Kakhaber Kaladze

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Kaladze sorpreso per essere in Nonciclopedia.


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Kakhaber Kaladze
« Sono felice di essere ancora al Milan e sono sicuro di poter dare il mio contributo anche questa stagione... »
(Kakhaber Kaladze ogni inizio stagione col Bbilan)
« Sono felice di essere arrivato su Nonciclopedia e sono sicuro di potere dare il mio contributo... »
(Kakhaber Kaladze su suo arrivo su Nonciclopedia)

Kakhaber Kaladze, nato a Samtredia (paese che vai, calciatore che trovi), Georgia, il 27 febbraio 1978 (stando al primo uomo infortunato di cui si abbia testimonianze) ovvero circa nel 20 D.S., è decisamente uno dei giocatori che ha contribuito di più affinché il Milan vincesse ciò che ha vinto negli ultimi anni grazie al suo..... beh essendo difensore il suo ruolo viene preso in considerazione quanto il ruolo dell'allenatore dei portieri della nazionale della Georgia (il suo paese,appunto), ma Silvio afferma che essendo lui titolare i suoi giovanissimi compagni possono stare in panchina senza litigare per un posto da panchinaro: i compagni di squadra provano per Kaladze una grande stima e vedono nel loro coetaneo un esempio da cui imparare.

La Carriera

Kaladze mostra il suo idolo tatuato sul braccio.

L'infanzia

Quando Kakhà era piccolo passava le giornate seguendo l'uomo tigre in tv e giocando a calcio con gli amici. La sua passione per l'uomo tigre lo portò, oltre a difendere onore, sentimenti e giustizia a difendere, nel calcio, la porta della propria squadra ma non avendo i guanti da portiere decise di diventare difensore: la sua vita continuava spensierata finché, durante una partitella, fu casualmente notato dal procuratore della squadra più forte del paese... purtroppo per lui però non seppe mai riconoscere la differenza tra il calcio e l'uomo tigre, e ne si ha la prova seguendo una delle sue tante partite.

Gli esordi

Nei circa 4 anni di gioco coi propri compagni georgiani vince campionati, coppe di Georgia e Supercoppe, oltre a detenere il record tuttora imbattuto di giocatori infortunati in un campionato (record europeo) con il quale riesce a decimare gli attaccanti presenti nell'intero stato; ma la società viene presa di mira dalla mafia russa, proprietaria di una squadra rivale e la società è costretta a mettere fuori rosa Kakhà a metà campionato. Il colpo per Kakhà è molto grande e comincia a sfogare la sua rabbia in incontri clandestini contro i galli quand'ecco che un uomo nota la sua abilità di lottatore....

« Ha i pugni nelle mani! »
(Maccio Capatonda su Kaladze)

Maccio e Kakhà cominciano una grande collaborazione, l'uno allena l'altro e Kakhà ritorna sulle copertine sportive dei giornali georgiani, grazie anche al numero di vittorie che Kakhà raccoglie consecutivamente dal suo esordio nel pugilato professionistico georgiano: Kaladze sarebbe potuto così diventare l'uomo tigre della boxe.

La svolta

Sarebbe potuto diventarlo se non ci fosse stata di nuovo la mafia russa in mezzo, fautrice del destino del povero georgiano,nel frattempo diventato quasi campione dei pesi massimi nella lega boxe georgiana. Infatti l'incontro che avrebbe definitivamente lanciato Kahkà a livello mondiale viene interrotto da una sparatoria fra due famiglie rivali della mafia russa. Kahkà è sul punto di appendere i guanti al chiodo ma Maccio, rientrato nel frattempo in Italia gli consiglia di raggiungerlo per riprovarci e non buttare all'aria i mesi passanti insieme inseguendo il sogno comune di entrare nella leggenda dello sport. Kakhà prende cosi un treno per l'Italia con scalo a Kiev, Ucraina, ed è proprio qui che Kaladze incontra un grande amico, Andrej Shemochenko. Kaladze arrivato a Kiev si ritrovo bloccato da uno sciopero dei treni e si mette a giocare con Sheva, che allora non era che un calciatore nella primavera della Dinamo Kiev. Ma Kaladze grazie a questo ragazzo ritrova la voglia di giocare a calcio e insieme, nella prima squadra della Dinamo Kiev, arriveranno ad alle fasi finali della Champions League. Sheva in particolare stupisce tutti per la bravura e viene ingaggiato dal Milan che darà poi un ingaggio pure a Kakhà.

Lo sbarco nel bel paese

Kaladze ringrazia la ola dei tifosi di San Siro dopo aver infortunato il dodicesimo interista nel giorno del derby.

Kakhà arriva finalmente in Italia, ringrazia Maccio (nel frattempo alle prese con il suo nuovo pupillo Geeno) e si concentra ora al 100% al calcio raggiungendo traguardi importantissimi con il Milan, nel quale è impiegato tutt'ora nel ruolo di centrale difensivo. Ma la mafia russa negli anni rossoneri di Kaladze riesce ancora un segno: Roman Abramovich deporta Sheva al Chelsea e per Kakhà è l'ennesimo duro colpo, con il quale gioca un brutto 2007 relegato quasi sempre in panchina (anno in cui il Milan prende tutti i trofei internazionali possibili) per poi riprendersi nel 2008, anno in cui (a fine estate) Sheva ritorna da Londra per la gioia, su tutti, proprio di Kaladze.

Palmares

  • 4 Campionati Georgiani
  • Insegnamenti sull' Essere Puggile da Maccio Capatonda
  • 1 Ucraine's Railways Cup
  • 2 volte il rossonero antipatico dell'anno
  • 1 Coppa del mondo nonno
  • L'inculata di Instanbul
  • Miglior uomo tigre georgiano
  • Record di giocatori infortunati in un campionato di calcio europeo
  • Record di autogol alla sua nazionale
  • 2 Autoreti contro l'Italia,che lo fanno salire in prima posizione nella classifica dei loffi!
  • Peggior giocatore al mondo

Curiosità

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  • Ogni volta che rompe l'osso di qualcuno la maschera dell'uomo tigre che ha sulla spalla ruggisce soddisfatta.
  • Kaladze è molto amico con Sheva, ma non è così sicuro Andriy ricambi...
  • Maccio è anche convinto che Kaladze abbia i calci nei piedi.
  • Kaladze ha deciso che il giorno che non infortunerà nessuno durante una partita di calcio potrà tornare a indossare la sua maschera dell'uomo tigre.
  • Covocato da Lippi in Nazionale, ha messo a segno una splendida doppietta nella gara d'esordio contro la Georgia il 5 settembre 2009
  • "Finalmente abbiamo la punta di peso che cercavamo" dichiarazione rilasciata da Galliani al termine di Georgia-Italia
  • Grazie alle sue prodezze nel match Georgia - Italia, ha conquistato il celeberrimo "Scarsone d'oro 2009" sottrendolo ai due favoriti Rivas(Inter) e Larrivey(Cagliari)