Utente:Rum e pera/Sandbox6

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Rafa Benitez

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Benitez alla domanda: "lei sa cos'è il calcio"
« È il più grande allenatore di tutti i tempi »
(Tifoso, riguardo alla stazza del mister.)
« L'acconciatura imbarazzante »
(Calciatore del Napoli random, su cosa ricorderà di Benitez.)

Don Raffaè Benitè è il nuovo allenatore del Napoli. In realtà doveva essere il nuovo cuoco della squadra, ma si mangiava tutto e per questo è stato dirottato alla panchina, precedentemente occupata da Walter Mazzarri, Mazzarri Walter e Water Mazzarri (detto "o'ciess" dai suoi delusi ex tifosi). Per Rafa, anzi Rafé, perché lui è napoletano, il calcio si chiama football, calciatori players e arbitro book in air.
He is big manager, stimato moltissimo (per info chiedere al Milan), vincitori di molti premi, tra cui una sagra del cinghiale e una coppa della nonna (il nonno era malato): in poche parole uno con un culo così.
Rimane il dubbio sul perché sia venuto nella capitale Campana, le risposte sono varie, tra cui la ricerca dell'io a un'avventura nuova e che lo mettesse alla prova. In verità Rafa è venuto a Napoli perché ha sbagliato strada. Tutto qui.
È annoverato nella FIFA come il miglior allenatore in Europa, soprattutto quando letta al contrario.

« Che ne pensa di Rafael Benitez »
(Intervistatore.)
« Un grande professionista »

Una vita da manager

Albori

Rafael Benitez tenta di sedurre i fotografi.

La vita di Rafa Benitez inizia quando nasce. Nato da Miguel Sombrero Benitez e Assunta Maria Capatosta, i due capirono subito l'indole inflessibile e rompiballe del figlio, motivo per dui chiamarono l'uomo nero, il quale preferì cambiare identità e scappare in Svizzera pur di non incontrare il temibile Rafa.
La sua carriera vede l'alba, nel senso che il mister era pazzo e li svegliava tutti alle tre del mattino, come calciatore, come portaborse e talvolta sicario, impiegato per uccidere la varie squadre pulcini più forti. Se Rafael entrava in campo le probabilità erano tre:

  • Morivi
  • Ti amputavano gli arti
  • Ti amputavano gli arti e morivi per infezione

Vantaggi del calcio anni 70 spagnolo, dove se avevi l'approvazione di Franco potevi pure entrare in campo con un carro armato, cosa che il giovane Benitez sapeva e sfruttò. Dopo la caduta del regime, il futuro tecnico si ritira, privato di libertà in campo come fucilare i nemici o giocare con sessanta calciatori.
Dopo qualche anno decide di scendere di nuovo in campo, ma lo farà gettandosi da un aereo e si fracassò così le ginocchia, il perone, il martini e il mallelolo, motivo per cui decise di ritirarsi e dare l'addio al calcio. Con grande soddisfazione degli avversari, che finalmente non rischiavano più di essere uccisi dal tecnico de sangre spagnolo.

Ritorna in arena, come i tori

Qualche anno dopo il ritiro, Benitez scelse di dare una svolta alla sua vita, girando a destra, per diventare il tecnico in seconda del Real Madrid. La sua sarà un'esplosione, con la macchina in fiamme, sei morti e tre feriti,Hugo Sanchez divenne bianco e il centro allenamenti distrutto. L'allora presidente, non so chi, perdonò il neo tecnico e non lo licenziò, soprattutto perché il candidato scelto era un mozzicone di sigaretta vicino alla panchina del Bernabéu. Nella sua permanenza il giovane tecnico imparò le basi del calcio, in seguito scoprirà gli acidi, diventando il miglior tecnico chimico d'Europa. La possibilità di seguire dappertutto l'allenatore in prima diede occasione a Rafa a farsi un'idea personale del calcio, tutto pressing e mobbing, e dell'allenatore, tutto mutandine in pizzo e magliette aderenti. Dopo qualche stagione nel Real, Benitez sceglie di diventare l'allenatore titolare, sia per dimostrare a tutti il proprio valore, sia smettere di prendersi gli sputi del pubblico perché più vicino alla curva.

Vittorio Cecchi Gori

Real Valladolid

Rafael Benitez fa inseguire i suoi calciatori dai tori, per allenarne la velocità e la resistenza.

Viene ingaggiato dal Real Valladolid, società produttrice di OGM, con un salario talmente basso che i barboni accorrevano allo stadio per fare beneficienza. La squadra parte molto bene, l'acquisto di nuovi autobus diminuiva notevolmente il tempo impiegato per arrivare allo stadio. La squadra invece non ottiene buoni risultati, duecento sconfitte su ventotto partite, quindici tifosi morti di disperazione, otto rivoluzioni civili e lo sdegno delle verdure, visibilmente inorridite dai risultati della squadra. Il fallimento era impensabile: come può una squadra dove i calciatori, grazie agli OGM, avevano quattro braccia e quattro gambe, fallire? Una patata consigliò al presidente di licenziare il tecnico Madrileno, cose che avvenne. Rafa la prese bene fomentando una rivoluzione tra le carote, rivolta che causerà nella città spagnola centinaia di periti, feriti e portafogli smarriti.

Osasuna

Il periodo post Valladolid si rivelò proficuo per Rafa, grazie al prezioso allevamento di funghi sul tappetino da bagno, con alcuni così grossi che entravano nella doccia con le ciabatte. Il lavoro si concluse quando i funghi presero il controllo della casa e cacciarono l'ex allenatore, il quale trovò assistenza all'Osasuna, squadra che riuniva i barboni più bravi a calcio e li faceva giocare. Rafa, talmente grasso che i suoi globuli rossi camminavano con in mano un panino, diventa l'allenatore in prima. Il suo primo provvedimento prevede di approvvigionare di provetti giovani e pravi calciatori la squadra e scelse persino di relegare in panchina il capitano, un gatto rachitico con le stampelle. Il picco con Real Madrid-Osasuna, in cui vinse 690-0. Poi capì che aveva sbagliato a leggere il cartellone e fu licenziato in tronco, diventando un boscaiolo.

Altre squadre e righelli sconosciuti

Il suo periodo era nerissimo, forse perché non vinceva mai, forse perché le sue squadre facevano cacare al cazzo, forse perché si era trasferito in Africa. Neanche l'ingaggio all'Extremadura, società produttrice di Viagra, gli procurò gioie, solo sconfitte e qualche erezione. Decise quindi di entrare nei vari stadi per studiare gli allenamenti di squadre quali Manchester United e Liverpool, ottenendo grande esperienza e multiple mule per accesso in proprietà privata. Nel 2000, il presidente del Tenerife fu colpito da un petardo lanciato durante il capodanno del nuovo millennio, lo shock lo portò ad arruolare Rafael Benitez. Alcuni giorni e rivolte da parte dei tifosi dopo, Rafa fu accolto all'aeroporto da un folla felice. Di poter incontrare il nuovo allenatore e ucciderlo prima che fosse troppo tardi. La stagione si concluse con la promozione in prima lega: rapire gli orsacchiotti dei calciatori si rivelò una mossa geniale.

== Questo è il periodo di maggior successo di Rafael Ermenegildo Benitez, fatto di molti successi, vittorie entusiasmanti, ma anche momenti dolorosi, ma resta sempre l'inizio della sua fama. E della sua fame, per aver abitato in Inghilterra digiunando, perché li il cibo fa schifo, così scelse di andare in Italia, ma dimenticò le chiavi, quindi torna in Inghilterra per poi

andare a Napoli, città di cultura e tradizioni ==

Valencia

Prima di Benitez il campionato era formato da Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid e Real Madrid, qualche volta vinceva il Real, talvolta il Madrid e in qualche caso persino il Real Madrid. Non esistevano altre formazioni, e i giocatori che dovevano affrontare quelli del Real dicevano di essere li per sbaglio. La media gol vittorie era 1500 a -7800 a partita, con il portiere che per la noia aveva sostituito la propria area con un materasso e sui pali avva appeso un carillon. Sconfiggere il Real era più difficile di parare un tiro di Moscardelli. L'arrivo di Benitez portò un'ondata di aria fresca, grazie all'installazione di nuovi climatizzatori, e la sua genialità.
C'erano molti problemi:

  • Il maggior problema era subire troppi gol, Benitez murò la porta.
  • Il maggior problema era subire l'attacco dei nemici, Benitez murò l'area di rigore
  • Il maggior problema era fare pochi gol, Benitez murò i difensori avversari

Il maggior problema era ora delle squadre avversarie, che dovevano svenarsi per abbattere i muri di cemento armato. La tattica scelta diede i suoi frutti, l'idea di schierare anche dei tori in campo rese possibile la vittoria del campionato del Valencia e far diventare i muratori gli uomini più ricchi del paese.

Liverpool

Fernando Torres, un vero uomo.

Rafael Benitez aveva un sogno nel cassetto: un nuovo paio di calzini. Per realizzare il suo sogno andò in Inghilterra, più precisamente a Liverpool, la patria dei calzini a pois arancioni. Durante il soggiorno nella città londinese, il tecnico viene assunto dal Liverpool, allo scopo di vincere la Premier (la moglie del primo ministro), la Champions e far riunire i Beatles. Il tutto non avvertendo il Valencia, che si trovo il 30 agosto ad affidare la panchina alla panchina stessa: ancora oggi girano per la città Spagnola manifesti con scritto Benitez Wanted, vivo, morto o zombie. In poco tempo iniziò a farsi sentire il peso di un allenatore come Benitez, con metà Anfield affossato di tre metri circa e con gravità alterata, che faceva volare via i vari avversari che andavano vicino al tecnico madrileno. Se non funzionava la sua panza allora ricorreva alle maniere forti, facendo esplodere le mine anti calciatore che aveva fatto nascondere nel sottosuolo. Sostituì anche il manto erboso con una pista da ghiaccio, ma questa è un'altra storia. Il primo anno si conclude con un quinto posto in premier e il secondo posto posto in Champions League, o almeno così afferma Maldini dal manicomio. La stagione 2007/2008 comincia con gli acquisti di:

  • Fernando Torres, incaricato di intenerire i nemici con il suo sguardo da bimbo e il suo aspetto puccioso
  • Javier Mascherano, in doppia veste di zappa e di becchino, con lo scopo di seppellire gli avversari che gli passavano a tiro
  • Paul Gaiscogne, era li perché totalmente sbronzo

In Europa sconfigge tutti sonoramente, dal temibile Borussia Moenchegladbach (pronunciarne il nome è l'incubo di ogni balbuziente), che vantava di aver in squadra un barile di birra, il Dinamo Zagabria, con gli eroici reduci della prima guerra mondiale, il CSKA Mosca e le sue calciatrice, alte tre metri, pelose come orsi e aventi artigli che squarciavano tutti gli avversari. Il suo è un calcio spumeggiante, con tutti i calciatori ubriachi, e il Liverpool diventa la prima squadra ad applicare il tiki taka, tattica che fa girare la palla e le palle all'avversario. In seguito userà il kiti kaka, tattica in cui bisogna ignorare l'avversario, e il taco taco, in cui bisogna lanciare tacos agli avversari. Verrà esiliato dall'Inghilterra dopo che il Liverpool si presentò nudo in una partita ufficiale, attribuendo la colpa al tecnico che aveva gli ordinato di mostrare la palle una volta per tutte.

Inter

Foto di gruppo ufficiale F.C. Inter, stagione 2011/2012

Tre cose sono infinite nell'universo: il tempo, la sfiga e i calciatori[l'ha detto Voyager!] dellInter. Il 2009/2010 si rivelò una stagione fantastica per l'Inter: Champions League, scudetto, coppa Italia, l'ambitissimo trofeo birra Moretti e il premio cotoletta Francesco Amadori. Tuttavia l'enorme sforzo indebolì enormemente i giocatori, talmente stanchi che per passeggiare respiravano con la bombola d'ossigeno. La squadra era a pezzi:

  • Milito: il suo piede muto geneticamente, diventando a forma d'incudine
  • Eto'o perse il lume della ragione e non dormi più, avendo paura del buio,
  • Maicon: era ingrassato talmente tanto che Moratti ci sbatto contro, credendolo l'ufficio delle Saras
  • Julio Cesar: perse tutti i riflessi, perdendo brillantezza, cosa che non gli permise più di accecare gli avversari con il suo scintillio
  • Samuel: tutto rotto, giocava fasciato come una mummia, mettendo paura avversari
  • Cambiasso fu rapito dagli alieni, tornando nel suo pianeta natale

Benitez non lo sapeva e si lanciò sulla nuova avventura a petto di rondine, con varie auto schiacciate. Al suo arrivo la situazione era tragica, l'unico calciatore in forma era un pacchetto di sigarette. Zanetti era ancora li, che prendeva accordi per farsi trapiantare un nuovo corpo, per poter giocare il più lungo. Il mister madrileno chiese rinforzi, proprio a Marco Branca, un uomo che credeva che nel test d'ingresso bisognava aprire una porta con grazia e charme perfetti. I rinforzi non tardarono ad arrivare:

I tifosi interisti festeggiano l'ennesima sconfitta.
  • Makembe Mokombo: portò con se l'allegria e un tremendo ceppo di stafilococco, mandando in ospedale metà squadra
  • Xbach Juju: davvero forte, bisogna vedere con cosa messo a confronto: con un calciatore un bidone, con un bidone un bidone
  • Mazinga: prodotto negli anni 80, ora era arrugginito e soffriva di Alzheimer
  • Righ Sigh: il primo alieno nella storia del calcio
  • Omar Sivori: ebbene si come punta giocava un morto, che fece comunque più gol di Milito
  • Messi: in un sogno
  • B. Lowjob: dire che fosse un calciatore è come affermare che Hitler fosse un audace sostenitore delle minoranze etniche
  • Fracis Ball: davvero un buon giocatore, di Ping pong

Le partite dell'Inter nella prima parte della stagione erano molto interessanti, con gli spettatori che dovevano scoprire dove fossero le caviglie dei calciatori. In poco tempo Rafa fu costretto a schierare i giocatori della primavera, tra cui Bianchetti, un embrione di ventidue settimane. Benitez un poco tempo fu odiato da tutta la squadra. Dopo un attenta riflessione col suo pappagallo, decise di abbandonare l'Inter e dedicarsi al giardinaggio.

Dopo l'Inter

Scoprì un complotto globale, un ceppo virale che poteva sterminare il mondo, il big foot, come nacque la vita e l'universo: cose da niente insomma

Chelsea

Il centro allenamenti del Chelsea.

Dopo l'esonero di Di Matteo, un fattore Sardo di New York, Don Raffaè approdò alla corte di Abramovich, il leggendario possessore dello yatch di Abramovich. Ottenne vari successi, tra cui quello di insegnare a John Terry di fare la cacca nella lettiera, a Frank Lampard di camminare e riuscì persino a far bere meno la squadra, passando dai quotidiani settecento quintali di birra a settecento quintali di vodka. In questo periodo inaugura un modulo più offensivo dei precedenti: il 0-0-11, con a difesa dell'area un piccione che svolazzava sull'area di Stamford Bridge. Riuscì a vincere l'Europa League, sconfiggendo temibili avversari come l'Elfsborg, la squadra ufficiale dei folletti di Babbo Natale, l'HJK, una squadra di pescatori amputati di gambe, braccia e teste, il Dinamo Sofia, con la media età più alta del mondo, 255 anni. L'ennesima vittoria di Benitez, che gli garanti altro successo e fama nel vecchio continente,

Napoli

Fu una trattativa molto interessante, ma non ci pagano per farlo, contattate Wikipedia. Sappiamo solo che fu chiedere Benitez a De Laurentiis di assumerlo, per porre fine agli incessanti titoli del corriere dello sport, che in effetti avevano rotto i coglioni. Si ambientò benissimo, comprò un motorino per fare gli scippi, rinnegò il suo ambientalismo e lanciava i sacchetti della spazzatura in testa ai passanti e per invogliare i giocatori ad allenarsi meglio gli puntava un revolver sulle tempie. Impara anche il napoletano, con il linguaggio fondamentale ed essenziale della città partenopea come: va fa' e'bucchin, soret'è na' zumpaperet', a patet' gl'piac'o pesc, mammet'è na'vrenzol, e tanti altri benevoli modi per esprimere il proprio dissenso.

Interviste e telefonate del periodo Napoli

Rafa : Walter che consigli mi dai?
Walter : Non ti dico niente, pappappero
Rafa : Dai, un piccolo aiutino!
Walter : Datti fuoco.


Rafa : Presidente, io vorrei Messi.
De Laurentiis : Nessie? Il mostro?
Rafa : No, ho detto Messi
De Laurentiis : Dove l'hai messi? E dimmi cosa, che posso dirtelo
Rafa : Voglio Lionel Messi!
De Laurentiis : tu tu tu tu.


Rafa : Allora, cosa ho detto? Vi ho detto non fate gli stronzi!
Rosa Napoli : Mistè, e dopo ci fa male la panza.


Rafa : Walter, dimmi, cosa devo fare per vincere?
Walter Mazzarri : Cambia squadra.


Rafa : Ciao Josè, ti va un'amichevole Real-Napoli?
Mourinho : Aleno o Chelsea ora, stronzo.


Rafa : Ciao Carlo, ti va un'amichevole Real-Napoli
Carlo Ancelotti : Mi hanno rapito gli alieni, ecco, mi stanno or ora infilando una sonda nel retto. Mi dispiace, non posso venire, ciao.


Intervistatore : Rafa, cosa ti rimarrà sempre in questa città?
Rafa : Il portafogli.


Intervistatore : Rafa, cosa insegnerai ai tuoi calciatori?
Rafa : A fare la paella.


Intervistatore : Cosa spera di vincere?
Rafa : Il sei al Superenalotto.


Rafa : Cavani, resti?
Cavani : Anvedi questo! Si resto a Napoli, devo ancora mettere incinta una napoletana, da bravo bomber.


Rafa : Mio Signore, può venire a giocare a Napoli?
Moscardelli : Figliolo,[1] ti auguro ogni bene e molti successi, ma sono indaffarato a sventare un attacco alieno... oh, c'è qui Dio, dice che tra poco sarai con lui, ne sei felice?


Tifoso : Mister, quest'anno vinciamo lo scudetto?
Benitez : AHAHAHAHAH MA CHE CAZZATA AHAHAHAH!!!

Note

  1. ^ Egli è il padre di tutti