Nicolas Cage

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Nicolas Cage nel suo famoso film L'ultimo degli Ippopotami.
« Vi ho detto che non è mio nipote! »
(Francis Ford Coppola su Nicolas Cage)
« Se avesse dignità dovrebbe togliersi il parrucchino e restituire l’Oscar. »
(Christian De Sica su Nicolas Cage)

Nicolas Cage, pseudonimo di Nicolino Chitammuort Coppola, è un attore americano di origine statunitense.
I suoi film si dividono in tre categorie:

Nel 1996, a soli 32 anni, conquista il Premio Oscar salendo sul palco a ritirarlo prima del vero vincitore (Massimo Troisi, che decide in segno di protesta di morire d'infarto). Nel 2003 Cage sfiora una seconda statuetta presentandosi sul palco del Kodak Theatre travestito da Adrien Brody, ma essendo un attore di merda viene scoperto.

Crimini contro l'umanità


Oscar alla miglior protesi tricologica.

Nicolas Coppola nasce sul set di Rocky. La madre, Talia Shire, è l'Adriana del film. Il padre, Sylvester Stallone, è contrario alla gravidanza e manifesta la propria disapprovazione provando a fare abortire la Shire con una serie di montanti alla pancia. Lo zio, Francis Ford Coppola, filma la scena.

A diciassette anni Nicolas scopre finalmente la differenza fra il vasino e la zuppiera.
A diciotto decide di lanciarsi nel cinema: passa sei mesi in un ospedale psichiatrico dopo aver sfondato l'entrata del Cinema Excelsior di Palo Alto con la sua Chevy Impala del '67.

La parentesi autoriale

Il cinema resta comunque la sua passione. Ottiene i primi contratti presentandosi ai produttori con un biglietto da visita che recita:

« Nicolas Coppola. Nipote di Francis Ford Coppola. »

Inizia a far parlare di sè: riccioli d'oro e gonna a balze, incanta Broadway con una deliziosa interpretazione di Shirley Temple. Nel 1983, convinto da due amici dello zio Francis, il signor Pugno di Ferro e la signora Mazza da Baseball, Nicolas cambia finalmente il proprio cognome in Cage.

I registi si accorgono di lui e della sua attaccatura dei capelli, talmente alta da iniziargli sulla nuca. Lavora con David Lynch, i fratelli Coen, i fratelli Vanzina, le sorelle Bandiera, Pelo Ponneso; il responsabile del servizio catering Mike Figgis, che lo dirige nel pluripremiato Via da Las Vegas, dichiara estasiato:

« Nicolas Cage ha la carica espressiva di un sacchetto gastrico! »

In quel film, dopotutto, Nicolas Cage non fa altro che bere e farsi Elizabeth Shue. Anche se gli riesce bene solo la prima delle due cose, non si capisce come mai abbiano deciso di premiarlo con la statuetta dorata. Sinceramente non ho mai visto una persona bere così tanto in vita mia, forse il premio è proprio per il fatto che sul set, le bottiglie erano vere. Ma forse era più appropriato il Guinness dei Primati.

Via alle tamarrate!

Dopo le vittorie del Pardo d'Oro al Festival di Locarno, del Sardo d'Oro al Festival di Carbonia-Iglesias e del glorioso Flavio Insinna International Award, Nicolas si dedica con successo a un nuovo gratificante progetto: lo sputtanamento della propria carriera.
La bella vita e la passione smodata per le parrucche, che accumula in gran quantità in un caveau sotterraneo nella sua villa a Los Angeles, spingono Cage ad accettare qualunque copione. Forte di un repertorio che comprende tre sguardi (da folle, da pazzo e da schizofrenico), diventa il re indiscusso dei film d'azione americani, sguazzando felice in un mondo in cui esplosioni e sparatorie non soggiacciono alle leggi fisiche. Recita in:

  • The Rock, al fianco di Sean Connery. Che gli mangia in testa.
  • Con Air, al fianco di Lassie. Che gli piscia sulle scarpe.
  • Face/Off, al fianco di John Travolta. Che gli ruba la faccia. Proprio un affarone.

Intanto la vita privata va a rotoli: spende tutti i suoi averi per sottoporsi al miracoloso trattamento di Cesare Ragazzi, che lo lascia più stempiato di prima ma in compenso gli fa spuntare ciuffi di pelo da mezzo metro dalle orecchie. Indebitatosi fino al colon, è costretto a mettere all'asta la villa a Los Angeles e metà di sua moglie. La metà inferiore.

18 ottobre 1997: Nicolas Cage tenta una nuova espressione. L'ONU lo dissuaderà dal riprovarci.

Gli anni duemila sono un tourbillon di copioni imbarazzanti e parrucchini sempre più vistosi: nel 2001 ottiene i favori della critica con Il mandolino del capitano Corelli, in cui interpreta appunto un mandolino. Nel 2006 è il protagonista de Il prescelto, un thriller a basso costo girato a Rovigo in novembre; il film è distribuito direttamente nel mercato home video in formato vhs, risultando il film più visto in Papua Nuova Guinea.

A riprova del suo stakanovismo e della sua solida preparazione artistica, recentemente Nicolas Cage è riuscito a girare due film in un solo pomeriggio, sfruttando la stessa parrucca sia in L'apprendista stregone che in L'ultimo dei Templari.

La sua miglior interpretazione


L'evoluzione cinematografica dei capelli di Nicolas


Il Cage pensiero

Direttamente da un'intervista rilasciata a bordo campo a Fabrizio Failla, ecco alcuni aforismi del Vate di Long Beach:

« Non recitare mai in un film che non prevede l'uso di parrucche. »
« Perché far fatica a cambiare espressione? »
« Prima il bonifico, poi il copione. »
« Datemi una parrucca e interpreterò chiunque. Anche Winston Churchill. »

Album fotografico di Nicolas Cage

Nicolas Cage è portatore di una rara malattia, la Gabbite. Può colpire chiunque, senza eccezioni.

Collegamenti esterni


Il suo debutto musicale