Biella: differenze tra le versioni

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Biella vista dall'alto.
Biella

(Stemma)

"Sta' ca' tua (Stai a casa tua)"

(Motto)

Posizione geografica Tra le montagne e le risaie
Anno di fondazione Non pervenuto
Abitanti Ancora troppi
Etnia principale Barotta
Lingua Lunga
Sistema di governo Diarchia (banchieri e industriali)
Moneta Balle di lana
Attività principale Lavorare la lana, risparmiare, suicidarsi
« Biella zio! »
(Saluto tamarro-biellese)
« Come quando fuori piove »
("Sempre", poesia di un giocatore di carte biellese)
« Per conoscere un biellese ci vogliono sette anni e un mese »
(Detto popolare, cioè il tempo che s'impiega a convincere un biellese a prendersi un caffè al bar)

Biella, in provincia di Pistone, è una ridente città in mezzo alle balle (di lana). È ridente nel senso che fa ridere.

Bandiera

Nel puro spirito biellese, la bandiera è un fazzoletto di carta. Usato. Lo stemma invece rappresenta un orso che piscia su un faggio.

Il posto

Le Torri Gemelle di Biella.

A Biella piove, si producono vestiti di lana e si indossano ombrelli di nylon. Il territorio è per metà coperto dalle montagne e per metà dai lanifici, e per intero dalle nubi. Una volta hanno provato a diversificare la produzione industriale impiantando un ciclopico stabilimento Lancia, ma i sospettosi biellesi, attaccati alle loro tradizioni, l'hanno demolito a martellate. Adesso in questa fabbrica si producono tute da lavoro, sempre di lana.

A Cerrione, negli ultimi mille metri quadri di pianura rimasta, è stato costruito un aeroporto con una pista lunga abbastanza da farci atterrare un jumbo e larga quanto una manica biellese, per cui decollano solo gli aeromodelli. Non essendoci più prati disponibili, in camporella si va nel parcheggio dell'aeroporto, o se si vuole anche sulla pista.

Biella non è servita da autostrade perché altrimenti si sarebbe dovuto pagare il pedaggio, quindi la si può raggiungere in bicicletta, in treno (se ce la fa a fare la salita) e con gli aeromodelli. Le statali è meglio evitarle, se si è intolleranti alle rotonde e allergici al pelo di gatto spiaccicato.

Le mete turistiche della zona sono il santuario della Madonna Nera di Oropa, il Lago di Viverone, le piste sciistiche rosa di Bielmonte, il parco innaturale della Burcina e il parcheggio dell'aeroporto.

Meteorologia

Biella durante il tradizionale concerto di Ferragosto
  • A Biella piove 360 giorni all'anno, e negli altri cinque grandina.
  • A volte non piove. Semplicemente il terreno trasuda umidità.

La storia

La città nasce come emporio Armani per il commercio dell'oro bianco (la lana) in un giorno preciso tra il primo e il decimo secolo d.C., inizialmente con il nome di Budella. Poi, come al solito, arrivano i Savoia che per prima cosa cambiano il nome in Biella, perché meno viscerale, e per seconda confinano nella città tutti i rabbini dello stato. Dal 1379 per Biella finisce dunque la storia, fino all'arrivo di Aiazzone.

Aiazzone

Questo mobilificio recentemente sbiellato fino a pochi anni fa era rinomato in tutto il paese per lo scassamento promozionale di testicoli.

Mobili di Aiazzone.

Per vendere le sue cucine, le sue camere da letto e i suoi gabinetti in rovere, Aiazzone garantiva una improbabile consegna gratuita in tutta Italia, compresi Lampedusa e San Marino, a patto che gli acquirenti andassero a prendere i mobili con il loro furgone e se li montassero da soli. Un giorno un tizio di Trapani fece cadere un armadio di noce massello giù per le scale, rompendolo in due, e si accorse che il noce aveva lo strano aspetto del truciolato e che il mobile conteneva un masso di centottandue chili nascosto in un cassetto. Il cliente fece causa ad Aiazzone, minacciandolo di farlo sparare, e lui si vide costretto a decollare con la p.m. sua amante dall'aeroporto di Biella e a fingere di precipitare e morire sulle montagne. In realtà Aiazzone vive ora a Santo Domingo, vicino a Callisto Tanzi, e vende stufe a legna di ghisa ai dominicani.

Di lui a Biella è rimasto comunque il gigantesco immobile sulla statale per Vercelli, il mobilificio di compensato più grande d'Europa, che purtroppo non è mai stato portato a termine per mancanza di mobili ed è stato di conseguenza confiscato dalla mafia.

I biellesi

La stazione di Biella (non si vede tanto bene perché sta piovendo).

Come si sarà intuito, i biellesi non amano molto spendere, e nemmeno spandersi. Sono difatti circa cinquantamila ma si ritengono già in troppi. Si racconta che siano la progenie di un antico accoppiamento tra un genovese e una scozzese che, sorpresi dalla pioggia mentre andavano a piedi rispettivamente in Scozia e a Genova, si rifugiarono appunto in un motel di Biella: l'Agorà, ovvero una piazza.

Ma non è vero che i biellesi sono taccagni, è che per loro la roba costa troppo. Così, per non correre il rischio di comprare qualcosa o magari dover offrire un caffè a qualcuno, sono portati a non uscire mai di casa, e quindi a non riprodursi. Una volta un tizio ha visto un biellese in giro dopo le sette di sera, poi si è avvicinato: non era biellese, era uno che si era perso.

A Biella si gira solo col SUV, per mettere sotto meglio i pezzenti. Difatti nessuno si ferma alle strisce: non perché i biellesi abbiano fretta, ma perché non vogliono consumare i freni. Il biellese guarda i semafori con il sospetto dovuto alla novità e il rispetto dovuto alla rarità. Nel dare indicazioni non parla mai di “un semaforo” ma sempre di “il semaforo”.

Élite biellese.

Se sei a più di 10 metri dal luogo di arrivo previsto e sei a piedi non chiedere indicazioni a un biellese: sgranerà gli occhi e affermerà, ridendo, che tale posto (che si rivelerà alla fine essere distante undici metri) è lontanissimo e che ci vuole almeno mezz'ora per arrivarci a piedi, giacché il biellese, e in particlorae la moglie del biellese, è abituato a spostarsi col SUV anche per attraversare la strada e andare dal giornalaio di fronte.

Nonostante sia una piccola città, perdersi è praticamente certo. Questo perché ogni isolato è generato casualmente come i dungeons di Diablo 2 ad eccezione di via Italia.

Via Italia

l' unico posto in cui poi casualmente trovare in biellese che "passeggia" (ma ciò avviene solo durante una notte bianca) è via italia, il posto preferito dai biellesi per fare le vasche (il secondo è la "piscina" rivetti ristrutturata ultimamente dal Capo architetto del comune di biella, graziano patergnani); sì avete letto bene vasche; perché via Italia è l' unico posto in tutta biella in cui i biellesi osino uscire a fare due passi (nel vero senso della parola) ma essendo lunga solo 500 metri una volta arrivati alla fine (caso più unico che raro per un biellese medio)tornano in dietro rifacendo lo stesso percorso da capo vedendo così gli stessi negozi, statue, decorazioni, ect. andando avanti così per 4, 5 ,6 volte, (cioè finché uno nn è stanco o nn si è rotto i coglioni di fare avanti indietro); una delle cose più divertenti è che, se mentre un biellese esce a fare due passi e vede un suo amico che va nella direzione opposta tornando indietro lo rivedrà e lo saluterà; perciò è normale che un biellese passeggiatore (cioè uno su mille) riceve dai 5 ai 100 saluti al giorno. a questo punto una domanda sorge spontanea: data la natura pigra e casalinga dei biellesi perché escono in via italia a fare due passi? la risposta è abbastanza semplice quando un calcolo algebrico quantistico di Germano Mosconi; i biellesi che nn escono (cioè il 99,9% della popolazione biellese) hanno dai 50 a 2000 anni e quindi oltre ad essere così vecchi da essere ormai in putrefazione non possono ne vogliono uscire quindi gli unici che escono sono i ragazzi (per ragazzo a biella si intende una persona dai 49 anni in giù) che sono quasi tutti minorenni (e quindi nn fanno parte della popolazione biellese e quindi diversi dai biellesi descritti fin ora), ma soprattutto pochi perché i biellesi oltre a una natura sedentaria anno anche una natura sessofoba (odiano il sesso); escono solo perché non hanno altro da fare o perché odiano la loro vita da volersi far male nel peggior modo che conoscono (oltre a quello di donare denaro) cioè camminare (quindi possiamo dire che il "ragazzo" tipo di biella è quasi tutti o Truzzo o Emo o praticante del Masochismo o super adoratore di Gesù); i primi tre casi spesso combaciano mentre l' ultimo è un caso a parte cioè un ragazzo che fa parte di uno degli innumerevoli oratori presenti a biella sempre in conflitto tra di loro.

Oratori biellesi

gli oratori biellesi, che sono quasi delle gilde, sono in continua lotta tra loro per la supremazia nella provincia, quindi quando un super adoratore di Dio di Santo Stefano (quella che ha attualmente a la supremazia avendo anche il santuario della Madonna nera di oropa, unica meta turistica di Biella) incontra uno di san' paolo (secondo oratorio per importanza e primo in ricchezza, dato che ha ricevuto Soldi nello stesso modo con qui gli ha ricevuti Berlusconi: in maniera ambigua)si scannano a vicenda tentando di chiarire l' idee al altro dibattendo sul seguente quesito: "è meglio avere la casa estiva in valsa varange o a pian pari????"; in pratica cercando di avere un pretesto per uccidersi. Ecco un breve elenco degli oratori biellesi: oratorio di santo stefano oratorio di san paolo oratorio di San Crispino oratorio di mortigliengo oratorio di occhieppo inferiore oratorio di occhieppo centrale oratorio di occhieppo superiore

  "     "  ponderano
  "     " In culo alla balena!
  "     " Goku
  "     " Tua madre santissima vergine (e qui ti fai delle domande)
  "     " Winnie the Pooh
  "     " Sora
  "     degli Shinigami
  "     della pioggia
  "     di valdengo
  "     " Karl Marx
  "     " Benito Mussolini
  "     del Berluscone
  "     " Mortadella il politico
  "     " Coglione
  "     di Rocco Siffredi (altro che preti pedofili)
  "     del Unione Sovietica
  "     di trivero
  "     "  Adolf Hitler
  • La piramide sociale a Biella è così stratificata:
  1. papà industriali
  2. figli di papà
  3. fighetti
  4. donne
  5. bimbiminkia
  6. gente come te
  7. terroni, segregati nella riserva del Villaggio Lamarmora
  8. iloti (non biellesi, preposti al mantenimento delle categorie 1 e 2)
Biella è sempre in movimento.

In relazione alla categoria 4 (donne) pare sia possibile avvistarle in piccoli branchi e soltanto nei fine settimana bisestili, presso alcune anguste catacombe dai biellesi definite locali oppure luoghi di perdizione, tra i quali il più fashion si chiama Garage. Ciò è possibile solo dopo lunghi appostamenti e attese, quindi se non siete dei cameraman del National Geographic lasciate perdere, sarebbe più facile avvistare una coppia di panda nell'atto di copulare sul bagnasciuga di Rimini a Ferragosto. Le ragazze biellesi sono avvicinate solo ed esclusivamente dai membri (nel senso che volete) delle prime tre classi, e in particolare dalla classe 1, quella col Porsche. Non sono ammesse eccezioni a meno che l'incauto non abbia nel garage un Cayenne rubato. Le punizioni per i trasgressori sono severissime: dall'evirazione all'esilio presso la cittadina comunista di Cossato, dove vanno a infoltire le file di abitanti delle comunità di recupero.

Il simbolo delle terribili ronde biellesi.

Esasperato da tale iniqua situazione, nei malfamati paesini intorno alla città (come Muzzano, Ponderano, Camburzano, Sandigliano e Occhieppo Inferiore) sta crescendo un movimento criminale di miliziani nullatenenti noto coce "Pera Meccanica", che si dedica allo stupro delle fighette, al furto di figli di papà e all'ultraviolenza.

La comunità metallara di Biella invece è così esigua che è stato preso in considerazione il ripopolamento tramite l'introduzione di esemplari cuneesi, notoriamente più fertili.

Biella infine è la seconda città, dopo Verona, per la percentuale di abitanti emo.

Notizie non confermate

A Biella si va sempre e comunque a lavorare.

La psicopolizia avverte che queste notizie sono prive di fondamento.

  • Freddy Krueger su Biella :Ha un non so che di tetro
  • Ha ispirato Christophe Gans nella realizzazione di "Silent Hill"
  • Una volta è stato osservato un biellese che prestava un euro a un suo amico.
  • Tutti gli storici concordano nell'individuare l'origine del toponimo nella fusione per contrazione di bi e iella, a indicare un luogo soggetto a doppia sfiga; le tesi discordano invece su quali sarebbero queste due sfortune originarie. Se tuttavia sei di Biella, la iella tiella!
  • Un giorno si è visto un biellese farsi prestare un euro da un genovese.
  • I biellesi si fanno la doccia scozzese, per risparmiare acqua calda.
  • Vicino a Biella è situata Manovella, famoso è il suo asse di collegamento con Biella (detto comunemente meccanismo Biella-Manovella).
  • I flussi migratori in uscita da Biella si chiamano sbiellamenti.
  • A Biella sono talmente attaccati al denaro che, per non perdere un giorno di lavoro per la festa patronale, hanno scelto come patrono Santo Stefano.
  • Qualcuno sostiene che il modo di dire "Vedi Biella e poi muori" non sia solo un modo di dire, almeno per gli sfigati.
Un moderno lanificio.
  • Pare che sia nato un nuovo centro di aggregazione per le categorie "truzzo" e "donne". Si tratta del centro commerciale "Gli Orsi". In tale luogo sono state avvistate anche intere famiglie di biellesi, solitamente non inclini a farsi vedere; ciò in effetti sembra dovuto alla scritta "ingresso libero" sulle porte di alcuni negozi, che permettono di usufruire gratis del riscaldamento e di passare tutto il week-end facendo finta di spendere, naturalmente senza comprare niente.
  • Se non hai le scarpe o la borsa di Prada, a Biella rischi l'ostracismo eterno.
  • Se sei senza Prada, i biellesi ti prendono sotto con la macchina. Un'ordinanza municipale del 1998 infatti invita tutti gli automobilisti a investire chiunque si presenti in città senza Prada. Per ogni omicidio si ha diritto a una tessera sconto alla Bennet e a un soggiorno di due settimane agli Orsi senza obbligo d'acquisto.
  • Quando piove, i biellesi non escono di casa.
  • A Biella piove sempre.

Personaggi famosi di Biella

Il gemellaggio Biella-Biel.

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