Gas

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Il gas o stato gassoso è uno degli stati di aggregazione della materia, insieme allo stato solido, quello liquido, il plasma e la frittata.

Tipi di gas

Il noto gas responsabile dell'effervescenza: il gas-sosa

Il gas più comune è l'aria: è invisibile ma ci circonda, proprio come Dio, con la differenza che se si smette di credere nell'aria e ci si rifiuta di respirarla, si muore davvero. È composta dal 21% di ossigeno e dal 78% di azoto. Quest'ultimo non serve assolutamente a nulla per il nostro metabolismo, da cui il soprannome di Gas Filler.

Un altro gas molto importante è il metano. Il metano è un'idrocarburo che serve a molti scopi:

  • Accensione dei fornelli in cucina.
  • Detonazione di flatulenze.
  • Suicidio da tubo di scappamento.

Da ciò si evince che il metano è un gas davvero molto utile, coerentemente col motto "Il metano ti dà una mano".[1] Ulteriore, fondamentale gas è il gas nervino, usato come simpatico diversivo per i soldati della Prima Guerra Mondiale, che forse si auguravano al suo posto una dose di gas esilarante.

Ancora, l'elio è un gas particolare che, se inalato, rende la voce delle persone acuta come quella del tizio biondo dei Cugini di Campagna, ma senza bisogno di strizzarsi le nespole. L'elio è anche usato per gonfiare i palloncini alle fiere, ma ne esce sempre un po', di modo che dopo un paio di giorni durante i quali il fortunato bambino ha potuto divertirsi con una facciona di Topolino fluttuante per la casa, si deprima contemplando una massa flaccida con le orecchie tonde stramazzata al suolo, con la stessa espressione di un cane cinghiato dal padrone.

Studio dei gas

L'effetto notato dai Neanderthal, o dal tuo cuggino quando gioca con l'accendino in bagno

Si narra che la scienza dei gas abbia visto i propri natali agli albori del genere umano: gli uomini di Neanderthal, si accorsero che, strizzando gli addominali in modo da produrre un suono roboante vicino a un falò, questo mandava un guizzo (oltre che un tipico aroma di cervo in avanzato stato di decomposizione), e cominciarono a domandarsi che cosa provocasse questo fenomeno. Tra il '600 e il '700, il signor Boyle (che ha tutto - ma proprio tutto - a che vedere con quell'attrezzo che scalda il bagno) lavorava nella distilleria paterna. Così, tra un boccale di birra e l'altro, si accorse che premendo i vapori dell'alcol dentro un barattolo, questi si contraevano.

« Non ci si può mai preparare abbastanza alla morte - Hic! »
(Robert Boyle in pieno stato di ebbrezza)

Ancora nel '700, l'eminente scienziato Amedeo Avogadro proseguì lo studio dei gas, enunciando il suo famoso principio:

« Volumi uguali di gas diversi...sono libri che non valgono niente »
(Il principio di Avogadro)

Avogadro fu noto anche per il suo Numero di Avogadro, talmente grande che nessuno riusciva a ricordarselo e non gli telefonavano mai.

Gas perfetti

Robert Boyle al piano di lavoro

Un gas perfetto è il migliore che potete immaginare. Ha molecole puntiformi, niente interazioni, urti elastici e sa stirare le camicie. I gas perfetti servono a studiare i gas reali attraverso un modello fittizio, immaginario e completamente irreale, in perfetta coerenza con il metodo scientifico.

Qualunque professore di chimica fisica o di termodinamica uscirà prima o poi con questa frase:

« Ragazzi, io sono smemorato e non ricordo nemmeno una formula. Ma l'unica, davvero l'unica che bisogna ricordare è la legge universale dei gas perfetti! »

Salvo poi domandare all'esame cose del tipo: "Mi calcoli il coefficiente di Joule-Thomson" o "Mi ricavi l'espressione analitica per il calcolo della pressione osmotica in funzione dell'attività delle specie in soluzione attraverso l'uso del potenziale chimico", destando malcontento negli studenti. A ogni buon conto, ecco la legge incriminata:

Per chi lavora veramente nell'ambiente chimico, si rivelerà utile tanto quanto un frigo a pedali in mezzo al deserto del Gobi.

Note

  1. ^ Ma se il metano ti dà una mano, che cosa potrà mai darti il propene?