Utente:MisterDi/Cantiere4

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Stadio Giuseppe Meazza (redirect da Stadio San Siro, Stadio S. Siro, San Siro e S. Siro)

« Lucia San Siro »
(Un insegnante di liceo classico dedica una canzone alla mercenaria madre di questo storico impianto.)
« Non ce la faccio, troppi ricordi. »
(Un lettore interista leggendo questa pagina.)
« Non preoccupatevi, costruiremo un nuovo stadio di proprietà. »
(Presidente dell'Inter e presidente del Milan annunciano ai tifosi che non esisteranno altri stadi a Milano all'infuori del Meazza.)

Lo stadio Giuseppe Meazza, più noto come San Siro, patrono dei bidoni, è un famigerato sfasciacarrozze situato nella periferia di Milano. Secondo voci non confermate sarebbe utilizzato come stadio di calcio e teatro per concerti. Sinceramente non riusciamo a cogliere la differenza tra questi due luoghi e uno sfasciacarrozze.
Certo, se non fosse per il ben più famoso ippodromo costruito accanto nessuno conoscerebbe questo luogo.

Storia

La struttura

Massimo Ferrero

Massimo Ferrero
[[File:L'ultimo esemplare in un raro momento di cattività.|220px]]
Massimo Ferrero prepara il suo rituale d'accoppiamento.[1]
Classificazione scientifica
Regno Sampdoria
Phylum Presidentissimo
Famiglia Viperette
Genere Originale
« Ma 'ndó cazzo m'hai sceso?! Io t'avevo detto che sò'r presidente d'a Sampedoria, che cazzo ce famo a Ggenova? »
(Massimo Ferrero ha capito tutto del suo nuovo incarico)

Massimo Ferrero (Forza Roma, 5 agosto 1951 - Quello che non ammazza fortifica) è l'incarnazione della sobrietà. Una sobrietà dipendente da droghe, colpevole di reati contro il patrimonio e tendente alla violenza verbale. Insomma, la sobrietà tipica di Francesco Flachi, che non a caso giocava nella stessa città nonché club presieduto da Ferrero: Sampdoria.

Vita[2], morte[3] e miracoli[4]

Ciakke seggira!

Ferrero durante un C.d.A.

Figlio di un controllore ATAC e di una fruttariana fruttarola imparerà grazie al padre l'arte di eludere i controlli, grazie alla madre l'arte di piazzarsi in un angolo a vendere e sbaraccare all'arrivo dei vigili.
All'età di 18 viene notato da Mario Cecchi Gori che gli dice:

« Sì, sì tu mi piaci vieni a casa che ti faccio scop Cinecittà che ti faccio lavorare in uno dei miei film. »

Allettato dalla proposta e allattato da una mula fino ai 19 anni Ferrero si recherà agli studi avido di gloria. E non sarà deluso: otterrà l'importantissimo ruolo di responsabile pulizia stuzzicadenti di Tomas Milian.
Inizia così la sua rapida ed inesorabile scalata verso il successo: passerà dal ruolo di scendiletto personale di Sylva Koscina a quello di mutanda di Edwige Fenech (lavoro poco frequente ed impegnativo) nel giro di soli 15 anni, finché una sera fu testimone di un'aggressione ai danni di Monica Vitti.
Precipitatosi per fermare l'aggressore e prenderne il posto, un fortunato malinteso scatenerà l'ammirazione dell'attrice che lo insignirà del titolo di Viperetta oltre che di una potente lettera di raccomandazione[5].
Grazie all'attrice si apriranno per lui le porte della percezione, quello che più o meno gli succede anche oggi, ad ogni turno di campionato.
In virtù della dipendenza da cocoina si inserirà alla perfezione nel mondo dei produttori e nell'alta società romanesca. Darà vita a grandissime produzioni tra cui Pensavo fosse amore... invece era catalessi con la salma di Massimo Troisi o Le coliche 2 - Avventura intestinale, recitando piccoli cammei, come in Ultrà di Ricky Tognazzi, nel ruolo della Curva Sud dell'Olimpico.[6]

Note

  1. ^ Servirà l'uso di 200€
  2. ^ Breve.
  3. ^ A breve.
  4. ^ Nevica ad agosto.
  5. ^ Documento indispensabile per far carriera in Italia, come previsto dall'art.589 Codice Civile.
  6. ^ In realtà Ferrero irruppe nel set inveendo contro un laziale, ma Tognazzi preferì non interrompere le riprese.

Grammelot

« Barbagiur de fèt d'ün blet de chiü del pin. E tratatatatà l'uzèl! »
(Chiaro no?)

Per grammelot si intende una particolare forma di linguaggio fatta di parole a caso che sembrano parole e di varie onomatopee. In pratica la versione teatrale di un'interrogazione parlamentare del M5S.


Jorge Lorenzo

« È cuelpa del gomma. »
(Jorge Lorenzo spiega la dinamica del sorpasso subito a Barcellona nel 2009.)

Jorge Lorenzo Guerrero (È colpa delle gomme in catalano) è la perfetta rappresentazione del Barcellona e della Spagna nel motociclismo: campione assoluto quando vince, prefica magnogreca quando perde.

Marc Marquez

« Guarda mamma shensha denchi! »
(Marc Marquez dopo l'ennesimo sorpasso.)
« Torna con il tuo casco o su di esso »
(La signora Marquez insegna calma e moderazione al figlio.)

Marc Bin Laden Marquez è un famigerato terrorista internazionale rifugiatosi sotto mentite spoglie nel motomondiale. Inseguito per anni dall'Interpol, nel 2014 fugge disperatamente e accidentalmente vince 10 gare di fila.

Biografia

Gli altri cantieri