Nonsource:Divina Commedia

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« Demoni, smembramenti, sangue a litri e uomini che affogano nel letame: questo sì che è pulp! »
« Ed elli avea del cul fatto trombetta »
(Dante su Galeazzi dopo aver mangiato una pentola di fagioli)

I migliori passi selezionati dal capolavoro del Sommo Poeta: la Divina Commedia.

Inferno

PROLOGO

File audio: Prologo decantato dal sosia di Benigni (info) • (aiuto)

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ch'è la diritta via per la vagina.
quanto venir è cosa dura
in questa selva selvaggia ma anche liscia e ignuda.
I'non so ben ridir com'i' v'intrai,
tant'era pien di sonno a quel punto
che, probabilmente, la sognai.

LA PORTA DELL'INFERNO

Per me si va nella città rovente,
Per me si va nell'eterno calore.
Qui giunge infine a me ogni malfattore
ed è qui che è punito ogni fetente.
Qui è condannato nell'eterno rigore,
a navigar nella merda e nel fuoco
chi prese molto da chi aveva poco
ed anche chi affittava il culo a ore.
Per me si va per il mistero arcano
dei diavoli cazzuti e stupratori.
Preparatevi, e lubrificate l'ano!
Dante:
"Maestro, è proprio il caso qui d'entrare?
Mi pare che qui sono minchie amare
a passare al di là di questa porta!"
Virgilio:
"Alighieri... Ora il tuo dubbio asporta!
Secondo te noi siamo qui arrivati
per tornarcene indietro impaurentati?
Tu devi visitare questo posto
dove il malvagio viene cotto arrosto.
Qui troverai i politici italiani,
i giornalisti, i servi e i ruffiani,
e tutti quelli che fecero oppressioni,
e quei che contrastarono il Mosconi .
Qui finalmente giustizia viene fatta!
Per ciascuno si avrà la pena adatta.
E qui essi peneranno per eterno.
Avanti, allora, e vediti 'sto Inferno!

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Purgatorio

PURGATORIO

E il Vate mio volle che io vedessi
l'infinita sequenza di quei cessi:
si levava dal luogo ov'io era
la terribile puzza di cachera,
finché dal peccator l'anima surga
per effetto esplosivo della purga.

ANTIPURGATORIO

RENATO BRUNETTA

"E qui, sulla spiaggia giaceva
Il Brunetta che a terra sedeva
o forse quell'omo era in piedi?
Mai in questa vita io lo seppi!
costretto a rimaner in quei lochi
per i suoi centimetri fin troppo pochi
che lo portaron a un peccato da esteta
l'uso d'una suola troppo spessa

UMBERTO BOSSI

Poi seduto sul suol della stessa
c'era il Bossi a pensar alla fessa
che non potea più vedere
per colpa della malattia che lo prese per il sedere
sarà anche per questo che venne condannato
per bestemmie all'illuminato?
Nella sua vita insegui l'odio per il straniero
per questo la Chiesa lo perdonò del suo bestemmiar davvero
ora la condanna deve scontar
nel purgatorio deve restar
vedendo passar l'anime del negro senza menzione
di alcuna tassa sull'immigrazione

BOLGIA DEI CARNEFICI

TOMMASO PADOA SCHIOPPA

"Sapessi, o tu sapessi quant'è duro
spenger la sete con il pisciaturo.
Sempre affamato, sempre a dire preci,
e banchettar di sera a merda e feci.
E la domenica, variando il desinare,
per allietarmi con pietanze rare,

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Paradiso

BEATRICE

Ed in mezzo degli angeli la ressa
v'era Beatrice con la bella fessa,
che il Paradiso, infine, avea trovato
in un coro di angeli arrapato.
Stupefatto diss'io: "Oh Beatrice,
tu chiavi a più non posso, e Dio che dice?"
"Oh grullo!" disse lei, con motti fieri,
"Dio me lo sono fatto l'altro ieri!
Ma che credevi? che qui non si scopava?
Ma qui, più di tutto, va la fava.
Ti sei fatto grullar da preti e frati
che, mentre tu scrivevi, io m'ho chiavati!
Tu scrivevi di Fiorenza le beghe,
sognavi me e ti facevi seghe!"

I PULISHER

E quando il dente vandalico morse,
Nonciclopedia, sotto le sue ali,
il pulisher, vincendo, la soccorse.
Omai puoi giudicar di quei cazzari
ch'io accusai di sopra, e di lor falli
che son cagion di tutti nostri mali.

SAN PIETRO

Era strano a vedersi che di dietro
portava una corazza il buon San Pietro,
che fino al cul dalle spalle calava
e il posterior e le chiappe riparava.
"A cosa serve - chies'io - questo tuo scudo
così ristretto sopra il culo nudo?"
"Alighieri, qui la doccia è collettiva!
Quei che qui son ebbero vita priva
di piaceri d'amore, senza sesso.
Non si sa mai, mi riparo, e che so' fesso?

SAN GIUSEPPE

"E dopo tutto quello che hai veduto
vediti pure il Santo più cornuto!"
"Ma Beatrice, chi è questo figuro
che in fronte porta corna come un uro?
A guardarlo con queste corna sue
mi sembra che somigli a un grosso bue!"
S.Giuseppe:
"Mo' le mie corna sono un'attrazione
per turisti e passanti, ma attenzione!
Io da qui me ne vado, ho pien le coglie
di stare in casa dell'amante di mia moglie!"
- disse quel Santo, furioso come un pazzo-
"E sopra il presepe metteteci 'stu cazzo!"

S. RIINA E S.PROVENZANO

Dipoi lasciando S.Cosma e S.Damiano
incontrammo i Santi Riina e Provenzano
"Che fanno qui quei brutti tagliagole?
Stupefatto diss'io: "Non ho parole!"
"Meglio tacere sempre. Hai capito?
perché sulla lupara prude il dito!
Noi il potere non lo mettiamo in mostra,
ma sappi che qui anche Dio è Cosa Nostra!"

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