Vicenza Calcio

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Vicenza Calcio, una squadra che ha fatto della mediocrità uno stile di vita.
« Oggi la Coppa Italia, domani lo Scudetto! »
(Tifoso vicentino nel 1997, ignaro del fatto che di lì a breve il Vicenza retrocederà)
« Vicenza - Cremona, uniti per la mona! »
(Motto dei tifosi vicentini)

Il Vicenza Calcio è una delle squadre italiane più esilaranti che abbia mai calcato un campo di calcio.

Attualmente tale squadra sta disputando il suo ottantaquattresimo campionato consecutivo di Serie B, ottantadue dei quali iniziati con la promessa da parte della società di "centrare quest'anno la promozione in Serie A". Dati i grandi risultati ottenuti nel corso della sua storia centenaria, il Vicenza Calcio è stato spesso ribattezzato dalla stampa sportiva come La Nobile Provinciale, La Salvezza alla Penultima Giornata e La Squadra a cui non concedono mai i Rigori.

La storia

I fondatori del Vicenza Calcio in una foto di gruppo del 1902.
Come avrete notato l'unica donna del gruppo sfoggia con orgoglio una sobria mise biancorossa.

Il Vicenza Calcio fu fondato nel 1902 da un gruppo di appassionati sportivi stanchi di dover tifare squadre come il Rovigo e il Mussolengo: quello che gli intrapendenti fondatori non sapevano è che negli anni a venire il Vicenza sarebbe divenuta una squadra ancor più mediocre delle due sopracitate.
Ben presto i fondatori si diedero all'ippica e la squadra venne acquisita "par quatro schei" [1] dall'azienda tessile Lanerossi; grazie all'ingente contributo economico societario la compagine berica passò in pochi anni dal giocare da schifo nei campionati dilettantistici al giocare da schifo in serie A: sempre in questo periodo il Vicenza adottò i colori biancorossi (in onore all'imparziale amore che i vicentini riservano sia al vin rosso che a quello bianco) e diventò tristemente nota in tutta Italia per il fatto che giocava sfoggiando dei comodissimi e niente affatto pruriginosi maglioncini di lana (del resto lo sponsor era pur sempre un lanificio).
A partire dal 1968 la squadra venne acquisita da un contadino-imprenditore, il vulcanico vulcanologo Giussy Farina [2]: quest'ultimo, sfruttando l'abilità negli affari tipica degli agri, portò il Vicenza ai vertici del calcio rionale nazionale, sfiorando la vittoria del campionato 1977-78 (andato poi per pura sfortuna alla Juventus). Come tutti i villici quando si montano la testa, però, l'anno successivo Farina decise di fare il duro e, alle incessanti offerte da parte delle altre squadre interessate al bomber Paolo Rossi, rispose strapagando il giocatore e rinnovandogli il contratto.
Quell'anno però Rossi si infortunò e il Vicenza, tra risate colme di gioia e gaudio, tornò in serie B, dove rimase in ibernazione fino al 1995, cioè quando un ciclista che si era perso da quelle parti decise di prendere in mano le redini della squadra: quello sventurato ciclista rispondeva al nome di Francesco Guidolin.

Il successo

Il capitano Giovanni Lopez mostra la Coppa Italia vinta nel 1997.

Con l'avvento di Guidolin e del suo rivoluzionario schema di gioco chiamato "Lancio lungo e speriamo che la palla arrivi a qualcuno", il Vicenza tornò negli anni '90 tornò a macinare gioco, a ottenere risultati e a incantare le platee (che però rimasero vuote). Dopo una rocambolesca promozione in serie A ottenuta grazie all'oculata scelta di regalare buoni pasto agli avversari, la squadra biancorossa si rese protagonista nelle stagioni dal 1997 al 1998 di un'epica cavalcata in Coppa Italia (vinta in semifinale contro il Napoli di Maradona e Nino D'Angelo) e in Coppa delle Coppe (con eliminazione in semifinale contro il Chelsea, che dopo esser stato sotto per 90 minuti si ricordò contro che razza di scarsoni stesse perdendo e si degnò di fare tre gol nel recupero).
È pertanto un motivo di vanto per la cittadinanza tutta e per i tifosi biancorossi in particolare far notare come una società con più di 100 anni di storia abbia giocato ad alti livelli solo due stagioni [3].
Il traboccante palmarès della squadra berica conta quindi:

  • 25 Premi Beneficenza Estiva, dato che a ogni sessione di calciomercato i dirigenti comprano l'attaccante più brocco e meno prolifico disponibile sul mercato.
  • 1 Coppa Italia.
  • 1 Antani con scappellamento a destra.
  • 456 sedicesimi posti in campionato.
  • Terzo posto al concorso Miss Maglietta bagnata, dopo Lucchese e Frosinone.
  • 10 Premi Squadra Simpatia.
  • Encomio Ufficiale del Capo di Stato per "Indefessa Fedeltà alla Serie B".

La tifoseria

File:Fatti.jpg
Tifosi del Vicenza festeggiano l'ennesima salvezza ottenuta alla trentottesima giornata di campionato.

La tifoseria vicentina nutre una spiccata predisposizione al vino raboso, lieta bevanda che permette di accompagnare degnamente l'euforia per una vittoria, la rabbia per una sconfitta, la delusione per un pareggio (solitamente i risultati della squadra sono gli ultimi due).
All'inizio di ogni stagione il tifoso vicentino si presenta carico e ringalluzzito, sbandierando a chiunque abbia la sfortuna di ascoltarlo che "El Vicensa, stano, el va in serie A! [4]". Neppure le prime figure di merda sconfitte stagionali, tutte subite contro squadre di scarpari o di matricole, fiacca lo spirito del tifoso che, per indefessa fedeltà ai colori societari o forse per la volontà di farsi del male da solo, continua a sostenere la squadra aggrappandosi alla scusa del "periodo di scarsa forma" (nonostante si sia già a metà campionato e il Vicenza ne abbia vinte tre in tutto l'anno solare).
Sappiamo tutti come va a finire a cosa: i giocatori del Vicenza si svegliano verso la fine dell'anno, inanellano una serie di vittorie che sollevano la squadra dal baratro per qualche settimana e permettono al tifoso di tornare a sperare in qualcosa: in realtà questa è solo un raffinato modo per far soffrire ancor di più i sostenitori, in quanto la squadra perderà tutte le partite rimanenti del campionato. Il Vicenza quindi si troverà a dover disputare l'ultimo incontro con la radiolina all'orecchio sperando che sugli altri campi le squadre ottengano un risultato che permetta ai biancorossi di salvarsi (le possibili combinazioni sono 1437). Alla fine, grazie a uno scialbo pareggio, il Vicenza si salva e il tifoso può finalmente cullarsi nei suoi sogni di gloria (almeno fino al prossimo settembre) dicendo: "Stano semo sta sfigai, ma te vedarè che l'anno prosimo el Vicensa... [5]"
La gioia più grande per un tifoso biancorosso che si rispetti è ovviamente il derby contro l'odiatissimo Hellas Verona, nobile faccia a faccia sportivo in cui ultras vicentini e veronesi si dilettano in risse in stazione, scambio di offese sulle rispettive madri e sani lanci di lavandini, fumogeni e sanpietrini [6]. www.goalunited.org

Giocatori celebri

File:Gabibb.jpg
Il più forte giocatore biancorosso di sempre.

Sono molti i campioni che hanno legato indissolubilmente i loro nomi alla storia ricca di soddisfazioni e trofei della Juventus.
Visto però che questo articolo è sul Vicenza Calcio, abbiamo ben poco di cui parlare. Lo facciamo comunque per dovere di cronaca:

  • Stefan Schwoch, l'ex-capitano che ha il cognome da crucco ma bestemmia benissimo in italiano.
  • Roberto Baggio, Pallone d'Oro dalla gloriosa carriera (ovviamente non nel Vicenza).
  • Mimmo De Carlo, che esordì in Serie A alla tenera età di 76 anni.
  • Giovanni Lopez, l'unico capitano biancorosso ad aver alzato al cielo una coppa che non fosse Il Trofeo della Porchetta di Gambugliano.
  • Luís Vinício, il brasiliano che ha segnato 68 gol in serie A usando solo malleoli, naso e scroto.
  • Andrea "Al" Capone, centrocampista che il Vicenza ha comprato in seguito a una proposta che non ha potuto rifiutare.
  • Paolo Rossi. Il comico.
  • Paolo Rossi, il calciatore (o almeno così suole definirsi). Il campione del Mondo nel 1982, l'unico uomo affetto dalla Sindrome di Inzaghi ancor più di Inzaghi stesso.
  • Marcelo Otero, detto Marcelo il Pero per le ragguardevoli dimensioni della sua testa.
  • Massimo Margiotta, detto il Gladiatore perché nel tempo libero ama combattere contro le tigri negli anfiteatri romani.
  • Riccardo Zampagna, che detiene il record di orecchie strappate agli avversari. E dire che ha giocato al Vicenza per sei mesi.
  • Gene Gnocchi. In realtà non ha mai giocato, perciò ha preferito dedicarsi a quello in cui riesce meglio: recitare scioglilingua.
  • Antonino Bernardini, detto il Professore perché ha ripetuto così tante volte la seconda media che alla fine l'hanno fatto professore honoris causa.
  • Sasa Bjelanovic, noto attaccante croato dai piedi di ricotta.
  • Gatton Gattoni, giudicato all'unanimità come miglior giocatore vicentino nelle ultime ventisette stagioni.

Il Vicenza oggi

Nel corso della stagione 2009-2010 il Vicenza utilizza di solito il raffinatissimo 1-1-8, altrimenti detto "tutti su, cazzo!". Disgraziatamente, disponendo di attaccanti di grande spessore del calibro di Davide Gavazzi e Massimo Margiotta, non è raro che dopo 90 minuti nei quali la squadra ha colpito 8 pali e 5 traverse si prenda un gol assurdo in contropiede all'ultimo secondo ( e giù bestemmie).

« La squadra non ha deluso, è solo il risultato che ci penalizza! »
(Maran mentre fugge dai tifosi inferociti dopo l'ennesima sconfitta interna)

A tal proposito va sottolineato come il Vicenza sia l'unica squadra al mondo in grado di esibirsi in prestazioni non proprio all'altezza ogni qualvolta giochi in casa.

Note e traduzioni

  1. ^ Sulla base di un'equa e paritaria mediazione economica
  2. ^ A giudicare dal cognome affetto anche da spiccate tendenze omosessuali
  3. ^ Ma si sa, il calcio è solo uno sport...
  4. ^ Il Vicenza quest'anno va in serie A!
  5. ^ Quest'anno siamo stati sfortunati, ma vedrai che l'anno prossimo il Vicenza...
  6. ^ E naturalmante bestemmie

Voci correlate