Comizi d'amore: differenze tra le versioni
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Versione attuale delle 15:20, 3 gen 2023
Comizi d'amore | |
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Chiù ppilu ppè tutti! | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1965 |
Dati tecnici | colore: Manco a pagallo |
Genere | Documentario asociale |
Regia | Pier Pablo Pisolini |
Sceneggiatura | Pier Paolo Facciotuttoio |
Casa di produzione | Cetto La Qualunque Production™ |
Interpreti e personaggi | |
Gente, Certa Gente, Gente come te |
Comizi d'amore è un film-documentario del 1965 diretto da Pier Paolo Pasolini.
Nel 1963 Pierpy e il produttore Alfredo Bini si apprestano a girare l'Italia, devono trovare location e volti per il nuovo film del regista friulano: Il Vangelo secondo Matteo. Quest'ultimo però è corso al capezzale della nonna morente, portandosi dietro la sceneggiatura del suo Vangelo. Matteo è "bono e caro", ma è un distrattone della Madonna.
Pasolini ha da tempo un chiodo fisso: chiudersi con sei negr conoscere le opinioni degli italiani sulla sessualità, l'amore e il buon costume, per capire come sia cambiata negli ultimi anni la morale del suo paese. Decide assieme a Bini di prendere due piccioni con una fava, ossia di girare un documentario mentre scelgono gli interpreti per l'altro film.
Il regista è entusiasta[1] ed entra in campo, microfono alla mano, per parlare di "invertiti", di "prima volta", di "divorzio" e di "prostitute", argomenti per il pubblico molto cari (soprattutto le ultime).
- Pasolini : A cosa è dovuto l'aumento dei divorzi?
- Uno coi baffi : Al matrimonio! Ne è la causa principale.
Ne esce un ritratto del paese contraddittorio, a volte contraccettivo, che alterna aperture disinvolte al Nord e rigidità ancestrali nel meridione. Insomma la solita vecchia storia: se apri in modo disinvolto le gambe, una rigidità pronta ad infilarcisi la trovi di sicuro.
L'impressione che si ricava da questo straordinario film-inchiesta è quella di una grande e diffusa ignoranza, porca puttana! Anche negli strati di popolazione più colta c'è profonda arretratezza e timore nell'affrontare il tema della sessualità, tanto che i loro figli preferiscono fare all'esame quello di letteratura. Senza poi contare l'enorme influenza della Chiesa sull'argomento, che è come se un cieco facesse di professione il critico d'arte.
All'interno del film ci sono anche le opinioni di autorevoli "amici" di Pasolini, tra i quali: lo psicologo Cesare Musatti, lo scrittore Alberto Moravia, la giornalista Oriana Fallaci e Chiappetta, amico immaginario del regista. Inoltre, non poteva mancare il parere di Deborah Copertoni, vera e propria leggenda del settore troie.
Trama striminzita ma finemente illustrata
Pasolini va in giro con un microfono facendo domande a chi gli capita a tiro.
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Il film inizia con una discussione tra amici sulle modalità di realizzazione. Visto l'argomento, ci si sofferma su come mettere a proprio agio l'intervistato. Pasolini propone che il soggetto risponda mentre due superdotati, completamente nudi, gli agitino davanti alla faccia il pene. L'idea è ritenuta leggermente controproducente e scartata.
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Le prime domande vengono rivolte alla bassa manovalanza agricola della Maremma, se non altro per capire quanto possa influire la cultura sull'approccio alle tematiche sessuali. Si evince immediatamente che ha il suo peso, soprattuto quando (di fronte alla domanda "lei pratica il cunnilingus a sua moglie?") un soggetto insegue il regista per due chilometri, con l'intenzione di privarlo della giugulare.
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Ben diversa la situazione nella media borghesia lombarda, dove termini come "gang bang" e "pissing" sono diventati di uso comune, tanto che nel club privé Niagara si organizzano dei veri e propri tornei, con squadre di appassionati che caricano le pistole ad acqua con l'urina e poi si sfidano a restare asciutti.
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Purtroppo tra i giovani c'è ancora una diffusa ignoranza. Oramai è ben chiaro che a farsi le seghe non si rischia la cecità (al limite un tunnel carpale), ma permangono ancora grossi tabù sull'omosessualità. Per fortuna alcune riviste scientifiche iniziano a colmare queste lacune, tra le più apprezzate e competenti: Sorchella, Lando e Sukia.
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La contraccezione tarda ad affermarsi. La Chiesa, grazie all'appoggio della Democrazia Cristiana, tiene saldamente in pugno la Rai e quindi: al "Carosello" si susseguono spot di omogeneizzati e dell'ippopotamo Pippo che spaccia pannolini; della pillola se ne parla invece nella rubrica "Aborto inizia per A come Assassinio".
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Nel corso delle interviste emerge un dato curioso: il 40% dei maschi vorrebbe fare sesso assieme a due lesbiche; proponendo la stessa situazione, il 100% delle lesbiche preferirebbe farlo con una pannocchia. D'altra parte, alcune donne sono ancora convinte che un gay possa essere "guarito", basta attirare la sua testa in mezzo alle proprie cosce e fargli un aerosol di topa.
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Anche il sesso nella terza età è un tabù molto radicato, qualcosa di cui non si parla. Per non incorrere nelle ire del cardinal Bretellini, importante membro della Commissione per la revisione cinematografica, Pasolini si affida alla delicatezza poetica di Giuseppe Ungaretti, autore molto apprezzato in Vaticano. La demenza senile ha però minato la sua mente eccelsa, tanto che durante l'intervista arriva a dire: "Io al Bretellini gli vò in culo e porto tre!"
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Il film, percorsa la sua lodevole strada di verità ed informazione, torna al punto di partenza. La Fallaci è andata a parcheggiare meglio l'auto, cosa che la terrà impegnata per un paio di giorni, gli altri ne approfittano per trarre le conclusioni. Dopo una breve disquisizione il parere è unanime: la donna è un essere creato da Satana per tentare l'uomo con la sua perversione, quindi si sta meglio tra maschi. Cesaré, dai le carte che se famo un tressette col morto.
Riconoscimenti
Il film è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare se proprio ci si ricorda di farlo e non si ha di meglio da fare.
Curiosità
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- Maurizio Gasparri ha visto il film per la prima volta a nove anni. Dopo la visione, estremamente confuso, domandò alla madre da dove venissero i bambini. La risposta della donna fu: "Riguardati il film zuccone!". La sera prima di sposarsi stava guardando per la seicentosettordicesima volta la pellicola, estremamente confuso.
- Il marinaio intervistato in una delle foto è il padre di Francesco Schettino. Quest'ultimo compare durante l'intervista alla madre: è il bambino nudo che si para il culo davanti al regista.
- La versione del film tradotta in svedese viene ancora utilizzata come educazione sessuale nelle scuole materne del paese.
- Grazie a questo film Cicciolina ha scoperto che si poteva fare sesso anche in meno di sette.
- Il 16% degli intervistati hanno successivamente lavorato in un film di Pasolini.
- Il 100% degli intervistati hanno lavorato in questo film di Pasolini.
Note
Voci correlate
- Portale Pasolini: accedi alle voci che trattano di pasolini