Nonbooks:Usare delle primarie fasulle per legittimare un leader deciso a priori

Nonbooks, bignamini liberamente imboscabili.
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Matteo Renzi mentre indica la forca a eventuali candidati non graditi.
« Ma non c'è Berlusconi? »
(Italiano medio alle primarie del PD)
« Non avrete mai i miei due euro, barboni!!! »
(Italiano medio su primarie del PD)
« Le primarie sono importantissime, distinguono la sinistra democratica dalla destra retrograda e leaderista. »
(Matteo Renzi prima di venir "eletto" segretario del PD)
« Le primarie non sono un totem. »
(Matteo Renzi dopo essere diventato segretario del PD)
« Io non ho bisogno di essere legittimato, posseggo già i loro culi da vent'anni. »

Le primarie, per il politico di professione, sono un'arma a doppio taglio. Da una parte rappresentano un'abile mossa propagandistica, dall'altra c'è il rischio che con esse la sovranità appartenga davvero al popolo. Questo manuale viene dunque incontro alle necessità di salvare Sgarbi e capre e quindi usare delle primarie fasulle per legittimare un leader deciso a priori.

Preparazione

Premessa: bisogna essere assolutamente ben ferrati nelle nobili arti del paradosso e della contraddizione. Abbiate la facoltà mentale di mantenere due opinioni contrastanti all'interno della vostra mente e di tirare fuori quella che più vi è utile nel momento giusto.

1° passo: osservazioni generali

Svolgimento tipico della campagna elettorale.

È necessario osservare la situazione politica generale prima di procedere con le decisioni irrevocabili. Non ha senso, ad esempio, scegliere un candidato sindaco per un paese di ottantasette abitanti basandosi sui programmi nazionali del vostro partito. In generale, non ha senso scegliere un candidato tramite i programmi.

In questa fase del gioco, quello che conta veramente sono i rapporti di forza all'interno del vostro partito.

2° passo: l'organizzazione politica interna

Va ora analizzata la gestione del vostro ente politico. Il quale potrebbe essere un partito monolitico oppure una coalizione di tanti piccoli partitini in continua guerra civile.

Ovviamente il secondo caso risulta di più facile risoluzione rispetto al primo ma è comunque facile risolvere il primo caso creando delle opportune correnti, i temi sui quali dividersi non mancano mai: religione, sfruttamento delle risorse e del popolo, vitalizi, la Roma e la Lazio, se sia meglio l'outlet di Serravalle o il negozietto dietro casa per fare shopping.
Questo potrebbe essere il primo caso in cui è richiesta l'arte della contraddizione. Se volete dividere, all'interno del vostro partito, i favorevoli alla Chiesa Cattolica dai favorevoli alla Chiesa Cattolica, fatelo pure. L'importante è che vi dividete!

3° passo: promozione

Allo scopo di legittimare un leader-deciso-a-priori, la giusta campagna promozionale deve annoiare e scoraggiare chi crede veramente nel significato delle elezioni primarie. Queste persone sono le più pericolose per due motivi:

  1. Potrebbero accorgersi dell'inghippo,
  2. Potrebbero votare un candidato che, a differenza del tuo leader-selezionato-a-priori, ha un programma sensato.

Entrambi i motivi potrebbero favorire la comparsa di un nuovo Nichi Vendola, quindi occhio alla penna e buona campagna pubblicitaria!

4° passo: le prime dichiarazioni del leader-deciso-a-priori

Un'adeguata campagna promozionale per le primarie deve avere come target che i votanti abbiano questo livello d'interesse per la scelta del leader per evitare brutte sorprese.

Il vostro uomo già scelto deve apparire come l'unico rappresentante credibile dell'intero partito/coalizione sulla faccia della terra. Questo ostacolerà l'affermazione di altri candidati e creerà confusione nelle persone che credono in correnti alternative del vostro schieramento.

Fate parlare quasi sempre lui e dopo ogni dichiarazione fategli aggiungere che "l'intero partito è d'accordo, soprattutto la base". Nessuno potrà mai dimostrare il contrario.

Se poi, avete qualche anno d'anticipo sulla tabella di marcia, potete utilizzare il metodo NPU, perfettamente collaudato dal centrosinistra italiano nello scorso decennio.

Il metodo NPU: Nuovo Partito Unico

Uno dei leader decisi a priori legittimati dalle primarie del passato.

Anni prima che tutti pensino alle primarie, fate dire al vostro leader-deciso-a-priori che probabilmente non si dedicherà alla politica. Tutti i giovani di belle speranze e le massaie ingenue rimpiangeranno con amarezza d'aver perso l'occasione di votarlo.

Dopo un lasso di tempo non troppo lungo (la memoria collettiva fa brutti scherzi, quindi attenzione), a sorpresa, annunciate la creazione di un partico unico del vostro schieramento che racchiuda in sé un ex-partito filo-sovietico e una frangia dei nostalgici della tangente.

Lasciate che circoli la voce che forse il vostro leader-deciso-a-priori si candiderà, ma è solo una voce. Tassativamente vietato utilizzare fonti autorevoli in questa delicata fase. È preferibile che il vostro leader-scelto-a-priori sia il sindaco di un piccolo paese di campagna sconosciuto, per dargli umiltà.

Aspettate che la voce giri bene bene nei bar, nei tram e durante lo struscio del venerdì sera (ma c'è veramente qualcuno che parla di queste cose durante lo struscio del venerdì sera?). Se tutto va bene, chiunque sia interessato al Nuovo Partito Unico avrà già il nome del leader-deciso-a-priori tra le labbra, mentre la piccola minoranza che ci credeva davvero sarà già andata via sbattendo la porta.

È ora arrivato il tempo di utilizzare i canali ufficiali di comunicazione. Fate dichiarare ufficialmente davanti ad una fonte autorevole che il vostro uomo si candiderà. In linea con l'arte del paradosso, la cosa deve essere il più sorprendente possibile.
È molto, MOLTO, importante non mettere subito il vostro leader-deciso-a-priori a capo del nuovo partito (ricordatevi sempre di dire "Non sarà un nuovo partito, ma un Partito Nuovo"), altrimenti qualcuno potrebbe pensare che quella che state mettendo in piedi è la solita porcata all'italiana.

5° passo: le dichiarazioni programmatiche

Un immagine dell'innovativo programma del Nuovo Partito!

I programmi non sono così importanti. Ma il vostro leader-scelto-a-priori dovrà pur dire qualcosa alla gente, basta che sia generico:

  • "La concertazione è utile e necessaria",
  • "Terremo conto di tutte le voci, concordanti e discordanti"
  • "I lavoratori vanno tutelati nell'ottica di una crescita economica stabile"
  • "Dopo una vita di lavoro, un cittadino ha diritto a non avere una pensione da fame"
  • E l'immancabile "La pressione fiscale è troppo elevata, va diminuita"
  • Nonché "Vanno ridotti gli sprechi dell'amministrazione pubblica"
  • Ah, e anche "La legalità non è né di destra né di sinistra".
  • Va bene pure "Pane e Figa per tutti".

Affermazioni riportate come innovative e mai dette finora.

Risultano poi utilissime frasi potenzialmente ambigue come la seguente:

« Oltre al mancato rispetto della legalità, c'è la Costituzione. »

Questa frase raggiunge un duplice scopo: dà più chances al vostro leader-scelto-a-priori mentre confonde chi nelle primarie ci crede davvero, obiettivo fondamentale dell'intera campagna promozionale, non dimenticatelo. Un fedelissimo del vostro uomo, infatti, potrebbe arringare le folle interpretando l'affermazione precedente nel seguente modo:

  • Oltre al mancato rispetto della legalità, di meglio c'è la Costituzione,

mentre una persona che crede veramente nel significato delle primarie, e che quindi ha un po' di relativismo in più nella capoccia, potrebbe confondersi pensando che la frase precedente può benissimo significare anche quest'altra cosa:

  • Oltre al mancato rispetto della legalità, di PEGGIO c'è la Costituzione.

6° passo: la scelta dei mezzi di comunicazione appropriati (importante)

È molto importante, nella creazione di un'efficace campagna promozionale, conoscere a menadito il campo delle comunicazioni.

I mezzi da prediligere sono sicuramente la televisione, i giornali e i manifesti. Vanno invece opportunamente evitati strumenti di comunicazione più moderni come Internet. Il rischio che si può correre, infatti, è far convergere l'attenzione di giovani intelligenti verso le primarie.

Bisogna invece adeguarsi all'antica e collaudata tradizione per cui il futuro è deciso dei vecchi e che i giovani studino il passato senza alzare la testa. Il mancato rispetto di questo precetto potrebbe favorire l'arrivo di un giovane intelligente e volenteroso che creda veramente nel futuro e che mandi a monte il vostro piano nel giro di pochi giorni, come sarebbe successo all'estero. Quindi andate avanti per la vostra strada.

Fate fare ai vostri giornali un articolo su ogni banalità che dice il vostro leader-deciso-a-priori. Pagate degli opinionisti per avere delle opinioni positive sul vostro leader-deciso-a-priori. Non esitate a dare premi ai telegiornali perché mostrino al grande pubblico quant'è illuminato e saggio il vostro leader-deciso-a-priori.

Evitate per ovvi motivi i tg di opposizione. Ancora peggio sono i tg truzzi di opposizione: il vostro leader-scelto-a-priori potrebbe venir tranquillamente "paninato" tra un servizio su un crudele delitto di periferia e un altro servizio sui migliori balli di gruppo per il prossimo Capodanno. Questa cosa non è così bella per la gente comune.

Passiamo ora ai manifesti, fondamentali in quanto visibili a ogni ora del giorno e della notte nelle località più disparate del territorio nazionale. Sui manifesti potete stampare il logo del partito, il nome del candidato scelto a priori e magari anche la sua fotografia. L'importante è che non si accenni al fatto che le elezioni sono delle primarie!!! Se proprio volete essere corretti, scrivete l'espressione "elezioni primarie" in caratteri piccoli tipo "aut.min.conc". Deve sembrare che si tratti di normali elezioni politiche o amministrative. Ricordatevi che un manifesto viene di solito visto per un tempo ristrettissimo e che il ragionamento da indurre nelle persone deve essere qualcosa come "il leader è lui, io gli avversari non li voterò mai, quindi voto lui".

7° passo: la canonizzazione

Anche se persino un sordo si accorgerebbe che il vostro leader-deciso-a-priori non ha NESSUNA idea innovativa, anche se persino l'ultimo dei cretini si accorgerebbe che il tuo leader-deciso-a-priori non farà proprio NIENTE di nuovo o utile (vedi: combattere la mafia, investire sull'ambiente e sulla ricerca), nonostante tutto questo, dipingetelo sempre come "L'uomo nuovo". Ricordate l'arte della contraddizione: zero può essere uguale a uno.

Fate sembrare ogni sua scoreggia simile alla rivelazione di una sura coranica, spacciate al comune cittadino le sue merdate come se fossero oro. E non fatelo solo una volta, magari vergognandovi un po'! NO! Fatelo sempre, fatelo ribadire a tutti i media, senza pudore. Ancora ancora e ancora, martellate la testa della gente! Anche se dite cazzate, a forza di ripeterle ci crederanno tutti[1]!

8° passo: organizzazione vera e propria delle primarie

Dopo aver dato tutta la visibilità mediatica che potevate dare al vostro leader-deciso-a-priori, dopo avergli organizzato convegni e dopo aver spacciato tutti i suoi luoghi comuni per "novità" per mesi, siete finalmente giunti al nocciolo della questione: organizzare le primarie!

Già sento il cuore che vi batte per la vittoria imminente. Non fatevi comunque prendere dall'euforia: la legittimazione di un leader-già-deciso tramite le elezioni primarie richiede molto, molto sangue freddo.

I successivi paragrafi vi spiegheranno i dettagli. Qui mi limito ad un'osservazione cruciale: le primarie devono essere aperte a tutti. Anche ai militanti dell'opposizione vera e propria (eh già, oltre le primarie esistono anche le elezioni "vere"). Se ve lo siete dimenticati perché impegnati a litigare fra voi, ricordatevi che esiste una fazione avversa che si trova AL DI FUORI del vostro partito.

I simpatizzanti dell'opposizione devono avere libero accesso alle elezioni primarie. Questo dà una perfetta apparenza di democrazia diretta e, nello stesso tempo, garantisce la presenza di persone in più che voteranno il vostro leader-scelto-a-priori. A loro conviene, perché la vittoria di un outsider potrebbe smuovere la reazione popolare "ehi, qualcosa sta cambiando davvero, votiamo loro".

9° passo: la selezione degli altri candidati

I candidati alle primarie del centro-destra.

Invitate altri leader minori o, meglio, dei totali sconosciuti a candidarsi, ma date loro una cifra ridicola per pubblicizzare sé stessi. Oppure scegliete personalmente gli altri candidati ma mettetevi d'accordo con loro perché non si sbattano troppo per vincere.

Infine, come altri candidati non scegliete volti nuovi. Magari poi la gente può essere portata a pensare che ci sia un ricambio. Scegliete invece i soliti quattro tecnocrati e mummie che girano nelle stanze dei vostri partiti da secoli (perché io non ci credo che, nella vostra lunga carriera politica, avete militato in un solo partito!).

10° passo: come fare scudo contro altri candidati pericolosi

Se c'è qualcuno che non vi aspettavate che cerca di candidarsi, bloccatelo in qualsiasi maniera. Fategli anche causa, se necessario. Le vostre primarie per far scegliere ai cittadini il candidato che volete potrebbero risentire della presenza di qualche outsider dell'ultimo minuto. Vedete il passo successivo nel caso si verifichi questa disgraziata eventualità.

11° passo: gli ultimi ritocchi

Decidete i luoghi dove allestire i seggi, quindi fatene una lista e stampatela su un volantino che abbia come titolo "ECCO DOVE PUOI ANDARE A VOTARE XYZ". Ovviamente, dovete sostituire "XYZ" con il nome del vostro candidato. Ricordate, sono normalissime elezioni tra il vostro leader e gli avversari, qualunque cosa ciò significhi.

Pochi giorni prima delle primarie, accertatevi ancora una volta che non ci sia nessun candidato che abbia delle idee anche solo vagamente diverse da quelle del vostro leader-scelto-a-priori. Nel caso appaia improvvisamente qualche outsider, non esitate ad utilizzare metodi scorretti per eliminarlo dalla competizione. Dovete vincere, non partecipare. I classici scandali a sfondo sessuale o finanziario si prestano benissimo a quest'obiettivo.

Fate dire infine al vostro leader-scelto-a-priori una cosa decoubertiniana del tipo "Che vinca il migliore" il giorno prima delle elezioni primarie. Alla gente piace. Quindi allestite i seggi, e finalmente, PROCEDETE CON IL VOTO!

12° passo: Il dopo-primarie

OOHH! SORPRESISSSSISSSSISISISMISSSSIMA! Il vostro leader-scelto-a-priori ha vinto con i tre quarti dei voti! E CHI L'AVREBBE MAI DETTO???

Scherzi a parte, a questo punto, dopo che il vostro candidato è stato democraticamente eletto leader del vostro partito, rimettete i piedi per terra. Dovete ora pensare alle elezioni vere e proprie, contro l'opposizione vera e propria (continuiamo a dire così...)

Tutto questo, comunque, non può privarvi della gioia per aver appena vinto. Quindi, anche se sapevate già che sarebbe andata così, festeggiate con puttane e Cocaina. Questo non va detto in pubblico. Vanno invece dichiarate impudentemente le seguenti cose:

  • il leader del Nuovo partito è stato scelto dal popolo, non dai soliti grigi oligarchi.
  • il partito è Nuovo e quindi giovane. Sì, siete sempre i soliti quattro puttanieri, è ovvio. Ma che ve ne frega? Continuate piuttosto a ripetere " NUOVO-NUOVO-GIOVANE-INNOVATIVO-RIFORMATORE" come un pappagallo e nessuno si accorgerà che le cose non sono cambiate. La gente ci cascherà.

Nel caso in cui, al passo 10, avete avuto bisogno di usare particolari accorgimenti per difendervi da outsider dell'ultimo minuto, ricordatevi di fare una telefonatina di ringraziamento ai vostri amici mafiosi, banchieri e vescovi. Il vostro leader-scelto-a-priori, ovviamente, non ha amicizie di quel tipo, è troppo riformista. Ma voi che avete organizzato, ricordàtelo. Sul serio, ricordatelo. Ve lo dico da amico.

Cosa fare se il piano va a monte

Nessun piano d'attacco ha il 100% di probabilità di successo. Quindi, in caso di sconfitta alle primarie, dovrete trovare una exit-strategy affinché il vostro leader-scelto-a-priori abbia una seconda opportunità.

Aspettate le prime elezioni "vere", osservate i risultati, lasciate passare un po' di tempo (sangue freddo, ricordate!), quindi agite in base al risultato della tornata elettorale in uno dei seguenti due modi:

  • Se il vostro partito ha perso le elezioni, siete nel caso più semplice. Dichiarate ai quattro venti di aver perso per incapacità del leader, che c'è bisogno di un cambiamento e quindi di nuove primarie. Il vostro partito è troppo democratico per rifiutare una proposta del genere, quindi che si organizzino nuove primarie. Potete quindi ricominciare da capo.
  • Se il vostro partito ha vinto le elezioni sono dolori in quanto la tattica precedente viene meno. Esiste comunque un'alternativa: dovete ignorare il vostro istinto di sopravvivenza e andare contro il vostro partito. Ricattate il vostro leader oramai NON-scelto a priori, organizzate scandali, alleatevi con l'opposizione, utilizzate qualsiasi mezzo fino a costringere il vostro governo (eh già) al crollo. Quindi utilizzate di nuovo la scusa dell'incapacità del leader. Nuove primarie arriveranno a breve!

Note

  1. ^ Tecnica supercollaudata ed assolutamente funzionante, garantisce lui

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Esistono anche altri sistemi (vedi Bassolino detto Totonno a' Fetamma) ma questo è il meno compromettente. Inoltre consente agli amici di lavorare sott'acqua indisturbati, anche se poi dovrete compensarli (appalti, consulenze, tangenti, ecc...).