Federico Marchetti

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Federico Marchetti col suo pallone preferito
« La doppietta di Vittek? Quel bambino era troppo simpatico, mi piaceva il suo modo di lanciare la palla nella porta! »
(Federico Marchetti al termine di Italia-Slovacchia (South Africa 2010))
« La mattina vado a correre e un giorno i ragazzi che andavano a scuola mi hanno salutato. [...]Hai presente Rocky che si allena e i ragazzini dietro? Beh, mi sono sentito Rocky. Io sono come Rocky: riscopro la vita! »
(Marchetti su aiutare l'autore di quest'articolo)

Federico Marchetti (Bassano del Grappa, 7 febbraio 1983), è un bambinone di 2,80 m di altezza per 1,90 m di larghezza, affetto da una rara forma di Peter Pan Regressive Autistic Syndrome, che nel giro di 2 secondi e mezzo lo fa regredire con l'età, portandolo a comportarsi come un bimbo di 6 anni al quale è appena stata sottratta, per punizione, la scatolina dei Gormiti.

Per anni Chicco Marchetti è riuscito comunque a nascondere i suoi problemi nel più semplice dei modi: tacendo, sempre.
Ecco svelato il motivo per cui i tifosi delle squadre in cui ha militato non hanno assolutamente idea di quale sia il suo timbro di voce, e lo ricordano come un ragazzo "riservato, taciturno, timido, introverso".

La vita

Il periodo d'oro

Federico Marchetti "Il sobrio" quando crede di non essere inquadrato.

Federiconuccio Marchettinone ha vissuto, tra il 2008 e il 2010, momenti di pura gloria sportiva: le sue prestazioni sono riuscite a fargli guadagnare addirittura l'appellativo di "Erede di Gigi Buffon".

Prima di lui c'erano riusciti solo


E altri.

Come distinguerli? Uno ama crogiolarsi oziosamente, lucidarsi i capezzoli e cospargersi la pancia di olio bollente, l'altro è un personaggio di fantasia.

Il segreto dell'exploit di Marchettinonuccio è legato, per sua stessa ammissione, al preparatore dei portieri del Cagliari, che è riuscito nell'impresa di invogliare il bambinone veneto a non far passare mai il pallone attraverso la linea di porta, descrivendogli quella sfera di cuoio come un proiettile sparato da Drakkon, il Dragone infuocato al servizio del Popolo del Vulcano, contro cui i Gormiti combattono con determinazione da decine e decine di puntate.

La crisi regressiva e la tribuna

Dopo aver concesso la gioia del gol a gente come Smeltz, Kopunek, e addirittura una doppietta a un tizio che si trovava là per caso, un certo Vittek, Federico ha deciso di rovinarsi la carriera, perché si era rotto di giocare sempre a quel gioco e dover sempre stare fermo a sentire le parolacce di quei signori ignoranti seduti nelle panchine dietro.

A fine agosto 2010 la patologia del bambinone padano si è manifestata in tutta la sua potenza e crudeltà, con un attacco convulso che l'ha portato a rilasciare una dichiarazione d'amore nei confronti di una squadra a caso, la Sampdoria .

« È quella con la maglietta più colorata e divertente! »

Ha spiegato poi Federico ai microfoni di RAI gulp.

Sampdoria che gli ha preferito chiunque... gente come Gianluca Curci, e addirittura il viados brasiliano Angelo/a Da Costa.

Il piccolo Chiccottuccio è stato così spedito in tribuna, dove ha già rischiato ben tre DASPO per aver cercato di introdurre all'interno dello Stadio oggetti contundenti e atti ad offendere.
Solo il pronto intervento di Massimo Cellino ha evitato il peggio: il Presidente del Cagliari, infatti, è riuscito a convincere gli addetti alla sicurezza che Federichettinone Marchetti le armi dei Gormiti le tiene sempre in tasca, senza alcuna malafede.