Ciro Ferrara

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« Bè sì, io e Fabio avere creato società molto buona e dare tanti soldi a bambini. »
(Ferrara cercando di intraprendere un discorso sensato)
« Ciro Ferrara? Ah sì, quel barbone a cui diamo un posto di lavoro per carità? È simpatico. »
(Marcello Lippi che risponde a una domanda sulle mansioni di Ciro Ferrara nella nazionale)
« Troooppo bùona! »
(Ciro Ferrara su formazione della Nazionale al Mondiale 2002)
« Nonostante la sconfitta, sono ancora io l'allenatore della Juventus »
(Ciro Ferrara qualche ora prima di essere esonerato)

Ciro Ferrara (Scampia, 11 febbraio 1967 - Juventus, 29 gennaio 2010) è un noto attore comico napoletano, che prima di intraprendere questo mestiere si ostinava a giocare a carte calcio, prima nel Napoli, e poi nella Juventus (se la si poteva chiamare squadra).

Carriera

Per non impiegare Ferrara la Juve era pronta a schierare davvero chiunque.

Appena iniziato a fare calcetto, gli allenatori gli insegnarono un po' di fondamentali, ma Ciro già dava dimostrazione dei suoi inaggiustabili piedi storti. Gli spiegarono le regole del calcio, ma con scarso successo: al posto di mettere in atto la regole del fuorigioco faceva il contrario e gli avversari andavano a segnare. Con un gioco di parole tipo: "Con noi sei sprecato, dovresti cambiare squadra", lo convinsero a cambiare squadra, approdando al Napoli. Qui subito diede dimostrazione di avere piedi storti e minima conoscenza del calcio, per cui venne usato per di più come raccattapalle. E proprio raccattando le palle conobbe l'amico di tante avventure, Fabio Cannavaro.

Intanto quelle poche volte che partecipava all'allenamento, si perdevano venticinque palloni, si infortunava mezza squadra, l'allenatore veniva ricoverato d'urgenza al Policlinico e il presidente del Napoli tentava il suicidio. Uno di pochi estimatori di Ciruzzo in squadra, oltre all'amico Cannavaro, era Diego Armando Maradona. Si suppone che quest'ammirazione fosse dovuta alla cocaina, di cui Diego non faceva per niente abuso.

Di solito le poche volte che Ciro giocava coincidevano con il giorno dopo un suo allenamento oppure in periodo di influenza. Quando iniziava la partita l'allenatore e il resto della squadra pregavano più che potevano per far giocare bene Ciro. Il suo esordio fu grandioso: il Napoli perse 13-0 contro la Tuscolaviterfiaconesenese, e tutti furono entusiasti della prestazione di Ciro. La sua seconda partita la giocò il campionato successivo a scudetto già vinto, e finì 23-0 per il Bari. Seguirono due anni d'assenza dai campi, fin quando un grave virus intestinale contagiò mezza difesa del Napoli e l'allenatore dovette schierarlo in campo. Era il giorno di Napoli-Juventus, partita che la Juventus vinse a tavolino, perché Ciro infortunò tutta la propria squadra nei primi cinque minuti, con un rinvio.

Approdato alla Juventus, si prospettava una lunga e ottima carriera, che Ciro buttò letteralmente per aria a causa della sua ignoranza nel gioco del calcio. Ogni sua presenza in campo significava sconfitta certa, ma gli allentatori si ostinavano a farlo giocare. Per evitare il disastro, Moggi iniziò a comprare le partite della Juventus. Ferrara intanto continuava a giocare e a combinare guai. Dopo vent'anni di Juve andò a giocare nell' A.C. Casalese, e lì al suo primo errore (si mise la maglia al contrario), lo cacciarono. Amareggiato, decise di ritirarsi. In seguito Lippi vedendolo sfiduciato e triste lo prese nel proprio staff e se lo portò con sé come un cane.

Albo di bronzo

Qui sono riportati tutti i trofei probabilmente non vinti da Ciro Ferrara:

  • 5 coppe del nonno
  • 1 Ciempions lige
  • 20 cornetti
  • 50 coppe gelato
  • 12 Sculetti
  • 13 Coppa Padana
  • 16 Coppa Terronia
  • Una fornitura a vita di Danette

Curiosità

  • Tutti i suoi ex tifosi lo odiavano a morte
  • Ciro, dopo aver chiuso la carriera nella Juventus, cadde in depressione insieme a Gianluca Pessotto, con cui ebbe una relazione. Vabbè, poi Pessotto cadde anche letteralmente.
  • La cosa migliore che Ferrara fece nella sua "carriera" di allenatore della Juventus fu smettere di allenarla.

Voci non interessate