Unione Sportiva Salernitana 1919

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« A difesa della nostra città »
(Ultrà della Salernitana mentre aspettano i tifosi avversari armati di scope, padelle e mattarelli)
« IL POTERE DEVE ESSERE GRANATA!!! IL POTERE DEVE ESSERE GRANATA!!! IL POTERE DEVE ESSERE GRANATA!!! »
(Ultrà della Salernitana in preda a un attacco epilettico)
« Merino è più forte di Maradona! »
(tifoso medio della Salernitana)

La Salernitana Calcio 1919 è una squadra di calcio italiana. Il nome viene dalla città di appartenenza, Salerno, dall'anno di fondazione, il 1919, mentre "Calcio" serve a specificare che effettivamente si tratta di una squadra di calcio, perché a guardarla non si direbbe. Il nome precedente infatti era Salernitana Sport, e nessuno capiva quale fosse lo sport in questione.

Storia

Il simbolo della Salernitana.

Le prime squadre erano tutte composte da abitanti del luogo, e perciò non c'era molta scelta: o pescivendoli o parcheggiatori abusivi. Siccome i secondi avevano da fare davanti allo stadio, il primo 11 fu composto interamente dal personale della Premiata Pescheria Tonino. L'allenatore era lo stesso Tonino, che in quanto pescivendolo era abituato a urlare come un ossesso, e quindi poteva farsi facilmente sentire dalla panchina. In ricordo di queste umili origini ancora oggi il simbolo della squadra è un cavalluccio marino.[1]

Per la maggior parte della sua storia la squadra ha militato in competizioni minori, come il Trofeo Birra Moretti, il Subbuteo e la Coppa Italia. Qualche volta ha giocato anche in Serie B, per poi retrocedere o fallire. Per ben due volte (in oltre novant'anni, n.d.r.) è arrivata anche in Serie A, come testimonia il Bruce Springsteen di Boscoreale[2]. La prima occasione fu nella stagione 1947/48, grazie alla seconda guerra mondiale che aveva flagellato le altre città massacrando i loro migliori calciatori, mentre Salerno era stata subito liberata dagli americani: in quell'anno la Salernitana giocò contro una delle squadre più forti della storia del calcio, il Grande Torino. Perdendo 7-1, ma questi sono dettagli.

La seconda stagione in Serie A fu il 1998/99; i granata fecero molto meglio rispetto alla precedente esperienza, infatti la peggiore sconfitta fu appena un 6-1 contro la Lazio . Nell'ultima giornata di campionato la Salernitana pareggiò lo scontro-salvezza con il Piacenza, subendo gol da Pietro Vierchowod, rianimato per l'occasione con un rito voodoo, e retrocesse di nuovo in B.

Calciatori famosi

Molti dei più grandi bidoni della storia del calcio italiano hanno indossato la maglia granata: tra i più importanti vi sono Mark Iuliano, Stefano Bettarini, Philemon Mazinga (il presidente che lo acquistò credeva che si trattasse del robottone), Cristian Molinaro, il fratello calciatore di Alfonso Pecoraro Scanio e l'omonimo sfigato di Ciro Ferrara.

I pochi calciatori in gamba, come Walter Zenga o Gennaro Gattuso, sono passati brevemente per Salerno all'inizio della loro carriera per poi andare via di corsa, senza influire minimamente sui risultati della squadra. L'unica eccezione è rappresentata da Marco Di Vaio, che riuscì a far arrivare la Salernitana in A nel 1998 venendo elevato al rango di divinità locale, come Maradona a Napoli, Zidane in Francia e Moreno Torricelli nella misteriosa città sotterranea degli uomini-talpa.

Formazione

File:Pesci.gif

Note

  1. ^ Completamente inesistente nel golfo di Salerno, ma mica potevano metterci una triglia o una cozza.
  2. ^ http://www.youtube.com/watch?v=FZnQuKeg0CE