Silvio Baldini

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Silvio da bambino con la maglietta dell'Empoli (un po' attillata...)
« Ci dico a Zorò che a issù paese i negri sò più razzisti di noi! »
(Silvio Baldini su razzismo)
« Oh, n'è ch'i m'ha preso troppo sul serio sto bischero... »
(Marcello Lippi su calci nelle terga)
« Si, ha allenato il Palermo per un po', eravamo anche primi in classifica, però mi andava di esonerarlo... »
(Maurizio Zamparini su Silvio Baldini)
« È un mio allievo, si vede? »
(Horatio Caine su Silvio Baldini)

Silvio Baldini (Toshana 1963, vivente) è il miglior allenatore razzista che abbia mai calcato i campi di calcio. Dotato di un fisico imponente, la sua principale attività è spaventare gli allenatori avversari, possibilmente prendendoli a pedate, oltre a ricordare ai giovani negri che loro sono più razzisti di noi. Inizia la sua carriera all'Empoli, riuscendo addirittura a portarlo in serie A, poi però preferisce rovinarsi la carriera andando al Palermo e, di conseguenza, facendosi esonerare da Maurizio Zamparini.

Carriera

Empoli

Per iniziare, non c'è niente di meglio di una squadra scarsa e senza speranze, meglio ancora se vicino a casa, allora Silvio va a colpo sicuro con l'Empoli, disastrato da generazioni e sfottuto dai vicini fiorentini per il loro stadio, comprato all'IKEA. Con l'Empoli Baldini riesce clamorosamente ad arrivare in serie A e anche a salvarsi l'anno successivo. Mentre mezza Italia non sa se gridare al miracolo o allo scandalo, Maurizio Zamparini lo convince a venire a Palermo per provare a ripetere il miracolo.

Palermo

Baldini che rutta dopo aver mangiato un porco intero.

E a Palermo sembra che debba arrivare la definitiva consacrazione per Baldini, che però non ha fatto i conti con il suo presidente, uno che come minimo esonra tre allenatori a stagione. Arrivati a metà campionato il Palermo è primo in classifica, ma Zamparini, dopo alcune critiche di Baldini, decide di esonerarlo. Da qui nasce la più grande disgrazia per i palermitani, ovvero l'infinita love-story tra Maurizio Zamparini e Francesco Guidolin. Oltretutto l'addio di Baldini causa il fallimento di numerose rosticcerie e "stigghiolari" di Palermo, dato che il mister era solito sbafarsi quattro arancine a pranzo e trenta stecche di "stigghiola" a cena.

Parma & Lecce

Visto che è razzista? Che c'è? Ora ci credi?

Da qui inizia la fase discendente della sua carriera, infatti Silvio (incredibilmente) dimagrisce e rischia di diventare emo a causa dei risultati deludenti ottenuti in queste due squadre. Ma se a Parma non riesce a combinare danni gravi, a Lecce dà il meglio di sè prima facendo retrocedere la squadra, poi sfoggiando in uno splendido dialetto aulico fiorentino il principio primo della sua dottrina filosofica, secondo cui sono i negri a essere razzisti verso i bianchi. Questa sua affermazione lo ha reso socio onorario del Ku Klux Klan, oltre che amante ufficiale di Horatio Caine.

Catania

Super Silvio all'opera!

A Catania Baldini non perde tempo per riconquistare la reputazione che si era creato negli anni passati e alla prima giornata di campionato dà un calcio nel culo al collega del Parma, Mimmo Di Carlo. Dopo questo spettacolare gesto atletico fa perdere le sue tracce e adesso sembra che si trovi in Africa per salvare qualche povero bianco dalla foga omicida e cannibale dei negri.

Curiosità

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