Utente:Citroen CX/Luridesimo: differenze tra le versioni

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{{cit|O Unto, non son degno di addentare il tuo Panino, ma mettici [[salsiccia]] e [[peperoni]] e io sarò saziato.|[[Preghiera]] dei fedeli}}
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Hai [[fame]] di [[verità]]?<br />
Hai [[fame]] di [[verità]]?<br />

Versione delle 17:46, 27 apr 2014

In verità vi dico: non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni prelibatezza che esce dalla piastra del Lurido.
« O Unto, non son degno di addentare il tuo Panino, ma mettici salsiccia e peperoni e io sarò saziato. »
(Preghiera dei fedeli)
« Prese il pane, lo pose sulla piastra, lo farcì con la porchetta e disse: "Prendete e mangiatene tutti: questo è il Panino, offerta speciale a 3 euro solo per oggi." Dopo averlo cosparso di ketchup, allo stesso modo, prese la Ceres, la stappò e disse: "Questa è la Birra, versata perché quel cretino delle consegne l'ha agitata." »
(Dal Vangelo secondo Francesca Gambalarga, 90, 60-90)

Hai fame di verità?
Sei attanagliato da un pauroso vuoto interiore?
Hai da accendere?

Se la risposta a una qualsiasi di queste domande è dopo il semaforo a destra, allora il Luridesimo è la religione che fa per te.


Dottrina

File:Furgone che vende panini.jpg
I riti del Luridesimo si celebrano in pratici templi semoventi, in modo da agevolare l'afflusso dei pellegrini.

Il credo del Luridesimo si basa sulle testimonianze della clientela di Checco il Lurido, appostato fin dal 1986 nello spiazzo davanti alle Officine Sbrindolon, definito dai fedeli l'Unto dallo Strutto, e dei suoi colleghi, venuti nella notte a dar ristoro a quanti, nel corso del loro peregrinare, non riuscivano più a trovare un bar aperto per proseguire la loro bisboccia.

Tramite i Panini di loro preparazione, i fedeli trovano infatti la salvezza dalla fame e una pienezza nello spirito e nello stomaco ignota ai miscredenti delle religioni tradizionali, che si pongono obiettivi tanto alti quanto utopistici quali la salvezza dell'anima, la vita eterna o l'equilibrio spirituale con l'Universo da ottenere per mezzo di entità totalmente intangibili.

Al contrario, con estrema umiltà i seguaci del Luridesimo non solo si guardano bene dall'inseguire illusorie chimere limitandosi alla mera soddisfazione dei bisogni più basilari dell'uomo, ma lo fanno con cibi di poco prezzo e di tanta sostanza, al fine di rendere la loro testimonianza di fede accessibile a tutti gli strati della popolazione.

Non servono infatti grandi architetti e artisti di chiara fama per avere un luogo in cui riunirsi nel nome del Panino: basta un furgone con tenda. Non c'è bisogno di atteggiarsi a rappresentanti della divinità con inutili e lussuosi orpelli: un grembiule e un cappello di carta sono più che sufficienti. Via tutti i pomposi discorsi sul giusto e sbagliato per tenere soggiogati i fedeli: basta dire "È pronto" e ogni angoscia svanisce. E per evitare la dispersione dei credenti non occorre promettere vergini o fantomatici paradisi: a poca distanza dai templi Luridi si trovano spesso e volentieri amatrici ben più disponibili ed esperte.

Il Luridesimo conserva dunque in ogni occasione un basso profilo, lasciando che siano gli adepti ad adottarne uno ben più ampio. Eppure, a dispetto dei modesti mezzi impiegati per veicolare il proprio messaggio, ai Ministri del Luridesimo ciò che più preme è che dove ci sono panemmerda, ci sia allegria: perciò i suoi luoghi di culto si trovano prevalentemente presso discoteche, sagre, concerti e feste varie.

Comandamenti

A causa di continue persecuzioni, i seguaci del Luridesimo devono tuttora lottare per la difesa dei loro luoghi di culto.
  1. Io sono il Panino tuo Dio. Non avrai altri cibi all'infuori di me, ma dentro ne puoi ficcare finché vuoi.
  2. Non nominarmi senza la Birra invano, altrimenti ti finirò inesorabilmente di traverso.
  3. Ricordati di sacrificarmi la linea.
  4. Onora l'Unto, il suo furgone e la sua piazzola, se necessario brucando da terra il cibo lasciato accidentalmente cadere.
  5. Non pretendere la ricevuta.
  6. Non commettere atti impuri, tipo mettere insieme maionese e salsiccia.
  7. Non rubare, non chiedere credito e non provare ad allontanarti senza aver versato l'obolo, perché io sono l'infinita bontà, ma l'Unto tiene una mannaia sotto al banco.
  8. Non osare chiedere bevande diverse dalla Birra, o sarà mia cura rendere il tuo palato più secco della vagina di una suora.
  9. Non desiderare il Panino d'altri, neanche per rubarne un solo morso.
  10. La cotoletta non ce l'ho, valla a chiedere all'Autogrill.

Riti e sacramenti

Accoglienza

Il neofita che si avvicina per la prima volta al Luridesimo deve mostrarsi nobile d'animo e puro di cuore agli occhi della comunità, offrendo un Panino a tutti i fedeli che si trovino presso il Tempio al momento della sua conversione.

Apostasia

Il rito della Comunione Lurida è una prova ardua, anche i fedeli più devoti.

Un degno seguace del Luridesimo non ammette altre verità nella sua vita ed è tenuto a darne prova scolandosi una cassa di Ceres insieme al Panino e sgolandosi in stornelli blasfemi fino ad attirare l'intervento delle forze dell'ordine.

Comunione

Il successivo passo verso la piena adesione al Luridesimo prevede la fusione completa con il Bedford tramite ingestione del Panino con Tutto preparato appositamente per queste occasioni. Si puntualizza che il Tutto non comprende solo l'intero listino bensì tutti i cibi commestibili presenti all'interno del Tempio, tra cui l'olio della friggitrice, la polvere di caffè e quella Big Babol appiccicata sotto il passaruota da un buontempone nel 1993.

Immolazione

Un vero adepto deve sapersi sacrificare per la propria fede, perciò se l'Unto dovesse aver bisogno di smaltire quella partita di würstel scaduta da due anni e dalla pelle ormai fluorescente, egli non esiterà a correre in suo aiuto ingerendo quanti più Panini possibili contenenti quel condimento. Chi dovesse perire nel corso della susseguente lavanda gastrica assurge istantaneamente all'Empireo dei Martiri Luridi.

Estratti dei Testi Sacri

Dalla Lettera di San Lionello Lattoniere alla Società del Gas, 32, (6/19)*44!, torre in B4

"La salsiccia scartata dai dietologi divenne fonte di vita eterna."

In principio era il verbo, e il verbo era presso il baracchino a lato della statale, e il verbo era sfondarsi. Egli era in principio nel Panino, e ogni ingrediente è stato messo all'interno di lui, e fuori da lui niente è stato lasciato di tutto ciò che esiste nel listino. Con lui era la birra, e la birra era la vita degli uomini; il neon dell'insegna splende nelle tenebre, e la piazzola di sosta l'ha accolta.

Venne un uomo sul suo Bedford convertibile del 1977, e il suo nome era l'Unto. Egli venne come salvatore, per portare la salvezza dalla fame, perché tutti si sfondassero per mezzo di lui. Egli non era il Panino, ma doveva rendere un pane qualunque un vero Panino Lurido. Egli stava alla piastra, e ogni Panino fu fatto per mezzo di lui, eppure lo scontrino non lo conobbe. Venne con salsicce, hamburger, porchette e würstel che mille e mille stomaci hanno accolto. A quanti l'hanno accolto, ha dato il potere di avere la tessera che dà diritto a un Panino gratis ogni dieci, al contrario di quelli che chiedono una piadina con pomodoro e mozzarella, i quali non da sangue, non da carne, non da cibi da uomo ma da fighetta furono nutriti.

E il Panino si fece panza, e venne ad abitare dentro di noi, e noi vedemmo la sua farcitura, costituita da cipolla, peperoni, funghi, patatine, verze, ketchup, maionese, antigelo e lana di vetro, colme di strutto rappreso e d'incrostazioni mai pulite nell'ultimo decennio. Lo Stomaco gli rende grazie e grida: "O Unto, ho una fame bestia e quel tamarro di cui ti dissi viene dopo di me, ma mi vuole passare avanti perché dice che era prima di me". Della sua piastra tutti abbiamo goduto, tranne quel tamarro che ci ha lasciato sopra lo scroto per l'affronto, e i fedeli ringraziano finché non si rendono conto che ci metteranno sei mesi a finire di digerirlo. Perché il Panino fu dato per mezzo di Checco, il gusto e la bontà vennero per mezzo dell'Unto. Il vegano nessuno l'ha mai visto: proprio l'Unto, brandendo una pancetta coppata dietro al banco, l'ha scacciato.

Dagli Atti dei Vigili, verbale 142,7/93

"Così disse l'Unto ai suoi discepoli: la mia misericordia è simile a un tubetto di senape: se te lo spremo sul würstel è la sua morte, ma se invece non paghi e te lo sbatto in fronte la morte è la tua."

L'Unto vide il catering del ristorante di tendenza giungere sul luogo del matrimonio, montare i gazebo e allestire il rinfresco. Dinanzi ad esso si radunò la folla d'invitati, in preda ai crampi di fame e spossati da un'estenuante orazione. Si disposero in fila al buffet e furono serviti, se così si può dire, tanto che la folla si sentì turlupinata nel vedersi somministrare un solo vol-au-vent di soia, un tortino al miglio e un trito di rape crude, urlando oscenità nei riguardi della cucina vegana e invocando il Panino Lurido.

Allora Checco chiamò a sé l'aiutante Ahmed e disse: "Provo compassione per la folla. Tre ore sono rimasti a sentire la predica e adesso gli danno da mangiare il becchime per i cardellini. Non posso lasciarli digiuni, se no qua tempo un quarto d'ora danno fuoco a tutto e mettono gli sposi ad arrostire." E Ahmed gli disse: "Come possiamo sfamare una folla così grande? Nel Bedford non abbiamo che cinque pani e due salsicce." Allora l'Unto ordinò alla folla di avvicinarsi al banco, accese la piastra, prese i pani e le salsicce, invocò il Maiale eterno e fece salire con sé Ahmed affinché lo aiutasse a servire la folla. Tutti mangiarono a sazietà, e vennero avanzate così tante provviste da sfamare anche tutti i visitatori della Fiera dell'Autoarticolato.

Dal libretto degli orari dell'autobus, 26/

Un giorno, mentre si trovava alla sagra di Cavaion Veronese e la folla si era radunata attorno al Bedford per godere dei suoi manicaretti, l'Unto vide due camion parcheggiati nel piazzale. I camionisti erano scesi e consumavano un magro pasto a base di cetrioli e seitan, che cercavano invano di corroborare condendolo con il liquido dei freni dei loro Scania. Checco salì dunque su uno dei camion, di proprietà di due smunti sventurati di famiglia vegana, e li pregò di raggiungerlo in cabina, quindi si rivolse alle folle attraverso il finestrino, chiedendo loro compassione per i due sciagurati.

Quando ebbe finito di ricordar loro che sarebbe rientrato a breve e avrebbe ricompensato la loro attesa con una sorpresa speciale, diede ai camionisti la tessera platino del Cash & Carry dicendo loro: "Andate e caricate i camion di pane e salumi". Essi risposero: "O Unto, abbiamo guidato tutta la notte a trasportare germogli di soia, ma se tu ce lo chiedi ripartiremo". E quando rientrarono, trasportarono una tale quantità di provviste che le ruote si schiacciarono e i fondi dei vani di carico si erano consumati sull'asfalto. Grande stupore aveva preso i due trasportatori per il carico portato, ed essi si gettarono ai suoi piedi implorando: "Allontanati da noi peccatori, o Unto". Ma Egli, nella sua misericordia, non solo li accolse ma li sfamò con due Panini farciti ciascuno con due metri di luganega, dando loro così tanta forza che con un buffetto fecero a pezzi il punching ball. Alla vista della loro conversione disse loro: "Non temete, d'ora in poi trasporterete cibo da uomini e non più da conigli".

Professione di fede


Campagna per le donazioni

Come sarebbe la vita di tante persone senza l'8 per mille al Luridesimo?


Chiedilo a Svetlana e Ljuba, che senza il tepore della sua piastra sarebbero costrette a inalare i vapori cancerogeni dei copertoni bruciati.
Chiedilo ad Amilcare, che senza i fondi delle Ceres e i pani ammuffiti sarebbe costretto ad umiliarsi mendicando il cibo alla mensa dei poveri.
Chiedilo a Policarpo, strappato a un'esistenza consacrata al McDonald's.
Chiedilo al piccolo Zopito, altrimenti costretto ad un'infanzia triste a base di omogeneizzati e biscotti Plasmon.
Chiedilo infine al concessionario, che altrimenti non sarebbe mai riuscito a sbolognare il Bedford.