Elizabeth Taylor

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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« Ho dormito solo con uomini con cui sono stata sposata. »
(E grazie al cazzo, Liz)

Elizabeth Taylor (Antica Roma, 1500 A.C. - Los Angeles, 2011), conosciuta anche come Liz Taylor o vecchia babbiona, è stata l'ultima grande diva di Hollywood e la principale fonte di reddito dell'AADA (Associazione Avvocati Divorzisti d'America).

Carriera

Liz al suo debutto sul grande schermo.

I primi ruoli

Elizabeth Taylor esordì giovanissima (appena sei mesi) nel film Torna a casa Lassie!, nel quale interpretava il collie che appunto scappa di casa per evitare la castrazione.
Negli anni '50 recitò in un sacco di telefilm per ragazzini nel ruolo della terza sorella delle gemelle Olsen, fino a quando venne beccata a fumare marijuana sul set e, dopo aver rifiutato di dividerla col resto della troupe, licenziata in tronco.
Durante l'adolescenza il suo fisico si trasformò: i fianchi si ammorbidirono, il seno diventò prosperoso e le spuntò anche un grazioso paio di baffi.

La consacrazione

Contrariamente alla tradizione dei bambini prodigio destinati ad abbandonare le scene negli anni della maturità e a sputtanarsi il patrimonio a coca e superalcolici, Liz seppe mantenere intatto il favore del pubblico.
Sputtanandosi comunque il patrimonio a coca e superalcolici.

A causa del suo straripante sex appeal si specializzò nel ruolo della zoccola e, talvolta, in quello della battona. Lavorò in capolavori come Piccole donne, L'albero della vita e Chi ha paura di Scilipoti?, che le valsero tre candidature al Premio Oscar come migliore attrice protagonista. Dato però che in questi film non mostrava nemmeno per un attimo le zinne, Liz non riuscì ad aggiudicarsi la statuetta.

Nel 1961 vinse finalmente l'Oscar per Venere in visone, battendo la concorrenza di rivali accreditate come Edwige Fenech e Gloria Guida.

Il sobrio monumento funebre voluto da Liz.

Nel 1963 interpretò Cleopatra in Cleopatra contro i Fantastici Quattro. Sul set sviluppò una passione per l'Antico Egitto e decise di farsi costruire una piramide. Quell'anno a Hollywood i chihuahua non andavano di moda. La costruzione della piramide costò 158 milioni di dollari e la vita a 253 schiavi. Non venne mai conclusa perché l'impresa edile incaricata era la stessa che aveva vinto l'appalto per la Salerno-Reggio Calabria.
Tra le altre importanti interpretazioni della Taylor ricordiamo:

  • La gatta sul tetto che scotta, al fianco di Paul Newman e Lino Banfi;
  • Assassinio allo specchio, nei panni di una parente di Jessica Fletcher che va a trovarla a Cabot Cove e finisce uccisa;
  • Il giardino della felicità, nei panni di una massaggiatrice asiatica esperta di soffoconi impavidi.

Gli ultimi anni

Negli ultimi quindici anni Liz Taylor interpretò con successo il ruolo di ex star devastata dalla demenza senile e dalla chirurgia estetica. Il suo fegato è attualmente in fase di studio da parte di una équipe di epatologi.

Matrimoni

Nel corso della sua esistenza millenaria la divina Liz ha sposato:

Liz col secondo marito Marco Antonio.

Negli ultimi anni, complice il morbo di Alzheimer, le capitò di sposare anche due o tre volte la stessa persona.
Il 6 ottobre 1991 Liz sposò il suo ultimo marito, l'operaio edile venticinquenne Larry Fortensky. Nell'occasione sposò anche il suo testimone di nozze, il fotografo e il prete che officiava la cerimonia.

Voci correlate