Simbiosi
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Sotto: un esempio di paraculata felina.
Per simbiosi in ecologia si intende un'interazione biologica di lungo termine fra due o più organismi. Per essere più chiari, una sveltina in discoteca non rappresenta simbiosi, e nemmeno una gang bang (anche se ovviamente può andare per le lunghe). Le interazioni possono essere positive, negative e neutrali. Trattandosi nella maggior parte dei casi di un rapporto tra due specie, abbiamo tre tipi di simbiosi:
- Commensalismo, in cui un organismo ci guadagna e l'altro "ci va pari" (come lo sciacallo, che si nutre degli avanzi di altri animali);
- Parassitismo , in cui uno ci guadagna e l'altro ci rimette (come nel rapporto tra politico ed elettore);
- Mutualismo, in cui entrambi rimediano qualcosa (come tra politico e corruttore).
Per capire meglio, ci viene in aiuto l'immagine a lato: nel primo caso l'uccello caga sul bufalo per mantenerlo fresco col suo guano e, nel frattempo, è al riparo dai serpenti; la gatta invece allatta due cuccioli di pitbull nella speranza che, una volta cresciuti, non ne facciano una polpetta.
Concetti generali
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Nel primo caso il pesce pilota e lo squalo traggono reciproco vantaggio, nel secondo i due squaletti stanno solo scroccando un passaggio alla tartaruga.
Nel rapporto di simbiosi si parla in genere di un organismo ospite e di uno simbionte. Molto semplicisticamente, l'ospite è l'organismo più grande, mentre il simbionte è quello più piccolo. L'unica eccezione è rappresentata da Giuliano Ferrara, che è sicuramente un parassita, ma non è più piccolo di niente.
In base alle caratteristiche dell’associazione si possono distinguere due tipi di simbiosi: quelle cicliche e quelle permanenti, le prime vanno sempre in bicicletta e le seconde spesso dal parrucchiere.
Uno dei massimi studiosi del fenomeno fu Heinrich Anton de Bary (detto Nicola) che, nel 1879, dimostrò esserci un'associazione fra un'alga e un fungo. In particolare notò che l'alga diminuiva alcune apprezzabili proprietà del fungo, i due organismi vivevano in perfetta simbiosi, ma il risultato di questa unione nuoceva ad un terzo organismo, il suo.
Egli definì la simbiosi (dal greco: συν = insieme; βιος = vita) come: "zusammenleben ungleichnamiger Organismen" cioè il "vivere insieme di organismi con diverso nome", o "comune hippie". Poi si affrettò a scrivere al suo fornitore di materiale da studio.
La simbiosi permette in genere di acquisire nuove funzioni, sia metaboliche che non. In un recente esperimento è emerso che: dall'unione di un pene ed una bocca, può scaturire un Ministero per le Pari Opportunità.
Simbiosi (ecologia)
La distinzione tra mutualismo, parassitismo e commensalismo non è sempre così ben definita. In effetti, una interazione simbiotica può cambiare durante il corso della vita dei simbionti, a causa di variazioni nello sviluppo o anche solo per cambiamenti ambientali. Di esempi se ne potrebbero citare a iosa, a saperli. Analizziamo invece alcuni tra i rapporti simbiotici più conosciuti.
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- Paguro e attinia. Le attinie, che sono urticanti, proteggono il paguro dai predatori. A loro volta, mentre approfittano del servizio taxi, raccolgono i residui del pranzo dell'ospite. Possibili problemi: il paguro può decidere di cambiare conchiglia in qualsiasi momento, l'attinia potrebbe venir abbandonata in un posto di merda dove non c'è cibo.
- Formica e afide. Gli afidi, parassiti della pianta, producono una sostanza zuccherina di cui sono ghiotte le formiche. Di contro, vengono protetti dai predatori e trasportati su piante e germogli non attaccati. Possibili problemi: il contadino, per salvare la coltura, potrebbe ricorrere ad un pesticida, quindi sarebbero "cazzi" anche per le formiche.
- Ape e fiore. L'insetto atterra sul fiore attratto da profumo, colore e forma. Porta via il nettare ma si inzacchera di polline, che poi trasferisce su un altro fiore. Possibili problemi: l'ape potrebbe essere attratta da un tizio profumato come una checca, che indossa una camicia hawaiana e con in mano una racchetta elettrica, appena comperata dai cinesi.
- Pesce pagliaccio e anemone di mare. Il pesce protegge l'anemone... vabbè, tanto avete visto sicuramente Alla ricerca di Nemo. Possibili problemi: non avete visto il cartone animato e allora vi manca una spiegazione.
- Scorfano e pesce pulitore. Il primo protegge il secondo dai predatori, di contro viene pulito e mantiene le sue splendide sembianze[eh?!]. Possibili problemi: lo scorfano, che è notoriamente una "buona forchetta", si accorge che di pesci pulitori ce ne sono in giro molti, uno più uno meno...
- Coccodrillo del Nilo e piviere egiziano. Il coccodrillo tiene le fauci spalancate per farsi pulire i denti dall'uccello che, così facendo, ha una fonte di cibo sicura e uno scudo contro i predatori, che mai si azzarderebbero ad avvicinarsi al rettile. Possibili problemi: il piviere va a beccare proprio l'unico dente cariato in bocca al coccodrillo.
Simbiosi (psicologia)
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Di simbiosi in termini psicologici ha incominciato a parlare Margaret Mahler nel 1950. La psicoterapeuta ungherese era interessata allo sviluppo normale del bambino, ma impiegava la maggior parte del proprio tempo con bambini che avevano turbe psichiatriche e attacchi di panico. Aveva già scritto due libri sui bimbominkia ed era alla ricerca di nuovi stimoli. La maggior parte delle donne avrebbe comperato un vibratore, ma lei si ostinò a lavorare su quei piccoli dementi. Il frutto di tanto impegno non tardò a concretizzarsi nei punti cardine della sua teoria.
La mentalità simbiotica:
- si instaura nelle fasi precoci dello sviluppo infantile;
- si forma a causa di una mancata differenziazione del sé dalla madre;
- si può acquistare alla COOP ma l'offerta è riservata ai soci.
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Le conseguenze della simbiosi, in età adulta, sono problemi di tristezza, legati al sentirsi mancanti di una "parte vitale"[1]. Questo genera ansia di fronte a problemi anche semplici e scarsa attitudine a superarli da solo.
Il concetto poc'anzi esposto sembra comprendere tutti gli individui con una certa propensione al leccaculismo, in realtà non è così, quelli sono già tesserati.
Bibliografia
- Marina Lotar, Io e Crapulone: Un caso di simbiosi tra
donnuomo e cavallo, Sassari 1998, Ed. Staller - Luciano Moggi, Siam tre piccoli juventin (Mutualismo nel calcio moderno), Torino 2007, Ed. Pecorella
Note
- ^ non stiamo parlando di impotenza, quindi smetti di guardarlo