Campionato mondiale di calcio 1950: differenze tra le versioni
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[[Monkey Island]], alla sua prima e unica partecipazione a un mondiale (in seguitò si scoprì che l'[[agenzia viaggi]] aveva fatto un casino) venne travolta dal trio delle meraviglie [[Svezia|svedese]]: Svensson, Larsson e Esposito, un pizzaiolo oriundo.<br />Il Circo Togni riuscì a imporre il pari all'Italia fino al 70', poi il lanciatore di coltelli venne espulso per gioco pericoloso e gli azzurri andarono a segno con Sbrodolati, Finferlini e [[Salvatore Bagni]].<br />l'Italia cominciava a crederci, ma una risicata sconfitta per 12 a 1 contro la Svezia la costrinse a battere Monkey Island nell'ultima gara. I monkeyslandesi si difesero lanciando pallottole di sterco, una tattica poi adottata con successo dalla [[Juventus]] di [[Trapattoni]], e la partita finì 0 a 0. l'Italia venne eliminata e se la prese con [[Byron Moreno]]. |
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In questo girone furono giocate due sole partite. Nella prima, l'Uruguay prese a pallate la [[Bolivia]], che passava di lì per caso. Nell'altro match, Nazionale Cantanti - Rappresentativa Viados, il calcio venne presto accantonato: la contemporanea presenza in campo di [[Lucio Dalla]], [[Cristiano Malgioglio]], [[Ivan Cattaneo]] e di undici [[trans|transessuali]] (più eventuali riserve) trasformò l'evento in un'[[orgia]] sfrenata.<br />L'[[arbitro]] sospese l'incontro e scappò in spogliatoio, braccato da quattro maschioni che volevano privarlo della sua illibatezza. Intervenne la buon costume brasiliana che si tirò giù nomi e misure del pene.<br />Entrambe la squadre furono radiate e l'Uruguay passò alla fase successiva. |
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== Fase finale == |
== Fase finale == |
Versione delle 14:58, 21 set 2012
Il Mondiale di calcio 1950 fu una messinscena organizzata da Stefano Bettarini, Giuseppe Signori e dal clan degli zingari allo scopo di fare i miliardi col calcioscommesse.
Fu il mondiale con il minor numero di squadre partecipanti e con il maggior numero di atleti ubriachi. Il capitano della Seleção Bigodinho si presentò alla partita inaugurale marcio d'alcol, con le mutande in testa e un cono stradale nel culo. Dribblò cinque steward prima di uscire dalla stadio e sparire nella calca. Non si seppe più nulla di lui.
Anni dopo il giornalista rompicoglioni Oliviero Beha arrivò a mettere in dubbio perfino che quel mondiale fosse stato realmente giocato. Le sue prove, raccolte in un dossier, appaiono inoppugnabili:
- Non esiste alcun tipo di testimonianza orale, cartacea o digitale dell'evento.
- Nel 1950 il calcio non era ancora stato inventato.
- Quelle merdine dell'Uruguay non possono aver vinto un Mondiale.
- Paola Ferrari non c'era.
Beha in seguito fu rapito dagli zingari e rinchiuso nel cassetto della biancheria di Giuliano Ferrara finché si decise a ritrattare.
L'organizzazione
Jules Rimet, il fantoccio che Bettarini e compagni avevano insediato alla presidenza della FIFA, si trovò a scegliere se affidare l'organizzazione del mondiale al Brasile o al Brasile.
Nessun altro paese si era candidato. Le nazioni europee erano provate dalle distruzioni provocate dalla Seconda Guerra Mondiale, ad eccezione della Svizzera che comunque era troppo impegnata a riciclare denaro sporco per ospitare un Mondiale. Dopo lunghi tentennamenti Rimet scelse, a sorpresa, il Brasile. Era il candidato ideale, perchè aveva passato gli anni del conflitto a bere caipirinha e a fare trenini al grido di:
A pochi mesi dall'inizio del torneo, sorse un problema. Gli stadi facevano cagare. Non come quelli italiani, ma quasi.
Del resto c'era da aspettarselo: nella domanda di candidatura, i brasiliani, alla voce Stato delle Infrastrutture, avevano scritto:
Bettarini, Signori e gli zingari trovarono il modo di lucrare anche su quello. Fecero arrivare dei fondali di cartapesta da Hollywood e li applicarono agli stadi con abbondanti dosi di nastro adesivo. Gli spettatori dovevano restare immobili e non potevano starnutire, per non compromettere il delicato equilibrio degli impianti.
Lo stadio della finale, il Maracanã, era un campetto dell'oratorio che grazie a un intelligente sistema di soppalcature arrivò a contenere duecentomila persone.
Le squadre
I meccanismi di qualificazione destarono qualche perplessità: la FIFA inviò alle maggiori federazioni una raccomandata con su scritto: Vi invitiamo al Mondiale in Brasile, dal 24 giugno al 16 luglio. Astenersi perditempo. Purtroppo, per una banale distrazione, dimenticò di invitare tutte le squadre africane.
Anche l'Olanda fu estromessa: non era in casa quando passò il postino.
La Germania, che doveva pagare centosedici miliardi di marchi di indennità di guerra, non partecipò perché per fare cassa aveva venduto tutti i giocatori a uno sceicco degli Emirati Arabi.
Il Giappone decise di non partecipare dopo che due suoi giocatori, Hiroshima e Nagasaki, furono scartati dalla commissione medica per un tasso di radioattività superiore alla media.
L'Italia, bicampione negli anni '30, si presentava in un pessimo stato di forma: solo l'anno prima l'intera squadra del Torino era morta nell'incidente aereo di Superga e i giocatori della nazionale, ancora sconvolti, partirono in pedalò, un mezzo lento ma sicuro. Raggiunsero il Brasile dopo dieci mesi di viaggio, stanchi e fuori allenamento (i palloni erano finiti in mare).
All'appello mancavano il portiere Casari, caduto in battaglia contro una baleniera norvegese, e il bomber Boniperti, finito divorato dalla ciurma.
Alcune nazionali furono squalificate per motivi regolamentari:
- L'India fu esclusa perché i giocatori pretendevano di giocare a piedi scalzi.
- La Scozia fu esclusa perché i giocatori pretendevano di giocare in kilt e suonando la cornamusa.
- La Turchia fu esclusa perché dai, avere la Turchia ai mondiali è ridicolo.
Per rimediare alle defezioni la FIFA invitò al Mondiale il Circo Togni, la Nazionale Cantanti e la locale Rappresentativa Viados.
Fase a gironi
Gruppo 1
Squadra | P.ti |
---|---|
Brasile | 12 |
Jugoslavia | 4 |
Antartide | 3 |
Messico | Boh |
Il Brasile partì subito forte e vinse il girone a punteggio pieno: bisogna infatti ricordare che allora una vittoria valeva 2 punti e una vittoria del paese ospitante 4. Di contro, il Messico le perse tutte, sfavorito da un calendario che imponeva di giocare alla quattordici, in piena siesta. All'ultima giornata, Jugoslavia e Antartide si sfidarono per il secondo posto. Vinse la Jugoslavia con gol di Stuprovic e Bucopanciavic, inutile il gol della bandiera di Pingu.
Il match passò alla storia per l'eccessivo agonismo, e terminò con dieci ammoniti, tre espulsi, quattro arrestati e un amputato. Non servì comunque a un cazzo perchè il regolamento diceva che solo la prima classificata passava il turno.
Gli jugoslavi facero ricorso alla loro maniera: scatenando risse nei bar.
Gruppo 2
Squadra | P.ti |
---|---|
Spagna | 6 |
Inghilterra | 2 |
Prussia | 2 |
USA | WTF? |
Nella prima partita la Spagna umiliò gli USA, che finirono la partita in due giocatori perchè si ostinavano a correre col pallone tra le mani. Inghilterra e Prussia firmarono un trattato di non belligeranza e chiusero sull'1 a 1.
La seconda giornata vide un altro trionfo della Spagna. Grazie alla vivacità della propria manovra, gli iberici piegarono una Prussia troppo legata ad un vecchio schema di gioco: l'assalto all'arma bianca.
Ma la vera sorpresa fu la vittoria per 1 a 0 degli Usa sull'Inghilterra grazie a una zampata di Chicken Mc Nuggets. Le telecamere ripresero la regina Elisabetta, livida di rabbia, mentre tirava il collo a un fagiano.
Il girone si concluse con l'ennesima vittoria spagnola (tripletta del bomber Spansada) e con l'eliminazione dei prussiani, i quali, da veri mitteleuropei, preferirono implodere.
Gruppo 3
Squadra | P.ti |
---|---|
Svezia | 6 + |
Italia | |
Monkey Island | 1 |
Circo Togni | 0 |
Monkey Island, alla sua prima e unica partecipazione a un mondiale (in seguitò si scoprì che l'agenzia viaggi aveva fatto un casino) venne travolta dal trio delle meraviglie svedese: Svensson, Larsson e Esposito, un pizzaiolo oriundo.
Il Circo Togni riuscì a imporre il pari all'Italia fino al 70', poi il lanciatore di coltelli venne espulso per gioco pericoloso e gli azzurri andarono a segno con Sbrodolati, Finferlini e Salvatore Bagni.
l'Italia cominciava a crederci, ma una risicata sconfitta per 12 a 1 contro la Svezia la costrinse a battere Monkey Island nell'ultima gara. I monkeyslandesi si difesero lanciando pallottole di sterco, una tattica poi adottata con successo dalla Juventus di Trapattoni, e la partita finì 0 a 0. l'Italia venne eliminata e se la prese con Byron Moreno.
Gruppo 4
Squadra | P.ti |
---|---|
Uruguay | 8 e ½ |
Bolivia | 0 |
Rappresentativa Viados | squalificata |
Nazionale Cantanti | squalificata |
In questo girone furono giocate due sole partite. Nella prima, l'Uruguay prese a pallate la Bolivia, che passava di lì per caso. Nell'altro match, Nazionale Cantanti - Rappresentativa Viados, il calcio venne presto accantonato: la contemporanea presenza in campo di Lucio Dalla, Cristiano Malgioglio, Ivan Cattaneo e di undici transessuali (più eventuali riserve) trasformò l'evento in un'orgia sfrenata.
L'arbitro sospese l'incontro e scappò in spogliatoio, braccato da quattro maschioni che volevano privarlo della sua illibatezza. Intervenne la buon costume brasiliana che si tirò giù nomi e misure del pene.
Entrambe la squadre furono radiate e l'Uruguay passò alla fase successiva.
Fase finale
La penuria di squadre portò a un ulteriore stravolgimento delle regole: le gare ad eliminazione diretta furono abolite. Il vincitore sarebbe stato designato attraverso un girone all'italiana, con rigori all'americana, baci alla francese e divisione alla romana.
Signori, Bettarini e gli zingari drogarono i brasiliani con un mix di calmanti, sonniferi e Dolce Euchessina. I brasiliani, abituati alle bevute folli del Carnevale di Rio, non accusarono sonnolenza e anzi giocarono con brio, portandosi in vantaggio al 39’ con una fucilata di Friaça dai 175 metri.