Non ci resta che piangere

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera... finché non ci beccano!
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Massimo Troisi scorge la figlia di Gino Paoli dalla sua abitazione con le mani dove sappiamo.
« Ma nove per nove farà ottantuno? »
(Massimo Troisi su dubbi esistenziali)
« Giuliano del Capecchio? Giuliano del Capecchio?! Ma che ne so chi sono, non lo so, c'è la setta d'Andrea del Salomone con huelli di Savonarola non lo so che vogliono...fanno un casino, vengan qua, danno foco a tutto, noi s'è sempre bujo...se ti metti un vestito più sg'hargiante ti pigliano e ti danno foco, non poi guardà le donne, non poi andà in giro, se tu tocchi le donne ti taglian la mano, ma non lo s'oh, hanno rovinatoh huesta cittadinah...M' HANNO MORTOH IL FRATELLOH PIÙ PICCINO, MALEDETTI! »
(Vitellozzo rosika per la morte del fratello.)


Non ci resta che piangere è un film scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi, con l'ausilio di Silvio Muccino e la benedizione di Germano Mosconi.

Il film ha fatto un sacco di successo.

Nel 2015 uscirà la versione rifatta con un finale a sorpresa interpretato da Paris Hilton avvinghiata a Marco Masini.

Trama

Avvertenza:
Questo articolo contiene dettagli che potrebbero rovinarti la "sorpresa", come per esempio il fatto che

Non riescono a fermare Cristoforo Colombo e rimangono intrappolati nel medioevo
Beh, ormai che l'ho detto puoi anche leggere tutto...

Mario (Massimo Troisi) e Saverio (Roberto Benigni), stanchi della vita moderna, fuggono da un casellante abulico e si ritrovano in una stradina sterrata. Soggiornano in una locanda assai spartana e il mattino dopo scoprono di ritrovarsi nel miserabile paesello di Frittole, famoso per le sue rievocazioni storiche medievali dell'anno millequattrocento - quasi milleccinque .

I due protagonisti però questo non lo sanno, e non lo sanno perché nessuno glielo va a dire. Così per un'ora e quaranta minuti credono di essere ritornati indietro nel tempo e gli abitanti di Frittole zitti. Mario e Saverio tuttavia si abituano presto alla nuova situazione e decidono di sfruttarla a loro favore, ad esempio tentando di attribuirsi canzoni dei Beatles oppure cercando di battere a scopa Leonardo Da Vinci. Conoscono l'energico Vitellozzo e cercano di entrare nelle grazie di Girolamo Savonarola con una lettera ricca di sentimento e povera di senso logico. Nel finale c'è il disperato tentativo di bloccare la partenza di Cristoforo Colombo, che intanto ha pensato bene di non aspettare loro e si è già messo in viaggio. Mentre tornano indietro incontrano Leonardo su una locomotiva, segno che si era trattato solo di una candid camera nella quale i due sono cascati miseramente.

La trama è finita, leggete in pace.


Considerazioni filosofiche

Un fiorino! Coprotagonista del film.
« Sto film è una gran figata. A parte l'ultimo terzo che è 'na palla pazzesca, (causa del cambio di regia, affidata a Nino D'Angelo) è stupendo. Buona Notte Bianca. »
(Il famosissimo opinionista Walter Veltroni ha così sentenziato su questo film)
« Mi consenta di dire che ha pienamente ragione. »
(Silvio Berlusconi ha così sentenziato su Il famosissimo opinionista Walter Veltroni che parla del film)

Curiosità

  • È da poco in vendita il DVD, costa un fiorino... Hay!
  • La famosa scena del frate che attira l'attenzione di Troisi col saluto dei frati trappisti (seguaci di Santo Sparatrappo) medievali (ricordati che devi morire) in origine era stata interpretata da Richard Benson.

Collegamenti esterni