Arte

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   La stessa cosa ma di più: Arte moderna.

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Arte
Opera d'arte.
« Il mio falegname con trentamila lire te la fa meglio, non c'ha neanche le dita dei piedi »
(Giovanni si esprime su di un'opera d'arte)


« Papà, voglio fare l'artista! »
(Tipica frase di un figlio drogato)


« Impara l'arte... impara l'arte »
(Paolo Bitta sull'arte)


« Questo qui non vincerà mai niente »


« Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare, godo molto di più nell' ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare! »
(Francesco Guccini esprime la sua opinione sull'arte)


L'Arte è una pratica umana dedita al fancazzismo che utilizza come scusa la ricerca della creazione del bello e dei suoi canoni, l'espressione emotiva e tutte le cazzate di cui si potrebbe fare a meno. Molti celebri maniaci, fancazzisti, nullafacenti, intellettualoidi e poveracci sono stati artisti famosi, da questo ne conviene che è meglio non fare l'artista né frequentare gli artisti.

Pittura, scultura, musica e poesia

Dei graffiti contemporanei (identici a quelli dei primitivi) dimostrano come l'arte si sia evoluta.

La tanto celebrata casta dei fancartisti si è ingegnata nei secoli e nei millenni per trovare varie e inutili attività che componessero questo sommo concetto di "Arte", nella storia delle popolazioni molti individui vogliosi di non lavorare hanno trovato celebri scuse per passare la vita a non fare una beneamata minchia, alcuni si sono inventati le musee, altri hanno semplicemente convinto il resto del mondo che erano dei geni e altri ancora componevano e cantavano dei motivetti orecchiabili (vedi Bee Gees).

Nel complesso comunque le varie scappatoie trovate dai fancartisti per non fare un cazzo possono essere schematizzate in quattro attività principali:

Pittura e scultura

Al principio

L'attività fancazzista artistica è antica tanto quanto l'intera storia dell'uomo, si suppone infatti che già all'epoca dei cavernicoli qualche nullafacente del branco preferisse evitare di cacciare o lavorare in modo da poter perdere il tempo a scarabocchiare sulle pareti delle caverne. Come beffa aggiuntiva questi individui dediti al "dolce far niente" disegnavano proprio gli elementi del gruppo che lavoravano, facendoli così rosicare ogni volta che tornavano nell'accogliente caverna dopo una giornata passata a sudare e a farsi il culo.

Col passare dei secoli questa casta di fancazzisti riuscì in qualche modo a dare alla propria attività un valore inestimabile e riconosciuto dall'intera umanità. Gli scultori e pittori egiziani ad esempio erano i più furbi di tutti, non facevano altro che disegnare gli stessi pupazzi di profilo evitando tutto il lavoro di costruzione delle piramidi che lasciavano ai più stupidi e onesti schiavi, da mensionare sono anche i noti scultori froci dell'antica grecia che avendo a disposizione una popolazione forte e ricca poterono gongolarsi nelle loro favolette mitologiche scolpendo poi tutti i maschioni più belli, proporzionati e muscolosi (primo fra tutti Zeus) in modo da poterli poi ammirare e fantasticare sessualmente su di loro.

Arrivano i romani

File:Aristotele.jpg
Il busto romano di Adriano Pappalardo

Quando l'Impero romano sorse, i vari cesari non poterono fare a meno di appoggiare gli artisti, che trovarono a Roma un ottimo posto per fare niente. Essendo l'arte diventata un qualcosa di trandy, non vi fu imperatore che non si fece scolpire un busto o decorare la casa di ghirigori e mosaici totalmente inutili, però belli belli in modo assurdo, pagando poi l'artista più di quanto avessero pagato il povero schiavo che gli aveva costruito la casa.

L'intera storia Romana è contornata da grandi ricerche artistiche e che culo!!! oggi tutta quella roba fa guadagnare il nostro governo.

Tanta roba inutile

Come dice il titolo, dopo tutta l'arte romana cala un periodo molto triste e inutile di circa 1500 anni, da mensionare in particolar modo i miniaturisti, monaci di clausura (niente sesso e niente seghe) che per fare una maiuscola ci mettevano trent'anni, questo dimostra quanto questi uomini fossero inutili alla società perché in una vita intera riuscivano a fare si e no due maiuscole. Questa carenza di maiuscole fece alterare molti scrittori e poeti che decisero di muovere guerra contro i miniaturisti, ma la Guerra delle maiuscole potete leggerla nell'apposita pagina che non esiste.

Tra Romanico e Gotico poi non vi dico! sostanzialmente tra i due stili non cambia nulla (tutta gente trista in un periodo triste... mi sembra che fossero dell'epoca in cui esistevano nani ed elfi) ma la cosa peggiore è che sono stati entrambi sfruttati dalla chiesa dunque tutti quegli inutili angioletti che sembrano piatti e quei gesù dalle mani a triangolo sono opera loro.

Il Rincoglionimento (detto anche Rinascimento [da cui do Nascimento])

File:DavidPisello.JPG
Importante particolare del David.

Nell'ics-vu-i-i-esimo secolo una famiglia di medici e chirurghi fiorentini decise di spendere tutti i soldi per pagare tanti artisti nullafacenti.

Stava per sorgere un periodo che avrebbe portato Firenze a essere la culla del rincoglionimento (oggi riadattato a rinascimento). La città venne invasa da artisti a cui veniva dato lavoro e tutti i piccoli fiorentini (vedendo che si poteva svoltare senza farsi il culo) cominciarono ad andare nelle scuole d'arte, fu così che Firenze rimase senza operai, commercianti e contadini cadendo in un oblio contraddistinto da un comune rincoglionimento.

Nel Rincoglionimento uscirono fuori le Tartarughe Ninja (Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo) e spiccarono diverse personalità perverse quali un magnifico Lorenzo, Antonello da Catania e Maestro Splinter.

Nel Rincoglionimento la chiesa non poteva che metterci le mani in pasta, e così, nella nostra amata penisola, tutti i fancartisti vennero comprati dai vari papi, vescovi e cardinali e fecero tanta roba, che oggi ci serve a guadagnare col turismo, ma che ieri non serviva a nulla.

Michelangelo (Cowabanga!) prima scolpì un uomo nudo che lo arrapava e poi se ne andò a roma per scarabocchiare la sala giochi del papa (oggi Cappella Sistina), Leonardo inventò la gioconda (creando odio tra Italia e Francia) e un anonimo tizio che amava il Brunello (da qui Filippo Brunello) si scervellò per inventare la prospettiva, insomma proprio un periodo di rincoglionimento generale.

I fiamminghi

Nel frattempo in Olanda (e nei posti li vicino) vi fu una carenza di accendini e la gente non sapeva come accendersi le canne, arrivarono così i fiamminghi, noti piromani che avevano come hobby quello di dipingere quadri che fossero identici alla realtà. Pare infatti che questo gruppo di piromani rosicasse molto perché il Dr. Emmett Brown gli portò dal futuro una macchina fotografica e loro la bruciarono. Da quel giorno si prefissarono (senza successo) di riuscire a imitare le fotografie che, con rimorso non potevano più fare.

L'arte moderna

Due fancartisti mentre fanno il loro lavoro.

Verso l'ottocento gli artisti non sapevano più che inventasse (visto che nel rincoglionimento si era fatto tutto) così si diede inizio a una moltitudine di idee e innovazioni che condurranno l'arte a diventare, pian piano, una merda, che certo è utile tanto quanto l'arte finora descritta ma in più è anche brutta e puzzolente....

Tutta l'arte moderna si muove per correnti, gente fancartista che non essendo contenta dell'inutilità dei propri lavori decide che le cose vanno cambiate e rivoluzionate.

I primi a muovere i passetti da ballerina furono un gruppo di romanticoni che decise di fare tanti quadri romantici, molto romantico è la zattera della medusa in cui si vede una zattera dispersa in mare con tanti uomini che stanno per crepare. I romanticoni erano proprio dei romanticoni, lo dimostra un quadro molto noto "La libertà che fa vedere le tette al popolo"".

Nel frattempo a Parigi i più folgorati, che prendevano i trip all'aperto, si erano stufati di fare il loro duro, durissimo, lavoro al chiuso, decisero così di farlo all'aperto e di ridurre i tempi, invece che in varie settimane o mesi decisero di finire tutti i quadri in due tre ore (tre ore e mezza, tiè), giustificando tutto ciò con il "noi catturiamo l'ambiente in quel momento lì" (voce spocchiosa da artista che ne capisce e tu invece no!)

Questi individui acidomani vennero chiamati impressionisti (perché i loro quadri facevano impressione) e la storiella del quadro pronto in due orette gli fece fare molto successo facendo diventare Parigi una cosa simile alla Firenze di due secoli prima, cioè una città invasa da fancartisti di tutti i tipi.

La Parigi capitale del fancazzismo attirò anche un folle olandese di nome Vincenzo che cominciò a farsi di acido insieme a tutti gli impressionisti. Quest'individuo folgorato trovò interessante come gli impressionisti sbrigavano velocemente il loro, già inutile e leggero, lavoro, decidendo così di mettersi a dipingere (male) nei momenti di pazzia assoluta. Vincenzo, Non vendendo nemmeno un quadro (forse solo uno) da vivo, trovò gloria e soldi solo da morto in quanto tutti i critici decisero solo allora che tutti i suoi quadri (dipinti male) in verità esprimevano lo stato emotivo dell'artista in questione facendo valere i suoi lavori milioni, milioni e milioni.

L'arte di merda

Una grande opera contemporanea

Agli inizi del novecento gli artisti cominciarono a delirare, i matti e gli psicopatici cominciarono a dipingere la propria pazzia nel nome di Vincenzo Van dog, facendosi chiamare espressionisti (per le strane espressioni facciali nei loro dipinti), i furbi ridussero ancor di più i tempi facendo diventare ogni oggetto arte (tipo la ruota di una bici o una latrina per pisciare) facendosi chiamare dadaisti, uno spagnolo cominciò a delirare dipingendo (ovviamente a Parigi) facce, cose e persone brutte da morire, dicendo "io le vedo così", e infine un russo chiamato Vasilij Kandinskij (genitori generosi) cominciò a disegnare e colorare le immagini che vedeva quando si faceva di allucinogeni.

Tutte queste nuove idee del cazzo piacquero ai critici d'arte e spianarono la via alla merda che cominciò a espandersi per mezzo delle avanguardie.

Un'avanguardia è un movimento creato da alcuni fancartisti tramite una nuova idea (anche se del cazzo) e la sua manifestazione per mezzo di manifesti attaccati (abusivamente) per le città. Da qui in poi un mare di merda contornò e soffocò il mondo dell'arte, da citare un certo Fontana creatore dello spazialismo (gli piaceva Star Trek) che arrivò a scambiare il coltello col pennello e viceversa, dunque finché dipingeva andava tutto bene ma quando si mise a tagliare la cipolla per il soffritto furono guai.

Di tutta questa sbobbaglia che è l'arte contemporanea potete leggerne Quì.


Tecniche di pittura e scultura contemporanea

Le varie avanguardie e le correnti del novecento sono caratterizzate da artisti particolarmente nullafacenti che hanno trovato svariati metodi per rendere la propria attività più semplice e meno costosa.

  • Action painting: Vista la difficoltà nel saper dipingere le sfumature di luce e ombra, gli artisti contemporanei hanno deciso che era meglio dipingere con l'action painting, cioè sparare vernice a cazzo sulla tela dicendo che la loro era una "pittura gestuale" (voce spocchiosa da artista del cazzo).
  • Cacare nei barattoli: Siccome l'action painting prevedeva comunque una spesa per i colori, un giorno un bell'italiano inventò la rivoluzione artistica più significativa dell'arte contemporanea.... cacare nei barattoli e farli valere tanti ma tanti soldi.
  • Metodo dadaista: Prendete una o due cose a cazzo, mettetele insieme come più vi va, imparate a memoria la frase "è una composizione anti-artistica che si oppone radicalmente ai valori, ai canoni e alle ricerche dell'arte stessa" e aggiungete un po' di colla vinilica.... ffatto?
  • Rompere cose: Prendi un vaso o un bicchiere, lo rompi a terra ed ecco la tua opera d'arte, se arrivi a farlo in qualche museo potresti guadagnare.
  • Gonfiare palloncini: Lo stesso tizio che cacava nei barattoli ha anche soffiato nei palloncini proponendoli poi, come inestimabili opere d'arte.... il bello è che lo sono.
  • Graffitare: O graffiare?? non ricordo, comunque basta ricordarsi di come si disegnava da bambino e poi rifarlo nei luoghi meno appropriati.

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