Società Sportiva Calcio Napoli

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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« Perché mio figlio fa il calciatore? »
(Calaiò)
« Sono un grande tifoso del Milan. »
(Edy Reja)
« Rhum e cocainaaaaa, Rhum e cocainaaaaa! »
(Diego Armando Maradona)
« Ma perché abbiamo una squadra di calcio? »
(Napoli)
« O' vino ca percoca e nu cannòòò... »
(la curva B del Napoli)

La SSC Napoli è un improbabile gruppo di undici persone(??) che sembra voler dare ad intendere di essere una squadra di calcio. Spesso si fermano a guardare gli uccellini in mezzo al campo, lisciano i palloni come se fossero bombe alla nitro e trovano da soli carte di 500€ a terra, sul prato degli stadi.

Storia

Template:Accusa Come in nessuna parte del mondo, il calcio a Napoli arrivò dallo spazio. Agli inizi del secolo, un alieno di nome ZZSZURP, proveniente da Plutone, sbarcò alle pendici del vesuvio per insegnare al popolo partenopeo il tanto apprezzato gioco e l'importanza dell'erba a sette punte.

Il primo presidente della società fu Giorgio Ascarelli e non fu certo colpa sua se la prima stagione del Napoli fu un vero e proprio disastro. Effettivamente la squadra era composta da nove persone, più due in panchina. Erano due macellai che combinavano macelli ad ogni contrasto, un poliziotto in borghese da pensionato, un ragioniere di Casoria, un fattore con il maiale al seguito, due cavie da laboratorio e uno che si trovava a passare ed era sempre il primo che capitava. In panchina c'era l'allenatore, ex carcerato per avere assassinato la nonna a colpi di clava sulle gengive e il suo avvocato (non si sa mai), che non faceva altro che ripetere "meno male che non si può fare niente". Era il napoli di Attila Sallustro, che non si faceva pagare in soldi, ma in macchine. Dopo la prima stagione, seguendo l'istinto sadico di Ascarelli, il simbolo della società fu tramutato da cavallino rampante, in ciuccio. Nel 1928-29, una partita contro la Lazio, valevole per la permanenza in SERIE A, finisce in pareggio. Ascarelli riesce a fare il paraculo con quelli della federazione, gli regala un paio di rolex a testa e salva la squadra da un'ennesima figura di merda. La tendenza negativa iniziale andò invertendosi nella successiva stagione con l'avvento in panchina di San Gennaro, ex giocatore dell'Arsenal che aveva già guidato il Genoa a ben tre scudetti: è la svolta. Con lui giungono alcuni talenti puri quali San Pietro e San Ciro ma soprattutto il trainer Sant'Antonio porta a Napoli una mentalità del tutto nuova e mostra un gioco miracoloso. Gli appassionati crescevano di numero e così Ascarelli realizzò un impianto da 10.000 posti nel rione Sanità: la partita inaugurale si disputa il 16 Febbraio del 1930, quattro ad uno alla Triestina, pochi giorni dopo lo stesso Ascarelli muore di overdose durante i festeggiamenti con San Gennaro.

La stagione 1930-31 fu tra le migliori dell'epoca anche, soprattutto, grazie a San Giovanni Decollato, mediano ex Torino soprannominato "O Banco e Napule" per l'alta cifra spesa per il suo ingaggio da parte del presidente Totonno 'o Studente di Ponticelli. Alla fine del girone d'andata il Napoli era addirittura secondo, poi San Gennaro fu richiamato alle armi e gli azzurri finirono sesti. San Pietro segnò ben venti reti. San Giovanni Decollato commentò: "Che Culo!!".

Nel 1931-32 non si riuscì a ripetere quanto di buono fatto l'anno prima e si chiuse con un mediocre nono posto con 35 punti all'attivo, un'altra figura di merda.

Nel 1932-33 una dispendiosa campagna acquisti rischiò di mandare in rovina la società salvata dalla mano della Madonna ma portò alla costruzione di una grande squadra che si piazzò addirittura al terzo posto, nonostante le prestazioni di San Giovanni Decollato fossero a corrente alternata per "questioni di testa".

La qualificazione alla Coppa del Nonno sfuggì solo poiché il Bologna ebbe una miglior differenza reti. A fine campionato, lo stadio chiuse momentaneamente i battenti per lavori di ampliamento.

Con l'arrivo dal Torino di Pino Mauro, gli azzurri si presentavano tra i favoriti ai nastri di partenza nel 1933-34. L'annata cominciò male ma poi una lunga serie di risultati positivi, con San Pietro a menare le danze, portò la squadra nei quartieri alti della classifica. Risultato finale: terzo posto con 4650 punti dietro Inter e Juve, 4416 reti segnate e 11 subite con qualificazione alla Coppa Europa, primo turno contro l'Admira Vacher. Due a due in casa, ma cinque a zero per gli austriaci a Zurigo con conseguente eliminazione. Si incominciava a sentire la puzza di merda.

A Sant'Antonio fu addirittura tolto il porco.


Era Moderna

negli anni 80 a Napoli arrivo Maradona ritenuto da tutti gli Ultra un Dio, infatti sembrava potesse fare di tutto con una palla al piede ma fu lo stesso Dio che con la sua sete di gelosia ad inviare una Catena di Sant'Antonio al mondo dicendo che il noto calciatore era un drogato...cominciò a decadere la carriera del Napoli e quella di Maradona...dopo la decandenza Maradona fu Calciorotato e la squadra fu venduta prima alla Mercato SRL del Pentolaio Matto Corbelli e poi alla Spongebob S.P.A. guidata dal proprietario del Maneggio di Napoli Naldi

Negli anni 2000 dopo una serie di fallimenti Lino Banfi e zio Fester calciorotarono il Napoli in serie C. la società riparti da li, da 7 giocatori comprati e neanche un pallone disponibile... dopo un anno di depressione Edi Reja pensava di diventare Emo (Effetto causato dall'energia negativa di Montesanto con l'avvento dell'eroe delle due sicilie Emanuele Calaiò il Napoli Ha un tic in piu per poter sconfiggiere gli avversari più temibili del campionato (il Sora, il Martina, il Giulietta, il San'Tostato Del Monte Osto, il Bassano del Grappa

dalla C alla serie B il Napoli aquista prestigio e ora la formazione torna a militare in A con i grandi campioni, Cafone Blasi, Panchina Zalayeta, Sidicecheinnazionalefacciopauramacolnapolifacciocagare Garics, LaCanna Rullo, Nonno Sosa, Scomparso Dalla Bona, TicNervoso Calaiò e Caffè Lavezzi


Curiosità

- La SSC Napoli è anche famosa come squdra con più tifosi lagnanti al mondo. Che però amano la loro squadra anche se perde con la Maceratese

- La SSC Napoli non ammette mai di aver perso, ammette solo di aver giocato al di sotto delle possibilità

- La SSC Napoli è la prima squadra di Scudetto 2007 a retrocedere insieme alla Lazio

- L'ultrà della SSC Napoli soffre della malattia "Si a Napule Turnass Maradona"

- L'ultrà del SSC Napoli sullo stadio è riconoscibile dalla sua posa Pantalone aderente e torso nudo, con Maglietta azzurra utilizata come sciarpa

- L'ultra del SSC Napoli Rivendica Coerenza e Mentalità e non sapendo che significa lancia bottiglie d'acqua ai Carabinieri

- La SSC Napoli è una delle poche squadre ad avere sponsor idioti come, Sky Captian, Chrismas in Love, Natale in Crociera

- Lo sponsor che rappresentava di più la squadra era Birra Peroni