Muzio Scevola: differenze tra le versioni

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'''Muzio Scevola''' è un noto piromane dell'antica Roma diventato famoso per essersi incenerito la [[Federica|mano]].


{{Cit|Ci metterei la mano sul fuoco!|Muzio Scevola su scommessa}}
==Un'infanzia difficile==
La madre di Muzio faceva parte di una setta intenta a rovesciare il [[tribunale dell'Omino Sentenzioso| sommo tribunale]],nel frattempo la vita di Muzio scorreva felice e spensierata in [[Svervegia]], passando le giornate a fumare [[marijuana|sigarette]].
Tuttavia un giorno sua madre venne scoperta e fu sentenziata a morte;il povero Muzio, non sapendo più che fare, di diede alla [[cocaina]] e divenne un [[truzzo]].Fu salvato da un [[Nerone|noto incendiario]] che lo portò a casa sua e gli insegnò le arti del fuoco.


'''Muzio Scevola''' fu un [[piromane]] [[Roma]]no famoso poiché incendiò per errore la propria [[macchina]].
==L'adolescenza==
Quando Muzio aveva dodici anni divenne Gay, e una volta confessato il terribile segreto al suo salvatore quest'ultimo lo cacciò e così lui, per vendetta, lo fece esplodere nella sua casa; è noto che per far ciò Muzio fece splodere del [[Didò]] che aveva cosparso nelle fondamenta della dimora.
Così Muzio si diede allo spaccio e di venne un Boss di cosa nostra.


==La morte==
== La leggenda ==
La leggenda narra di un [[tizio]] di nome Muzio Scevola, che in realtà non si chiamava Muzio Scevola. Il vero nome di costui era ''Caio Muzio Cordoba'' e solo successivamente gli fu dato il soprannome ''Scevola'', ovvero mancino. Ma non perché era mancino, perché si era bruciato la mano destra con il [[fuoco]]. Oh [[cazzo]], ora sapete il finale!<br /> La vicenda si svolge nell'antica [[Roma]], quando ancora non c'erano le [[Mercedes]] e le [[BMW]] e si andava in giro con le 127 e le 500. I plebei dovevano purtroppo accontentarsi delle [[Fiat Uno]]. [[File:Mano sinistra.jpg|thumb|right|120px|La mano sinistra di Muzio prima e dopo l'incenerimento. Infatti si bruciò la destra.]]Uno di questi plebei, Caio Muzio, non poteva permettersi un'auto decente, basta pensare che andava in giro con la [[Fiat Panda]] vecchio modello del [[nonno]]. Invidioso dei patrizi e delle loro automobili, decise di girare per Roma e trovare le macchine più belle della [[città]] e, dopodiché, bruciarle. Fu il primo [[piromane]] nel mondo. In poco tempo bruciò così tante macchine da far concorrenza <del>a [[Nerone]]</del> ai [[Cristianesimo|cristiani]] che incendiarono la città qualche secolo dopo. Maledetti cristiani!<br /> Un giorno, però, Muzio fu sgamato e condotto immediatamente in [[senato]]. Qui gli diedero tre possibilità:
Come risaputo, un giorno [[Teletubbies|Trinka Minkia]] fece irruzione a casa di Muzio per [[prostituzione|motivi ancora non noti]], e lo uccise lanciandogli una fiaccola sul braccio, in fiamme Muzio si lanciò dalla finesta di casa sua.
[[File:Incendio.jpg|thumb|left|200px|''«Avanti Muzio, devi solo mettere per pochi secondi la mano su questo braciere»'' disse Porsenna a Muzio.]]
La leggenda, narrataci per via orale da [[Emilio Fede]], vuole che il suo corpo si tramutò in cenere prima di toccare terra.
*Scontare una pena di cinque anni in carcere;
*Pagare un'alta somma di [[denaro]];
*Essere mandato nell'accampamento dei nemici Etruschi per uccidere il re avversario;
*Giocarsela a testa o croce.
[[File:Mano Disegno.gif|140px|right|thumb|Una ricostruzione dettagliata al [[pc]] della [[mano]] destra di Muzio.]]
Muzio rispose: ''«Ma le opzioni non erano tre?»''. I senatori capirono male e, pensando che avesse scelto la terza opzione, decisero di mandare Muzio a bruciare la macchina del re Etrusco [[Porsenna]], nemico dei Romani, che volevano vendicarsi della finale di [[Coppa Italia]] finita 2 a 0 per gli Etruschi. Il piano era quello di incendiare la macchina con Porsenna dentro, mentre ritornava a casa per la cena.<br /> Quatto quatto, Muzio giunse all'accampamento degli Etruschi e si avvicinò alla macchina del re. A [[Roma]] è parecchio difficile trovare [[parcheggio]] e quel giorno Muzio aveva parcheggiato erroneamente la sua auto proprio di fronte l'accampamento degli Etruschi, peraltro in doppia fila. Tant'è vero che si confuse bruciando la sua macchina al posto di quella dell'imperatore Etrusco. Ma solo dopo si accorse del fatto urlando ''«[[Merda|MERDA!]]»''; poco più in là alcuni soldati giocavano all'omonimo gioco di carte e, sentendosi sbeffeggiati pensando che Muzio avesse fatto una ''finta'', lo portarono da Porsenna per una punizione. Costui scoprì che Muzio aveva anche cercato di ucciderlo e disse: ''«Hai provato a uccidermi bruciandomi la macchina, ora vai e brucia la tua di macchina»''. Muzio rispose: ''«Non ce l'ho <del>più</del> la macchina!» «Brucia la tua villa allora!» «Non ho casa!» «Allora bruciati i capelli!» «Sono calvo!» «La mano destra!» «E no, la destra noo!»''<br /> Muzio cedette e mise la mano destra su un braciere per punizione, incenerendosela. Il primo commento di Muzio dato alla [[stampa]] appena tornato a Roma fu:
{{Quote|Voglio vedere voi farvi le [[Sega|seghe]] con la sinistra!}}
Dopo questo episodio, Muzio venne ricordato con il soprannome di ''Muzio Scevola'', non avendo la mano destra e diventando così mancino, penserete voi. Ed invece no. Scordandosi di non avere più una mano, quando si appoggiava a una sedia o a una ringhiera, cadeva. Diventata ormai un'abitudine, gli amici cominciarono a chiamarlo appunto ''Scevola'' o ''Scivolo''.


==Curiosità==
== Curiosità ==
*Muzio Scevola era ricordato dalla sua comitiva per la sua autoironia: famoso lo scherzo in cui fingeva di mettersi una mano nel naso.
*Muzio Scevola ce [[cazzo|lo]] aveva storto
*È probabile che Muzio avesse una relazione con [[Zac Efron]]
*Per ulteriori informazioni chiamare il numero 696 666999666969 o consultare il sito www.inferno.it


== Voci correlate ==
==Un po' di collegamenti assolutamente a caso==
*[[Fuoco]]
*[[Mano]]
*[[Nerone Burning Rom]]
*[[Roma]]


{{anticaroma}}
*[[Giovanni Muciaccia]]
*[[MSN]]
*[[puffetta]]
*[[Bratz]]


[[Categoria:personaggi storici]]
[[Categoria:Personaggi storici]]
[[Categoria:Antica Roma]]

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Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Muzio Scevola.


« Muzio, te serve 'na mano?! »
(Un amico a Muzio Scevola)
« Va bene gioco, ma solo una mano. »
(Muzio Scevola quando gli chiesero se voleva giocare a scopa)
« Ci metterei la mano sul fuoco! »
(Muzio Scevola su scommessa)

Muzio Scevola fu un piromane Romano famoso poiché incendiò per errore la propria macchina.

La leggenda

La leggenda narra di un tizio di nome Muzio Scevola, che in realtà non si chiamava Muzio Scevola. Il vero nome di costui era Caio Muzio Cordoba e solo successivamente gli fu dato il soprannome Scevola, ovvero mancino. Ma non perché era mancino, perché si era bruciato la mano destra con il fuoco. Oh cazzo, ora sapete il finale!
La vicenda si svolge nell'antica Roma, quando ancora non c'erano le Mercedes e le BMW e si andava in giro con le 127 e le 500. I plebei dovevano purtroppo accontentarsi delle Fiat Uno.

La mano sinistra di Muzio prima e dopo l'incenerimento. Infatti si bruciò la destra.

Uno di questi plebei, Caio Muzio, non poteva permettersi un'auto decente, basta pensare che andava in giro con la Fiat Panda vecchio modello del nonno. Invidioso dei patrizi e delle loro automobili, decise di girare per Roma e trovare le macchine più belle della città e, dopodiché, bruciarle. Fu il primo piromane nel mondo. In poco tempo bruciò così tante macchine da far concorrenza a Nerone ai cristiani che incendiarono la città qualche secolo dopo. Maledetti cristiani!
Un giorno, però, Muzio fu sgamato e condotto immediatamente in senato. Qui gli diedero tre possibilità:

«Avanti Muzio, devi solo mettere per pochi secondi la mano su questo braciere» disse Porsenna a Muzio.
  • Scontare una pena di cinque anni in carcere;
  • Pagare un'alta somma di denaro;
  • Essere mandato nell'accampamento dei nemici Etruschi per uccidere il re avversario;
  • Giocarsela a testa o croce.
Una ricostruzione dettagliata al pc della mano destra di Muzio.

Muzio rispose: «Ma le opzioni non erano tre?». I senatori capirono male e, pensando che avesse scelto la terza opzione, decisero di mandare Muzio a bruciare la macchina del re Etrusco Porsenna, nemico dei Romani, che volevano vendicarsi della finale di Coppa Italia finita 2 a 0 per gli Etruschi. Il piano era quello di incendiare la macchina con Porsenna dentro, mentre ritornava a casa per la cena.
Quatto quatto, Muzio giunse all'accampamento degli Etruschi e si avvicinò alla macchina del re. A Roma è parecchio difficile trovare parcheggio e quel giorno Muzio aveva parcheggiato erroneamente la sua auto proprio di fronte l'accampamento degli Etruschi, peraltro in doppia fila. Tant'è vero che si confuse bruciando la sua macchina al posto di quella dell'imperatore Etrusco. Ma solo dopo si accorse del fatto urlando «MERDA!»; poco più in là alcuni soldati giocavano all'omonimo gioco di carte e, sentendosi sbeffeggiati pensando che Muzio avesse fatto una finta, lo portarono da Porsenna per una punizione. Costui scoprì che Muzio aveva anche cercato di ucciderlo e disse: «Hai provato a uccidermi bruciandomi la macchina, ora vai e brucia la tua di macchina». Muzio rispose: «Non ce l'ho più la macchina!» «Brucia la tua villa allora!» «Non ho casa!» «Allora bruciati i capelli!» «Sono calvo!» «La mano destra!» «E no, la destra noo!»
Muzio cedette e mise la mano destra su un braciere per punizione, incenerendosela. Il primo commento di Muzio dato alla stampa appena tornato a Roma fu:

« Voglio vedere voi farvi le seghe con la sinistra! »

Dopo questo episodio, Muzio venne ricordato con il soprannome di Muzio Scevola, non avendo la mano destra e diventando così mancino, penserete voi. Ed invece no. Scordandosi di non avere più una mano, quando si appoggiava a una sedia o a una ringhiera, cadeva. Diventata ormai un'abitudine, gli amici cominciarono a chiamarlo appunto Scevola o Scivolo.

Curiosità

  • Muzio Scevola era ricordato dalla sua comitiva per la sua autoironia: famoso lo scherzo in cui fingeva di mettersi una mano nel naso.

Voci correlate