Fiorentina: differenze tra le versioni

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==Storia==
==Storia==
===La Fondazione===
Intorno al [[1926]], dall'unione di un pugno di campagnoli, il cui unico scopo nella vita era far gioiosamente pascolare delle mandrie di [[mucca|mucche]] [[viola]] (rinominate in seguito [[Milka]]), venne fondata '''l'Associazione Calcistica Macellai Firenze'''. Lo scopo di questa associazione era quello organizzare ogni prima [[domenica]] del mese una festa in piazza, a cui accorreva tutto il paese. Gli allevatori, il cui compito era quello di fare ingrassare le vacche viola il più possibile, posizionavano le povere bestie al centro della piazza. Al segnale, il popolo (composto allora per lo più da [[matusa]], e da giovani che amavano mangiarsi le parole) si scagliava su ogni singolo animale prendendolo a calci fino ad ucciderlo. Al vincitore (colui che riusciva ad uccidere e mangiare più vacche), veniva consegnata una targa al merito e un [[dildo]] a forma di [[David di Michelangelo]]. Questa festa divenne col tempo un vero e proprio evento mondano per i Fiorentini, nonché una cartolina eccellente per [[Firenze]], nella quale ogni prima domenica del mese si ritrovavano parecchi [[turisti]], [[Irlanda|Irlandesi]], [[Viking Metal|Vikinghi]], [[Maya]] e sopratutto [[Hobbit]] provenienti dalla [[Fanculo|Terra di Mezzo]]. In questo modo l'ACMF divenne sempre più importante e rispettata in tutto il [[Italia|mondo]].


===Dagli anni d'oro al declino===
« Garrisca al vento il labaro viola, sui campi della sfida e del valore.
Il futuro roseo di quest'associazione venne distrutto con l'avvento del regime di [[Vittorio Cecchi Gori]]. All'inizio, Vittorio era così orgoglioso di partecipare alla tanto amata festa, che introdusse diversi giochi cavallereschi, come tributo alla nobile storia della città, come ad esempio la ''[[gara dei rutti]]'' e la ''[[guerra dei peti fumanti]]'', competizioni che fecero sognare intere generazioni fiorentine. All'improvviso però, in una normale domenica di festa, [[Vittorio Cecchi Gori]], poco prima di dare il via alle celebrazioni (con le mucche già schierate normalmente al centro della piazza), fu catturato dallo sguardo penetrante, dalla chioma bionda e dalle tette spropositate di una di queste. Decise di fermare tutto e annullò la festa, lasciando i cittadini disperati in lacrime e i turisti sotto shock. Quello che sembrava essere un inconsueto imprevisto, divenne un incubo, difatti Vittorio, nel frattempo sposatosi con la vacc... ehm, [[Valeria Marini]], per rispetto di questa, proibi definitivamente lo svolgersi della festa.
Una speranza viva ci consola, abbiamo undici atleti e un solo cuore. »
(O Fiorentina - Marcello Manni)


===La rifondazione===
La ACF Fiorentina[1], già Associazione Calcio Firenze nel 1926, poi Associazione Calcio Fiorentina nel 1927 e Florentia Viola nel 2002, più comunemente nota come Fiorentina, è la principale società calcistica ad alti livelli di Firenze. Fu fondata il 26 agosto 1926 grazie al marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano e gioca con una caratteristica divisa viola, scelta cromatica piuttosto rara (voluta espressamente dal Marchese stesso) nel mondo calcistico, motivo per il quale viene chiamata spesso in tutto il mondo la Viola.
Sentendosi in colpa per aver tolto ai poveri fiorentini l'unico sport per il quale potevano provare gioia, il buon Cecchi Gori decise di rifondare l'ACMF unendola ad altre 2 piccole società che erano sorte in quel periodo: il '''CUS Arno''' e la '''Fondazione Sportiva Consumatori Di Fiaschi di Vino''', creando così '''l'AC Fiorentina''' e la iscrive al [[campionato italiano]] di [[calcio]].


La squadra esordisce in campionato contro la ''Polisportiva Superstiti di [[Pompei]]'', rimediando una cocente sconfitta per 16 a 0. La squadra però non molla e nonostante le sconfitte riesce sempre a ridurre lo svantaggio in termini di goal, partita dopo partita (memorabile la sconfitta interna contro il ''Real Filibustieri di [[Piombino]]'' per 4 a 0: il pubblico presente si diede alla pazza gioia, sacrificando [[nessuno|vergini]] e dando vita a lunghissimi caroselli in tutta [[Firenze]]. Vittorino, volendo sfruttare il momento positivo, per far pace con il popolo definitivamente, decide di ingaggiare uno dei calciatori più forti del calcio mondiale. Approda con immenso stupore alla Fiorentina l' elfo [[Legolas]] (o Legolas Thranduilionm) proveniente dalla FC Bosco Atro''.
Nel suo palmarès, oltre a tre successi in campo internazionale (Coppa delle Coppe, Coppa di Lega Italo-Inglese e Mitropa Cup), figurano 2 scudetti (uno nella stagione 1955-56 e l'altro in quella 1968-69), 6 Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, ottenuta nel 1996.


===Al peggio non c'è mai fine===
La Fiorentina è stata la prima squadra italiana a raggiungere la finale nella massima competizione continentale (Coppa dei Campioni 1956-57) ed il primo club a vincere la Coppa delle Coppe (1960-61), prima competizione UEFA per club vinta da una compagine italiana. Inoltre è una delle 13 squadre europee[2] che hanno disputato le finali di tutte le tre coppe principali della UEFA (Coppa dei Campioni-Champions League, Coppa delle Fiere-Coppa UEFA e Coppa delle Coppe).
Con l'ingaggio del giocatore della [[Terra di Mezzo]], la Fiorentina riesce a concludere le stagioni non più all'ultimo, bensì dal penultimo al terzultimo posto in campionato, retrocedendo con onore prima in [[serie B]], poi in [[Serie C|C]] e per finire in [[Z3]]. Purtroppo, in virtù delle pluriretrocessioni, il [[Re Elrond]] Mezz'elfo, signore di [[Gran Burrone]] e presidente della FC Bosco Atro chiese il pagamento di una clausula relativa al trasferimento di [[Legolas]] alla Fiorentina. Clausula fino ad allora ignota, che prevedeva un conguaglio da parte della Fiorentina di un milione di [[euro]] ogni qual volta la società viola venisse retrocessa in una serie inferiore. La Fiorentina fallisce per via dei debiti e [[Vittorio Cecchi Gori]] viene esiliato insieme alla sua adorata vacca e si ritira a vita privata, fiero di aver aperto la strada alle varie [[calciopoli]] e [[vallettopoli]]. A quel punto, scomparso il Regime Cecchigoriano, alcuni attivisti Fiorentini decidono di rifondare per l'ennesima volta (si sa, i fiorentini son testardi...) l'ACMF per ridar vita all'antica festa della prima domenica del mese. Ed è proprio a quel punto che arriva la mazzata finale: proprio durante i preparativi della festa, il [[Governo]] [[Italia|Italiano]] vieta il commercio della bistecca fiorentina. In paese la notizia venne accolta con sconforto e delusione, i suicidi di massa e rapimenti alieni divennero innumerevoli e di lì a poco anche l'[[Associazione Calcistica Macellieri Firenze]] cessò finalmente di esistere.


===Rinascita con gli scarpari===
Dopo anni di assoluto silenzio, si riaccendono delle luci sulla [[Firenze]] calcistica. Infatti, i '''fratelli [[Della Valle]]''', veri e propri calzolai che sulle suole e i lacci hanno fatto una religione, decidono di investire nel calcio fiorentino.


Nasce la '''Florentia Viola''', società composta da scarpari delle più svariate razze ed evoluzioni. Nonostante i vari investimenti, la società non riesce ad ottenere risultati positivi, per questo motivo i fratelli '''DDV''' e '''ADV''' dopo aver scoperto di avere un altro fratello chiamato '''DVD''', comprano tutte le azioni della ''US Pescatori dell'Arno''. I tifosi ricominciano a sognare quando '''Diego Della Valle 1''' riacquista il titolo dell'Associazione Calcistica Macellieri Firenze. Dall'unione di queste tre società, nasce '''l'Unione Sportiva di tutto e di più'''. Ma i Della Valle vogliono proprio strafare, e per saldare i debiti della gestione Cecchi Gori e riavere la denominazione storica della squadra, fanno [[pompini]] a tutto il mondo della giustizia sportiva e della Terra di Mezzo. Magicamente la squadra acquista la definitiva nomina di Fiorentina.
Le origini
StemmaLe origini della squadra viola vengono datate 1898 quando viene creato il primo gruppo calcistico della città di Firenze chiamato "Florence Foot-Ball Club". Il club è aristocratico e chiuso per cui il popolo non aveva alcun interesse a seguirlo. Nel 1902 però un gruppo di giovani (tra cui Italo Capanni, Mario Meloni e un certo signor Galluzzo, parente del futuro giocatore della Fiorentina) creò la "Itala F.C.": il campo da gioco si trovava a Campo di Marte. Nello stesso periodo nasce il "Club Sportivo Firenze" (1903), che inizialmente si dedicò solo al ciclismo ed altri sport minori e solo in seguito si occupò anche di calcio. Nel 1908, poi, nasce il "Firenze Football Club" tra i cui fondatori ci fu Oreste Gelli. Questa volta il campo da gioco era il Prato del Quercione, al Parco delle Cascine.


Sfruttando le enormi capacità dei pescatori aggregati al team, la Fiorentina fa un mega salto dalla [[Z3]] alla C2 e poi dalla C2 alla A in appena 2 anni (intere associazioni di studiosi si chiedono come abbia fatto). Ma questo non ferma i fratelli Della Valle, che ancora una volta, non vedendo crescere minimamente il livello prettamente calcistico della squadra, sfruttano le potenzialità del sito ''[[Luciano Moggi|moggi_ebay.com]]'' (dove è possibile comprare qualsiasi cosa\persona, nonché ricevere ricariche per il cellulare in omaggio) per rimanere aggrappati alla serie A.
Nel 1910 la "Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas" (fondata nel 1877) istituisce anche essa una sezione dedicata al calcio, nata in realtà per una scissione interna al "Firenze Football Club". Entrambi giocarono sul Prato del Quercione, ma i due terreni da gioco vennero separati da una corda sorretta da qualche picchetto piantato per terra. Il dissidio tra le due società crebbe: gli sportivi della Libertas venivano chiamati "ghiozzi rossi" a causa dei frequenti tuffi nel fosso che delimitava il campo (come i pesci chiamati volgarmente ghiozzi), per recuperare il pallone e per la loro maglia di colore scarlatto che indossavano. Questi stessi furono sfrattati dalle Cascine e andarono presso il campo di via Bellini, inaugurato il 22 aprile 1922.


Ma la giustizia sportiva non giudica positivamente nemmeno queste manovre (pignoli...): la Fiorentina viene penalizzata e i fratelli Della Valle sodomizzati da [[Pingu]] ed esiliati sul pianeta delle scimmie.

La fondazione

Club Sportivo Firenze
Alla fine le uniche squadre calcistiche che spiccavano a Firenze erano il "Club Sportivo Firenze" e la "Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas". Nessuna delle due però era particolarmente brillante in campo nazionale. Per risolvere questo problema i due club sportivi pensarono di fare un sacrificio fondendo le due squadre per dare vita ad una nuova società che fosse più forte, sia come qualità che come fondi economici. È importante sottolineare che anche gli orientamenti del nascente regime fascista in materia di sport spingevano i sodalizi più recenti alla fusione ed all'accorpamento (ogni frazionismo che dividesse le città, anche solo in ambito sportivo, era infatti visto con sospetto dal regime). È indicativo di tale tendenza il fatto che le società nate in quel periodo, come l'Ambrosiana, il Napoli, la Roma e, appunto, la Fiorentina, furono il frutto di unioni di società preesistenti e, sia nel caso dei viola che in quello dei giallorossi, artefici delle fusioni fossero proprio i federali fascisti provinciali Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano e Foschi (mentre per l'Ambrosiana la richiesta venne addirittura avanzata da Mussolini in persona).

Il 3 luglio 1926 (anche se, alcuni documenti, riportano la data del 7 luglio 1926) la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas giocò la sua ultima partita ufficiale (ultima giornata del Campionato di Seconda Divisione della Lega Nord) contro il Prato con la seguente formazione: Sbrana, Farina, Posteiner, Barigozzi, Magnifico, Salvatorini, Mazzacurati, Focosi, Csapkay, Segoni II, Baldini. Il risultato finale: 1-1, con reti di Miliotti per i lanieri e pareggio gigliato di Baldini. La classifica finale consentì alla squadra fiorentina l'ammissione alla rinnovata cadetterìa, nel quadro della riforma dei tornei della FIGC intervenuta quell'anno.


PGF Libertas
Grazie al piazzamento della Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas, la Fiorentina poté dunque iscriversi al nuovo Campionato di Prima Divisione, equivalente alla Serie B dei giorni nostri.

La Fiorentina venne fondata il 26 agosto 1926 in uno studio notarile dalla fusione tra il "Club Sportivo Firenze" e la sezione calcio della "Palestra Ginnastica Libertas". Il primo presidente fu il Marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, che rimase tale per quindici anni mentre il primo allenatore fu Károly Csapkay.

In quei giorni le cronache dei giornali furono occupate dalla morte del leggendario Rodolfo Valentino, avvenuta tre giorni prima, e la notizia fu perciò relegata in uno smilzo trafiletto de La Nazione che si compiacque dell'avvenuta fusione: "scomparso il dualismo fra i maggiori sodalizi che praticano questo genere di sport in Firenze è ora possibile vedere gli ex soci del Club Sportivo e della Libertas fraternizzare"

A metà settembre venne annunciata l'amichevole della squadra fiorentina con il Signa, club calcistico di un paese vicino, che batte per 2-1 la neo formazione viola. La Nazione, il 20 settembre 1926, scrive: "Il debutto della squadra fiorentina che dovrà fra breve iniziare il campionato di prima divisione non è stato felice. I concittadini sono stati battuti da Le Signe per 2-1. L'A.C. Fiorentina ha avuto il torto di cominciare un po' tardi gli allenamenti della squadra. Ma la colpa non crediamo debba ascriversi del tutto gli intendimenti dei dirigenti del nuovo sodalizio calcistico...'"


Maglia storica
Tre giorni dopo la sconfitta con "Il Signa", la Fiorentina disputò un'altra amichevole contro la Sampierdarenese pareggiando 2-2. Le formazioni della squadra fiorentina schierate nei due tempi furono:

1° tempo: Serravalli, Posteiner, Bargioni, Salvatorini, Segoni, Tuti, Focosi, Nichel, Bolteni (Volk), Baccilieri, Bandini
2° tempo: Sbrana, Posteiner, Benassi, Salvatorini, Longoni, Carulli, Baldini, Nichel, Bolteni (Volk), Baccilieri, Bandini.
I colori sociali erano inizialmente gli stessi di Firenze: il bianco ed il rosso. La maglia da gioco era mezza bianca e mezza rossa anche se da Colle Val d'Elsa nel 1927 arrivarono le maglie della Colligiana a spicchi biancorossi (un dono fatto dai colligiani in onore dell'antica fratellanza Colle-Firenze) che nel 1929, si dice per un errato lavaggio[3], portarono al colore viola, colore che piacque subito alla dirigenza ed ai tifosi, e per questo divenne quello ufficiale della squadra.


==Tempi moderni==
==Tempi moderni==
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==Calciatori famosi==
==Calciatori famosi==
===CAMPIONI VIOLA===
===Bidoni attuali===

*[[Adrian Mutu]] ma chi?!? SI I ' FENOMENO!!!
*[[Riccardo Montolivo]] ma chi?!? QUELLO CHE KE SEMBRA ANTOGNONI?
*[[Alberto Gilardino]] IL MIGLIOR CENTRO AVANTI DELL'ITALIA


*[[Adrian Mutu]] (ma chi?!? Il [[Romania|Rom]]???)
LA VIOLA NON SI TOCCA !!!!
*[[Riccardo Montolivo]] (ma chi?!? Quello brutto con la faccia da bambolina???)
*[[Alberto Gilardino]] (ex bidone [[Milan]])
*[[Almiron]] (lo Scarson)


===Emigrati altrove===
===Emigrati altrove===

Versione delle 22:00, 4 giu 2009


Risponderò solo in presenza del mio avvocato!

Lui conosce metodi molto più convincenti dei miei per spiegarti che qui non sei il benvenuto. Sento la necessità impellente di mandarti gentilmente qui, ma il mio amico immaginario Babbi l'orsetto mi suggerisce di mandarti qui.

La Fiorentina può essere tutto ciò che si vuole: una bistecca di dinosauro, una paesana con le ascelle sudate, una razza aliena, una agrodolce ventata di feci, una squadra di calcio.

Storia

La Fondazione

Intorno al 1926, dall'unione di un pugno di campagnoli, il cui unico scopo nella vita era far gioiosamente pascolare delle mandrie di mucche viola (rinominate in seguito Milka), venne fondata l'Associazione Calcistica Macellai Firenze. Lo scopo di questa associazione era quello organizzare ogni prima domenica del mese una festa in piazza, a cui accorreva tutto il paese. Gli allevatori, il cui compito era quello di fare ingrassare le vacche viola il più possibile, posizionavano le povere bestie al centro della piazza. Al segnale, il popolo (composto allora per lo più da matusa, e da giovani che amavano mangiarsi le parole) si scagliava su ogni singolo animale prendendolo a calci fino ad ucciderlo. Al vincitore (colui che riusciva ad uccidere e mangiare più vacche), veniva consegnata una targa al merito e un dildo a forma di David di Michelangelo. Questa festa divenne col tempo un vero e proprio evento mondano per i Fiorentini, nonché una cartolina eccellente per Firenze, nella quale ogni prima domenica del mese si ritrovavano parecchi turisti, Irlandesi, Vikinghi, Maya e sopratutto Hobbit provenienti dalla Terra di Mezzo. In questo modo l'ACMF divenne sempre più importante e rispettata in tutto il mondo.

Dagli anni d'oro al declino

Il futuro roseo di quest'associazione venne distrutto con l'avvento del regime di Vittorio Cecchi Gori. All'inizio, Vittorio era così orgoglioso di partecipare alla tanto amata festa, che introdusse diversi giochi cavallereschi, come tributo alla nobile storia della città, come ad esempio la gara dei rutti e la guerra dei peti fumanti, competizioni che fecero sognare intere generazioni fiorentine. All'improvviso però, in una normale domenica di festa, Vittorio Cecchi Gori, poco prima di dare il via alle celebrazioni (con le mucche già schierate normalmente al centro della piazza), fu catturato dallo sguardo penetrante, dalla chioma bionda e dalle tette spropositate di una di queste. Decise di fermare tutto e annullò la festa, lasciando i cittadini disperati in lacrime e i turisti sotto shock. Quello che sembrava essere un inconsueto imprevisto, divenne un incubo, difatti Vittorio, nel frattempo sposatosi con la vacc... ehm, Valeria Marini, per rispetto di questa, proibi definitivamente lo svolgersi della festa.

La rifondazione

Sentendosi in colpa per aver tolto ai poveri fiorentini l'unico sport per il quale potevano provare gioia, il buon Cecchi Gori decise di rifondare l'ACMF unendola ad altre 2 piccole società che erano sorte in quel periodo: il CUS Arno e la Fondazione Sportiva Consumatori Di Fiaschi di Vino, creando così l'AC Fiorentina e la iscrive al campionato italiano di calcio.

La squadra esordisce in campionato contro la Polisportiva Superstiti di Pompei, rimediando una cocente sconfitta per 16 a 0. La squadra però non molla e nonostante le sconfitte riesce sempre a ridurre lo svantaggio in termini di goal, partita dopo partita (memorabile la sconfitta interna contro il Real Filibustieri di Piombino per 4 a 0: il pubblico presente si diede alla pazza gioia, sacrificando vergini e dando vita a lunghissimi caroselli in tutta Firenze. Vittorino, volendo sfruttare il momento positivo, per far pace con il popolo definitivamente, decide di ingaggiare uno dei calciatori più forti del calcio mondiale. Approda con immenso stupore alla Fiorentina l' elfo Legolas (o Legolas Thranduilionm) proveniente dalla FC Bosco Atro.

Al peggio non c'è mai fine

Con l'ingaggio del giocatore della Terra di Mezzo, la Fiorentina riesce a concludere le stagioni non più all'ultimo, bensì dal penultimo al terzultimo posto in campionato, retrocedendo con onore prima in serie B, poi in C e per finire in Z3. Purtroppo, in virtù delle pluriretrocessioni, il Re Elrond Mezz'elfo, signore di Gran Burrone e presidente della FC Bosco Atro chiese il pagamento di una clausula relativa al trasferimento di Legolas alla Fiorentina. Clausula fino ad allora ignota, che prevedeva un conguaglio da parte della Fiorentina di un milione di euro ogni qual volta la società viola venisse retrocessa in una serie inferiore. La Fiorentina fallisce per via dei debiti e Vittorio Cecchi Gori viene esiliato insieme alla sua adorata vacca e si ritira a vita privata, fiero di aver aperto la strada alle varie calciopoli e vallettopoli. A quel punto, scomparso il Regime Cecchigoriano, alcuni attivisti Fiorentini decidono di rifondare per l'ennesima volta (si sa, i fiorentini son testardi...) l'ACMF per ridar vita all'antica festa della prima domenica del mese. Ed è proprio a quel punto che arriva la mazzata finale: proprio durante i preparativi della festa, il Governo Italiano vieta il commercio della bistecca fiorentina. In paese la notizia venne accolta con sconforto e delusione, i suicidi di massa e rapimenti alieni divennero innumerevoli e di lì a poco anche l'Associazione Calcistica Macellieri Firenze cessò finalmente di esistere.

Rinascita con gli scarpari

Dopo anni di assoluto silenzio, si riaccendono delle luci sulla Firenze calcistica. Infatti, i fratelli Della Valle, veri e propri calzolai che sulle suole e i lacci hanno fatto una religione, decidono di investire nel calcio fiorentino.

Nasce la Florentia Viola, società composta da scarpari delle più svariate razze ed evoluzioni. Nonostante i vari investimenti, la società non riesce ad ottenere risultati positivi, per questo motivo i fratelli DDV e ADV dopo aver scoperto di avere un altro fratello chiamato DVD, comprano tutte le azioni della US Pescatori dell'Arno. I tifosi ricominciano a sognare quando Diego Della Valle 1 riacquista il titolo dell'Associazione Calcistica Macellieri Firenze. Dall'unione di queste tre società, nasce l'Unione Sportiva di tutto e di più. Ma i Della Valle vogliono proprio strafare, e per saldare i debiti della gestione Cecchi Gori e riavere la denominazione storica della squadra, fanno pompini a tutto il mondo della giustizia sportiva e della Terra di Mezzo. Magicamente la squadra acquista la definitiva nomina di Fiorentina.

Sfruttando le enormi capacità dei pescatori aggregati al team, la Fiorentina fa un mega salto dalla Z3 alla C2 e poi dalla C2 alla A in appena 2 anni (intere associazioni di studiosi si chiedono come abbia fatto). Ma questo non ferma i fratelli Della Valle, che ancora una volta, non vedendo crescere minimamente il livello prettamente calcistico della squadra, sfruttano le potenzialità del sito moggi_ebay.com (dove è possibile comprare qualsiasi cosa\persona, nonché ricevere ricariche per il cellulare in omaggio) per rimanere aggrappati alla serie A.

Ma la giustizia sportiva non giudica positivamente nemmeno queste manovre (pignoli...): la Fiorentina viene penalizzata e i fratelli Della Valle sodomizzati da Pingu ed esiliati sul pianeta delle scimmie.

Tempi moderni

La Fiorentina si riprende nella stagione 2007-2008 qualificandosi ai preliminari di Champions League lasciando il Milan in coppa UEFA (i tifosi milanisti in seguitò a ciò sodomizzeranno Pato per 72 ore).Questo importante traguardo verrà festeggiato dai Della Valle con un grande colpo di mercato: l'acquisto di Cochino Vieri, fratello minore di Christian e schiappa come lui. Egli sarà, secondo la veggente Mara Carfregna, colui che farà uscire la squadra al primissimo turno di Champions, sbagliando un rigore (proprio come fece il fratello nella semifinale di Coppa Uefa).

Calciatori famosi

Bidoni attuali

Emigrati altrove

Curiosità

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  • Della Valle e Pantaleo Corvino, durante gli incontri in ossequio a Don Moggi, si fecero prendere per il culo e comprarono i loro stessi giocatori, che vendettero l'anima alla Gea. Don Moggi li perdonò, restituendo loro i giocatori, ma disse a Corvino "la prossima volta più attenti e baciate le mani".