Maccio Capatonda

Da Wikipedia, l'enciclopedia... hai abboccato, dì la verità...
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Maccio Capatonda terrorizzato da ciò che gli sta per arrivare in bocca.
« DOTTORE, CHIAMI UN DOTTORE!!! »
(Maccio Capatonda in La febbra)
« SHAMALAYAAAAN!!!! »
(Maccio Capatonda in La febbra)
« Non siamo noi a morire, è la morte che ci muore a noi! »
( Maccio Capatonda, dalla fiction Leggerezze)
Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Maccio Capatonda.


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Marcello Macchia

Maccio Capatonda è una divinità neopagana originaria dei picchi scoscesi dell'Abruzzo e del Molise.

Biografia

Il ritratto esposto al museo del Louvre

Nato in quel di Mendrisio 41 equinozi fa in un sabato di martedì notte con il nome di Caccio Mapatonda, vive un'infanzia serena caratterizzata da un unico importante episodio: alla tenera età di 5 anni, cade dal 23° piano della scala Mercalli arrivando nella casa d'appuntamento gestita dalla nonna. Da quel momento, per ringraziare la provvidenza, la nonna decise di scambiare le iniziali del suo nome e cognome: nacque ufficialmente Maccio Capatonda. Studia all'università per clown dove tempo addietro si diplomarono anche Homer Simpson, lo Psiconano e Horatio Caine, decide che il suo scopo nella vita è lo scopo.

Dopo aver duramente partecipato a vari provini erotici, fu finalmente ingaggiato come comparsa nel kolossal "1.000.000 di donne per Rocco". Lui era una delle donne, si riconosce dal fatto di essere l'unica donna contemporaneamente pelosa e pelata.

Grazie a questo film sfonda nel tenero e caramelloso mondo del cinematografò, partecipando a film sempre più importanti come "Il Vecchio Conio", "La Febbra", "La Febbra 2" e "Momenevado".

Il successo

Maccio Capatonda ne "La Febbra", mentre legge preoccupato la sua temperatura anale.

Alla premiazione degli Oscar Luigi Scalfaro fu notato dal maestro dei film porno-fantascientifici Bruno Liegi Bastonliegi, il quale gli parlò per ore in uno dei tanti cessi del locale in cui avveniva la premiazione (il bar "dar Mignottone" di Renato Epoimorto) e alla fine riuscì a portarlo nel suo Harem per la faraonica cifra di 3 miliardi di sesterzi; anni dopo Maccio ha rivelato che la somma è andata in beneficenza alle vittime dei "programmi di Mediaset".

Il film che lo ha consacrato divo, secondo solo a Rossano Brazzi, è stata la megaproduzione euro-cino-artica La Febbra, che registrò il sold-out nei cinema in Tanzania, Micronesia e Isola di Pasqua. In seguito lavorò al sequel La Febbra 2, Un attimo al bagno, Ahia, ma sei scemo?, Mani in Alto (che vinse un Omar per gli effetti normali) e anche al film-documentario Fernet 9°/11° assieme al grande regista di cetriolini sottaceto Michele Muro.

Tra le apparizioni sul piccolo schermo, vanno ricordate quelle sotto falso nome di Contino Bricchio e Bando Ciancia ai reality "Il divano scomodo" e "Il gabinetto". Nel 2009, commuove il mondo con la sua prima interpretazione in una fiction: Padre Maronno, storia di un uomo a cui è stata "appioppata la santità": nelle puntate della serie il nobile frate dovrà confrontarsi ogni giorno con le annose problematiche dei suoi fedeli e trovarvi le soluzioni.

A completare la magistrale interpretazione di Capatonda concorrono un sensazionale Herbert Ballerina e una struggente Anna Pannocchia. Nel 2009 è, altresì, l'ispettore Catiponda ,un sagace investigatore con eccelse capacità premonitive. Anche in questa occasione, Maccio Capatonda emoziona il pubblico con una performance di pregevole qualità artistica.

Nel 2021 vince seconda edizione di LOL, programma condotto dall'uomo più potente d'Italia[1], ma senza merito dato che l'ultima concorrente rimasta in gara cade su una battuta dell'illustre uomo di modesta estrazzione mineraria Brunello Robertetti.

Oggi

Maccio Capatonda (sotto falso nome) durante una puntata di Scherzi a pa del TG2

Attualmente Maccio si è candidato nella lista del Partito Pensionati, con scarso successo. Dopo la cocente delusione, ha deciso di trovare fondi per quello che - a detta sua - sarà il successo planetario del 2019: "Io speriamo che me la chiavo" esalogia pornografica, liberamente tratta dal Satyricon di Petronio. Preso dall'euforia del momento decide di sedurre una tra le donne più pseudopornografiche e giocherellone dell'ultimo decennio: la velina non ballante Elisabetta Canalis[1]]. Ultimamente ha anche ottenuto un'importante parte nella nuova rivelazione artistica italiana: The Lady, rivoluzionaria fiction prodotta da Lory La Santa Del Santo, dove interpreta Mio, personaggio profondo ed introspettivo.

Nel 2021 si cimenta nella scrittura e pubblica il suo Libro (con la L maiuscola perché quello è il titolo del libro) nel quale ripercorre la sua vita raccontando un mare di fesserie dato che la sua vera vita è quella raccontata in questa merdavigliosa pagina. Nell'estate 2022 esce Libro 2, il suo terzordicesimo libro.

Curiosità

  • Leggende ostrogote narrano che la lucentezza della sua testa sia dovuta al lucida-palle da Bowling in cui si infila quotidianamente.
  • Dopo aver partecipato al film-documentario Fernet 9°/11°, ha cominciato a cercare metodi di pulizia del proprio corpo differenti dall'acqua. Ha tentato di farsi il bidet con la varechina, riscontrando ustioni di secondo grado e l'incapacità di fare sesso e defecare per un mese. Ha già dichiarato: "La prossima volta provo con l'acido cloridrico!" Maccio, lo sanno tutti che è più efficace il Vetril!
  • Si dice che riesca a cavalcare una formica.
  • Le serie più famose di Maccio sono su Flop TV.

Filmografia

Voci correlate

  1. ^ Ipse dixit Luca Ravenna in un suo monologo. In effetti è una bella lotta tra lui e zio Silvio