Immortals

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« Gli uomini credono in noi, pertanto noi dobbiamo avere fiducia in loro e non aiutarli mai »
(Logica stringente di Zeus)
« Che cazzo hanno in testa?! »
(Domanda che non abbandona mai lo spettatore per tutto il film)
« Ogni somiglianza con personaggi reali o mitologici è puramente casuale. »
(Disclaimer all'inizio del film)

Immortals è un film a tema epico/mitologico ideato dalla mente malata dello sceneggiatore (o era il regista? O era il produttore?) di 300. Ha il grande pregio di far sembrare belli film come Scontro fra Titani, con personaggi coerenti come Daniele Capezzone e Clemente Mastella.

Trama

« CHI HAI CHIAMATO MERETRICE?! »

Piccole parentesi

  • L' arco di Epiro viene presentato come un fott*tissimo arco olimpico moderno ricurvo (di qualche libra evidentemente) con ornamenti ricami e un aspetto fiabesco che mira a farlo assomigliare a qualcosa di normale per i tempi...
  • Nella parte riguardante i Titani ,Teseo è stremato a terra e si leva la leggendaria armaturo forgiata per i guerrieri più valorosi.ovvero un pezzo di gomma che alla sua presa oscilla e si affloscia sul pavimento non appena rimossa. scena sconcertante (nemmeno tagliata) evidentemente i creatori del film erano troppo occupati a creare schizzate di sangue a rallentatore[...]

È evidente l'intenzione allegorica e simbolica che pervade la maggior parte delle scene del film, pertanto la trama non può non risultare avvolta in una patina di ricercata irrealtà e invenzione artistica. Cercheremo di sbrogliare la matassa per quanto possibile.

Scene d'apertura

Il film si apre con una banda di poveretti legati con un palo in bocca dentro un biliardino gigante. I giocatori paiono essere quattro colossi pelati. Un vandalo con un arco sbrilluccicante (l'arbitro?) fa deflagrare il tavolo da gioco in mille schegge di luce. E questa è la parte più comprensibile. Dopo un breve scorcio in cui vengono presentate quattro gnocche strafumate che ondeggiano a un ritmo reggae, un gruppo di punkabbestia fa irruzione nella sala grande di Hogwarts, dove un altro pelato cerca di fermarli, sacramentando sulla potenza del suo Dio, che a questo punto si suppone essere Mastro Lindo.

Il punkabbestia capo, dopo essersi levato la maschera metallara, sparge con fare sensuale una coppa d'olio sulla crapa del sacerdote per poi dargli fuoco con disprezzo e indifferenza. Finalmente appare il protagonista, un Teseo pompato ad arte che martella senza successo l'unico albero nel raggio di miglia, mentre un simpatico vecchietto con la faccia da scemo al suo fianco lo sfotte con sarcasmo pungente. Si scoprirà poi essere Zeus, che evidentemente non ha altro da fare che sbattersi le capre e allenare giovani dal mento a culo per diversi anni. In un attimo i punkabbestia invadono il mite villaggio di agricoltori sulla scogliera sancendo la fine della madre di mentacculo Teseo, peraltro apparsa solo qualche minuto prima.

Intanto, da un'altra parte...

Nel frattempo vari soldati riferiscono al punkabbestia capo cosa sta avvenendo. Alcuni sono traditori dei greci, altri sono punkabbestia originali, altri sono lì per puro caso. Tutti vengono uccisi in maniera straziante e priva di logica. Qualunque notizia essi portino. Cattive nuove? Sei morto. Buone nuove? Sei sfregiato ed evirato. Niente da riferire? Sei morto, poi il cattivone ti evirerà lo stesso per tenersi in allenamento. Teseo, ridotto in schiavitù, lavora in un posto tutto bianco. La motivazione per tutto quel bianco c'è, ma allo spettatore non è dato saperla. Riappaiono le quattro gnocche strafumate, stavolta vestite da pratiche abat-jour. Continuano a parlare nella lingua dei fattoni e si scopre che una di loro è la vergine dell'oracolo, in grado di scoprire l'ubicazione di un divino arco dal potere inimmaginabile guardandosi la patonza assieme alle sorelle tutte in circolo. Alla fine scappano, loro insieme a mentacculo, a un ladro porcello e a un sacerdote privo di lingua e di qualsiasi utilità ai fini della storia. Intanto gli dei, stanchi di tirarsi le dita, e non solo quelle, decidono che è il momento di intervenire. Peccato però che Zeus sia di altro parere e li stordisca con un discorso privo di senso umano, o di senso ovino visti i suoi trascorsi sessuali e non. Poseidone-insettone si tuffa in stile squadra della folgore e salva mentacculo & company un attimo prima che vengano ammazzati dal potere del punk.

L'incontro con il negrotauro

Il malvagio re Iperione, in un fedelissimo costume di scena.

Si ritorna al villaggio di contadini sulla scoglierama[1], dove Teseo affronta il labirinto con la mamma morta in spalla, tipico sport greco del tempo, e dopo averla tumulata sposta un sasso e trova l'arco. Lo trova. L'arco introvabile. Sotto un sasso. Formidabile. Mica gli eroi li fanno così ai giorni nostri.
Poi arriva un negro con la maschera da toro che tenta di sodomizzarlo a mazzate, muggendo il suo amore con aria di sfida. Dopo un combattimento affascinante quanto patetico mentacculo la spunta ed esce dalla grotta, prendendo in dono la patonza dall'oracola, patonza che naturalmente diviene inscrutabile. Poi il gruppo si dirige alla vecchia base del Punk Master dove patonza bucata ritrova le sorelle scomparse in precedenza.

Fortunatamente sono state cotte a puntino e fuoriescono dal toro arroventato belle croccanti. Intanto il sacerdote, preso da un accesso di follia, forse perché incapace di comunicare la sua forte stitichezza ai compagni dall'inizio del film, si lancia contro un'imboscata nei paraggi e finalmente muore. Gli altri si fanno fregare l'arco da un cane pulcioso che se ne scappa alla velocità della luce. Ormai messi alle strette vengono aiutati da un Marte in versione hard metal che uccide al rallentatore i nemici. Poi arriva Zeus, che incazzato come una capra urla e ammazza il figlio con una frustata. Déi immortali? Sciocchezze.

Gran finale

Ci avviamo alla conclusione di questa palpitante vicenda. I Greci hanno preso possesso dei cancelli di Mordor (il plagio in questo film è ovunque), e aspettano l'esercito dei punkabbestia. In loro soccorso giungono mentacculo, Patonza Bucata e il ladro sfigato. Dopo che i buoni dicono al punkabbestia capo che non si arrenderanno mai, quello tira una freccia\colpo di bazooka con l'arco magico, spaccando la porta. I Greci, agilissimi, gettano le armi a terra e scappano come conigli. Mentacculo li ferma pronunciando un discorso breve e sgrammaticato che entra nel cuore dei guerrieri, incitandoli alla lotta, poi li guida nel tunnel dove dovranno affrontare i nemici al grido di "POGOOOO!!!!!"

I punkabbestia, sentendosi sfidati nel loro campo, non esitano a gettarsi nella mischia. Teseo schiva l'unico nemico che prova ad affrontarlo e abbandona i compagni, dirigendosi verso la conclusione del film. Finalmente capiamo il significato della scena iniziale, quella con il calcio balilla per intenderci. Non doveva essere messa all'inizio, ma gli errori di montaggio capitano. Dal biliardino escono così tanti sosia di Gollum, alcuni con le maglie blu ed altri con le maglie rosse, ma tutti ugualmente incazzati perché i giganti non sapevano giocare e frullavano, facendoli vomitare. Il ladro prova a fare l'eroe e muore. Tipico. Pronuncerà la frase più epica di tutto il film: "Vai Teseo, li fermAAARGH!!"

I Gollum sono i titani e iniziano a fare botte con gli dei, a loro volta capeggiati da Zeus, nello stile di Matrix. Nel frattempo mentacculo viene massacrato dal Punk Master con mosse di judo, karate e wrestling, poiché Iperione l'ha scambiato per uno dei suoi seguaci.

Alla fine muoiono un po' tutti. Lo spettatore applaude entusiasta, pensando sia finita, e invece...L'incredibile finale. In un flash-forward da manuale del cinema, si vede il figlio (fortunatamente non ha lo stesso problema del padre), che tocca un sasso, parla con un vecchio caprone (sempre Zeus, sempre in incognito) e guarda verso l'alto. Nel cielo, sospesi come un enorme sciame di mosconi, gli dei e i titani combattono senza un motivo[2]. Dato il sublime ermetismo lasceremo a voi l'interpretazione di questo scorcio .

Personaggi

Primissimo piano del protagonista.
  • Teseo: Portatore della malformazione che indica il favore divino, il mento a culo, si distingue per il suo innato carisma e l'espressività facciale. Entrambe le caratteristiche pari a quelle di una roccia. Rispettando con perizia le regole della tragedia classica, il personaggio non ha un minimo di approfondimento caratteriale, se non per il fatto che, qualora la parola meretrice venga pronunciata nel raggio di 3,6 miglia, lui si avventa contro chi ha parlato uccidendolo o perlomeno mutilandolo in più punti. Ha avuto un'infanzia difficile essendo stato cresciuto solo dalla madre meretrice, AGH TESEO NO TI PREGO CALMATI! NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! Ehm, stavo dicendo...Dov'ero rimasto prima di perdere il braccio sinistro? Ah sì. Teseo, cresciuto solo dalla madre puttana (bene così Teseo?), si allena per anni combattendo contro il suo unico vero amico, l'albero, ma viene sconfitto ripetutamente e sbeffeggiato dal signore degli dei in veste di vecchiardo pulcioso. La sua famiglia dovrebbe essere di origini contadine, visto però che intorno al villaggio in cui vive ci sono solo pietraie nel raggio di chilometri è facile intuire come mai sia ridotto alla fame e alla madre venga affibbiato l'appellativo sopracitato.
  • Iperione: il cattivissimo. Evidentemente figlio di un omicida seriale e di un insetto, questo panzerotto barbutone uccide chiunque gli venga a tiro. La sua strategia non è mai perfettametne chiara, si sa solo che vuole il benedetto arco per conquistare il mondo, o qualcosa di simile.
  • Anacreostatorastanotemante: questo fanciullo dall'impronunciabile nome è il figlio di Teseo e della sibilla ed è a sua volta dotato delle capacità profetiche tipiche delle femmine vergini della sua stirpe, il che ci fa pensare male.
  • Arianna: quella del filo, che nel mito aiutava Teseo a vincere il Minotauro e ad uscire dal labirinto di Creta. Non compare minimamente nel film, quindi scordatevi persino di aver letto queste due righe.

Voci correlate

  • Forfecchia: nota anche come forbicina o forficula auricularia. Questo simpatico insetto onnivoro, prevalentemente fitofago, facente parte dell'ordine dei Dermatteri, ha il nome dovuto al vistoso sviluppo dei cerci posteriori - fatti a forma di forbice. In passato questo insetto penetrava nell'orecchio umano e faceva il suo nido all'interno del cervello con effetti devastanti. Povero Iperione!
  • Scontro tra titani

Note

  1. ^ Perché? Cosa hanno fatto di male i pescatori per diventare agricoltori?
  2. ^ Da notare che l'inquadratura parte da sotto il gonnellino di un titano