Riccardo Montolivo

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« Questo sarà l'anno del mio riscatto. »
(Riccardo Montolivo, ogni anno.)
« Allora speriamo che ti rapiscano! »
(Tifoso milanista in risposta a Riccardo Montolivo.)

Riccardo Montolivo è un invasore di campo che ogni domenica riesce a eludere la sorveglianza e a fingersi un calciatore.

Caratteristiche tecniche

Riccardo Montolivo è in grado di:

  • corricchiare;
  • respirare;
  • corricchiare e respirare contemporaneamente.

All'occorrenza sa anche sferrare dei calci al pallone, ma solo se è il pallone ad aggredirlo.
È stato spesso accostato ad Andrea Pirlo, perché sono entrambi maschi, italiani, di razza caucasica e... basta, direi che le affinità finiscono qui.

Carriera

:- Pazzini: “Mi è caduto il fazzoletto. Puoi raccogliermelo?”
- Montolivo: “Certo!”
- Pazzini: “SOTOMAYOR!”
- Montolivo: “!”
- Pazzini: “Sempre all'erta, Riccardo, sempre all'erta!”

Club

Cresciuto a Caravaggio, paesino bergamasco che ha dato i natali all'omonimo stupratore seriale, Montolivo dimostra fin da piccolo una predisposizione naturale per la danza classica. Visto però che indossare un tutù a Bergamo equivale a una condanna a morte, decide saggiamente di dedicarsi al calcio.
Dopo la trafila nelle giovanili, dove conosce la futura moglie Giampaolo Pazzini, Montolivo esordisce in Serie A in un Atalanta-Lecce del settembre 2004, sostituendo al 36' un cartellone pubblicitario rovinato da una pallonata.
Nella sua prima stagione, con Delio Rossi come allenatore, viene prevalentemente impiegato nel ruolo di oggetto contundente da lanciare sui tifosi avversari.

Nel 2005 Montolivo e Pazzini fanno fuitina e scappano a Firenze, dove vengono notati dal ds viola Pantaleo Corvino mentre limonano sul Ponte Vecchio.
A Firenze Montolivo mostra tutta la sua abilità nel lasciare la sua squadra in dieci uomini pur senza farsi espellere. Le sue corsette da settantenne col bypass e i suoi cross millimetrici per i paninari fuori dallo stadio gli valgono il soprannome di "nuovo Antognoni", un titolo che in precedenza era stato affibbiato a Walter Mazzarri, Manuel Rui Costa e a qualunque forma di vita in possesso di due gambe. Montolivo, pur dicendosi lusingato, rifiuta il paragone perché:

« Con la Fiorentina Antognoni ha vinto solo una Coppa Italia, mentre io spero di vincere molto di più! »

All'inizio della stagione 2011-2012 comunica alla dirigenza della Fiorentina di non voler prolungare il contratto in scadenza. La dirigenza della Fiorentina commenta:

« Ah, perché lei ha un contratto con noi? »
Montolivo in un autoritratto.

Nel 2012 Montolivo lascia la Fiorentina e passa al Milan. Il suo bottino con la maglia viola è di oltre 200 partite, la maggior parte delle quali presenziando da casa via Skype, e zero trofei vinti. Antognoni, ai microfoni di Sky, ha preferito non creare polemiche trincerandosi dietro a un enigmatico:

« PUPPAMI LA FAVA, BIONDINO! »

Al Milan, vista la presenza in squadra di Balotelli, Muntari e Boateng, Montolivo viene spostato dal ruolo di regista arretrato a quello di raccoglitore di saponette nelle docce.

Nazionale

Montolivo è il futuro della Nazionale. Da circa quindici anni.
Dopo qualche sporadica presenza come centrotavola durante la gestione Lippi, diventa titolare del centrocampo azzurro grazie al suo mentore Cesare Prandelli, uno che da giocatore si bagnava di nascosto la maglia per fingere di aver sudato.
Il 29 marzo 2011, in un'amichevole contro l'Ucraina, Montolivo indossa per la prima volta la fascia di capitano della Nazionale. Nello stesso momento una pioggia di rane si abbatte sull'Europa, Israele e Palestina firmano la pace, viene fatta chiarezza sulla strage di Ustica e il Papa confessa di essere ateo.
Il 10 agosto seguente, allo stadio San Peppino di Capri, realizza una tripletta contro la Spagna Under-13, venendo anche ammonito per aver rubato le carte Yu-Gi-Oh a un avversario.

Nel 2014 si frattura una gamba tentando di scassinare a calci un distributore di snack e perde così l'occasione di farsi umiliare dalla Costa Rica.
Ma non temete, Montolivo tornerà più forte di prima. Lui è il futuro della Nazionale.

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Curiosità

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  • Da bambino ha barattato il suo carisma con una Goleador alla Coca-Cola. E ci ha perfino guadagnato.
  • Crede che Atalanta sia il nome della città.
  • È stato dichiarato cerebralmente morto nel 1998.
  • Ha vinto il Premio Astro Nascente del calcio italiano dal 2005 a oggi.
  • Soffre di polidattilia a entrambi i piedi.
  • Si è dichiarato satanista solo per far arrabbiare la nonna.
  • Anche se sembra impossibile, la sua faccia non è la conseguenza di un terribile incidente in macchina.