Le crociate

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Disambiguazione – Oops! Forse cercavi quell'inutile carneficina del Medioevo, vedi Crociate (guerre).
« Oggi sono indeciso se lavarmi i capelli... »
(Baliano di Ibelin su i suoi capelli unti)
« Ma no, li lascio belli oleosi che piacciono alle signore. »
(Baliano di Ibelin sul dubbio sopracitato)
« Dannazione! La puzza dei capelli di 'sto tizio si sente dall'alto dei cieli! »
(Gesù su Baliano)

Le crociate o meglio in inglese "Kingdom of Heaven", che vuol dire letteralmente Regno dei Cieli, ossia una metafora comunemente associata anche alla Terra Santa, il che avrebbe anche più senso visto che non parla di una crociata ma della riconquista di Gerusalemme da parte di Saladino - sorge spontaneo chiedersi cosa li paghino a fare certi traduttori ma vabbé - è un "documentario storico" diretto da Gerry Scotti, fortemente voluto dopo aver visto il grande successo del riso dopo il suo sponsor. La storia ha per protagonista un certo Baliano, il quale è senza alcun dubbio discendente di Aragorn II, figlio di Arathorn II, nipote di Aratrippon II, cugino di Araminchion II, fratello di Aracoglion II e del gaio salterino Legolas. I segni distintivi si notano nel viso identico, in tutto e per tutto a quello di Legolas, e in barba e capelli geneticamente identici a quelli di Aragorn II, figlio di Arathorn II, nipote di Aratrippon II, cugino di Araminchion II, fratello di Aracoglion II.

Baliano e i suoi capelli ingellati, nonostante fosse nel medioevo.

Si suppone che Baliano abbia anche un fratello gemello, che si diverte a navigare con la sua combriccola nei Caraibi.
Inoltre, un altro parente, per precisione il cugino, lo ritroviamo nella città delle così dette "donnine di malaffari" occupato negli inciuci con una biondina non male di nome Elena, e qui vi rimandiamo all'argomento Menelao cornuto.

Baliano Aragaio

Baliano è vedovo, si sa ufficialmente che la moglie si suicidò dopo averlo sposato, oltre che un fabbro odiato a morte da tutto il suo villaggio, in Francia. Si crede che l'astio del vicinato nei suoi confronti sia dovuto al fetore dei suoi capelli, che non lava dalla nascita, o dal fatto che continui a martellare il ferro a tutte le ore del giorno, rendendo impossibile dormire a tutto il villaggio.
Tuttavia l'arcangelo Gabriele gli invia a casa una spedizione di crociati. Tra questi c'è un certo Goffredo, barone di Ibelin, che dice di essere suo padre. Ad ogni modo Baliano dopo aver compiuto un rito satanista bruciando vivo un prete che aveva ritrovato la collana dell'Aragaio[1] caduta nel cesso, decide di unirsi al gruppo di crociati. I motivi sono presumibilmente i seguenti:

  • Spera che il Supremo gli conceda il perdono
  • Spera che uno sputo miracoloso di Dio gli possa permettere di avere i capelli lisci e lucenti per tutti i giorni della sua vita
  • Spera di trovare le sfere del drago per resuscitare il prete che aveva bruciato vivo, dato che gli doveva ancora 5 euro

Nel tragitto il presunto padre crepa, i motivi possibili sono molteplici:

  • Asfissia dopo aver per sbaglio sentito l'odore dei capelli del presunto figlio,
  • Infarto dopo aver conosciuto il secondo motivo per cui il presunto figlio desidera giungere a Gerusalemme,
  • (La meno accreditata) una freccia conficcata in culo.

La partenza verso la Terra Santa

Giunti in una certa località che lo dovrebbe portare in Palestina con una nave, il nostro Aragaio incontra per la prima volta l'unico vero grande amore della sua vita: il suo nome è Guido di Lusignano.

L'amore per Baliano è un vero e proprio colpo di fulmine, tuttavia Guido non lo dimostra ma manda sicuramente messaggi in codice per dire che l'amore è corrisposto. Giunto in Terra Santa, trova un libro del suo avo Aragorn II, figlio di Arathorn II, nipote di Aratrippon II, cugino di Araminchion II, fratello di Aracoglion II, nel quale gli viene promesso che gli sarà conferito il potere di tutte le armate della Terra Santa a patto di:

  • Sverginare Sybilla, la principessa guerriera (oltre che di Gerusalemme), sorella di Xena
  • Aspettare la morte del re lebbroso tritamaroni, che parla da solo perché è deficitato mentalmente
  • Seviziare sessualmente Guido di Lusignano e i suoi complici in modo da convincerli a scontrarsi contro il capo degli infedeli, Sandokan
  • Difendere Gerusalemme dal suddetto Sandokan e dalla sua armata di cannaioli
Sandokan-Saladino prima e dopo le crociate.

Verso la fine delle crociate

L'esercito nemico si avvicina a Gerusalemme e Beliano è rimasto l'unico a difendere le mura. Un migliaio di persone da far macellare ci sono, come in ogni film made in USA che si rispetti. La battaglia comincia dopo il discorsetto di incoraggiamento del protagonista, pregno di eroismo, spirito di sacrificio e nobiltà d'animo. Ma non essendo i suoi uomini spartani o Nav'i, vengono massacrati tutti.

I personaggi

Baliano d'ü Belin: operaio alla ThyssenKrupp, abbandona il posto di lavoro per andare a massacrare infedeli in Terra Santa; lì diventa generale del re, ma il principe malvagio dopo aver preso il potere lo manderà a combattere nell'arena… no, scusate, quello era un altro film. Memore dei suoi trascorsi di elfo ha dei superpoteri: uccide i nemici sfiorandoli appena e trova l'acqua nel deserto. Il suo volto non ha bisogno di corazza: basta la barba. Quando non è impegnato a massacrare infedeli, fa lavori agricoli a torso nudo.

Goffredo d'ü Belin: industriale nazista pentito, padre di Baliano, incontra il figlio mentre è sulla strada per andare a massacrare infedeli in Terra santa, dopo aver salvato 15000 ebrei dalle camere a gas… no, scusate, quello era un altro film.

Sibilla: la sua funzione nella pellicola è la stessa di Lucilla ne Il Gladiatore, cioè la donna oggetto, tant'è che pure i nomi fanno rima. È l'unica donna al seguito dell'esercito del re di Gerusalemme, e per questo ha l'aria sempre stanca. Anche lei è in Terra santa per gli infedeli, ma non per combatterli. Lavora per il controspionaggio inglese e deve incontrare un agente al casinò… no, ho sbagliato ancora, quello era un altro film ancora.

Guido di Lusignano: è il marito cornuto di Sibilla, Reginaldo di Châtillon, un vichingo de Il tredicesimo guerriero che ha sbagliato film. Sono due personaggi il cui unico ruolo è massacrare infedeli in Terra santa e fare una morte orribile verso la fine della pellicola.

Salah ad-Din: nessuno di quelli che hanno visto il film hanno capito che era il nome arabo di Saladino (l'inventore dei piccoli spuntini salati mediorientali), comunque lui era in Terra santa per guidare un gommone alla volta dell'Italia dopo aver massacrato infedeli. Pochi hanno capito che in realtà era Sandokan emigrato in Arabia Saudita per sfuggire al dolore causato dalla morte del suo amato Yanez.

Dio: è il protagonista dell'opera, tutti ne parlano ma non compare mai, nemmeno come voce fuori campo, sicché alcuni protagonisti iniziano a sospettare che non sia stato scritturato per motivi di bilancio, ma sono troppo impegnati a massacrare infedeli per approfondire i loro dubbi.

Milioni di comparse: il loro ruolo è principalmente quello di venire macellate dai protagonisti, oppure come interlocutori in dialoghi a base di grugniti lapidari e monosillabi celebri.

Curiosità

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  • Non sappiamo perché ma in tutti i film gli Aragaii sono fabbri (come in La Maledizione della Gina Bruna).
  • Dopo una battaglia del genere, con un tale numero di morti, è stato inviato sulla Terra dall'Alto dei Cieli un genio (Albert Einstein)che poi ha inventato lo shampoo a secco.
  • Nel medioevo gli arabi avevano già i missili SCUD. E già all'epoca non funzionavano.
  • Salah ad-Din NON ERA ARABO, MA CURDO.
  • Nel film, quando combattete con l'armatura, non c'è bisogno che vi mettiate l'elmo: anche se riceveste un colpo in pieno volto, non vi causerà che una piccola cicatrice da duro. Lo ha dimostrato anche L'ultimo samurai.
  • A parte quanto detto sopra, nel medioevo i cavaglieri portavano la corazza sempre, anche quando andavano a dormire o cacare.
  • A causa della malsana abitudine citata nella curiosità qui sopra, le malattie più diffuse tra i cavalieri erano la Ruggine e la Sindrome di Terminator. Quest'ultima era particolarmente temuta perché, una volta terminata la carriera di cavalieri e prima di essere riciclati a La Fattoria, gli occupanti delle armature, costretti a toglierla per esigenze televisive, si ritrovavano a muoversi in maniera meccanica e aggraziata, con movenze degne di un escavatore impazzito.

Note

  1. ^ Dicesi Aragaio colui appartenente alla dinastia Aragorn-Legolas.

Collegamenti