Ratto delle sabine: differenze tra le versioni

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<center> Congratulazioni, i nostri sistemi hanno individuato che lei è il <b> 100 miliardesimo visitatore </b> di Nonciclopedia !
[[File:Topo gigio 08.jpg|thumb|Il ratto delle sabine.]]

Il '''ratto delle sabine''' era una gigantesca [[pantegana]] dell'VIII secolo a.C.
Per omaggiarla le regaleremo <b>un biglietto aereo con destinazione a scelta</b> tra 10 città disponibili (Parigi - Londra - Roma - Berlino - Madrid - Tenerife - Hong Kong - New York - Los Angeles - Città del Messico) da ritirare presso la nostra redazione dopo che ha risposto al nostro sondaggio interno sulla qualità dei servizi cliccando il link sotto!

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==Il mito==
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[[Categoria:Antica Roma]]
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[[Categoria:tecniche di corteggiamento]]
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[[Categoria:Attentati terroristici]]<center> Congratulazioni, i nostri sistemi hanno individuato che lei è il <b> 100 miliardesimo visitatore </b> di Nonciclopedia !
[[Categoria:Attentati terroristici]]

Per omaggiarla le regaleremo <b>un biglietto aereo con destinazione a scelta</b> tra 10 città disponibili (Parigi - Londra - Roma - Berlino - Madrid - Tenerife - Hong Kong - New York - Los Angeles - Città del Messico) da ritirare presso la nostra redazione dopo che ha risposto al nostro sondaggio interno sulla qualità dei servizi cliccando il link sotto!

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Versione delle 04:40, 1 mar 2020

Congratulazioni, i nostri sistemi hanno individuato che lei è il 100 miliardesimo visitatore di Nonciclopedia !

Per omaggiarla le regaleremo un biglietto aereo con destinazione a scelta tra 10 città disponibili (Parigi - Londra - Roma - Berlino - Madrid - Tenerife - Hong Kong - New York - Los Angeles - Città del Messico) da ritirare presso la nostra redazione dopo che ha risposto al nostro sondaggio interno sulla qualità dei servizi cliccando il link sotto!

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Il mito

Racconta Tito Tizio, storico romano di età anziana, che Roma, dopo la fondazione, era occupata solo da Romolo e da un coacervo di banditi, assassini, tamarri e tassisti. Mancava però qualcosa che tenesse occupate tutte queste persone dal commettere frodi e reati. In particolare, i romani misero gli occhi sulle sabine, le donne del popolo dei sabini, che vivevano tra l'alto Tevere e il resto del mondo. In realtà le donne sabine erano decisamente brutte: erano basse e tarchiate, avevano poche tette, incisivi sporgenti, naso a pippa e peli sulla schiena. Complessivamente sembravano dei koala giganti, ma in compenso erano molto simpatiche e cucinavano bene.

L'idea

Romolo allora progettò un attentato: organizzare dei giochi a cui invitare anche i sabini e rubare il famoso "ratto delle sabine", un gigantesco roditore mascotte ufficiale dei giochi sabini. In conseguenza del furto, i sabini sarebbero andati alla ricerca della loro mascotte lasciando le donne incustodite, di modo che i romani avessero via libera per fare le loro cose zozze. E così fu. Durante il lancio del cancellino, i sabini trovarono all'interno degli spogliatoi un biglietto lasciato dal ratto:

« Agliuto, sono stato ratto!,! »

I sabini allora suonarono l'allarme e si precipitarono tutti in cerca dell'enorme zoccola, lasciando le donne a badar casa. I romani allora si fiondarono sulle sabine e, dopo un estenuante corteggiamento, riuscirono a concupirle. Dopodiché, se ne ritornarono soddisfatti nella loro città a rubarsi e truffarsi a vicenda.

Dopo 9 mesi, le sabine tornarono a Roma con tanti bambini in braccio, tutte accompagnate dai loro padri incazzati come poiane. I genitori sabini costrinsero i romani a sposare le loro figlie, cosicché fu fondata la società romana e finalmente fu trovato qualcuno che mantenesse pulita la città.