Barracuda

Sphyraena indigestis
Classificazione scientifica
Regno Animali anoressici
Sottoregno Distrazioni del Padreterno
Phylum No, ha le scaglie
Famiglia Peeeeeeeesci
Genere Che è meglio evitare
« Al quinto giorno il Creatore si accorse che era venerdì, quindi si affrettò a fare i pesci, altrimenti si finiva per digiunare. Creò la spigola e vide che era cosa buona; creò il dentice e vide che costava meno; creò la mazzancolla e vide che era allergico ai crostacei; creò lo scorfano e vide che era cosa brutta; creò il barracuda e vide che stava facendo una cazzata dopo l'altra, era ora di riposarsi. »
(Genesi, 69.6.9: Col sarago si metterà prima l'aglio o il prezzemolo?!.)

Barracuda è il nome con cui vengono accumunate 26 specie di pesci carnivori, uniche del genere Sphyraena e uniche a destare conati di vomito al primo sguardo. Il mondo accademico, nell'annuale riunione tenuta a San Francisco, ha stabilito (alla nona votazione) che il barracuda è brutto come una bestemmia in chiesa.
Milioni di anni di evoluzione ne hanno fatto una perfetta macchina di morte, un predatore formidabile, un cacacazzi come ce ne sono pochi. I pescatori di halibut delle isole Fær Øer ritengono il barracuda latore di sfortune inimmaginabili, tra le specie che solcano i mari è seconda solo alla sgualdrina moldava messa clandestinamente su una grossa nave.
È purtroppo consuetudine dar credito ad alcuni falsi miti che si sono creati attorno alla figura del barracuda, contrariamente a quanto si pensa:

  • è un genitore affettuoso e gioca volentieri con la propria prole, il tempo necessario a fargli abbassare la guardia per divorarla agevolmente;
  • non è imparentato col pesce siluro, sono solo buoni amici ed ogni tanto si scrivono;
  • non è imparentato con Pippo Baudo, anche se condividono il 74% del DNA;
  • per avvicinare un barracuda non basta agitargli un faccia una bambolina (come afferma invece Ligabue);
  • il modo migliore per pescarlo non è con un'esca viva, la dinamite è molto più efficace.

Quando si viene circondati da un branco di barracuda affamati, pare che l'unico modo per salvarsi sia restare immobili, ma nessuno è mai sopravvissuto per confermare questa teoria.

Probabile origine

 

La sola esistenza del barracuda mina seriamente il dogma religioso dell'infallibilità divina. Se diamo per vera la Genesi, non possiamo esimerci dal valutare in modo severo la domanda:

« Dio c'è o ce fa? »

Di sicuro non è l'unico animale che solletica l'inquietante interrogativo, non si spiega nemmeno la presenza sulla terra della vedova nera, dell'axolotl e di Maurizio Lupi. Se chiediamo ad un prete dirà che "fa parte del disegno divino", un prete moderno userà probabilmente il termine scarabocchio, per tutti gli altri restano comunque emerite boiate. Una delle ipotesi scientifiche più affascinanti, che giustifica in parte l'esistenza del barracuda, è quella del vanaglorioso ittiologo Örn Ívar Sigþórsson, massimo esperto mondiale di barracudia, che recentemente ha scritto:

« Il barracuda nasce dall'incrocio di uno squalo con un lattarino. Posso affermarlo senza tema di smentita, nessuno mi prenderà sul serio abbastanza per farlo. »
(Örn Ívar Sigþórsson, Datti all'ittica (Oceanografia per principianti), Collana "I pratici", Amburgo 1969, Ed. Capitan Findus.)

Descrizione

 
Si finisce sempre per fare a chi ce l'ha più lungo.

Non è stato semplice studiare nei dettagli l'anatomia di questo pesce, a causa del suo carattere di merda e del suo aspetto non proprio attraente. Tutte le informazioni attualmente disponibili sono giunte grazie alla zelante dedizione di pochi volontari e di alcuni disperati con tendenze suicide che dalla vita avevano ricevuto solo dolori, miseria e sconforto.

Anatomia

Il barracuda presenta un corpo molto allungato, infatti il modo corretto di scriverlo dovrebbe essere "m o l t o a l l u n g a t o", ma spesso le necessità tipografiche hanno la meglio sulla correttezza. Pazienza. La testa si presenta anch'essa molto allungata, sul modello della regina Nefertiti. È provvista di grandi occhi allungati e due file di denti sporgenti, affilati e allungati. A differenza della maggior parte dei pesci, non presenta la mascella superiore protrattile, in compenso è ulteriormente allungabile. Sul dorso presenta incredibilmente delle pinne dorsali, dove ci si sarebbe aspettato di trovare l'ombelico. In regione caudale è occasionalmente presente una coda, assai forcuta ed allungata. La pelle è ricoperta da piccole scaglie che, una volta essiccate, costituiscono la superficie scabrosa presente sulle scatole di fiammiferi. La livrea è di color argento metallizzato, con linee brune laterali che denotano un carattere incline alla tronfia ostentazione, un senso dell'estetica molto relativo e una palese truzzità coatta. Il barracuda è inoltre allungabile come un pene in erezione: le sue misure possono variare dai 45 cm da moscio fino ai 180 cm in piena potenza ed a seconda della specie. Comunque dopo un'eiaculazione torna presto alle dimensioni di partenza.

Alimentazione

Il barracuda ha un appetito formidabile, simile alla fame chimica che presentano i fumatori di cannabis e consuma una quantità spropositata di energia, come un vecchio Maggiolino anni '60, emettendo nelle acque circostanti gas di scarico pestilenziali, che provocano blocchi della circolazione ittica anche a grandi profondità. Si dice che il nutrimento del barracuda sia costituito da pesci, crostacei e molluschi. In caso di crisi economica può giungere anche a nutrirsi della sua prole, specie quando, per un motivo o per un altro, viene interrotta l'erogazione degli assegni familiari. Ma il barracuda non è essenzialmente ittiofago: si nutre di ciò che si trova davanti, quindi se nel mare si trovassero frutta, ortaggi e fiorentine di manzo si nutrirebbe di quelle. Tuttavia non sopporta i condimenti troppo acidi tipo il sugo di pomodoro o la salsa Worcester, dai quali si tiene accuratamente alla larga. Quando sferra un attacco a qualche preda, il barracuda non adotta alcuna tattica particolare: parte a razzo, azzanna la preda e la divora in cinque morsi esatti. Poi parte a razzo e azzanna un'altra preda. E via così fino a desertificare un intero tratto di mare, mentre i terricoli danno la colpa all'inquinamento secondo l'attuale tendenza ambientalista.

Riproduzione

Il barracuda, raggiunta l'età adulta, si riproduce durante la stagione degli amori, che nel Mediterraneo va da settembre ad aprile. Fino a quel momento, come tutti gli adolescenti, si ammazza di seghe. La fecondazione avviene quando la femmina depone le uova in acque costiere poco profonde. Il maschio le frulla, le mette in padella con un filo d'olio e mezza cipolla affettata a julienne e, una volta cotta (non troppo), si rimpinza di frittata. Ricaricato dal pasto si butta a pesce[ma no?] sulla femmina e la sbatte come un tappeto per dodici volte consecutive. Poi si fuma una sigaretta. I piccoli di barracuda nascono allorché vengono espulsi dall'ano paterno sotto forma di feci. Appena nati sono già in grado di cacciare, ma essendo puzzolenti fanno scappare le prede, ecco perché fino alla pubertà vivono a carico dei genitori.

Rapporti con l'uomo

Le fonti giudicate attualmente più fededegne[senza fonte] riportano diversi casi in cui l'uomo è stato attaccato dal barracuda, specialmente quando quest'ultimo è particolarmente corpulento e smargiasso. Chi ha perso una mano, chi un piede, chi i gioielli di famiglia, tutti comunque concordano sul fatto che il barracuda sia un pesce poco propenso al dialogo e alle divagazioni pacifiche. Sulle mense degli umani ci capita di rado, vuoi perché non viene quasi mai invitato, vuoi perché di frequente le sue carni possono causare avvelenamenti da ciguatera, un'intossicazione alimentare che provoca prurito, disfagia e una gran voglia di comportarsi come Tina Cipollari. Talvolta, giunge la morte a stendere un velo pietoso sulla sofferenza del soggetto, ragion per cui il barracuda viene pescato solo nelle gare di pesca sportiva: chi ne pesca uno può aizzarlo contro la giuria che, per evitare i suoi morsi, gli assegnerà sicuramente la vittoria.

Specie

 

Il genere comprende le seguenti specie:

Genere Sphyraena

Specie Nome comune Principali caratteristiche
Sphyraena acutipinnis Barracuda pinna aguzza Si incastra sempre tra i coralli, finendo spolpato dalle mazzancolle
Sphyraena afra Peters Barracuda africano Vive in estrema periferia e se manca qualcosa incolpano lui
Sphyraena argentea Barracuda benestante È il più ricco e guarda con sospetto quello sopra
Sphyraena barracuda Barracuda semplice È diffuso in tutti i mari della terra, escluso il Mar Molada
Sphyraena borealis Barracuda wow! Capita raramente di vederlo, ma è davvero favoloso
Sphyraena chrysotaenia Barracuda piagnone Si lamenta sempre per la mancanza di cibo
Sphyraena ensis Barracuda spadino Simile al pescecane gladio ma leggermente più corto
Sphyraena flavicauda Barracuda briatore Si accoppia volentieri con la femmina della specie africana
Sphyraena forsteri Barracuda forestiero (o migratore) Lo riconosci per l'aria spaesata
Sphyraena guachancho Barracuda messicano Non lo trovi tra le 14.00 e le 17.00, perché fa la siesta
Sphyraena helleri Barracuda regina Questa per capirla bisogna essere nati prima del 1974
Sphyraena iburriensis Barracuda tango Questa per capirla bisogna essere di Parigi
Sphyraena idiastes Barracuda idiota Molto simile alla specie obtusata ma più volpino
Sphyraena japonica Barracuda musogiallo Uccide le sue prede con tecniche ninja
Sphyraena jello Barracuda scarafaggio Vive a grandi profondità sottomarine in gruppi da quattro
Sphyraena lucasana Barracuda stellare Questa per capirla bisogna essere appassionati di fantascienza
Sphyraena novaehollandiae Barracuda australiano (o boomerang) Ha la forma a banana e torna sempre indietro
Sphyraena obtusata Barracuda più scemo Molto meno furbo della specie idiastes
Sphyraena picudilla Barracuda coda piccola (o codino) Unica specie che emette il verso ohmmmmmm
Sphyraena pinguis Barracuda pinguino Unica specie che prega
Sphyraena putnamae Barracuda Cicciolina Unica specie che si accoppia con i cavallucci marini
Sphyraena qenie Barracuda zingaro Unica specie che vive alle spalle delle altre
Sphyraena sphyraena Barracuda barracuda Specie compulsiva
Sphyraena tome Barracuda acchiappone Specie tipica dello Spagnogallo che ruba alle altre il cibo
Sphyraena viridensis Barracuda mediterraneo Specie utilizzata per "ripulire" gli sbarchi finiti male
Sphyraena waitii Barracuda paziente Si nutre solo di medici

Voci correlate