Taxi Driver

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Dai, sali sul mio taxi.
« La solitudine mi ha perseguitato per tutta la vita, dappertutto. Nei bar, in macchina, per la strada, nei negozi, nella cabina elettorale, dappertutto. Non c'è scampo: sono nato per essere solo. »
(Travis Bickle il giorno del suo compleanno.)
« Ma dici a me? Ma dici a me? »
(Travis a una ragazza che gli chiede l'ora.)
« sta' pallan'no cu'mmia? »
(frase originale del film pronunciata da De Nigro (eh sì, vi siete dimenticati che De Nigro è un mangiaspaghetti?))

Taxi Driver (in Italia Il Tassinaro) è un film autobiografico di Martin Scorsese che si avvale della magistrale interpretazione di Robert De Niro nella parte di un tassista sano di mente quanto tuo nonno dopo tre ictus. Nel ruolo della puttanella minorenne una bravissima Jodie Foster alle prime armi.

Il film vinse il premio come Miglior film alienante nella storia del cinema e Miglior discorso insensato allo specchio al Festival del Cinema sordomuto di Hannover.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Come già anticipato, l'intera pellicola rappresenta un periodo della vita (il più felice a suo dire) del giovane italo-americano Martin Scorsese. Per non danneggiare ulteriormente la sua immagine affidò la parte a un barbone di New York (Robert De Niro) e gli diede il nome di Travis Bickle.

Ambientato nella New York povera degli anni '70, la cinepresa riprende la vita del tassista Travis: sfigato, frustrato, segaiolo, asociale, reduce del Vietnam e paranoico. Per tentare di sfuggire alla solita routine giornaliera si rinchiude tutte le notti nei cinema porno a immaginare come potrebbe essere scopare con una donna e cosa potrebbe succedere se si tirasse una sega, là davanti a tutti.

Travis apre la porta al postino.

Dopo aver sputtanato per un anno intero la paghetta dei genitori ai pornofilm, stanco e mezzo cieco decide di trovarsi un lavoro. Grazie alla sua insonnia lavora per il trasporto cittadino newyorkese come tassista notturno, bazzicando i quartieri peggiori della città e conoscendo la gente più disgustosa che si possa trovare in giro.

Stanco di vivere perennemente con l'espressione da paranoico e segaiolo stampata in faccia, decide di invitare fuori a cena Betsy, una ragazza al servizio di un senatore mafioso. Travis deve aver fatto pratica solo con le ragazze uscite dal riformatorio perché porta Betsy al cinema a vedere un film porno.
Betsy fugge via disgustata, forse per l'idea di Travis o forse perché aveva già visto quel film.

Oramai alienato e in preda ai deliri più fantasiosi si compra le armi necessarie per ripulire la città della feccia e dal crimine, tra cui una 44 Magnum rubata dal cruscotto dell'ispettore Callaghan.
Una sera che andava a fare la carità alle prostitute della zona, si imbatte in Iris, una tredicenne abbastanza disinibita. Spinto dallo spirito del buon samaritano e dal fatto che quella sera non ce la faceva proprio a farselo alzare guardando una bambina che gli sussurrava porcherie, decide di aiutarla sottraendola alla strada e al suo pappone, ma con scarsi risultati, in quanto la piccola era desiderosa di sfondare in tutti i sensi nel mondo della pornografia fottendosene della scuola e di tutto il resto.

Dopo aver visto L'ultimo dei moicani in TV e conquistato dalla moda punk, si taglia i capelli lasciandosi una fascinosa cresta che contribuisce a renderlo ancora più pazzo e ridicolo se possibile.
In meno di 24 ore semina il panico in ogni angolo della città, tentando di uccidere il senatore candidato alla presidenza degli USA e di massacrare il capo sfruttatore di Iris. Fallendo per un soffio l'omicidio del senatore, irrompe nell'hotel dove lavora Iris uccidendo qualsiasi cosa si muova e copuli (meno la puttanella Iris che si salva, ma lasciandole un trauma che la segnerà per tutta la vita). Poco prima dell'intervento della polizia sul posto, Travis tenta di suicidarsi fallendo nell'unica cosa giusta che avesse tentato di fare finora dopo una miriade di cazzate.

Nel finale del film, prima che il taxi giallo di Travis si schianti contro un pullman di handicappati, si può vedere il nostro tassista sempre più solo e paranoico girare per le strade di New York respingendo le avances di Betsy, l'unica donna che avesse avuto coraggio di scambiare una parola con lui.

Travis indica al suo medico curante la zona della testa che gli duole.

Personaggi

  • Travis Bickle: il protagonista principale del film. Solo come un cane e totalmente a digiuno di pratiche sessuali, scorrazza per la grande mela a bordo del suo taxi. Ossessionato dalla feccia che inonda la città (puttane, spacciatori, drogati, etc), tenta di ripulirla a modo suo seguendo l'esempio di Hitler
  • Iris: bambina al servizio di un uomo molto furbo e cattivo che la fa prostituire con giovani, vecchi, donne e bambini. Viene salvata da Travis che non si fa mai i cazzi suoi e riportata contro voglia dalla famiglia, che la tratta anche peggio del pappone.

Scene indimenticabili

  • La scena memorabile in cui De Niro/Travis parla allo specchio minacciandolo di sparagli se non si pulisce da solo in 10 secondi.
  • Quando uno strano individuo entra nel taxi di Travis masturbandosi mentre guarda dalla strada la moglie che lo tradisce con un negro.
  • La sparatoria finale con record di inquadrature realizzate da un cameraman cieco e ubriaco.
  • Il discorso tra Mago e Travis. Se riuscite a capirlo avete capito il senso della vita e del film intero.