Alfa 75

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L'Alfa 75 è una vettura realizzata semplicemente per fare i pazzi alla guida, in seguito alle richieste idiote di una pazza clientela che pretendeva una macchina in grado di sgommare pesantemente impennandosi da dietro come uno scooter, di andare senza problemi su un numero di ruote inferiore a tre, di poter fare curve con il freno a mano anche a 120 km/h, di avere una ripresa in grado di far inglobare il conducente nel sedile e soprattutto di consumare ettolitri di benzina rossa con il piombo per inquinare meglio l'ambiente e di bruciare tonnellate d'olio nel motore in modo da rilasciare un gradevole e denso fumo bianco tale da provocare un cancro ai polmoni.

La Alfa Romeo fu prontissima a recepire questa richiesta del mercato e mise sul mercato una tale vettura dal nome di Alfa 75 per sottolineare quanti litri di carburante servissero all'alfista medio per percorrere la distanza casa-bar.

Storia

Nel 1903 in quel di Milano qualcuno pensava di poter costruire una berlina tamarra, inquinante e incredibilmente veloce. Quel qualcuno era Nicola Romeo che nel 1985, all'eta di 148 anni, ruppe le balle a tutti perché producessero l'auto che gli era venuta in mente nel 1903. Produssero il veicolo fondendo insieme pezzi a caso di Alfa già esistenti, quali la Alfetta e la Giulietta, auto che negli anni prima erano state protagoniste di inseguimenti ed incidenti ancestrali, auto tipicamente milanesi ma molto apprezzate dai meridionali. Le forze di polizia di tutto il mondo corsero subito nelle più vicine concessionarie Alfa Romeo per acquistare l'ultimo gioiello. I carrozzieri ebbero l'idea di verniciarle di blu (perché all'epoca quel colore faceva più fighi) e di appiccicare sopra dei lampeggianti tipo discoteca con una sirena rubata alla protezione civile per dare un tocco di classe in più a una vettura che lascerà sulle strade di tutto il mondo allora conosciuto così tante strisciate di gomme da dar luogo al colore attuale dell'asfalto, che prima dell'avvento di questa vettura tendeva all'azzurro.

Versioni

Corretto comportamento alla guida di un'Alfa 75.

Furono svariate:

Alfa 75 1.6 uomo medio: Motore 1.6 in acciaio preistorico con candele in ceramica da trincea e fili spinati al posto dei classici cavi per le trasmissioni, perdita d'olio di serie e esclusività di orridi cerchi in plastica. Disponibile nelle colorazioni verde scuro indegno, bianco latte scaduto e marrone feci. Ne furono vendute 1 000 000.

Alfa 75 1.8 Turbonata: Motore 1.8 cc o 1.7 quasi 1.8 (a seconda del cervello di chi lo costruiva al momento) con turbina aeronautico-navale prodotta dalla Falk, braccetti sospensioni in elastico e pompa della benzina maggiorata per poter fare i 17 cm con un litro. Potenza totale di ben 999 cv a 12.000 giri, accelerava da 0–100 km/h in 1,2 secondi, da 0–200 km/h in 4. Disponibile nelle colorazioni rosso sangue, bianco pirlato e giallo Lambo. Ha partecipato al Campionato Intraturismo Intercontinentale nel 1990 piazzandosi seconda con alla guida Sbirulino. Ne furono vendute ben 4.

Alfa 75 2000 Twin Spork: Equipaggiata con un motore 2 litri con testata in ammonio prodotto a Pratola Serra e che per questo mutuava gran parte della meccanica dall'Arna, cilindri in ghisa e trasmissione in marmo, iniezione elettronica multi-coin con centralina del primissimo Nintendo immesso sul mercato, è stata forse la 75 più venduta, specie nel mercato meridionale. La sua caratteristica è che qualsiasi componente si rompa, evento che avviene in media ogni 30 km, cambiarla costa come due 75 nuove.

Alfa 75 V6 Cattivissima: Motore in pietra pomice con 6 cilindri a V (talvolta a T e anche a Z) di cilindrata pari a 3.0 ma se veniva prodotta di sabato la cilindrata era di 4.4, ma nessuno lo diceva a nessuno. La trasmissione era presa dalle F1 degli anni '70 e per questo il cambio era duro come il pene di un elefante in calore. Potenza finale testata al banco (della macelleria di Arese) pari a 500 cv, testata poi al banco dei pegni ne saltarono fuori 502, si decise di testarla in altri modi e ne risultarono 506. Ha partecipato al campionato Drifting della Scuola Media C. Caccianiga nel 1990, 1991 e 2003. Si è sempre piazzata seconda sbandando ed investendo il pubblico. Ne furono vendute 39 in tutto il globo.

Alfa 75 1.8 Tri-Turbo: Stesso motore della Turbonata ma con aggiunta di altre 2 turbine. Potenza finale di 2977 cv a 13,800 giri. La potenza era tale da incendiare le ruote posteriori ad ogni accelerata. Fu tolta dal mercato nel giro di un giorno a causa degli incidenti mostruosi scatenati, anche perché per risparmiare, furono montati i freni in latta della 1.6.

Dicerie

Una manovra da eseguire in centro abitato con la mitica 75.
  • Fino alla fine degli anni '90 i giovani andavano pazzi per questa vettura e ogni sabato sera dopo abbondanti libagioni di birra erano soliti girare in città facendo numeri da circo per farsi fighi davanti alle ragazze in passeggio con la borsetta, la minigonna e i tacchi a spillo.
  • In una fredda notte di pioggia per le strade di Pisa, si narra che una volta un ragazzo per farsi più figo davanti a un gruppetto di belle ragazze, accelerò molto e tentò di fare una curva col freno a mano a 130 km/h, ma qualcosa andò storto e la macchina fece una ventina di giri su se stessa per poi urtare violentemente la torre di Pisa. L'impatto fu così forte che da quel giorno la torre assunse una posizione inclinata.
  • Una leggenda narra di una versione della 75 talmente potente da piegare lo spazio ed il tempo, questo impressionante veicolo era la 3.0 V6 Milano. Era stata battezzata Milano perché durante un test di accelerazione apparve la madonnina del duomo di Milano al pilota che fu successivamente rinchiuso in un centro di igiene mentale.
  • Soprannominata la "Giustiziera", si dice che vaghi per le vie del mondo alla difesa dei più deboli, per poi stenderli se osano attraversarle la strada

Voci correlate