Nonsource:Bibbia del Metal
La Bibbia del Metal è un testo sacro ispirato dal Dio del Metallo e diffusa sulla terra per mezzo del Profeta Ozzy.
La Genesi, L'Esodo e un sacco di altra roba
La nostra storia inizia in un tempo molto lontano, quando gli Hippie dovevano ancora trasformarsi in delusi di sinistra, la Democrazia Cristiana governava felice, quando Keith Richards aveva solo trecento anni e i ricchioni erano chiusi nei manicomi, ovvero: nei gloriosi Anni '70.
Era un Sabato Nero e il signor Hard Rock girava come una Star della Superstrada, tutto tronfio e, sopratutto, molto, molto duro alla ricerca di un tipo di donna che potesse dargli soddisfazione.
Continuò la sua ricerca inutilmente molto a lungo, tanto che stava per dire Addio Mondo Crudele e suicidarsi, quando vide finalmente la donna giusta. Era dentro a un negozio, una donna mooolto Pesante, con labbra Profondo Viola. Stava comprando una Scala per il Paradiso, probabilmente credeva che tutto ciò che luccica sia oro.
Lui le si avvicinò e le disse: "Io sono stato fatto per amarti, baby. Tu sei stata fatta per amare me". Non solo, glielo disse un'infinità di volte, fino alla nausea. Glielo disse così tante volte che alla fine lei si stancò e gli disse: "Silenzio", poi gli diede un Kiss che non finiva più, almeno così stava un po' zitto. A quel punto Hard Rock decise che era ora di provarci. Le disse: "Cosa fai per soldi, dolcezza?" Lui a quel punto prese il cuore in mano e le disse: "Corri come l'Inferno!" e la prese per mano, e corsero via davvero come RedellaVelocità, fino a trovare un rifugio in quella Notte Nera, Andando in California.
Lì, finalmente, trombarono di santa ragione. "Un gran giorno per la libertà" commentò la donna quando ebbero terminato.
Ma la Libertà era solo una fottuta illusione. Infatti in quei pochi secondi di sesso estremo la donna era rimasta incinta! Congratulazioni!
I due dovettero per forza di cose sposarsi, anche perché altrimenti chi li sentiva papà Les Paul e mamma Marshall? Nove mesi dopo nacque il figlioletto della coppia, che fu chiamato Heavy. Nel frattempo però erano sorti dei problemi con le tasse e si trovò che era più conveniente cambiare il cognome del bambino, che quindi non fu Heavy Rock, ma Heavy Metal.
Siccome i suoi genitori non erano mai in casa e se ne fottevano altamente del piccolo, questi fu allevato da cinque Fanciulle di Ferro che per addormentarlo lo cullavano con le calme Nuove Onde Britanniche.
I genitori di Heavy Metal provarono ad educarlo alla religione cattolica, ma il piccolo era un po' confuso perché credeva che Giuda fosse un Prete che uccideva il dolore. Sì, insomma non capì proprio un cazzo e i genitori lasciarono perdere. Infatti più che la vocazione spirituale al bambino - ormai ragazzo - interessavano le cose pratiche, era proprio una Testa di Motore.
Quelli erano anni duri, però Hard Rock di duro non aveva più niente, quindi sua moglie lo lasciò.
Egli ne fu distrutto e non riuscì più a riprendersi. La sua sessualità ne risultò deviata. Presero a schernirlo con nomignoli tipo Glam o Hair dalla mattina alla sera. Lo si vedeva spesso in giro con delle Sorelle Rovesciate (nella sessualità si intende), giocava poi con Fiori e Pistole, ovvero odorava i fiori e si ficcava nell'ano le pistole.
L'ormai adolescente Heavy non poté reggere quello spettacolo pietoso e fuggì inorridito dal suo stesso padre.
La specie si diffonde
Heavy, piuttosto spaesato e disorientato nella grande America approdò nella Bay Area, senza però sapere bene in che baia si trovasse di preciso perché non era forte in geografia. Senza mezzi di sostentamento finì presto nei guai e si ritrovò un giorno a essere inseguito da alcuni mafiosi cui aveva fregato i soldi della pensione di invalidità.
Mentre correva una porta si spalancò e fu tirato dentro un edificio da una ragazza terrificante, che nonostante tutto era il Male Minore rispetto a quei mafiosi. Dunque Heavy se la trombò per riconoscenza. Poi se ne innamorò perché aveva una gran personalità. Si chiamava Hardcore. Hardcore Punk. Quando i due si sposarono Heavy al momento del sì, disse: "Accetto". Dalla loro unione nacque un figlio, Thrash Metal. Dal rapporto incestuoso tra quest'ultimo e sua madre (che gli stava facendo solo educazione sessuale[citazione necessaria]) nacque un bastardo che aveva solo voglia di spaccare tutto: Crossover Thrash: che infatti parlava come un martello pneumatico: "DRIII DRIII DDRRIIIIII". Il bastardo suddetto fu nascosto al povero Heavy, il quale continuò a vivere ignaro del mostro che aveva in cantina.
Thrash per conto suo era soprannominato anche Metallico perché aveva un cazzo duro come l'acciaio e alle sue ragazze diceva: "Cavalca il fulmine!". Così per qualche anno le loro esistenze passarono allegre. Poi Crossover Thrash si prese l'Antrace e per salvarlo dalla MegaMorte si dovette portarlo in ospedale. Questo fece sì che Heavy scoprisse la sua esistenza. Ne rimase talmente inorridito che lasciò la famiglia e si ritirò in un buco scuro, fu chiamato Doom. Cadde in depressione e non fece che sognare il suo Paradiso Perduto.
Dopo che suo padre cadde in depressione, anche Thrash sentì il bisogno di andarsene fuori dal cazzo per un po', così si fece un giro intorno al mondo.
Le grandi trombate di Thrash e l'avvento di Death
Durante questo suo giro intorno al mondo il buon Thrash sentì il bisogno di sovrappopolare tutto il globo. Si trombò decine di femmine, lasciandosi dietro una marea di figli. Il primo di questi lo ebbe da una donnona Potente, con due grancasse così. Costui fu chiamato Power Metal e poiché nato fuori dal matrimonio, fu rinchiuso in una torre a Kamelot, sorvegliato da un Guardiano Cieco. I suoi Sogni della Notte erano di scappare, ma non vi riuscì mai.
Un altro era invece troppo inesperto e quando andava a donne concludeva troppo presto, per questo era chiamato Speed. Si vantava di possedere la Forza del Drago ma in realtà era solo una mezzasega.
Ve ne fu un altro che sembrava a posto, ma poi incontrò una Pantera, e non fu più lo stesso. La Pantera infatti gli strappò la faccia con un morso, diventò così uno Sfregiato. Se ne andò in girò per il mondo parlando da solo sempre delle stesse cose: cowboys dall'Inferno, rispetto, porte di cimiteri e menate del genere. Per questa sua insana abitudine gli fu appioppato il soprannome di Groove.
Un altro era rampollo di una povera puttana brutta, di nome Elettronica. Siccome era povera, il figlio dovette andare a lavorare nella Fabbrica della Paura, che produceva Unghie di Nove Pollici finte per bimbette. Per questo motivo venne chiamato Industrial.
L'ennesimo discendente di Thrash era sempre per aria, facendo Teatri di Sogni e a scuola non andava a tempo con gli altri per cui fu detto Progressive.
Altre puttane furono ingravidate dal buon Thrash, ma di questo poi.
Dopo molto vagare egli approdò in Germania. Si mise a leggere Frankenstein e ne rimase affascinato tant'è che per dimostrare a tutti di essere un Kreatore si recò in un cimitero di reduci brasiliani del 15-18. Aveva l'intento di scavare in una Sepoltura per poi ricreare la vita in un cadavere. Ma quando cominciò a scavare non trovò che Radici Sanguinanti Radici. Sbigottito guardò il nome sulla lapide: era il suo! Così capì che era giunta la Morte, dal cielo arrivarono i quattro Cavalera dell'Apocalisse che lo sodomizzarono per poi ucciderlo senza pietà. Il suo fantasma chiamato Death vagò per il mondo sterminando la razza umana coi suoi Cadaveri Cannibali che aveva rianimato nei cimiteri più disparati. La carneficina continuò finché non giunsero in Svezia dove si dovettero fermare perché c'erano più tastiere che persone. Per passare il tempo dopo aver finito il Lavoro Sporco si misero a suonarle, diventando così Melodic Death.
Il destino di Heavy e la famiglia che si allarga
Anche se Doom, Heavy si diede comunque da fare ed ebbe un figlio da Amy Lee il quale si chiamava Gothic Metal. Questi però era troppo smielato e sfigato, così nessuna gliela dava e lui se ne stava da solo a pensare alla notte, ai lupi e alla lussuria senza sapere nemmeno cosa fossero. Si diede il soprannome di L.U.I. per farsi figo con i nerd su internet, riuscendo a fallire nell'intento.
Stanco di tutta quella depressione, Heavy se ne andò in Norvegia, per purificarsi. Lì però bevve del Veleno e stava per morire, ma Satana lo salvò. Poi prese le sembianze di una donna magnifica e lo sedusse. Essi ebbero un figlio, che nacque Nero come la madre e si chiamò Black. Ora, poiché Satana era una donna da urlo, Black parlava sempre in scream. Costui era poi Immortale perché figlio di Satana e seminava il Terrore in tutto il paese con le sue bestemmie.
Poi Heavy si invaghì di una fanciulla nanica di quelle che abbondano in Scandinavia ed ebbe da lei due figli: Epic e Viking. Epic era un Uomo di Guerra che credeva molto alla appartenenza alla famiglia Metal. In verità era solo un paraculo come tutti gli altri. Viking nacque su Monte Fato e gli piaceva la Birra!Birra!Birra.
Tutti questi personaggi sono quelli accettati dalla tradizione, ma ve ne sono anche altri, presi per il culo e denigrati da tutti, non senza ragione.
I Rinnegati
Thrash Metal ebbe molti figli, tre di questi non furono riconosciuti. Si erano generati durante un'orgione apocalittico comprendente tra le altre cose un tostapane e una giraffa. I nuovi arrivati si chiamavano Nu, Rapcore e Metalcore.
Nu era Disturbato, era ghiotto di pop Korn e Korn Flakes. Ascoltava molto l'iP.O.D.. Essendo Disturbato aveva il Complesso del Down e gli piacevano molto i nove Mascherati del Signore degli Anelli.
Rapcore era un po' per conto suo, prendeva sempre la Linea 77 del tram perché aveva la Rabbia contro la Macchina. Gli piaceva molto mangiare i Biscotti Limp.
Metalcore era un personaggio equivoco, che fece amicizia con gente pericolosa come Emocore e Screamo. Sarebbe stato anche quasi normale se la sua ex ragazza non gli avesse regalato Un Proiettile Per San Valentino, cosa che lo fece impazzire.
Tutti questi personaggi avevano tendenze sessuali mooooolto ambigue e si ritrovavano tutti felici e contenti al Parco di Collegamento, un postaccio dove si consumavano le oscenità più oscene.
Ora preghiamo Dio perché ci salvi dall'emo, dai truzzi e da noi stessi.
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