Rafael Benitez

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Benitez alla domanda: "lei sa cos'è il calcio?".
« È il più grande allenatore di tutti i tempi. »
(Tifoso, riguardo alla stazza del mister.)
« L'acconciatura imbarazzante. »
(Calciatore del Napoli random, su cosa ricorderà di Benitez.)

Don Raffaè Benitè è il nuovo allenatore del Napoli. Purtroppo.
Per Rafa, anzi Rafé, perché lui è napoletano, il calcio si chiama football, i calciatori players e l'arbitro book in air.
He is big manager, stimato moltissimo (soprattutto dal Milan), vincitore di ambitissimi premi, tra cui una sagra del cinghiale e una coppa della nonna (il nonno era malato): in poche parole uno con un culo così.
Rimane il dubbio sul perché sia venuto nel capoluogo campano; le risposte sono varie, tra cui la ricerca dell'io e la voglia di provare un'avventura nuova e che lo mettesse alla prova. In verità Rafa è venuto a Napoli perché ha sbagliato strada.
È considerato il miglior allenatore del pianeta. Marte.

« Che ne pensa di Rafael Benitez? »
(Intervistatore.)
« Un grande professionista. »

Una vita da manager

Rafael Benitez tenta di sedurre i fotografi.

La carriera da allenatore di Benitez inizia come assistente del tecnico del Real Madrid, a insaputa del club. Durante la sua permanenza il giovane tecnico impara le basi del calcio. In seguito scoprirà gli acidi, diventando il miglior tecnico chimico d'Europa. Dopo qualche stagione nel Real, Benitez sceglie di diventare l'allenatore titolare per dimostrare a tutti il proprio valore e per non ricevere più gli sputi del pubblico perché troppo vicino alla curva.

Real Valladolid

Viene ingaggiato dal Real Valladolid, una società all'epoca produttrice di OGM. La squadra partì molto bene, infatti non subì nemmeno una sconfitta prima che iniziasse il campionato. Cominciato il torneo, Il Valladolid ottiene duecento sconfitte in ventotto partite, causando rivolte che provocheranno migliaia di feriti, periti e portafogli smarriti. Il fallimento era impensabile: come può fallire una squadra in cui i calciatori avevano quattro braccia e quattro gambe grazie agli OGM? Il presidente seguì il consiglio di una patata e decise di licenziare il tecnico Madrileno.

Rafael Benitez fa inseguire i suoi calciatori dai tori, per allenarne la velocità e la resistenza.

Osasuna

A questo punto Don Raffaè trova lavoro all'Osasuna, squadra che riuniva i barboni più bravi a calcio e li faceva giocare. Per prima cosa decise di puntare sui giovani calciatori e relegò in panchina persino il vecchio capitano, un gatto rachitico con le stampelle. Raggiunse il picco della stagione in Real Madrid-Osasuna, in cui vinse 690-0. Quando si rese conto che aveva sbagliato a leggere il tabellone era già stato licenziato in tronco.

Altre squadre e righelli sconosciuti

Il 2000 fu un periodo nero per Benitez, a causa di un temporaneo attacco di cecità. Neanche l'ingaggio all'Extremadura, società produttrice di Viagra, gli procurò gioie: solo sconfitte e qualche erezione. Nel 2000, il presidente del Tenerife fu colpito da un petardo lanciato durante il capodanno del nuovo millennio e per lo shock decise di assumere Rafael Benitez. Alcuni giorni e varie rivolte da parte dei tifosi dopo, Rafa fu accolto all'aeroporto da un folla felice. Di poter incontrare il nuovo allenatore e ucciderlo prima che fosse troppo tardi. La stagione si concluse con la promozione in prima lega, un buon risultato in Coppa di Spagna e il terzo posto dell'undicesima abbuffata nazionale di paella a Madrid.

Il periodo di maggior successo di Rafael Ermenegildo Benitez: molti successi, vittorie entusiasmanti, anche momenti dolorosi, ma resta sempre l'inizio della sua fama. E della sua fame, per aver abitato in Inghilterra digiunando, perché li il cibo fa schifo. Per mangiare meglio scelse di andare in Italia, ma dimenticò le chiavi, quindi tornò in Inghilterra per poi ritornare in Italia andare a Napoli, città di cultura, tradizioni e soprattutto cibo

Valencia

Il Valencia affronta una trasferta.

Prima dell'arrivo di Benitez il campionato spagnolo era formato da Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid e Real Madrid, qualche volta vinceva il Real, talvolta il Madrid e in qualche caso persino il Real Madrid. Non esistevano altre formazioni, e i giocatori che dovevano affrontare quelli del Real dicevano di essere lì per sbaglio. La media gol era 90 a partita, cose che nemmeno con FIFA a difficoltà esordiente. L'arrivo di Benitez al Valencia portò un'ondata di aria fresca, grazie all'installazione di nuovi climatizzatori.
Il problema principale del Valencia erano i troppi gol subiti; Benitez, machiavellica mente, fece togliere la porta della propria squadra: fu così che il Valencia non subì più nemmeno un gol. Grazie al tecnico i tifosi valenciani poterono fregiarsi della vittoria del campionato nazionale.

Liverpool

:- Barbara: “Adriano, è normale perdere una partita!”
- Galliani: “Li ammazzo tutti porca puttana!”
Milan-Liverpool 3-3, il post rigori.

Nel 2000boh Rafael Benitez volò a Liverpool, in Inghilterra, per diventare il quinto Beatles. Quando scoprì che si erano sciolti da trent'anni circa, era troppo tardi. Per non rimanere a mani vuote dal viaggio, si fece assumere come tecnico della squadra cittadina, senza avvertire il Valencia, che si trovò il 30 agosto ad affidare la panchina alla panchina stessa: ancora oggi girano per la città spagnola manifesti con scritto: "Benitez Wanted, vivo, morto o zombie". Il peso di un allenatore come Benitez si fece sentire, con metà Anfield affossato di tre metri circa e con la forza di gravità alterata, che faceva volare via i vari avversari che si avvicinavano al tecnico madrileno. Se non aveva effetto la sua panza allora ricorreva alle maniere forti, facendo esplodere le mine anti-calciatore che aveva fatto nascondere nel sottosuolo. Sostituì anche il manto erboso con una pista da ghiaccio, ma questa è un'altra storia. Il primo anno si concluse con un quinto posto in premier e il secondo posto posto in Champions League, o almeno così afferma Maldini dal manicomio. La stagione 2007/2008 si distingue per il buon andamento in Europa, sconfiggendo il temibile Borussia Moenchegladbach (pronunciarne il nome è l'incubo di ogni balbuziente), la Dinamo Zagabria, con gli eroici reduci della prima guerra mondiale e il CSKA Mosca con le sue irsute calciatrici alte tre metri. Il suo Liverpool è la prima squadra ad applicare il tiki taka, tattica che fa girare la palla e le palle all'avversario. In seguito userà il kiti kaka, tattica in cui bisogna ignorare l'avversario, e il taco taco, in cui bisogna lanciare tacos agli avversari. Verrà esiliato dall'Inghilterra dopo aver detto che Mr.Bean non gli faceva ridere.

Inter

Foto di gruppo ufficiale F.C. Inter, stagione 2010/2011

Tre cose sono infinite nell'universo: il tempo, la sfiga e i calciatori[ma anche no] infortunati dell'Inter. Il 2009/2010 si rivelò un'annata fantastica per i nerazzurri, ma estenuante. L'enorme sforzo indebolì enormemente i giocatori, talmente stanchi che per passeggiare respiravano con la bombola d'ossigeno. I calciatori infiacchiti divennero facilmente preda di infortuni. Uno dopo l'altro caddero e rimase solo Zanetti, che intanto prendeva accordi per diventare un cyborg e giocare altri 400 anni. Con il grosso della squadra a pezzi, Benitez chiese rinforzi a Marco Branca, che comprò in offerta su Amazon:

I tifosi interisti festeggiano la Coppa Intercontinentale.
  • Makembe Mokombo che portò con se l'allegria e un tremendo ceppo di stafilococco, mandando in ospedale metà squadra;
  • Righ Sigh, il primo alieno nella storia del calcio;
  • Omar Sivori, ebbene sì: come punta giocava un morto, che fece comunque più gol di Milito;
  • Messi, in un sogno;
  • Fracis Ball:, un buon giocatore, di ping pong.

Gli innesti non bastarono e il tecnico si trovò a schierare i giocatori della primavera, tra cui Bianchetti, un embrione di ventidue settimane. Benitez in poco tempo fu odiato da tutta la squadra. Conquistata la Coppa Intercontinentale, fece un'attenta riflessione col suo pappagallo, decidendo di abbandonare l'Inter e dedicarsi al giardinaggio.

Chelsea

Il centro allenamenti del Chelsea.

Il periodo al Chelsea è ricordato sopratutto per l'inaugurazione di un modulo più offensivo dei precedenti: lo 0-0-11, con in difesa un piccione che svolazzava nell'area di Stamford Bridge. Riuscì a vincere l'Europa League, sconfiggendo le formazione dell'Elfsborg, la squadra ufficiale dei folletti di Babbo Natale, dell'HJK, una squadra di pescatori senza gambe, braccia e teste, e della Dinamo Sofia, il team con l'età media più alta del mondo, 255 anni.

Napoli

Fu una trattativa molto interessante quella che portò Benitez al Napoli, ma non siamo un giornale di calcio e non vi diremo nulla: per ulteriori informazioni consultare Wikipedia. Sappiamo solo che fu Benitez a chiedere a De Laurentiis di assumerlo, per porre fine agli incessanti titoli di un suo ingaggio al Napoli da parte del Corriere dello Sport, che in effetti aveva rotto i coglioni. Il tecnico si ambientò benissimo: comprò un motorino per fare gli scippi, rinnegò il suo ambientalismo e iniziò a lanciare i sacchetti della spazzatura in testa ai passanti. E per invogliare i giocatori ad allenarsi meglio gli puntava un revolver alle tempie. Rafa ha presto imparato anche il napoletano, prendendo dimestichezza con le espressioni fondamentali ed essenziali per vivere nella città partenopea: va fa' e'bucchin, soret'è na' zumpaperet', a patet' gl'piac'o pesc, mammet'è na'vrenzol, e tanti altri benevoli modi per esprimere il proprio dissenso. Dopo una stagione conclusa al quinto posto, senza raggiungere la qualificazione Champions, eliminato in semifinale dalla Coppa Italia e dal Dnipro in Europa League, ottiene meritatamente la panchina del Real Madrid.

Interviste e telefonate del periodo Napoli

Benitez prende in mano la squadra partenopea.
Rafa : Walter che consigli mi dai?
Walter Mazzarri : Non ti dico niente, pappappero
Rafa : Dai, un piccolo aiutino!
Walter : Datti fuoco.


Rafa : Presidente, io vorrei Messi.
De Laurentiis : Nessie? Il mostro?
Rafa : Voglio Lionel Messi!
De Laurentiis : tu-tu-tu-tu.


Rafa : Walter, dimmi, cosa devo fare per vincere?
Walter Mazzarri : Cambia squadra.


Rafa : Ciao José, ti va un'amichevole Real-Napoli?
Mourinho : Aleno o Chelsea ora, stronzo.


Rafa : Ciao Carlo, ti va un'amichevole Real-Napoli
Carlo Ancelotti : Mi hanno rapito gli alieni, ecco, mi stanno or ora infilando una sonda nel retto. Mi dispiace, non posso venire, ciao.


Intervistatore : Rafa, cosa pensi lascerai in questa città?
Rafa : Il portafogli.
:- Giornalista: “Mister, meglio la sfogliatella riccia o frolla?”
- Benitez: “La riccia, senza ombra di dubbio.”
Intervistatore : Rafa, cosa insegnerai ai tuoi calciatori?
Rafa : A fare la paella.


Intervistatore : Cosa spera di vincere?
Rafa : Il sei al Superenalotto.


Rafa : Cavani, resti?
Cavani : Assolutamente, devo ancora ingravidare una napoletana, da vero bomber.


Tifoso : Mister, quest'anno vinciamo lo scudetto?
Benitez : AHAHAHAHAH MA CHE CAZZATA AHAHAHAH!!!