosegue per la sua strada, fiero e bramoso di nuove vittime.
Per dovere di cronaca si segnala che, occasionalmente, dopo venti metri lo schizzatore potrebbe imbattersi in un semaforo rosso ed essere costretto a rispettarlo.

Come reagire?

A volte capita che sia la pozzanghera a prendere TE.

A questo punto, i pedoni colpiti saranno legittimati a raggiungere il debosciato a motore, tirarlo fuori dall'auto e mostrargli l'esatto significato della locuzione romanesca:

« Mo' te corco... »

ricordando però che, per raggiungere lo scopo, non è consentito servirsi di:

  1. cinghie di coccodrillo, in quanto trattasi di specie protetta
  2. spranghe, in quanto urtando teste di cazzo farebbero troppo rumore
  3. asciugamani bagnati
  4. mutande bagnate
  5. transenne che si trovavano a passare di lì per caso
  6. accendini e benzina, specialmente se in contemporanea
  7. altri pedoni

È altresì consentito, per Decreto ministeriale, l'uso di:

  1. barboni
  2. sputi farciti di muco
  3. mani
  4. piedi
  5. teste, preferibilmente dure e rasate
  6. bottiglie rotte
  7. bottiglie molotov
  8. borsette da donna
  9. sigarette accese
  10. rottweiler che abbiano saltato la colazione

A vendetta consumata si potrà portare via l'automezzo, mozzargli uno pneumatico e mandare il pezzo tagliato in busta chiusa al proprietario per ottenere il riscatto.
Logicamente, a pagamento avvenuto, si provvederà a rilasciare regolare fattura.
Nel caso in cui i pedoni oltraggiati fossero più di uno, si penserà a smembrare l'auto in parti uguali di modo che ognuno possa procedere secondo le consuete leggi di mercato.

Come difendersi dagli schizzatori

Oramai la necessità di risolvere il problema risulterà palese a tutti. Ma come fare? Partendo dall'assunto che per trovare una soluzione bisognerà eliminare fisicamente uno dei termini della questione, prospetteremo soluzioni per ognuno dei tre.

Lo schizzatore

E ora come fai a schizzare la gente? Eh? Eeeh?

La cosa più logica da fare sarebbe privarlo della patente. Se non fosse per il fatto che, inevitabilmente, tram e autobus sarebbero cronicamente in ritardo, strapieni di gente sudaticcia e vecchietti che vorranno raccontarvi dei loro problemi di prostata, sarebbe una buona idea.
Invece finirà che rimarrete sotto l'acqua ad aspettare per ore e ore, bagnandovi ugualmente[2]. D'altronde la successiva logica ipotesi, quella di sopprimerlo brutalmente, potrebbe dimostrarsi egualmente sconsigliabile: l'infame riuscirà a schizzarvi col suo stesso sangue, facendoci anche la figura dell'eroe per esser riuscito a fregarvi lo stesso. Se state pensando di unire le due alternative, ritirandogli la patente e inducendolo a suicidarsi per la disperazione, dimostrate di avere inventiva. Purtroppo per voi, il vertiginoso aumento degli spazi cimiteriali causerà una contrazione del mercato immobiliare, il crollo della borsa mondiale e il fallimento della ditta che produce gli Arbre Magique con cui tentate inutilmente di deodorarvi le ascelle. In questo caso finireste a vivere per strada e i pochi automobilisti superstiti saprebbero con chi prendersela. Certo, potreste sempre dire loro che, grazie a voi, le file all'ACI si sono dimezzate. In fin dei conti, la soluzione più semplice è sempre la migliore: ditelo alla mamma!

Il pedone

Ma passiamo al pedone.
Gli si comprano auto e patente? Fattibile. Ma tempo una settimana e la sete di rivalsa si approprierebbe di lui rendendolo un mostro senz'anima, disposto persino a rifarsi sui suoi simili.
Sarebbe un po' come vendere pistole alle nonnette borseggiate fuori dall'ufficio postale per poi lamentarsi perché hanno centrato un carro funebre di passaggio.
Se questo non dovesse bastare a dissuadervi, pensate alle conseguenze: crisi del trasporto pubblico, aumento delle RCA, impennata dei concepimenti in automobile e atrofizzazione degli arti inferiori negli esseri umani.
Piuttosto sarebbe preferibile rivestire i pedoni di calce idrofuga o munirli di ali.
Certo gli incidenti random con i famigerati piccioni aerospaziali o la morte potrebbero costituire un effetto secondario sgradevole per alcuni.
L'aumento delle zone pedonali è comunque da escludere: le risse che nascerebbero tra pedoni veloci, pedoni lenti, donne intente a fare shopping, skaters, cani randagi e tombini dissuaderebbero chiunque dall'uscire di casa a piedi.
Dunque c'è una sola possibilità: comprare costume e tavola da surf. Lo sviluppo indiscriminato di pettorali alla Baywatch non danneggerebbe nessuno, no.

Talvolta un po' di sana inventiva potrebbe essere risolutiva.

La pozzanghera

Certo a molti sarà venuta in mente la fatidica domanda "Ma non è più semplice eliminare le pozzanghere?". Ebbene, no.
Eliminare la pioggia, causa prima, sarebbe fattibile ma ci stiamo ancora lavorando. Al modificare le leggi fisiche per ridurre la velocità degli schizzi stanno lavorando ma pare che la Gelmini tema l'opposizione della Lega e di Padre Pio.
Eliminare o ridurre le pozzanghere rifacendo il manto stradale è da escludersi: dal Ministero delle Infrastrutture ci hanno fatto sapere che quest'anno si porta il pavimento stradale a scacchi, quindi fava.
Resterebbero due opzioni:

  • trasferirsi in massa su Marte
  • minacciare le pozzanghere

In realtà però la seconda è una pessima idea. Perché? Beata ignoranza...

La verità sulle pozzanghere

Col tempo e con l'evoluzione, la natura ha concesso adeguati strumenti di difesa alla pozzanghera.

Le immagini esposte parlano chiaramente, magari con l'aiuto di una leggera forzatura. E sono proprio queste a dimostrarci che la pozzanghera è in sé un essere infido, persino per gli stessi schizzatori.
Queste creature apparentemente passive, sono in realtà dei temibili cacciatori di infradito, copertoni e raggi di biciclette. Ingorde fino all'inverosimile degli spiccioli che vi cascheranno dalle tasche non appena passerete nelle loro vicinanze, le pozzanghere sono dotate di un inspiegabile magnetismo che catapulta sul fondo qualunque cosa vi troviate addosso e che non dovreste assolutamente perdere. E ravanare nella melma per recuperarlo sarà inutile: la pozzanghera l'avrà digerito e al massimo ci guadagnerete un rutto compiaciuto.
Attendere l'arrivo della bella stagione per recuperare il maltolto sarà ugualmente vano: nessuno ha mai intravisto una pozzanghera in estate ed è presumibile che esse siano creature migratrici[3].
La profondità insospettabile che le caratterizza ha arricchito un tale nugolo di meccanici, carrozzieri e gommisti, che si sospetta l'esistenza di un accordo segreto tra le rispettive associazioni di categoria.
Inoltre, dimostrano di essere capaci di autorigenerarsi spontaneamente. Chiunque può osservare che, anche nel caso in cui un autoarticolato ci passasse su a ripetizione sgommando, frenando e accelerando contemporaneamente, il liquido costituente la pozzanghera non accennerebbe minimamente a diminuire[4].
Come se tutto questo non bastasse, una volta che vi avranno colpito, insudiciandovi e facendovi somigliare a una foca monaca, vi lasceranno paralizzati lì al centro della scena, dove chiunque potrà additarvi, facendosi grasse risate sulle sventure altrui.

Testimonianze dirette

Ogni articolo che si rispetti dev'essere suffragato da tesi valide e fonti attendibili, ragion per cui sono state inserite alcune testimonianze dirette di persone che hanno vissuto in prima persona[citazione necessaria] il tristo fenomeno della pozzanghera volante.

Abbiamo dunque intervistato alcuni testimoni che si sono spontaneamente sottoposti alle nostre domande. Cominciamo col signor Ernesto Titillacliti, noto schizzatore paraplegico:

Intervistatrice : Signor Titillacliti, a lei la parola.
Ernesto Titillacliti : B-belin! Lei mi fa venire in mente quella primavera di cerrapungi, quant'acqua, vè! Quand'è che l'era? Mi faccia pensare... sarà mica stato nel '29? Oh sì sì! Il '29! Eh, ai quei tempi il mio manganello castigava tutte le signorine sotto i lampioni, mica come adesso che devo prendere la pillola blu!
Intervistatrice : Ehm...veramente le chiedevamo la sua opinione riguardo la sua attività di sgommatore di pozzanghere...
Ernesto Titillacliti : Ci stavo arrivando e che diamine! Voi giovanotti scimuniti non portate il dovuto rispetto a noi anziani! Dunque, dicevamo: ah sì... la pasticca del '29 sotto i lampioni di Cerrapungi...

Lasciamo questo vecchio arteriosclerotico ai suoi delirii cerrapungiani ed accogliamo il prossimo testimone, il signor Archimede Sbullonani, noto pedone pendolare, costretto ogni mattina a dover percorrere un pezzo di palude strada irta di pozzanghere per poter giungere al posto di lavoro.

Intervistatrice : Ci dica, signor Sbullonani, com'è la situazione stradale italiana?
Archimede Sbullonani : Le dirò, guardi, uno schifo atroce! Sono indignato! Lo sa che mi sono preso la salmonellosi, a furia di ricevere quella poltiglia marroncino-olivastra addosso? Ma le pare giusto!? Un rispettabile cittadino della mia risma costretto ad andare in giro in tuta anti radiazioni, per evitare il propagarsi della pozzangherite acuta... non c'è più religione, signori miei!
Intervistatrice : Secondo lei, com'è stato possibile giungere a simili conseguenze?
Archimede Sbullonani : È tutta colpa della politica! Glielo dico io che me ne intendo! Secondo lei è normale privatizzare le strade? Oltre ad oltraggiosi pedaggi, gli speculatori allevano pozzanghere abusive, così da finanziare le multinazionali farmaceutiche per le vendite del vaccino per la "salmonellosi melmosa"! Ah, i bei tempi, quando si moriva di lebbra o tubercolosi e tutti erano felici... È tutta colpa del sistema, capisce?? Il sistema!!!
Intervistatrice : Sì sì, va bene, è come dice lei... ora passiamo al prossimo servizio. Le trombe d'aria reclamano il loro ingresso presso la filarmonica di Vienna, Loretta Sbucciabanane, SkyTG24.

Voci schizzate

Note

  1. ^ È risaputo che la natura non è mai parca nell'elargire i doni come la deficienza.
  2. ^ Non si consiglia l'utilizzo del suddetto vecchietto come paraschizzi, in quanto poco impermeabile.
  3. ^ Un po' come le rondini, ma al contrario.
  4. ^ Anzi, c'è il rischio che si riproduca per scissione.