Alexander McQueen

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Alexander McQueen appoggiato al teschio di suo padre (vittima del tabagismo).

Lee Alexander McQueen (Londra, 17 marzo 1969Lontra, 11 febbraio 2010), conosciuto anche come Alessandro De Regina (in Italia), o Alejandro y Reina (in Francia), è stato uno stilista inglese. Al momento è occupato a veder crescere le petunie dalla parte delle radici.
Da molti era considerato il temibile criminale seriale Bubi, chiamato " il Killer delle Caviglie" a causa delle scarpe Armadillo da lui progettate[1].

« Per avere successo come stilista servono tre qualità: avere incubi frequenti, ricordarseli e saperli disegnare. Per il resto, i polli non mancano!! »
(Alexander McQueen intervistato dalla rivista Style Idiot.)
« Ho messo le sue scarpe nel video Bad Romance, poi le ho regalate ad una senzatetto. Il giorno dopo mi ha rigato tutta la macchina!! »
(Lady Gaga a proposito delle scarpe Armadillo.)
« Duemila euro per un paio di scarpe McQueen non sono tante, è l'ortopedico che costa una cifra!! »
(La contessa Mafalda Tettamoscia Orsini nel suo programma su Rete 4 Anche i ricchi piangono.)

Biografia e carriera

McQueen ha un gemello dal quale è stato separato alla nascita: Marco Berry.

Alex nasce 35 minuti prima del suo gemello Marco (che non aveva messo la sveglia sul suo BlackBerry. La famiglia vive proprio sopra il fast food Hamburger Hill nel quartiere di Notting Hill, a due passi dal ben più elegante Terence Hill. Il padre Steve è un tassista, la madre è Letitia Elizabeth Berry che, in seguito ad una forte depressione post-partum, diventa scurrile, compie atti di teppismo, scorreggia negli ascensori affollati, rapina tre banche, divorzia e si tiene uno dei due figli (Marco) fuggendo a Torino.
Alex resta solo col padre, un uomo con la sensibilità e la delicatezza di una portaerei, sono anni difficili.
Andare a scuola gli piace molto, gli insegnanti almeno non usano la cintura dalla parte della fibbia. Questi ultimi, consapevoli dello scarso quoziente intellettivo del ragazzo, tentano comunque di incoraggiarlo, definendolo solo "un miserabile somaro".

La professoressa Elisabeth Schwarzkopf assieme alla sorella Dorothy.

Elisabeth Schwarzkopf, docente di Disciplina (soprannominata affettuosamente la Vergine di Norimberga), lo prende a ben volere e gli insegna nel doposcuola l'arte del Taja & Cuci. Per ringraziarla, gli confeziona un abito sadomaso da torturatore Gestapo in pelle nera, ispirato da una foto vista sul comodino della camera da letto dell'insegnante, nella quale è raffigurata col la sorella. L'entusiasmo della burbera donna, che lo colpisce col frustino solo nove volte, gli fa capire quale sia la sua vera vocazione.

I primi lavori

Lascia la scuola all'età di 16 anni per entrare subito nel mondo del lavoro. Viene assunto dalla Savile Row & Son, azienda che produce dal 1783 tight da matrimonio. La sua personale interpretazione dell'eleganza, lo porta ad eseguire alcune "migliorie" all'abito ordinato dal novantenne giudice Theodore Howard Hamilton. La consegna dell'abito fu caratterizzata da una rissa senza precedenti. In particolare, l'anziano signore non ebbe a gradire le due code in piume di struzzo fucsia, trovò anche poco adatti gli anfibi gialli in Goretex. Per evitare che fosse imprigionato a vita, con reati inventati di sana pianta, Alexander dovette fare da schiavo al giudice per tre anni. Riacquista la libertà, ma non l'integrità anatomica, si trasferisce a Milano per lavorare dallo stilista Romeo Gigli.

Le creazioni che gli costarono l'espulsione dall'Italia come "soggetto socialmente indesiderato": Ruggine, Regina Coeli e Smalto satinato.

La disavventura patita in patria gli ha insegnato a non sconfinare nell'eccesso, gli abiti disegnati per Gigli si accostano molto al gusto classico, pur iniziando a delineare quello che sarà in futuro lo stile inconfondibile di McQueen: tonalità cromatiche accentuate, passione per le forme geometriche e finanziamento a 84 mesi (TAN 27,40% - TAEG 37,84%). Per la sfilata "Milano Moda" del 1991, la casa gli affida l'uomo. Alexander presenta tre capolavori:

  • Ruggine. Un abito costituito da sottili piastre di ghisa sovrapposte, ideale per l'Happy Hour e come giubotto antiproiettile.
  • Regina Coeli. La scelta del carcere romano fu un vile trucco per dargli il suo nome, Gigli avrebbe preferito San Vittore.
  • Smalto satinato. In realtà Alexander non aveva fatto in tempo a preparare il terzo abito, quindi riciclò la tuta usata per la disastrosa imbiancata alla cucina di casa sua.

Dopo il crollo totale delle vendite nel reparto uomo, Gigli assolda una gang di criminali bulgari per assassinare McQueen. La sparatoria avviene in un centro commerciale, Alexander indossa il suo Ruggine e ne esce indenne. La polizia, su ordine del questore Pappafico, e al fine di tutelare l'ordine pubblico, lo mette sul primo aereo per Londra.

Il successo

Nel 1996 viene assunto come direttore creativo di Givenchy al posto di John Galliano. Lavora con lo pseudonimo Alejandro y Reina, da una parte per scongiurare le visite degli "amici bulgari", dall'altra perché "fa fico" e piace a Carla Bruni di cui è trombamico. Nel 2011 lascia la maison definendola costrittiva per la propria creatività, voleva far sbranare Kate Moss dai pitbull sulla passerella, per ottenere macchie rosse "spontanee" su un abito da sposa.

Gli abiti che hanno consacrato McQueen nell'alta moda.

Nel 1999, tornato in patria, fa conoscere il proprio nome nella scena dell'alta moda con sfilate trasgressive e scioccanti, al punto di essere definito un hooligan della moda. In una di queste, la modella Aimee Mullins (amputata delle gambe) ha attraversato la passerella su protesi in legno finemente intagliato[citazione necessaria].

« Un'idea riuscita in parte! »
(Alexander McQueen sull'utilizzo della modella mutilata.)

Grazie all'incredibile risonanza mediatica avuta con l'episodio, l'astro McQueen inizia a sfavillare. I suoi abiti vanno a ruba, spesso col treno, a volte tornano a volte restano lì. Tra questi:

Stanco di disegnare abiti, dal 2006 è passato alle scarpe, dal 2008 alle borse, dal 2010 a miglior vita.
L'11 febbraio di quell'anno è stato trovato leggermente impiccato[2] nella sua abitazione, ma non c'ha creduto nessuno perché non è nuovo a questi scherzi di cattivo gusto, quindi è considerato tuttora latitante.

Le sue scarpe

I modelli per cui le donne si sono azzuffate (col marito).

Subito dopo il mandato di cattura internazionale, per le note vicende delle scarpe Armadillo, le indagini rivelarono una lunga lista di crimini. Ne viene elencata una parte per non urtare la sensibilità dei maschi.

  1. Cipria : Indicata per la coppia Lesbo-Sadomaso che vuole incipriarsi reciprocamente il naso a calci in faccia.
  2. Macho : La scarpa per l'uomo che non ha dubbi sulla propria virilità! Ne hanno già abbastanza gli altri.
  3. Dumbo : Le particolarità sono il tacco di 25 centimetri e il plateau in vero sterco di elefante[3].
  4. Testata : La passione per le automobili (ereditata dal padre) l'ha portato a disegnare questa meraviglia, chiaramente ispirata al monoblocco della Škoda Octavia.
  5. Armadillo : Grazie a questo modello è stato chiamato " il Killer delle Caviglie" ed è ancora ricercato in 5 continenti e 9 pianeti.
  6. Pagoda : Un ruffiano tentativo di ingraziarsi l'enorme mercato cinese, subito mitigato da un ordine di "sparare a vista" emesso dalle autorità del Paese.
  7. Monroe : Un doveroso omaggio all'intramontabile bellezza di Marilyn Monroe? Nemmeno per sogno, l'ispirazione viene dalla marca degli ammortizzatori montati sulla Fiat 600 multipla (con assetto sportivo) di sua zia Woller.
  8. Callo : Conosciuto anche come "Cazzo! Le suole!!", è l'unico modello della sua produzione riservato esclusivamente ai non-fumatori.

Le sue borse

Le Pochette McQueen più famos vendute.

McQueen concepisce la donna come dinamica e indipendente, le borse grandi sono considerate un ostacolo a tale libertà. Nelle sue pochette entrano solo i fazzolettini di carta, utili in certe occasioni. La donna McQueen deve necessariamente usare il vibrafonino, che è l'unico che può portare avendo le mani libere. Tra i modelli più venduti:

  1. Crotalo : Accessorio in vera pelle di serpente a sonagli, a corredo viene fornito anche un vero sonaglio da mettere nel... in... dove non sta' il vibrafonino.
  2. Simon : Pochette realizzata secondo la logica del noto gioco Simon. Devi azzeccare l'esatta sequenza dei colori, altrimenti non si apre nemmeno col C4.
  3. Papillon : L'elegante pochette sembra una farfalla. A quanto risulta Belén Rodríguez dovrebbe averne una... di farfalla... forse sono due... tre con la borsa... Vabbè!!
  4. Muflon : Il morbido pelo di muflone nasconde un tirapugni in acciaio impreziosito da pietre dure, ideale per far fronte ai tentativi di stupro (o per nettarsi subito dopo).

Riconoscimenti

« Siiii, ti dico che è lui!! »
(Una ragazza inglese all'amica su McQueen.)
« Macché!!! Non lo vedi che è Marco Berry!?! »
(L'amica della ragazza inglese.)

Note

Cioè, stai davvero leggendo le note? Pazzesco!! (Contento te...)
  1. ^ per saperne di più leggi anche: Armadillo
  2. ^ così afferma il Sun
  3. ^ Incredibile ma vero. L'autore biasima pubblicamente McQueen per queste trovate che impediscono di utilizzare l'ironia. Si finirà tutti disoccupati cazzo!!

Voci correlate