Alberto Brignoli

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Le paro...quasi tutte!
Questo articolo parla della talentuosa[citazione necessaria] categoria dei portieri:
I calciatori che se vincono non prendono mai alcun merito, e che se perdono è tutta colpa loro.
Abbiate pietà di loro!
« Ho sognato a occhi aperti, ma è tutto vero. Sono riuscito a segnare un gol di testa al Milan. »
(Alberto Brignoli dopo Benevento-Milan 2-2.)
L'ormai celebre gol di testa di Brignoli al 94° minuto di Benevento-Milan.

Alberto Brignoli (1991 - Benevento3 dicembre 2017) è un calciatore italiano, di ruolo portiere... ehm, attaccante.

Carriera

Era l'agosto del 1991 quando il Brignoli venne alla luce, nello stesso giorno in cui suo padre, mezzo portiere e mezzo attaccante, segnò un gol da centrocampo. È dall'età di 10 anni in cui Brignoli ha deciso di iniziare a giocare a calcio, giocando come portiere, suo ruolo naturale. Dopo aver giocato sui campi di patate a Montichiari e a Lumezzane, nell'hinterland bresciano dove spopolava un certo Mario Balotelli, il Brignoli passò alla Ternana. In Umbria farà davvero bene sia in Serie C che in B, collezionando però più papere che parate. È così, grazie alle sue notevoli prestazioni, arrivò la tanto agognata chiamata di Giuseppe Marotta che lo farà ingaggiare alla Juventus, ma troverà spazio solo come quarto portiere (ma anche quinto, sesto e settimo portiere) e come magazziniere. Venne quindi trasferito alla Sampdoria, e poi successivamente in Spagna, ma anche in questo caso farà come sempre la muffa in panchina. Poi di nuovo in Serie B, questa volta nel Perugia, dove giocherà con più continuità, prima di andare a Benevento.

Il celebre gol al Milan

Nel 2017 arriva al Benevento, appena promosso in Serie A, e fu così che arrivò la chiamata nella massima serie. Ma arrivò quel giorno che cambiò per sempre la vita del Brignoli: era il 3 dicembre 2017, con la squadra che aveva inanellato una serie di ventordici sconfitte consecutive, rischia di subirne un'altra contro il Milan. Ma all'ultimo minuto arrivò quel gol che entrò nella storia, regalando il primo storico punto in Serie A e anche della raccolta punti della Q8 alla squadra grazie a un suo colpo di testa che di fatto entra nella cerchia dei portieri ad aver segnato un gol nel massimo campionato insieme a gente del calibro di Michelangelo RampullaMassimo TaibiChilavert e Rogerio Ceni. Da quel momento il tecnico della squadra sannita Roberto de Zerbi, fece cambiare ruolo a Brignoli, che da portiere passerà automaticamente ad attaccante volante oppure da doppio ruolo portiere-attaccante, lasciando la squadra senza uno che difende la porta, ma praticamente prenderanno ancora caterve di gol (settordici per la precisione). Ma questa è un'altra storia.