Antonio Conte: differenze tra le versioni

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Versione delle 20:36, 23 gen 2013

Antonio Conte.
« È colpa dell'arbitro. »
(Conte sulla sua eiaculazione precoce.)
« Gli arbitri dovrebbero incominciare a darci i rigori. Ci tutelano poco. »
(Conte la sera del 26 aprile 1998.)

Antonio Conte (Lecce, 31 luglio 1969) è un ex calciatore e allenatore dedito al giuoco delle scommesse sul calcio.

Biografia

Antonio Conte si lamenta col quarto uomo che le poltroncine sono troppo scomode.

Conte nasce nel 1969, un bel bambinone di 4 kg e mezzo, peso corretto poi a 4 kg per la perdita del primo mezzo chilo di capelli. A 6 anni fa la prima elementare presso la scuola RompiCoglioni di Lecce, che lascerà poco dopo per contestazioni sulla correzione dei compiti della maestra.
A 12 anni viene preso in una squadra di calcio venendo utilizzato come lampione per riflettere con la sua testa la luce della luna mentre gli altri bambini giocano. Dalla sua posizione privilegiata potrà osservare e criticare l’operato dell’arbitro; tale esperienza gli risulterà utile qualche anno dopo. In quei tempi per il giovane Conte la calvizie non era un problema, dato che il nomignolo affibbiatogli, “testa di ginocchio”, pensava fosse dovuto alla sua abilità nel colpo di testa.
A 15 anni l’entrata nella Primavera del Lecce, nel ruolo di centrocampista. Subito si dimostra un allenatore in campo, lamentandosi delle decisioni del direttore di gara ed esortandolo con frasi quali “ALbitro, Espulgilo!” o “Muniscilo!”. Il 6 aprile 1986 esordisce in prima squadra in un Lecce-Pisa 1-1 segnato da forti polemiche.

Nel 1991 passa alla Juventus perché in squadra avevano bisogno di uno con cui sfogarsi. Pochi anni dopo farà la conoscenza di Luciano Moggi, dal quale impara la tecnica di lamentarsi, prima delle partite importanti, dei rigori non dati nei match precedenti. Di quegli anni l’incontro con un tifoso che sconvolse la sua vita, il cui dialogo è stato riportato dalla Gazzetta.

Tifoso : Antonio Conte?
Conte : Si?
Tifoso : Pelato di merda!

Da qui la decisione di farsi il parrucchino. Prima si rivolge ad un esperto di autotrapianto negli States, Dr. House, che gli ride in faccia e lo apostrofa:

« Se i capelli non ce li hai, da dove te li prendo? Dal culo? »
Antonio Conte dopo l'autotrapianto di peli del culo

In Turchia gli propongono però veramente di togliersi i peli del culo per impiantarseli in testa, alla modica cifra di 20.000 Euro e 15 Cents. Conte accetta ma i bulbi non attecchiscono. Si trova così nuovamente pelato, ma perlomeno con il culo glabro come quello di un neonato. Si rivolge pertanto a Cesare Ragazzi che gli propone un parrucchino fatto di capelli veri, donati da Attilio Lombardo. Questo, notoriamente pelato come un tallone, li aveva comprati al mercato nero da Totò Schillaci che a, sua volta, li aveva prelevati ad un gatto morto, schiacciato sulla Torino-Bardonecchia.

Con una nuova capigliatura e il suo usuale sguardo sveglio si appresta ad affrontare la sua nuova vita, quella di allenatore; il suo sogno di essere finalmente chiamato Mister e basta, e non Mister Coglione, Mister rompi-maroni, ed il classico Mister terrone di merda, era finalmente coronato. Allena inizialmente l'Arezzo, che porterà dopo una gloriosa cavalcata alla retrocessione in serie C. Si sposta poi al Bari, squadra della sua regione, con cui riesce a conquistare la serie A e soprattutto il disprezzo dei suoi conterranei per aver trionfato con gli acerrimi rivali del Lecce. Prima della nuova stagione, però, abbandona la guida dei biancorossi per divergenze con il presidente, reo di non avergli accordato il premio pattuito per il decimo rigore richiesto ma non dato, e anche per riconciliarsi con la tifoseria leccese, che tuttavia non solo non lo perdonerà ma lo sfotterà pure per aver abbandonato una panchina di serie A.

L'anno dopo si sposta a Bergamo, allenando l'Atalanta che militava in serie A. La prima panchina è in casa contro il Catania (0-0); in quell'occasione Conte è espulso per proteste. Dopo una infruttuosa stagione con l'Atalanta, passa al Siena, dove l'anno dopo conquista nuovamente la serie A e rimpingua le casse della società truccando partite su partite (dopotutto era della Juve). Nel maggio 2011 ritorna alla sua Juventus come allenatore e riesce, contro i pronostici e l'oroscopo di Paolo Fox, a vincere lo scudetto 2011-2012 grazie al vassallaggio delle squadre tappeto, a qualche conversazione con mastro Nicchi e all'harakiri tattico del temibile condottiero del Milan Massimo Triste, dopo un'agguerrita battaglia a suon di accuse mediatiche e a chi ce l'ha più lungo.

Nell'estate del 2012 viene coinvolto nello scandalo del calcio-scommesse-farsoldisporchicoglizingari a causa della denuncia del braccio sinistro del Padrino nonché ex-calciatore nelle fila dell'A.C. Siena Philippo Carobbio, detto Lou Scommettetore. Antonio cerca di provare la sua innocenza portando in aula Giuseppe Marotta e Lapo Elkann come avvocati d'improvvisazione, ma alla fine Palazzi non vuole sentire scuse e gli propone di patteggiare la pena giocando a morra cinese. Il vincitore della morra è Antonio, cui viene ridotta la pena da 10 mesi e 10 giorni a 10 mesi e basta. Comunque Antonio potrà pilotare le partite della Juventus a distanza, parlando tramite l'i-Moggi con il suo vice.

L'oratoria

Dialogo classico di Conte coi giornalisti:

Conte : Io sono soddisfatto perché abbiamo dato il massimo. E in più siamo ancora imbattuti
Giornalista : Sì, Mister, è vero, ma è il 45-simo pareggio della stagione.
Conte : Perché gli arbitri non ci danno i rigori.
Giornalista : Sì, ma quanti non ve ne danno contro?
Conte : Io sono soddisfatto perché abbiamo dato il massimo. E in più siamo ancora imbattuti.
Giornalista : Mister, chi giocherà in attacco la prossima settimana?
Conte : Perché gli arbitri non ci danno i rigori.

Conte durante Milan-Juve del 25 febbraio 2012:

« Il pallone era fuori di mezzo metro! »
(Conte su faccia da culo.)

La pareggite

Il maggior vanto di Conte è stato l'imbattibilità della sua Juventus. Il fatto che la Juventus abbia pareggiato una carrellata di partite non rileva minimamente. Gandhi, intervistato da Studio Sport sull'argomento, ha dichiarato:

« Ha una faccia da culo che metà basta. Se ce lo avessi davanti lo prenderei a sprangate. »

Giornata tipica di Conte

Il Conte si appresta ad andare in panchina.
  • Ore 07:00 Conte si alza.
  • Ore 07:05 Conte raccoglie i peli di gatto dal cuscino.
  • Ore 07:10 Nel guardarsi allo specchio si vede veramente bello.
  • Ore 08:30 Rilascia un’intervista a Juventus Channel davanti a un microfono con attaccato un giornalista. Per l’occasione si lamenta dell’arbitraggio della partita precedente in vista della successiva.
  • Ore 10:00. Inizia l’allenamento. Conte informa la truppa sui nuovi schemi:
  1. rompere i maroni all’arbitro;
  2. passare la palla a Pirlo;
  3. sperare che Bonucci non faccia una cagata;
  4. prendere a parolacce Mirko Vucinic perchè non passa la palla;
  5. cercare al mercato del pesce un terzino sinistro degno di questo nome;
  6. passare la palla a Pirlo.
  • Ore 11:12 Mirko Vucinic guarda per sbaglio il mister in testa. Gli vengono inflitti 24 giri di campo. Gli altri giocatori osservano l’erba per il resto dell’allenamento.
  • Ore 11:26 Olof Mellberg passa per un saluto alla sua vecchia squadra. Non viene ricambiato. Marotta valuta il suo acquisto.
  • Ore 11:30 Vidal rompe il legamento crociato a Quagliarella.
  • Ore 12:15 Inizia la partitella. Matri fa zero gol. Conte s’incazza.
  • Ore 12:20 Bonucci fa un quasi autogol, Chiellini ride, Buffon s'incazza.
  • Ore 12:30 Mirko Vucinic scarta 8 giocatori e sbaglia a porta vuota cercando il gol in rovesciata con la palla rasoterra.
  • Ore 12:40 Finisce la partitella, 0-0. Conte si congratula con i suoi per il pareggio.
  • Ore 14:00 Pranzo a base di frutti di mare. Estigarribia si caga addosso.
  • Ore 16:00 Conte rilascia un’intervista a Juventus Channel ad un giornalista posizionato a 90 gradi e vestito in latex. Nell’occasione Conte si lamenta per un rigore non dato nella partitella.
  • Ore 16:30 Conte riceve una lettera di insulti da Galliani.
  • Ore 19:00 Colloquio con Andrea Agnelli e Beppe Marotta sulla campagna acquisti. Tra i papabili Pugnitopo dell’Alessandria e Gavallo della Sassari Torres e l'acquisto di 8 esterni d'attacco.
  • Ore 19:30 Marotta dichiara: "La nostra è una grande squadra, tutti i campioni vogliono venire da noi".
  • Ore 20:00 Edizione straordinaria di Tuttosport: Cristiano Ronaldo alla Juventus. Arriverà da Madrid a Torino camminando sulle mani. Per la felicità si decurterà lo stipendio del 70% e concederà l'intimità posteriore a Lapo Elkan.
  • Ore 20:01 Cristiano Ronaldo twitta una risata.
  • Ore 20:02 Beppe Marotta ufficializza l’acquisto di Padoin.
  • Ore 20:03 Conte bestemmia.
  • Ore 20:05 Conte si congratula con la dirigenza davanti alla stampa per il nuovo acquisto.
  • Ore 20:06 Tuttosport.it spiega il retroscena del mancato arrivo del campione portoghese. Cristiano Ronaldo ha litigato con Leo Messi su chi dovesse andare alla Juventus e iniziare questa importante avventura. I due hanno chiarito e hanno deciso di favorire Simone Padoin, ragazzo di grandi prospettive e più utile alla causa.
  • Ore 20:45 Conte NON vede la Champions League.
  • Ore 22:59 Conte sistema una lettiera a mo' di cuscino, di modo che il gatto che ha in testa non si alzi la notte per andare in bagno.
  • Ore 23:00 Conte va a dormire.
  • Ore 23:01 Conte sogna di pareggiare e si bagna le mutande.

Voci correlate