Marcello Lippi

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Marcello l'hippy festeggia la vittoria del mondiale.
« Mi sembravano le ballerine del Bolscioi... »
(Marcello Lippi sui giocatori della Juve)
« Hon huesti hui c'è da fare solo una hosa: chiuderli in uno stanzino, spengere la luce, prenderli a calci nel Hulo e buttare la hiave... »
(Marcello Lippi dopo Reggina-Inter)
« Sono qui pe' vincere il mondiale! »
(Marcello Lippi dopo Islanda-Italia 2-0)
« È vero, bisogna ringiovanire il gruppo. Favalli, Hubner, riscaldatevi. »
(Marcello Lippi durante un'estiva conferenza stampa)
« Ci siamo allenati intensamente e siamo i campioni del mondo. Non avremo problemi a passare il girone. »
(Marcello Lippi prima dell'inizio del mondiale)
« Questo è un gran gruppo, un gran collettivo. Siamo stati solo sfortunati, ma ci rifaremo contro Nuova Zelanda e Slovacchia »
(Marcello Lippi dopo Italia-Paraguay 1-1)
« Siamo una grande squadra, ci è mancata solo la concentrazione. Contro la Slovacchia vinceremo »
(Marcello Lippi dopo Italia-Nuova Zelanda 1-1)
« Oh, cazzo! »
(Marcello Lippi dopo Italia-Slovacchia 2-3)
« Lippi è un grande allenatore... »
(Nessuno su Marcello Lippi)
« Ma è un negro! »
(Marcello Lippi spiega perché non ha chiamato in nazionale Balotelli)

Marcello Lippi (New York, 11 settembre 2001- Sud Africa, 24 giugno 2010), per gli amici Marcello l'hippy, è stato, fino al 2006, uno dei protetti del Don in quanto messo sulla panchina dell Juventus a fare il vice di Riccardo Agricola, detto l'epo-somministratore. Dal 2006, dopo la vittoria del mondiale con l'Italia è stato idolatrato dalle maggiori religioni monoteiste e soprattutto ha dato ancor più piacere ai francesi mettendoglielo profondamente in quel posto attraverso il cosiddetto colpo Grosso..

Vita

Marcello all'epoca in cui militava nell'Equipe 84.

Marcello Lippi passa un'infanzia infelice, segnata dalle mazzate che gli riservava ogni componente della famiglia. Tutta questa durezza nei suoi confronti lo colpì a tal punto da volersi rinchiudere a chiave in uno stanzino buio, ma in seguito, decise di prendere i voti come allenatore di calcio e di utilizzare questo metodo per punire i suoi giocatori dopo una sconfitta. Naturalmente non sono molte le squadre disposte a prendere un hippy in squadra(vedi foto), quindi dovette iniziare dal basso e, grazie a raccomandazioni e menate varie riuscì a scalare la vetta del calcio mondiale.

Carriera (dalla monnezza al mondiale)

Napoli

Lippi dà sfoggio delle sue grandi qualità da allenatore nel Napoli, creando nuovi metodi di allenamento, facendo ripulire la città dagli stessi giocatori che si allenavano con i sacchetti della monnezza. I risultati furono ottimi e oltre ad avere portato il Napoli in Europa, riuscì anche ad evitare la costruzione dei termovalorizzatori, dato che le sole riserve erano riuscite a spazzare via un gran quantitativo di monnezza. I Napoletani, finalmente felici per la fine della crisi, proposero Lippi come nuovo sindaco, ma Luciano Moggi vide in lui l'uomo giusto per fare vincere anche in Europa la Famigghia.

Juventus

Alla Juventus riuscì a vincere i suoi primi scudetti, ma il Don ormai non si accontentava più di ricattare solo la FIGC, ma cercava di rubare la Scempionslig, quindi, con l'aiuto di enormi quantitativi di epo, la Juventus riuscì a raggiungere per tre volte la finale di Champions. Qui però si iniziano a vedere le prime lacune della gestione Lippi. Senza più monnezza, Lippi è stato costretto a fare allenare i suoi giocatori facendoli correre nella polenta e facendogli spazzare la neve dallo stadio a pallonate. I giocatori ovviamente arrivavano stremati alla fine di ogni stagione e davano il peggio di loro stessi nelle finali. La prima finale fu vinta ai rigori con l'Ajax, mentre le due finali successive videro la sconfitta dei bianconeri contro l'invincibile Borussia Dortmund e soprattutto contro il Real Madrid, dovuta ad un gol in fuorigioco che fece andare su tutte le furie Moggi, che ancora non aveva capito come rubare in Europa. Stufo di perdere in finale, Moggi decise di prendere un allenatore vincente, Carlo Ancelotti...

Inter

Allora anche Lippi, stufo di vincere scudetti, passò all'Inter per non vincere più un cazzo. Coi nerazzurri riuscì a farsi eliminare dall'Helsingborg, a perdere con la Reggina, a fare scappare via Roberto Baggio e a vedere l'evolversi della Sindrome di Ronaldo su tutta la sua squadra, ma quantomeno evitò di stare in panchina per il derby con il Milan, finito 6 a 0 per i rossoneri. Tutto ciò fa sembrare che la carriera di Lippi sia in fase discendente, ma non è così perché di lì a poco la Juventus avrebbe di nuovo bussato alla sua porta.

Juventus parte seconda

Dopo essersi accorti che Carlo Ancelotti in panchine non-rossonere era capace di collezionare solo secondi posti e figure di merda internazionali, la dirigenza della Juventus decise di riprendere Lippi, quantomeno per arrivare in finale di Champions e per evitare che qualcuno potesse fottere tua madre. L'andamento risultò essere lo stesso della prima esperienza di sto cazzo con cazzi in culo presi da rua madre e una finale di tua madre persa ai rigori contro il Milan di Carlo Ancelotti. Questa situazione continuò per un paio d'anni, finché per Lippi non arrivò la chiamata della nazionale e di conseguenza anche l'addio dalla Famigghia.

Nazionale

L'espressione di Lippi alla domanda: «Mister, cosa ne pensa di Cassano?»

L'esordio con la nazionale è stato in amichevole contro i vice-campioni d'Europa dell'Islanda, nella quale gli azzurri persero per 2 a 0. Dopo tale impresa in Italia l'ottimismo era alle stelle e chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria mondiale da parte degli azzurri. Questo ottimismo però era destinato a diminuire, perché nell'anno del mondiale scoppiò lo scandalo calciopoli, riguardante assurde intercettazioni e presunti favori arbitrali all'insospettabilissima lobby ebraica della Juventus. Questo scandalo colpì maggiormente Luciano Moggi e di conseguenza anche Lippi. Quando ormai sembrava tutto perduto, Lippi guidò i campioni azzurri (tra i quali annoveriamo Cristian Zaccardo, Andrea Barzagli, Vincenzo Iaquinta, Marco Amelia e Simone Barone) alla conquista del mondiale. Dopo la vittoria Lippi decise di lasciare la nazionale, per via delle accuse infamanti e infondate lanciate dopo calciopoli. Tornerà dopo due anni al posto di Roberto Donadoni, esonerato perché alla federazione non piacevano più i suoi metodi di pornoallenamento. Esordisce per la seconda volta contro la fortissima nazionale austriaca e dopo aver preso 2 gol riesce con tanto fattore C a pareggiare la partita. È stato il primo allenatore a stabilire un ottimo rapporto con Antonio Cassano,viste le numerose convocazioni del Barese in nazionale. E anche con Mario Balotelli e Francesco Totti

Lippi oggi

Marcello prova a toccare le tette della D'Amico ma sbaglia mira.

Prima di riaccettare l'incarico della nazionale, Lippi aveva intrapreso con ottimi risultati la nobile arte della coprofagia, dovuta a tutta lo sterco che gli tirava addosso Josè Altafini, a cui aveva fottuto il posto a Sky. Inoltre ha da poco avviato una relazione sentimentale con Arrigo Sacchi, scoprendo di avere in comune moltissime cose, come l'odio per Cristian Panucci e Roberto Baggio, oltre all'amore per le finali perse ai rigori.

Professionalmente parlando, Lippi-bis ha ottenuto la qualificazione ai mondiali WakaWaka del 2010, il cui obiettivo è quello di abbronzarsi a tal punto da diventare più nero di Carlo Conti. Le premesse per vincere il mondiale ci sono: la sconfitta col Messico, il pareggio con la Svizzera, le convocazioni di Montolivo, Iaquinta e Criscito ne sono una conferma. Infatti esce al primo turno con due pareggi e una sconfitta nel girone sulla carte più facile, facendo persino ribaltare nella tomba per le risate il povero Edmondo Fabbri, marchiato a vita come mister nordcorea.... E la Gazzetta dello Sport celebra l'evento con il titolo TUTTO NERO...ma in realtà i calciatori italiani sono solo andanti in bianco... Bianco-nero, in perfetto stile bjuventus, squadra, reduce da una stagione falllimentare, da cui proveniva il gruppo più numeroso scelto dal viareggino arrogante e presuntoso.... Non bastavano le vuvuzelas, ci mancavano solo Cannavaro, Iaquinta, Marchisio trequartista (eh?) e un po' di bamboccioni viziati a pascolare in campo.... Dopo la sconfitta sudafricana non ha più fatto ritorno a Viareggio, attualmente naviga in acque internazionali.

Sindrome di Lippi

Da quando ha iniziato ad allenare è stata scoperta in Lippi una nuova patologia chaimata appunto sindrome di Lippi. Gli allenatori affetti da questa sindrome vedranno scendere il proprio QI ad un valore inferiore allo Zero assoluto, cominceranno a sentirsi Dio in terra e inizieranno a bestemmiare e dire parolocce durante le conferenze stampa. L'allenatore affetto da questa sindrome è soggetto a manie di grandezza e credendosi cosi forte schiererà giocatori alla cazzo di cane, mettendo attaccanti in difesa e difensori in attacco perché grazie ai nuovi superpoteri è riuscito ad individuare il vero ruolo di quei giocatori (questi sintomi sono stati osservati anche nel frocese Raimondo Domenico e nell'emigrato napoletargentino Maratona).

L'allenatore durante le convocazioni convocherà solo giocatori della Juventus e non importa se questi hanno i piedi di legno, 37 anni o non giocano da otto mesi. Insieme a questi il malato convocherà i giocatori più scarsi del campionato, che ovviamente saranno i prossimi acquisti dalla Juventus.

Lippi ai mondiali 2010

Dopo il girone F, uno dei più difficili gironi mai esistiti (Nuova Zelanda, Slovacchia, Paraguay, Lapponia), Lippi auto-esoneratosi dalla nazionale ritorna in Italia, dove successivamente viene pestato da tutti gli italiani (ad eccezione dei padani festanti). Si dice che poi dopo il truce massacro sia andato a vivere in Bazookistan, insieme all'uomo meno conosciuto al mondo.

Il nuovo lavoro di Lippi dopo il mondiale sudafricano.

Voci correlate