Giuseppe Bergomi

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bergomi quando faceva parte dei "Cugini di Campagna"
« Ma Bergomi che fa la telecronaca è una sovrattassa da pagare? »
(Telespettatore a caso su Bergomi)
« Grande gol, grandissimo, bellissimo! Nulla da fare per il portiere che non la vede nemmeno partire questa palla! Imprendibile... incredibile, grandissimo, Fabio, bellissimo!!! »
(Bergomi su calcio di rigore dell'Inter)
« Eh, fa fatica il Milan... »
(Bergomi commenta un 6-0 del Milan sull'Inter)
« È rigore, Fabio. »
(Bergomi su tuffo con doppio avvitamento carpiato e urlo pappalardiano)
« Che gran gol, Fabio! Bellissimo! Ha lasciato andar bene la gamba... caviglia rigida! »
(Bergomi commentando il 98,7% dei gol che vede)
« Molto fortunato... »
(Bergomi commenta l'ennesimo aggancio riuscito di Pato)
« Andiamo a Berlino, Fabio! »
(L'unica volta che Bergomi esulta)
« ...FABIO! »
(Bergomi per chiudere qualsiasi frase)

Giuseppe "Monociglio" Bergomi (Milano 329 a.C. - per sempre) è un venditore di fazzoletti che militava nell'Inter.

Biografia

Nato a Milano, una città ormai devastata dall'alitosi.

La sua passione per il calcio nacque quando aveva solo 14 anni. Un giorno di marzo, Beppe era seduto sotto un albero di mele marce, mentre ad un tratto, cadde una mela sul piede del giovane Bergomi. Lì arrivo la svolta della sua vita: decise di giocare a calcio. Fece il suo primo provino con una squadra allenata da un contadino tedesco. Il provino finì male per Bergomi che ne uscì con le gambe rotte. La sua prima squadra fu una squadra che militava nella serie XXX, il suo ruolo era quello del portiere. Del condominio. Nel 1979, il Presidente dell'Inter lo acquistò per 2 chili di merda.

Carriera all'Inter

Beppe Bergomi nella difesa dell'Inter mentre si prepara ad uno scatto. Notare l'atletismo e il monociglio.

Scartato per 2 volte dal Milan, perché era ed è un cesso galattico, Beppe si rassegnò ed entrò a far parte nel settore giovanile dell'Inter. Giocò la sua prima partita contro la Juventus. Gli juventini, vedendo Beppe Bergomi in azione con la maglia dell'Inter, pensarono che l'Inter avesse acquistato Chewbacca di Star Wars e non un solido[citazione necessaria] difensore.

Una volta scoperto che per giocare in difesa, tanto più nell'Inter, non serviva saper calciare il pallone, il più era fatto. Giuseppe Bergomi aveva licenza di colpire, a calci o con proiettili di fucile a pompa, tutto ciò che si avvicinasse a lui nell'area nerazzurra.

È il recordman di presenze nell'Inter dopo Javier Zanetti, il calciatore con le sopracciglia più folte mai visto in Italia, nonché il giocatore italiano ad aver vinto più Coppe Uefa e ad avervi giocato più partite.

La nazionale italiana era così disastrata da convocarlo, dal 1981 al 1998.

Intanto nell'Inter diventava sempre più un punto fermo. Fermo in tutti i sensi.

L'inamovibile[1] difensore instaurò una dittatura, restando al potere nell'Inter per un ventennio[2], dal 1979 al 1999 e ottenendo anche, grazie alla legge truffa e alle liste bloccate che gli consentirono ampie maggioranze nello spogliatoio interista, anche la fascia di capitano dal 1992 al 1999.

In tutto questo tempo riuscì a vincere solo un Mondiale e un Europeo con la Nazionale italiana e, in ventordici stagioni all'Inter, 2 scudetti, il mongolino d'oro, un premio Oscar come miglior trucco e un premio come Master of Horror.

Kiwipedia però è juventina e gli attribuisce un solo scudetto su due[3].

Carriera di allenatore

La carriera di Bergomi quale allenatore fu molto breve, un po' come l'intelligenza di Lapo Elkann. Allenò la squadra giovanile del Monza, ma finì presto perché la società brianzola non accettò mai che si presentasse in campo con la maglia dell'Inter e pretendesse di fare l'allenatore-giocatore nell'under 20. La sua carriera finì drasticamente nel 2000, quando cominciò a rompere i coglioni come telecronista di Sky.

Carriera come telecronista

Dopo la sua "brillante" carriera di allenatore, Beppe Bergomi fa il telecronista di Sky insieme ad un altro essere inutile che risponde al nome di Fabio Caressa. Dopo aver frantumato le palle con le sue inutili telecronache su Sky, sbarcò anche nel videogioco Fifa, dove si distingue per le sue frasi insensate e sconclusionate.

Bergomi mentre festeggia la vittoria nel Torneo Kinder, con una maglia dell'Italia tarocca.

Per ora continua a far il telecronista, con somma disperazione del popolo italiano, che avrebbe preferito altre calamità naturali.

Altri successi

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

Uno dei nipotini più giovani di Zio Bergomi.
  • Gli puzza l'alito e, quando piove, le ascelle.
  • È il fratello di Diego Abatantuono. Infatti agli inizi della sua carriera, visti i suoi folti baffi, onde evitare gli insulti e i fischi dei tifosi, costringeva il povero Diego ad andare in campo al posto suo e lui, in cambio, lo rimpiazzava sul set.
  • È il nipote di Breznev.
  • Si dice che Bergomi sia stato bannato da Wikipedia quando scrisse la pagina "Inter". Il motivo? Tasso troppo elevato di campanilismi.
  • Esiliato da Kiwipedia, scoprì Nonciclopedia e scrisse due celebri articoli: Milan e Juventus. Quando però lesse la pagina relativa alla sua squadra del cuore, la vandalizzò, venendo così bannato anche da Nonciclopedia.
  • Le sopracciglia di Bergomi sono visibili dalla Luna.

Note

  1. ^ Sì, nel senso di lentissimo.
  2. ^ Proprio come la Buonanima.
  3. ^ Quello dei record del 1989 e non quello del 1980.