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== Odissea ==
== Firma ==
{{nota disambigua|l'altro gruppo di arretrati mentali|Il mondo di Patty}}
[[File:Mappa odissea.jpg|thumb|right|400px|"Ma certo che ho una mappa precisa per arrivare a Itaca! Mi prendete per un babbeo?"]]
{{Cit2|<strike>Cantami o mu</strike>... <strike>O mia musa narrami</strike>... <strike>da quell'immobil cielo che tu</strike>...|Omero cerca inutilmente ispirazione}}
{{Cit2|Vacchia baldracca di una musa, '''perchè non mi canti?!|Omero, poco ispirato, impreca alla musa}}


[[Utente:-Maffe-|<span style="color:#000000; font-family:Comic Sans MS">'''M'''</span><span style="color:#333333; font-family:Comic Sans MS">'''a'''</span><span style="color:#666666; font-family:Comic Sans MS">'''f'''</span>]][[Discussioni_utente:-Maffe-|<span style="color:#999999; font-family:Comic Sans MS">'''fe'''</span>]]
{{Cit2|Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον,ὃς μάλα πολλά
πλάγχθη, ἐπεί Τροίης πτολίεθρον ἔπερσεν|Omero, molto molto ubriaco}}




== Benito Mussolini ==
L'Odissea è un [[Che palle|poema epico]] che narra le avventure del bello e gagliardo [[Ulisse]], noto consulente vacanziero vissuto nel XI sec. a.C, famoso per la sua fissazione per giganti cavalli di legno e per la sua incapacità nell'orientarsi. Quest' ultima caratteristica gli costò un viaggio di qualche mese per un tragitto facilmente percorribile in [[autostrada]] in meno di ottanta minuti.
[[File:Ducedemocrazia.jpg|right|thumb|250px|Mussolini saluta un piccione]]
{{Cit2|Signori! Quello che io compio oggi, in quest'aula, è un atto di formale deferenza verso di voi e per il quale non vi chiedo nessun attestato di speciale riconoscenza|Mussolini mentre alza il dito medio}}
{{Cit2|La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose|Mussolini mentre picchia un negro}}
{{Cit2|Perchè non diventiamo amici?|Mussolini al plotone d'esecuzione}}


== Autore ==
Il merito di aver scritto l'Odissea viene attribuito al poeta [[Omero]], visionario dei tempi antichi al pari di figure moderne quali [[Zack Snyder]] e [[Willy Wonka]]. Si dice che dopo aver terminato il poema, Omero si concesse una goliardica cena con gli [[amici]], dalla quale uscì visivamente brillo e poco conscio del [[mondo reale]]. Dopo aver percorso diversi chilometri barcollando in cerca di un' editoria ed essersi reso conto che ancora non esistevano, Omero tornò a casa e pubblicò la [[storia]] sul proprio blog su [[MySpace]], per poi buttarsi tra le coperte e svegliarsi alle quattro di pomeriggio con una sbornia pazzesca e un travestito nel letto.


'''Benito Amilcare Andrea Mussolini''' (''Pelatone'' per gli amici, [[29 luglio]] 1883 - [[28 aprile]] [[1945]], ''Benito83@hotmail.it'') è stato [[soldato]], giornalista e [[Dittatura|dittatore]] d'[[Italia]], famoso per la carriera come testimonial di lucido per palle da [[Bowling]] sulla propria pelata dal nei primi decenni del [[novecento]].
Alla domanda "ma è lei l'autore de l'Odissea?" Omero ha risposto così:


{{NonNotizieLink|"Il duce era troppo buono"}}
{{quote|Βοηθήστε τη Φρικηπαίδεια συνεισφέροντας! Δημιουργήστε ένα κωδικό!}}
[[Presidente del Consiglio dei Ministri]], Capo del [[Governo]], [[Primo Ministro]] Segretario di Stato e Uomo Cannone per il Circo, Mussolini fu il padre del [[fascismo]], anche se il fascismo gli venne sequestrato per maltrattamenti e affidato ad una famiglia rumena.


Negli anni della [[Guerra]] di [[Libia]] fu un convinto anti-anti-intervenista, nel senso che picchiava a bastonate tutti i paesi che non intervenivano a suo favore.
Purtroppo, poichè questa è Nonciclopedia e non [http://frikipaideia.wikia.com/wiki/%CE%91%CF%81%CF%87%CE%B9%CE%BA%CE%AE_%CF%83%CE%B5%CE%BB%CE%AF%CE%B4%CE%B1 Frikipèaìdeia], non siamo in grado di tradurre. Accontentatevi di sapere che in seguito alla domanda, Omero ha scacciato di casa il giornalista con un fucile a pallettoni.
Fondò il [[Partito Nazionale Fascista]] e condusse l'[[Italia]] in guerra durante la [[Seconda guerra mondiale]], che ovviamente perse.


Lavorò al fianco di [[Adolf Hitler]] dal [[1935]] in poi: lui gli rimboccava le coperte la notte e Hitler in cambio gli grattava le [[orecchie]].


È noto per avere sostituito le ''u'' con le ''v'' in modo tale che nessuno capisse più un [[cazzo]] e perchè aveva pochi capelli. Voci discutibili affermano inoltre che era alto come un [[palazzo]] di 8 piani e che le sue [[braccia]] potevano contenere tranquillamente una petroliera.
== Trama ==
[[File:Casa_Maestro_Muten.jpg|left|thumb|250px|L'isola di Ogigia. Non c'è da stupirsi che il pacchetto vacanze abbia un costo così basso.]]
{{Cit2|Ma è nemmeno un rotolo!|Omero difende la propria opera dalle accuse di eccessiva lunghezza}}


== La gioventù ==
La [[guerra di Troia]] è ormai conclusa da dieci anni a causa dell'immane stupidità del popolo troiano. La moglie di Ulisse, Penelope, e il figlio Telemaco, conducono una vita tranquilla sull'[[isola]] di Itaca. La moglie lava e stira tutto il giorno sospirando e attendendo il ritorno dell'amato, con qualche pausetta il pomeriggio per godersi una manciata di [[Telenovela|telenovelas]] quali ''l'isola degli dei'' e ''tutti matti per Achille''.
=== Infanzia ===
[[File:Ducet.jpg|left|thumb|250px|I fascisti volevano Marte.


Ma qualcuno non era d'accordo.]]
Il figlio, dal canto suo, è libero di uscire con la [[fidanzata]] e di partecipare a sconsumati festini da camera con più ospiti, senza contare il fatto che può riempirsi di hamburger del [[McDonald's]] nella camera del padre godendosi il 4-0 del match [[Milan]]-[[Inter]].
Fin da piccolo, Mussolini dimostra una spiccata abilità al comando. A due anni organizza delle ronde di [[Peluche|peluche]] fuori dalla sua stanza per catturare e picchiare l'[[uomo nero]] e due volte ci riesce. A quattro tenta un [[colpo di stato]] per sottomettere i genitori al proprio comando, atto che fallisce miseramente quando la [[mamma]] lo scopre mentre discute della sua fucilazione con Gino il coniglio Morbidino e lo manda a [[letto]] senza cena.


A scuola Mussolini non si dimostra tra migliori: un giorno durante un tema di [[italiano]] impiega quarantacinque minuti solo per decidere l'argomento dello scritto. Ed era un riassunto.
Ulisse intanto si gode una meritata vacanza sull'isoletta di Ogigio, dove trascorre buona parte della giornata ad abbronzarsi sorseggiando delicati drink ai [[Frutta|frutti tropicali]], per poi trascorrere feroci serate di [[Sesso|divertimento]] con l'amante Calipso, da poco conosciuta durante una piacevole serata all'Isola dei feaci.
In [[matematica]] si trova in condizioni anche peggiori: una volta passa trentasette minuti a scervellarsi su come addizionare due monomi. Poi scopre che è un riassunto.


I bulli spesso lo prendono in giro per via della sua testa più liscia del culetto di [[Augusto Minzolini]]. Spesso si divertono a scriverci sopra frasi oscene con il pennarello indelebile nero o ad attaccarci sopra [[cicche]] masticate. Capita anche che usino il suo testone pelato per rompere le noci. Memorabile la volta in cui lo appendono a testa in giù in [[palestra]] e cercano di colpirlo bendati con un mazzuolo di [[legno]].
Intanto, in questo clima di assoluta tranquillità, gli [[Dei]] meditano sul da farsi per accrescere il proprio divertimento, notevolmente diminuito dopo che gli [[umani]] hanno smesso di ammazzarsi a vicenda davanti alle mura di [[Troia]] per un furto di motorino ai danni del re Agamennone.


=== Adolescenza ===
'''Zeus:''' ''«Poseidone, dobbiamo trovare qualcosa da fare per divertirci. Comincio ad annoiarmi»''
Dopo aver abbandonato la [[scuola]] a 17 anni cerca di ottenere un posto di lavoro come insegnante. Quando la cattedra gli viene rifiutata, Mussolini cerca di venire assunto come ''viceinsegnante''; posto anch'esso rifiutatogli. Nei successivi due anni avanzerà domanda come ''sostituto insegnante'', ''vicesostituto'', ''assistente sostituto del vice'' e ''sostituto assistente del vice di secondo grado''. Cercherà anche di spacciarsi come neolaureata in cerca di un posto di lavoro, ma verrà smascherato quando uno dei due pompelmi nel suo [[reggiseno]] cadrà nel succo di mela del rettore.


Nel [[1904]] viene arrestato in [[Svizzera]] e trattenuto per sette giorni per via di un documento di soggiorno falso sul quale ''soggiorno'' era scritto con tre ''g''.
'''Poseidone:''' ''«Ti sei già stancato di rovinare la vita ad Enea?»''


== La carriera giornalistica ==
'''Zeus:''' ''«Quell'uomo ha trope risorse. È più irritante di Achille»''
[[File:Mussolini borotalco.jpg|right|270px|Altolà il svdore]]
Nel [[1903]] Mussolini scopre il suo innato talento: insultare la gente a debita distanza. Inizia allora a pubblicare lettere sui giornali locali prendendosela con [[politici]], [[Immigrazione|immigrati]], ufficiali, vecchiette, alberi e il criceto di sua nonna, che da piccolo risolveva i suoi [[sudoku]].


Dal [[1904]] in poi pubblica articoli su noti giornali locali come ''L'avvenire del lavoratore'' e ''Lavanguardia socialista''. Pubblicherà anche una lettera su ''Cioè''' dove chiederà se è possibile rimanere incinti a 8 anni firmandosi con il nick ''BambinaConfusaXXX83''
'''Poseidone:''' ''«Ma lui è morto»''


Finalmente nel [[1907]] ottiene il ruolo di dirigente del [[giornale]] ''La Lima'', che scopre con suo grande disappunto essere una rivista per metalmeccanici. Si firmerà poi con lo pseudonimo di "''Vero Eretico''" per evitare problemi legali.
'''Zeus:''' ''«Ah già (ride) Com' è successo, a proposito?»''


Mentre il [[papa]] compila la sua lettera di scomunica, Mussolini apre corrispondenze anche con il giornale ''Pagine Libere'', sul quale pubblica l'articolo ''La Filosofia della Forza'', saggio d'aiuto contro la [[stitichezza]].
'''Poseidone:''' ''«Gli hai perforato un tallone»''


Verrà poi licenziato l'anno dopo, quando in un articolo scriverà ''giornale'' con tre ''g''.
'''Zeus:''' ''«Giusto, giusto! (ride) Bella scena! Hai visto lo sguardo di Briseide? Ha!Ha!Ha!»''


Nel [[1908]] si mette a capo dello [[sciopero]] dei braccianti agricoli, dimostrando ancora una volta la sua abilità nel fare un [[cazzo]] di [[niente]]. Il [[18 luglio]] dello stesso anno un dirigente delle organizzazioni padronali ritrova una [[testa]] di [[cavallo]] tra le coperte. Mussolini viene indicato come autore delle minacce e arrestato con la scusa che nel suo bidone dell'immondizia c'era un cavallo decapitato.
'''Poseidone:''' ''«Ha!Ha!Ha! Memorabile! Comunque, rompiamo un po' le palle a Ulisse?»''


Uscito di prigione dietro avanches al secondino ottiene la cattedra di insegnante di [[francese]], nonostante si fosse recato al colloquio convinto di andare ad un assaggio gratuito di [[croissant]] alla crema.
'''Zeus:''' ''«Non ti sei ancora stancato? Bah, contento tu... io vado a mettere incinta qualche vergine, ci vediamo dopo»''


== L'avvicinamento al Socialismo ==
'''Poseidone:''' ''«Ti aspetto per cena»''
[[File:Delfino_Ulisse.jpg|right|thumb|350px|Ulisse: ''delfino curioso!'']]
[[File:Mussolini4.jpg|left|thumb|360px|''Guarda mamma, sono dittatore d'Italia''!]]
Il [[23 agosto]] [[1910]] Mussolini viene invitato ad un congresso socialista a [[Milano]]. Dopo aver cercato sul vocabolario il significato di socialista, si presenta al congresso con un articolo sulla vita sociale dei criceti dell'[[India]]. Dopo due ore nelle quale presenta ai partecipanti la condizione dell'igiene intima dei [[criceti]], gli viene fatto educatamente notare che ha sbagliato aula e che si trova ad un raduno di femministe milanesi.


Mussolini lascia la sala coperto di macchie di rossetto, fiocchi rosa e con addosso una [[t-shirt]] che recita "''Fanculo gli uomini''" e giunge sul palco giusto con un'ora di ritardo, dove viene scambiato per un [[omosessuale]] represso e bersagliato con [[Pomodoro|pomodori]] marci.


Nottetempo si vendicherà della [[figura di merda]] dando fuoco alla piantagione di pomodori marci del rettore. Verrà sgamato per via di una sua lettera anonima che recitava ''"Rettore di merda, sparati in testa!"'' e nella quale ''rettore'' era scritto con tre ''t''.
Fu così che mentre Zeus si concedeva alle più belle fanciulle della [[Grecia|Magna Grecia]], Poseidone incaricò il [[postino]] Ermes di consegnare un messaggio a [[Ulisse]].


Il [[14 ottobre]] [[1912]] viene arrestato in seguito ad una [[rissa]] con la [[polizia]] nello stadio di [[Palermo]] e condannato ad un anno di reclusione. La pena si riduce poi a sette mesi e mezzo, cinque mesi, tre mesi e 10 giorni, poi sale a undici mesi quando Mussolini colpisce il [[giudice]] con una [[ciabatta]], poi di nuovo scende a sette, poi a due, poi sale di quattro perchè il giudice è [[stronzo]] e infine viene annullata quando si decide di smettere di far rincoglionire l'[[avvocato]] di Mussolini.


== Nell'Esercito ==
Giunto su quello scoglio che era Ogigio, Ermes chiamò a gran voce l'uomo:
Nel [[1914]] scoppia la seconda mondiale, e per l'[[Italia]] la situazione economica si fa disperata. I [[Proletario|proletari]] cercano di sbarcare il lunario svolgendo i lavori delle massaie, le massaie si arrangiano a vendere [[Limone|limonate]] agli angoli delle strade e i [[bambini]] raccolgono monete dai tombini con le calamite per pagarne le spese d'acquisto.
{{quote|Ulisse! Gli dei vogliono che tu torni ad Itaca.}}
''«E non potevano farmi uno squillo?»'' rispose lui
{{quote|Ulisse, non dire cazzate e parti immediatamente}}
{{quote|Ma scherzi? Qui ho tutto quello che voglio. Una bella casa, tranquillità e una bellissima donna. Che dovrei volere di più?|Ulisse}}


Ovunque dilaga il caos, le vecchiette rapinano i [[supermercati]] armate di [[fucile a canne mozze]], i supermercati rapinano i parcheggi e i cani smettono di inseguirsi la coda e iniziano a inseguire quella dei cavalli.
Poco dopo Poseidone folgorò la casa e trasformò Calipso in un uomo grasso e barbuto. Ulisse afferrò di corsa due tartarughe e se le legò alla pancia, pronto a partire alla volta di nuove avventure.


[[File:Mussolini danito.jpg|right|thumb|250px|''Benito: la merenda mito!'']]
== L'arrivo a Scheria ==
È in questo clima di tensione e panico e anche piuttosto freddino che Mussolini si arruola nell'[[Esercito Italiano]], dove fa rapidamente carriera grazie alla sua abilità nel massaggiare la schiena dei superiori con il calcio della [[pistola]].
Ulisse navigò per un giorno e mezzo, occupando il suo tempo giocando allegre partite di rubamazzo con le anguille. Giunse poco tempo dopo nei pressi di [[Itaca]], non fosse che quel [[bastardo]] di Poseidone, memoro della volta in cui Ulisse aveva rigato la sua [[macchina]] nuova col motorino, gli scaraventò contrò un uragano.
Rapidamente nel suo fascicolo militare si accumulano le note di merito. ''Attività esemplare, qualità battagliere, incuranza ai disagi e prepara un'ottima crostata di more.'' cita il suo fascicolo nel [[1916]], anno in cui viene promosso [[caporale]] dopo aver erroneamente ucciso il suo precedessore colpendolo ai reni con un [[fucile]] mentre cercava di scacciare una fastidiosa [[zanzara]].
{{quote|Poseidone, non possiamo parlarne?|Ulisse, in balia delle acque}}
{{quote|No|Poseidone}}


Il [[27 febbraio]] [[1917]] viene ferito da un [[lanciabombe]] durante un esercitazione mentre cerca di afferrare una [[bomba]] al volo con dei guanti da forno. Mentre viene ricoverato in [[ospedale]], sul fronte incominciano a circolare leggende su di lui: che aveva rifiutato l'anestetico durante l'operazione, che aveva poteri di rigenerazione, che durante le notti di [[luna]] piena si trasformava in un [[lupo mannaro]] e che era stato colpito da una riproduzione del [[Duomo di Milano]] per via di un complotto indetto dalla [[sinistra]].
Ulisse finì così trascinato tra le acque tumultuose del [[Mare|mar mediterraneo]] dove ingurgitò talmente tanta [[acqua]] da riempire l'intera produzione giornaliera di bottiglie della Ferrarelle.
''«Uccidimi pure!»'' urlò Ulisse con la bocca impastata di [[cetrioli]] di mare ''«Sono assicurato contro l'affogamento!»''


== Il Fascismo ==
Successivamente per tutta risposta venne ingoiato da un'orca assassina.
[[File:Mussolini e Hitler.gif|right|thumb|250px|''-"Ehi, guarda quegli sporchi ebrei tra l'immondizia!"''


-''"Hain!Hain! Tu a ragione! Molto difertenti, ya! Hain!Hain!"'']]
Ulisse riprese conoscenza sulla [[spiaggia]] dell'isola di Scheria con una piovra in testa e svariati salmoni in bocca.
Il [[23 marzo]] [[1919]] vengono fondati i Fasci di combattimento. Nonostante inizialmente i presenti fossero poco più di una cinquantina, della quale la grande maggioranza composta da curiosi e [[vecchi]] in cerca di un [[buffet]] gratis, negli anni successivi si assiste ad un notevole incremento di partecipanti, soprattutto grazie all'offerta ''iscrivi un amico e vinci una [[Nintendo Wii]]''. Come Mussolini dichiarò spesso:
''«Oh no»'' pensò Ulisse mentre si liberava la gamba da una murena ''«Ora mi verrà la [[salmonellosi]]»''
{{quote|Noi siamo, soprattutto, dei libertari cioè della gente che ama la libertà per tutti, anche per avversari. Faremo tutto il possibile per impedire la censura e preservare la libertà di pensiero di parola, la quale costituisce una delle più alte conquiste ed espressioni della civiltà umana. Ora vogliate scusarmi, la faccio fucilare per queste domande impertinenti|Mussolini}}


Dall'[[aprile]] [[1919]] Mussolini e i fascisti danno inizio ad una dura campagna contro i [[socialisti]], manifestandosi con atti [[Vandali|vandalici]]:
[[File:Yahoo answers Ulisse.jpg|left|thumb|350px|Ulisse nei momenti di difficoltà si affidava ai consigli dei più esperti di lui]]
* Scrivono ''i socialisti puzzano'' sui muri della città;
Poco dopo Ulisse si dedicò all'esplorazione dell'isola sconosciuta. Scoprì ben presto un gruppo di tredicenni intente a spettegolare su chi fosse più bello degli attori di [[Twilight (film)|Twilight]] tra [[Edward Cullen]] e [[Jacob Black]].
* Fanno un fotomontaggio del direttore del quotidiano socialista ''Avanti!'' al quale attaccano un tutù rosa;
Ulisse si avvicinò al gruppo con aria incerta, rendendosì conto di aver perso tutti i vestiti nella tempesta solo quando una delle [[ragazze]] incominciò a urlare con aria scandalizzata puntando il dito verso di lui e due [[Polizia|poliziotti]] lo aggredirono picchiandolo con dei manganelli.
* Suonano al campanello della redazione del giornale e scappano;
* Fanno lo sgambetto ai socialisti e poi si discolpano.


Il [[15 aprile]] i fascisti attaccano la sede dell' ''Avanti!'', colpendo le finestre con [[Uovo|uova]] marce e lanciando [[petardi]] sui davanzali. Mussolini tiene in disparte, sia perchè crede che non siano ancora pronti sia perchè l'ultimo petardo che ha acceso gli è esploso in [[mano]].
''«άσχημος παιδεραστή σκατά!»'', letteralmente ''"brutto [[pedofilo]] di merda!"'' gridavano i due agenti mentre randellavano il coccigee del poveretto
Per paura di un contrattacco, tuttavia, prepara dell'artiglieria nella sede del ''Popolo d'Italia'' e volta tutti i cartelli segnaltici per confondere i socialisti.


Il [[9 ottobre]] dello stesso anno i fascisti si presentano a [[Firenze]] per le imminenti elezioni politiche, e ovviamente falliscono miseramente. 9 giorni dopo Mussolini viene arrestato per porto di esplosivi, ma rilasciato poco dopo. All'accusa dichiarerà:
Ulisse intanto mormorava scuse miste ad una sfilza di [[Bestemmia|imprecazioni]] da far impallidire persino [[Germano Mosconi]]. Cercò poi di rabbonire i due federali chiedendo pietà e baciando loro i [[piedi]].
{{quote|Dinamite? Ma quale dinamite! Quelli erano [[wurstel!]]|Mussolini}}


Dopo il terzo pestaggio ad opera di dodici pensionati, Mussolini comincia a capire che il fascismo non è visto di buon occhio come movimento di sinistra. Pertanto, seguendo i consigli dell'amico ''[[Clemente Mastella|ClemMastelx47@hotmail.it]]'' da poco conosciuto su [[MSN Messenger|msn]], decide di rendere il fascismo un aggregazione di destra.
I due agenti si fermarono e lo guardarono zoppicare. Poi ripresero a dargliele di santa ragione.


== Verso il potere: ovvero come diventare dittatori in poche semplici mosse ==
''«άσχημος παιδεραστήτ σκατά!»'', letteralmente ''"brutto [[Piedofilia|piedofilo]] di merda!"'' gridavano i due agenti.
{{Cit2|Il Duce ci guida, il Duce conduce, il Duce se vuole, ci taglia la luce!|Quei simpaticoni fascisti}}

L'idea funziona, e il fatto che le elezioni del [[15 maggio]] [[1921]] si tengono sotto il tiro di cecchini fascisti aiuta. È festa: i fasci ottengono il 7% dei voti, Mussolini viene eletto deputato, i cani intonano l'inno nazionale e Willie il Coyote riesce finalmente a papparsi quel [[bastardo]] di Beep-beep.
Il povero Ulisse, pieno di acciacchi, venne poi vestito con un cartone di [[Pasta|pasta Barilla]] e portato alla corte di re Alcinoo, dove gli viene consegnata una [[fisarmonica]] e l'incarico di allietare il [[re]] con una bella storia.

L'uomo decise allora di raccontare come era finito in quella situazione, esigendo però in cambio le ferie stipendiate e un regolare contratto come senzatetto.

Gli verrà rifiutato tutto, concedendogli però un generoso bicchiere di chinotto che Ulisse si rovescierà addosso cercando di leggere l'ora.

== Flashback fighissimo e Guerra di Troia==
La battaglia per la conquista della città di Troia non dava cenno di voler finire. Ogni mattina i soldati [[greci]] assaltavano le mura cercando di raggiungere le sommità o di sfondare il portone.

Ogni tentativo risultava tuttavia inutile, i Troiani cospargevano le [[Muro|mura]] di [[Vinavil]] rendendo impossibile scalarle e dipingevano portoni finti sui muri cosicchè i greci ci si schiantavano contro con gli arieti.

Ulisse venne allora chiamato a rapporto dal re greco Agamennone che cercava un modo per vincere la [[guerra]] in fretta, in modo da poter utilizzare i [[Bagno|bagni]] troiani.
Erano ormai anni, infatti, che i greci se la tenevano nelle mutande.

- ''"Ulisse, allora; hai trovato un modo di vincere la guerra?"''

- ''"No, stavo guardando i Pokèmon"'' si giustificò Ulisse

- ''"Almeno hai scoperto un punto debole nelle mura?"''

- ''"Ho fatto un indagine con Google Maps. Niente di niente"''

- ''"Qualcosa di utile l'avrai scoperto, no?"''

- ''"Effettivamente sì. Da quello che dice questo tizio su Yahoo!Answers, i Troiani temono l'aglio."''

- ''"Eccellente! Ottimo lavoro Ulisse!"''

L'indomani, l'esercito greco ricominciò l'[[assedio]] della città di Troia, lanciando collane di [[aglio]] sull'esercito nemico.

Verso sera l'esercito si ritirò, pieno di acciacchi e fratture multiple.


- ''"Ulisse, cretino!"'' esordì Agamennone il giorno dopo ''"L'aglio non gli ha fatto un cazzo!"''

- ''"Non c'è bisogno di insultare"'' replicò Ulisse offeso ''"Cercavo di aiutare"''

- ''Per tua fortuna ho escogitato un metodo per la vittoria. A quanto ho letto sul blog di Priamo, pare che egli collezioni Gormiti giganti in legno. Quindi, costruirò una statua in legno che raffiguri un cavallo e ci sistemerò dentro i miei guerrieri migliori. Quando Priamo la vedrà, la porterà dentro e noi agiremo."''

- ''"Ottima idea! Ma chi costruirà il cavallo?"''

- ''"Non lo immagini?"''


[[File:Cavallo di Troia Ikea.jpg|right|thumb|360px|data la mancanza di fondi, Ulisse si era dovuto arrangiare come poteva..]]
Fu così che Ulisse si spezzò la schena per i mesi successivi raccattando legname dalle imbarcazioni distrutte in modo da costruire la statua. Durante la costruzione raccimolò una frattura scomposta al perone e diversi slogamenti del polso.

....

Mentre la città di Troia veniva saccheggiata e data alle fiamme, Ulisse si godeva l'episodio finale di [[Grey's Anatomy]] sul [[televisore]] LCD Samsung nella propria tenda.

All'improvviso fece irruzione nell'abitato Agamennone, che raccontò all'uomo di aver perso il proprio Rolex nella città e gli ordinò di andare a recuperarlo.

-''"Ma la città è stata presa. Non puoi aspettare e prendere l'orologio di un troiano?"' cercò di ragionarel'uomo

{{quote|No. E ora fila|Agamennone}}

Fu così che Ulisse trascorse la serata a cercare orologi per le vie zeppe di [[Morti|cadaveri]]. Lungo il tragitto incontrò la sacerdotessa cieca Cassandra che correva disperata tra le vie della città assediata.
''"Maledetti greci!"'' urlò lei inveendo contro un cactus.


Solo quando la mattina sorgeva sull'ormai distrutta Troia e i [[greci]] uscivano dai loro [[sacchi a pelo]] in pelle di troiano, Ulisse potè finalmente tornare a casa.
Stanco, mal rasato e ricoperto di [[cenere]], gli venne affidato il comando di una [[nave]] e fu così congedato dall'esercito greco con dieci mezzalune e quattro sriscette. Che poi non significano niente, ma lui era tutto contento.

== L'isola dei giganti ==
Ulisse e la sua ciurma partirono l'indomani di buona mattina per raggiungere Itaca, patria di molti valorosi guerrieri e dei maggiori prezzi scontati sui [[Cereali|cornflakes]].

A onor del vero va detto che Ulisse , durante l'imbarco, spezzò una parte della chiglia e fece salpare l'imbarcazione ancora ancorata al molo. Eccetto questi piccoli incidenti fu una partenza tranquilla.

Verso mezzogiorno, giunsero nei pressi di un'isola sconosciuta, non segnata sulle mappe. Nonostante l'esistazione dei compagni, Ulisse scese tranquillamente dalla barca e prese ad esplorare la zona.

In quell'isola viveva il ciclope [[Polifemo]], grosso come un SUV e puzzolente il doppio. Alloggiava lì ormai da decenni, da quando da adolescente era stato rifiutato dal cast di [[Amici di Maria De Filippi|Amici]] perchè, così aveva detto la giuria, ''"era aggraziato quanto un alce zoppa"''. Per l'umiliazione, il povero Polifemo si era ritirato in una delle grotte dell'isola, insieme ai suoi quarantatrè [[Gatto|gatti]] e ad altri giganti, rifiuti de ''il Grande Fratello'' e ''La Fattoria''.

Ulisse giunse perciò davanti alla grotta dove il gigante passava le sue giornate.

''Chi c'è?'' tuono la possente voce di Polifemo

''Nessuno!'' rispose istintivamente Ulisse

''Benvenuto, allora, Nessuno. Mi piacerebbe offrirti un [[tè]], ma ho finito le spezie per insaporirlo.''

Ulisse pensò allora che sarebbe stato scortese presentarsi a casa sua senza un regalo. ''Non c'è problema. Prendi pure due dei miei compagni per insaporire il tè.'' disse allora

''Oh grazie mille, Nessuno, non dovevi scomodarti'' escamò il [[ciclope]] con un gran sorriso, mentre afferrava i due malcapitati e li intingeva nella teiera bollente.

''Nessun disturbo.'' continuò Ulisse, e mentre pronunciava quelle educate parole uno dei gatti del gigante saltò fuori da sotto il divano atterrando sulla testa dell'uomo.

Ulisse, spaventato, raccolse un grosso sasso da terra e lo scagliò contro il felino, colpendo però la teiera di Polifemo che si rovesciò nell'unico occhio del ciclope.
Quest' ultimo, muggendo di dolore, incominciò a calpestare la terra intorno a lui, mancando di poco Ulisse che nel frattempo se l'era già data a gambe.

I giganti delle zone circostanti arivarono di corsa.
{{quote|Polifemo, amico mio, cosa ti è successo?|Ciclope}}
{{quote|Nessuno mi ha accecato!|Polifemo, accecato e dolorante}}
''E allora che cazzo vuoi?'' esclamarono loro tornandosene a casa

Ulisse intanto aveva raggiunto di corsa la nave, dove i marinai avevano cercato inutilmente di parire senza di lui. Correndo come un ossesso con un [[gatto]] attaccato ai testicoli, l'uomo si precipitò sulla barca, che salpò l'istante dopo.

Con un ruggito di dolore, Ulisse si rese conto poi di aver lasciato l'[[IPhone]] in casa del gigante.

== L'incontro con Eolo ==
[[File: Odissea nello spazio.jpg|rigth|thumb|300px|Ulisse aveva altri progetti per il futuro...]]
Durante il viaggio Ulisse fece una breve sosta alla reggia di Eolo, dio dei venti, famoso perchè si dava un mucchio di arie. I due avevano fatto conoscenza in una festa [[Hippie]], quando il dio portava ancora una bizzarra [[Capelli|capigliatura afro]] e fumava tanto che pareva Artemide. Quella sera Eolo era troppo [[Drogato|fatto]] per arrivare a casa vivo, e Ulisse gli aveva dato un passaggio con il proprio chopper. Tuttavia durante il viaggio, il dio aveva starnutito, provocando accidentalmente un uragano. Si erano ritrovati entrambi incastrati tra i rami di un [[albero]], Ulisse con contusioni e fratture varie e Eolo completamente illeso.

Nonostante l'incidente il dio si era molto divertito, anche se con rammarico di Ulisse, non abbastanza da pagare la fattura di riparazione del chopper.

Da quel giorno, comunque, i due avevano stretto amicizia.


Eolo accolse con gioia il vecchio amico, e i due si intrattennero in una discussione sulla bellezza dell'arte ellenica, per poi passare ad un acceso dibattito su quali fossero le tattiche che l'[[Inter]] avrebbe dovuto utilizzare per vincere la [[Champions League]].

Ulisse lasciò il palazzo del dio verso le tre di notte, brillo come un contadino di [[campagna]] e portando con sè il dono che l'amico gli aveva porso: un otre contenente tutti i venti della [[terra]] firmato [[Dolce&Gabbana]].

Eolo gli aveva porso il regalo con due raccomandazioni:
* Usalo solo in caso di troppo traffico sull'autostrada A1 di Firenze;
* Non scambiarlo con la bottiglia di [[Ketchup]].
Ulisse era tuttavia troppo ubriaco per dare retta al dio. Percorse il sentiero che lo separava dalla nave barcollando come un tonno fuor d'acqua, cantando ''I believe, I can fly'' e tenendo la giara come se stesse ballando un valzer.

Alla domanda dei marinai "''che c'è dentro quell'otre?''" Ulisse ripose come segue:
{{quote|Boh. Apriamolo!|Ulisse}}

Con quel gesto [[idiota]] Ulisse liberò così i venti racchiusi nel recipiente, che spazzarono via la nave per poi andare a farsi una birra.

Ulisse tentò disperatamente di chiamare Eolo con il proprio [[cellulare]]. Quest' ultimo era però troppo arrabbiato per l'uso sconsiderato del suo dono, tanto che non rispose allo squillo e cancellò Ulisse dalla sua lista di amici di [[Facebook]].

== I Lestrigoni ==
{{Cit2|GENTE! GUARDATE! I Lestrigoni! Andiamo a salutare i nostri amici Lestrigoni! Di sicuro ci daranno ospitalità e affetto!|Odisseo su giganti pakistani infuriati che inseguono i marinai}}

Nonostante l'incidente con la giara dei venti e i conseguenti 17 [[Morto|morti]] e 24 feriti, la nave continuava a procedere imperterrita per raggiungere Itaca.
Era il terzo giorno di navigazione, quand'ecco che sul ponte risuonò il grido di Ulisse:

- ''«Oh no! Ho perso la bussola!»''

- ''«Abbiamo smarrito la rotta?»'' escalmò allarmato uno dei marinai

- ''«No, l'ho persa e basta. Mi è caduta nel succo d'arancia»'' replicò Ulisse

- ''«Cosa? Sei un idiota, Ulisse»''

- ''«Bada a come parli, sono il tuo capitano!»'' ribattè Ulisse, e lo scaraventò giù dalla nave con un poderoso calcio nel ventre.

Fu a quel punto, tuttavia, che la ciurma incominciò ad avvertire il bisogno di fermarsi a [[terra]]. Dopo aver localizzato un lembo di terraferma, perciò, i marinai chiesero a Ulisse di ancorare la nave e di interrompere per qualche ora la navigazione.

Ulisse si rifiutò fermamente, ma dopo che i marinai minacciarono di buttare a mare la sua riserva di [[Kinder Pinguì]], fu costretto a cedere alle loro richieste e ad accontentarli.

Ciò che i marinai non sapevano, era che l'isola era abitata dai Lestrigoni, un gruppo di [[Pakistan|pakistani]] immigrati clandestinamente in [[Italia]] che attiravano le navi vicine a sè in modo da indurre la [[ciurma]] ad acquistare le loro merci, che andavano da [[Conservapedia|inutili enciclopedie a basso costo]] a portacellulari della [[Nutella]].

La ciurma si rese conto del terribile errore troppo tardi, quando i Lestrigoni localizzarono i marinai, corsero tutti verso di loro, mostrando la loro mercanzia in [[Valigia|valigette]] di pelle e suonando i bonghi per richiamare il resto del villaggio.

Buona parte dei marinai di Ulisse venne sopraffatta dall'ondata caotica di Lestrigoni che si riversava su di loro al grido di ''vù cumprà, vu cumprà'', tuttavia alcuni di essi, Ulisse compreso, riuscirono a mettersi in salvo sulla nave e a tagliare gli ormeggi prima dell'inevitabile.

L'imbarcazione prese così il mare, mentre i Lestrigoni sulla [[spiaggia]] guardavano la barca allontanarsi urlando ''Nùn andà, cùmpra 'el mio ùmbrela'' esibendo stupidi braccialetti fatti a mano di color celeste.

== L'incontro con i morti ==
Dopo essere scampati ai temibili Lestrigoni, Ulisse e la sua ciurma si diressero per l'ennesima volta verso Itaca. Passarono due giorni di [[noia]] assoluta navigando tra le acque del mare apparentemente infinito, giorni in cui l'avvenimento più interessanti fu la caduta di un marinaio nelle [[Acqua|acque]] salamastre in seguito ad una scivolata provocata da una salvietta bagnata inavvertitamente lasciata da Ulisse sul ponte di bordo.

L'entusiasmo dei marinai cominciava a venire meno, tanto che presto svariati membri dell'equipaggio proposero di legare Ulisse ad un'incudine e buttarlo in mare. Poichè l'idea cominciava ad avere largo consenso, Ulisse si vide costretto ad organizzare pallosissime serate di [[karaoke]] all'aperto nella speranza di riconquistare la fiducia dei compagni.

Il sesto giorno di navigazione le cose sembravano andare tirandosi per le lunghe. Ovunque guardassero, i marinai vedevano mare, mare, mare e Ulisse. E ognuna delle viste non era particolarmente gradevole.

Poichè il malcontento continuava a serpeggiare, Ulisse si ricordo del consiglio datogli dal padre Laerte il giorno del suo matrimonio:

{{cit2|Figliolo, se mai ti ritrovassi sperduto in mezzo al mare senza sapere la rotta per casa, sbarca su un isola qualunque, immola un capretto agli dei e cospargilo di vino rosso, chiedendo ai morti aiuto. Loro ti aiuteranno. In caso contrario, sei fottuto|Laerte}}

Ulisse decise di seguire il consiglio, e sbarco su un isola a caso, accompagnato dall'unico amico che aveva sulla nave, Eurioleo.

Dopo aver camminato per dieci minuti buoni, i due si fermarono in una radura. Il primo problema sorse subito: come immolare un [[Capra|capretto]] se non ce n'era neanche l'ombra? Ulisse risolse in fretta la questione immolando Eurioleo.

Il secondo passo fu il vino rosso. Poichè Ulisse ne era sprovvisto, innaffiò l'amico con una [[birra]] Moretti del '92, invocando l'aiuto dei [[Morto|morti]]

Per i primi istanti non successe niente, poi all'improvviso si fece avanti uno sciame di defunti, ombre che si aggiravano con versi strazianti alla ricerca di un tozzo di pane o ancora meglio di un [[Mc donald's|Happy meal]].

Ulisse li osservò mentre sciamavano verso il pasto. Riconobbe tra di loro alcuni volti noti:
* '''Achille''', che salutò con un ''Ehi, come va?'' Curiosamente, l'uomo non sembrò gradire il saluto;
* '''Agamennone''', che gli ordinò di trovare il Rolex perso sull'isola. Ulisse trascorse due ore buone a cercarlo;
* '''La nonna''', che lo rimproverò di non aver portato il maglione di lana ''-Nell'Ade fa freddo, sciocchino!''
* '''L'indovino Tiresia''', che con una predizione gli annunciò un viaggio lungo e pieno di morti e pericolo. Tuttavia Ulisse non lo ascoltò, poicè era impegnato a cercare l'orologio di Agamennone:
* '''Eurioleo''', che lo guardò molto male.

Al termine del deprimente colloquio, Ulisse era in possesso delle informazioni necessarie. Tornato di corsa sulla nave, ignorò le domande ''Che cos è successo?'', ''Dove sei stato?'' e ''Dov'è Eurioleo?'' e corse nella sua cabina per guardare [[Tom e Gerry]]

== Circe ==
L'ottavo giorno Ulisse stava prendendo la tintarella sull'albero maestro della nave, quando avvistò una terra all'orizzonte.
''Terra! TERRA!'' Urlò Ulisse alla ciurma, e per l'eccitazione scivolò e cadde rompendosi il femore contro la chiglia della nave.

== Spunti da sviluppare ==
* Aggiungere il dialogo tra gli dei;
* Immagini di delfino, programma televisivo, yahoo, sirene-cantanti;
* Tenere le citazioni originali;
* Mondo di patty

Versione attuale delle 22:28, 15 ott 2013

Firma

Maffe


Benito Mussolini

Mussolini saluta un piccione
« Signori! Quello che io compio oggi, in quest'aula, è un atto di formale deferenza verso di voi e per il quale non vi chiedo nessun attestato di speciale riconoscenza »
(Mussolini mentre alza il dito medio)
« La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose »
(Mussolini mentre picchia un negro)
« Perchè non diventiamo amici? »
(Mussolini al plotone d'esecuzione)


Benito Amilcare Andrea Mussolini (Pelatone per gli amici, 29 luglio 1883 - 28 aprile 1945, Benito83@hotmail.it) è stato soldato, giornalista e dittatore d'Italia, famoso per la carriera come testimonial di lucido per palle da Bowling sulla propria pelata dal nei primi decenni del novecento.

NonNews

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Presidente del Consiglio dei Ministri, Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato e Uomo Cannone per il Circo, Mussolini fu il padre del fascismo, anche se il fascismo gli venne sequestrato per maltrattamenti e affidato ad una famiglia rumena.

Negli anni della Guerra di Libia fu un convinto anti-anti-intervenista, nel senso che picchiava a bastonate tutti i paesi che non intervenivano a suo favore. Fondò il Partito Nazionale Fascista e condusse l'Italia in guerra durante la Seconda guerra mondiale, che ovviamente perse.

Lavorò al fianco di Adolf Hitler dal 1935 in poi: lui gli rimboccava le coperte la notte e Hitler in cambio gli grattava le orecchie.

È noto per avere sostituito le u con le v in modo tale che nessuno capisse più un cazzo e perchè aveva pochi capelli. Voci discutibili affermano inoltre che era alto come un palazzo di 8 piani e che le sue braccia potevano contenere tranquillamente una petroliera.

La gioventù

Infanzia

I fascisti volevano Marte. Ma qualcuno non era d'accordo.

Fin da piccolo, Mussolini dimostra una spiccata abilità al comando. A due anni organizza delle ronde di peluche fuori dalla sua stanza per catturare e picchiare l'uomo nero e due volte ci riesce. A quattro tenta un colpo di stato per sottomettere i genitori al proprio comando, atto che fallisce miseramente quando la mamma lo scopre mentre discute della sua fucilazione con Gino il coniglio Morbidino e lo manda a letto senza cena.

A scuola Mussolini non si dimostra tra migliori: un giorno durante un tema di italiano impiega quarantacinque minuti solo per decidere l'argomento dello scritto. Ed era un riassunto. In matematica si trova in condizioni anche peggiori: una volta passa trentasette minuti a scervellarsi su come addizionare due monomi. Poi scopre che è un riassunto.

I bulli spesso lo prendono in giro per via della sua testa più liscia del culetto di Augusto Minzolini. Spesso si divertono a scriverci sopra frasi oscene con il pennarello indelebile nero o ad attaccarci sopra cicche masticate. Capita anche che usino il suo testone pelato per rompere le noci. Memorabile la volta in cui lo appendono a testa in giù in palestra e cercano di colpirlo bendati con un mazzuolo di legno.

Adolescenza

Dopo aver abbandonato la scuola a 17 anni cerca di ottenere un posto di lavoro come insegnante. Quando la cattedra gli viene rifiutata, Mussolini cerca di venire assunto come viceinsegnante; posto anch'esso rifiutatogli. Nei successivi due anni avanzerà domanda come sostituto insegnante, vicesostituto, assistente sostituto del vice e sostituto assistente del vice di secondo grado. Cercherà anche di spacciarsi come neolaureata in cerca di un posto di lavoro, ma verrà smascherato quando uno dei due pompelmi nel suo reggiseno cadrà nel succo di mela del rettore.

Nel 1904 viene arrestato in Svizzera e trattenuto per sette giorni per via di un documento di soggiorno falso sul quale soggiorno era scritto con tre g.

La carriera giornalistica

Altolà il svdore
Altolà il svdore

Nel 1903 Mussolini scopre il suo innato talento: insultare la gente a debita distanza. Inizia allora a pubblicare lettere sui giornali locali prendendosela con politici, immigrati, ufficiali, vecchiette, alberi e il criceto di sua nonna, che da piccolo risolveva i suoi sudoku.

Dal 1904 in poi pubblica articoli su noti giornali locali come L'avvenire del lavoratore e Lavanguardia socialista. Pubblicherà anche una lettera su Cioè' dove chiederà se è possibile rimanere incinti a 8 anni firmandosi con il nick BambinaConfusaXXX83

Finalmente nel 1907 ottiene il ruolo di dirigente del giornale La Lima, che scopre con suo grande disappunto essere una rivista per metalmeccanici. Si firmerà poi con lo pseudonimo di "Vero Eretico" per evitare problemi legali.

Mentre il papa compila la sua lettera di scomunica, Mussolini apre corrispondenze anche con il giornale Pagine Libere, sul quale pubblica l'articolo La Filosofia della Forza, saggio d'aiuto contro la stitichezza.

Verrà poi licenziato l'anno dopo, quando in un articolo scriverà giornale con tre g.

Nel 1908 si mette a capo dello sciopero dei braccianti agricoli, dimostrando ancora una volta la sua abilità nel fare un cazzo di niente. Il 18 luglio dello stesso anno un dirigente delle organizzazioni padronali ritrova una testa di cavallo tra le coperte. Mussolini viene indicato come autore delle minacce e arrestato con la scusa che nel suo bidone dell'immondizia c'era un cavallo decapitato.

Uscito di prigione dietro avanches al secondino ottiene la cattedra di insegnante di francese, nonostante si fosse recato al colloquio convinto di andare ad un assaggio gratuito di croissant alla crema.

L'avvicinamento al Socialismo

Guarda mamma, sono dittatore d'Italia!

Il 23 agosto 1910 Mussolini viene invitato ad un congresso socialista a Milano. Dopo aver cercato sul vocabolario il significato di socialista, si presenta al congresso con un articolo sulla vita sociale dei criceti dell'India. Dopo due ore nelle quale presenta ai partecipanti la condizione dell'igiene intima dei criceti, gli viene fatto educatamente notare che ha sbagliato aula e che si trova ad un raduno di femministe milanesi.

Mussolini lascia la sala coperto di macchie di rossetto, fiocchi rosa e con addosso una t-shirt che recita "Fanculo gli uomini" e giunge sul palco giusto con un'ora di ritardo, dove viene scambiato per un omosessuale represso e bersagliato con pomodori marci.

Nottetempo si vendicherà della figura di merda dando fuoco alla piantagione di pomodori marci del rettore. Verrà sgamato per via di una sua lettera anonima che recitava "Rettore di merda, sparati in testa!" e nella quale rettore era scritto con tre t.

Il 14 ottobre 1912 viene arrestato in seguito ad una rissa con la polizia nello stadio di Palermo e condannato ad un anno di reclusione. La pena si riduce poi a sette mesi e mezzo, cinque mesi, tre mesi e 10 giorni, poi sale a undici mesi quando Mussolini colpisce il giudice con una ciabatta, poi di nuovo scende a sette, poi a due, poi sale di quattro perchè il giudice è stronzo e infine viene annullata quando si decide di smettere di far rincoglionire l'avvocato di Mussolini.

Nell'Esercito

Nel 1914 scoppia la seconda mondiale, e per l'Italia la situazione economica si fa disperata. I proletari cercano di sbarcare il lunario svolgendo i lavori delle massaie, le massaie si arrangiano a vendere limonate agli angoli delle strade e i bambini raccolgono monete dai tombini con le calamite per pagarne le spese d'acquisto.

Ovunque dilaga il caos, le vecchiette rapinano i supermercati armate di fucile a canne mozze, i supermercati rapinano i parcheggi e i cani smettono di inseguirsi la coda e iniziano a inseguire quella dei cavalli.

Benito: la merenda mito!

È in questo clima di tensione e panico e anche piuttosto freddino che Mussolini si arruola nell'Esercito Italiano, dove fa rapidamente carriera grazie alla sua abilità nel massaggiare la schiena dei superiori con il calcio della pistola. Rapidamente nel suo fascicolo militare si accumulano le note di merito. Attività esemplare, qualità battagliere, incuranza ai disagi e prepara un'ottima crostata di more. cita il suo fascicolo nel 1916, anno in cui viene promosso caporale dopo aver erroneamente ucciso il suo precedessore colpendolo ai reni con un fucile mentre cercava di scacciare una fastidiosa zanzara.

Il 27 febbraio 1917 viene ferito da un lanciabombe durante un esercitazione mentre cerca di afferrare una bomba al volo con dei guanti da forno. Mentre viene ricoverato in ospedale, sul fronte incominciano a circolare leggende su di lui: che aveva rifiutato l'anestetico durante l'operazione, che aveva poteri di rigenerazione, che durante le notti di luna piena si trasformava in un lupo mannaro e che era stato colpito da una riproduzione del Duomo di Milano per via di un complotto indetto dalla sinistra.

Il Fascismo

-"Ehi, guarda quegli sporchi ebrei tra l'immondizia!" -"Hain!Hain! Tu a ragione! Molto difertenti, ya! Hain!Hain!"

Il 23 marzo 1919 vengono fondati i Fasci di combattimento. Nonostante inizialmente i presenti fossero poco più di una cinquantina, della quale la grande maggioranza composta da curiosi e vecchi in cerca di un buffet gratis, negli anni successivi si assiste ad un notevole incremento di partecipanti, soprattutto grazie all'offerta iscrivi un amico e vinci una Nintendo Wii. Come Mussolini dichiarò spesso:

« Noi siamo, soprattutto, dei libertari cioè della gente che ama la libertà per tutti, anche per avversari. Faremo tutto il possibile per impedire la censura e preservare la libertà di pensiero di parola, la quale costituisce una delle più alte conquiste ed espressioni della civiltà umana. Ora vogliate scusarmi, la faccio fucilare per queste domande impertinenti »
(Mussolini)

Dall'aprile 1919 Mussolini e i fascisti danno inizio ad una dura campagna contro i socialisti, manifestandosi con atti vandalici:

  • Scrivono i socialisti puzzano sui muri della città;
  • Fanno un fotomontaggio del direttore del quotidiano socialista Avanti! al quale attaccano un tutù rosa;
  • Suonano al campanello della redazione del giornale e scappano;
  • Fanno lo sgambetto ai socialisti e poi si discolpano.

Il 15 aprile i fascisti attaccano la sede dell' Avanti!, colpendo le finestre con uova marce e lanciando petardi sui davanzali. Mussolini tiene in disparte, sia perchè crede che non siano ancora pronti sia perchè l'ultimo petardo che ha acceso gli è esploso in mano. Per paura di un contrattacco, tuttavia, prepara dell'artiglieria nella sede del Popolo d'Italia e volta tutti i cartelli segnaltici per confondere i socialisti.

Il 9 ottobre dello stesso anno i fascisti si presentano a Firenze per le imminenti elezioni politiche, e ovviamente falliscono miseramente. 9 giorni dopo Mussolini viene arrestato per porto di esplosivi, ma rilasciato poco dopo. All'accusa dichiarerà:

« Dinamite? Ma quale dinamite! Quelli erano wurstel! »
(Mussolini)

Dopo il terzo pestaggio ad opera di dodici pensionati, Mussolini comincia a capire che il fascismo non è visto di buon occhio come movimento di sinistra. Pertanto, seguendo i consigli dell'amico ClemMastelx47@hotmail.it da poco conosciuto su msn, decide di rendere il fascismo un aggregazione di destra.

Verso il potere: ovvero come diventare dittatori in poche semplici mosse

« Il Duce ci guida, il Duce conduce, il Duce se vuole, ci taglia la luce! »
(Quei simpaticoni fascisti)

L'idea funziona, e il fatto che le elezioni del 15 maggio 1921 si tengono sotto il tiro di cecchini fascisti aiuta. È festa: i fasci ottengono il 7% dei voti, Mussolini viene eletto deputato, i cani intonano l'inno nazionale e Willie il Coyote riesce finalmente a papparsi quel bastardo di Beep-beep.