Porcile (film)

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Porcile
Mi piace questo tuo essere a volte Santa a volte porchetta!
Paese di produzioneItalia
Anno1969
Dati tecnicicolore: Pure troppo
GenereNorcineria
RegiaPier Paolo Pasolini
SceneggiaturaPier Pablo Pisolão
Casa di produzioneFiorucci Film
Interpreti e personaggi
Ugo Tognazzi, un par de francesi, Alberto Lionello, il reparto insaccati della F.lli Beretta
« Cannibalismo e sesso con maiali, un film disgustoso! »
(La Gazzetta della Stalla)
« Il messaggio è chiaro: del maiale non si butta via niente! »
(Fattoria Sera)
« È una vera porcata! »

Porcile è un film del 1969 diretto da Pier Paolo Pasolini.
La pellicola è divisa fondamentalmente in due parti, che risultano comunque accomunate nel denunciare il potere e l'influenza negativa che hanno alcuni genitori nei confronti dei figli.
Nel primo episodio due concetti vengono sottolineati in modo veemente:

  1. la mela non cade mai lontano dall'albero;
  2. quando ci sono di mezzo i maiali la mela se la pappano loro.

Ci troviamo di fronte al classico "buon partito": bel ragazzo, di una ricca famiglia tedesca, corteggiato da un'attraente roscetta. È anche molto viziato, ma sarebbe più corretto il termine vizioso. Infatti si concede sessualmente ai maiali della porcilaia, un vezzo che si tramuta in tragedia non appena le bestie decidono di farne il loro pranzo.

« Il fatto che io abbia fatto sesso con un maiale non fa di me un porco! »
(Frase pronunciata dal protagonista del primo episodio.)

Nel secondo episodio si narra la storia di un giovane affamato che vaga in una desolata landa vulcanica. Dopo essersi cibato di schifezze che farebbero vomitare anche Bear Grylls, alcune di esse visibilmente stupite dall'essere mangiate, decide di cambiare dieta. Nel medioevo la moda di diventare vegano, o vegetariano, non si era ancora affermata, quindi si orienta per l'unico prodotto in circolazione: gli occasionali passanti. Al cannibale si aggiungono altri individui, anch'essi "buone forchette"[1] e di bocca buona[2], che verranno in seguito tutti catturati e condannati ad essere sbranati dai cani randagi.

« Il fatto che io abbia mangiato carne umana non fa di me una crocchetta per cani! »
(Frase pronunciata dal cannibale del secondo episodio.)

La seconda parte del film è girata sull'Etna, anche perché le "desolate lande vulcaniche" non è che le trovi in periferia di Brescia.

Trama illustrata

Curiosità

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La fabbrica di würstel dei Klotz.
  • Per girare la scena di sesso con Julian, il maiale Beckenbauer ha preteso mezza quintalata di ghiande.
  • Nessun maiale è stato maltrattato durante la lavorazione del film. Non si può dire lo stesso dell'attore che interpretava Julian.
  • Alberto Lionello, l'attore che impersona il commendator Klotz, non era un vero disabile. È stato gambizzato dopo l'uscita del film nelle sale.
  • Dopo aver girato questo film, il maiale Beckenbauer è comparso sugli scaffali della COOP interpretando Wuberone in confezione famiglia.
  • Ugo Tognazzi per vestire i panni del perfido Herdhitze non ha voluto soldi, però si è portato via tutti i denti d'oro.
  • È risaputo che Franco Citti in ambito lavorativo è sempre stato un perfezionista, prima di interpretare il secondo cannibale si è mangiato la suocera.
  • L'attore francese Pierre Clémenti, il cannibale belloccio, fu arrestato in seguito in Italia per possesso di droga. Durante il processo si difese affermando: "Ho girato Porcile e non mi avete detto niente, mi rompete le palle per due etti di cocaina?!"

Note

  1. ^ di buon appetito
  2. ^ poco schizzinosi
  3. ^ ciascuno la interpreti come gli pare

Voci correlate