Hidetoshi Nakata

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(Rimpallato da Nakata)
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Nakata, nell'immaginario collettivo
« Allora, io schiero Nakata Pecchia »
(Giocatore di fantacalcio che si rovina la stagione per fare un gioco di parole)
« Ah Dragon Ball, passame la palla »
(Tutti a Nakata)
« Arigatò? Questo è sushi »
(Totti in onore di Nakata)

Hidetoshi Nakata (giap. 中田 英寿; Yamanashi Kabayoshi Kanoshi, 22 gennaio 1977) è un ex calciatore giapponese.

Centrocampista centrale con propensione offensiva, fu spesso scambiato per un cinese dal tifoso ignorante medio italiano, che generalmente lo apostrofava con frasi quali:

« Tu volele pollo alle mandolle? »

Tra i più talentuosi calciatori asiatici di tutti i tempi, contando che il calcio è stato importato in Giappone solo nel 1990, è stato inserito da Pelé nel FIFA 100, la lista dei più grandi calciatori della storia ancora viventi, anche perché Pelè in Giappone fa un mucchio di soldi. Maradona ha commentato l'argomento con un lapidario:

« Pelè, Il solito fottutissimo paraculo »

Carriera

Questo è il primo italiano che Nakata ha conosciuto

Dal Giappone col furgone

Dal 1994 fino al settembre del 1998 militò nella J-League, passando una vita felice e ricca di soddisfazioni. Poi venne in Italia.
A portarlo fu il Perugia del Premio Nobel Luciano Gaucci, che già pregustava i milioni degli sponsor giapponesi e le battutacce con gli amici come:

  • "Hai visto? Non vedevo un giapponese correre così veloce dai tempi di Hiroshima".
  • "Me so preso Banzai".

L'Italia si dimostra mediamente razzista non credendo in questo ragazzo venuto dal sol levante; il pensiero di tutti nel vedere questo giapponesino toccare palla era infatti: "Ma chi si crede di essere? Holly e Benji?". Nonostante la sfiducia di tutti, Nakata si dimostra un ottimo giocatore, conquistando l'affetto dei compagni, i quali si impegnano quotidianamente per farlo ambientare al meglio. Per metterlo a suo agio Gaucci compra tutti i film di Bruce Lee da proiettare nella sala ristorante, e comincia un solido import export con Pechino per far arrivare quintali di involtini primavera. Le insistenze di Nakata nello spiegare che la Cina e il Giappone sono due paesi diversi, facevano a Gaucci lo stesso effetto di una sciacquata di coglioni. Dopo le prime grandi prestazioni, la stampa incominciò ad interessarsi di lui. Memorabile la prima intervista:

« Complimenti, quando sei entrato in area sembravi un kamikaze »
( Giornalista su Nakata. Risate in studio)
Questo è il secondo italiano che Nakata ha conosciuto

Lo scudetto con la Roma

L'anno dopo si trasferisce alla Roma, dove viene accolto con euforia dai tifosi. Diventa molto amico di Francesco Totti, il quale si rivela molto interessato a quell'esotico soggetto tempestandolo di domande quali:

« Perché hai gli occhi a forma di palla da rugby? »
« Ma perché ve magnate il pesce crudo? Non c'avete i fornelli in Giappone? »
« Questa essere automobile. Tu conoscere? »

Rimane memorabile la prestazione sfornata contro la Juventus alla 29a giornata, condita con un bellissimo gol da fuori area. A fine partita viene intervistato da un giornalista, che esclama:

« Complimenti, sembravi un kamikaze »
( Giornalista su Nakata. Risate in studio)

Quell'anno la Roma vince lo scudetto, grazie anche al contributo del giapponese. Totti per ringraziarlo decide di devolvere metà del suo stipendio ai bambini africani, specialmente quelli giapponesi.

Le altre squadre ed il ritiro

Dall'estate del 2001 al gennaio del 2004 Nakata militò nel Parma, con il quale vinse una Coppa Italia. Passò poi al Bologna e alla Fiorentina, dove nel 2004-05 concluse la sua carriera in Italia, per volare in Inghilterra. Mirabile i commenti della stampa dopo la partenza.

« Se n'è andato in aereo, proprio come un kamikaze. Non si smentisce mai »
(Giornalista su Nakata. Risate in studio)

Dall'Italia Nakata se ne andrà senza aver mai detto una parola e senza aver capito un cazzo.


Il traduttore di Nakata


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