Le mura di Sana'a
Le mura di Sana'a | |
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Paese di produzione | Italia |
Genere | Documentario |
Regia | Pier Paolo Pasolini |
Interpreti e personaggi | |
Pier Paolo Pasolini (voce narrante), Mohammed Al-Matari (tizio ascoltante), Najib Al-Matari (figlio frignante) |
Le mura di Sana'a è un film documentario in forma di appello all'UNESCO, girato da Pier Paolo Pasolini al termine delle riprese de Il Decameron, mentre era ancora nello Yemen del Sud.
Oramai abbiamo imparato a conoscerlo: Pierpy era decisamente "di braccino corto", appena gli avanzavano sei metri di pellicola iniziava un altro film. La durata è infatti di soli 13 minuti, abbastanza per destare interesse nei funzionari dell'Unesco senza frantumargli le palle oltre il lecito.
Sull'onda dell'entusiasmo, Pasolini si erse a paladino delle città e dei monumenti in rovina, progettando una serie di cortometraggi per sollecitare le autorità ad intervenire a tutela delle italiche bellezze, mai girati per via della sua ultima sfortunata gita a Ostia. Tra questi:
- Le mura di Orbetello
- I trulli di Alberobello
- La Basilica di Manoppello
- Questo posto ammazza che bello
- Lì ci sono stato con Marcello
- Qua Non c'ero venuto prima, a sapello!
- Bisogna riverniciare questo cancello
- La 850 di Donatello
- Il piffero di Raffaello
L'appello di Pasolini sarà accolto nel 1986 e, per le sue preziose testimonianze artistiche, la città vecchia di Sana'a verrà dichiarata patrimonio dell'umanità. Per Orte e Sabaudia invece si stanno tuttora sbellicando dalle risate.
Trama illustrata
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ATTENZIONE! Ci scusiamo per eventuali imprecisioni nella traduzione dei dialoghi. Per l'arabo ci siamo avvalsi di un kebabbaro davanti alla Stazione Termini di Roma; per l'aramaico è stato necessario convincere (a scapaccioni) un siriano che vive da anni a Firenze. Qualora non siate avvezzi al romanesco, o al fiorentino, potrete acquistare la versione in lingua basca o in cabardo. Ci sentiamo comunque in dovere di sconsigliare tali deplorevoli iniziative. |
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Pasolini viene accolto da una folla festante. Si è sparsa la voce che sia un architetto di fama internazionale, in grado di insegnare loro come consolidare quegli edifici meravigliosi. Del resto, appilare pietre e sputarci in mezzo è una tecnica di costruzione antiquata, mirabile dal punto di vista estetico ma carente in termini di tenuta. I cedimenti strutturali sono una delle cause di morte che preoccupano le autorità del Paese, dopo i colpi di kalashnikov, le mine antiuomo e i tassisti.
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Pasolini descrive la città "una Venezia nella polvere", in certi momenti sembra di vedere anche la laguna, ma è solo il tremolio della canicola nel deserto. Fa talmente caldo che ogni tanto si affloscia a terra un niqab, la donna al suo interno è nel frattempo evaporata. Il regista, per pararsi dal sole implacabile, acquista un cappello orripilante. Il proprietario del bazar cercava di venderlo dal 1931, e prima di lui suo padre. Terminata la transazione si precipita dal suo rivale, quello del negozio di fronte, per incassare i due cammelli che avevano scommesso.
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Pasolini pensa bene di unire l'utile al dilettevole. Gli abitanti sono molto ospitali e disponibili, ma le leggi arabe sono piuttosto severe nei confronti dell'omosessualità. Essere gay nello Yemen equivale (ancora oggi) ad essere un negro nel Mississippi degli anni '50, l'unica differenza è la modalità con cui lascerai il mondo dei vivi: vista la mancanza di alberi, la "cura" prevista dal Corano è la lapidazione. Tempo due giorni, il regista ha guadagnato comunque i favori di alcuni baldi giovanotti, nonché una taglia sulla sua testa di 30.000 Dinar.
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Prima di lasciare lo Yemen Pasolini intervista alcune donne di Hadramaut nel loro abito tradizionale, che le fa somigliare tanto ad una strega che a Calimero in vacanza in Messico. Rimane sorpreso dalla loro mancanza di sensibilità nei riguardi del patrimonio culturale del Paese, poi ci ragiona e si convince che cultura e capre sono due interessi difficilmente riscontrabili in una singola persona. Il seme della speranza è stato comunque seminato,
e non solo quello,le mura di Sana'a forse avranno un futuro.
Note
Voci correlate
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