Neoborbonismo: differenze tra le versioni
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==Dogmi dei neoborbonici== |
==Dogmi dei neoborbonici== |
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{{wikipedia|Revisionismo sul Risorgimento}} |
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Versione delle 01:51, 23 ago 2011
OCCHIU VIVU E MANU O CUTIEDDU!!!
L'essenza vitale di questo utente è altamente terrona. Quindi, se sei un leghista o un fan dell'allegro folletto verde (o del food blogger che ne fa le veci) blinda pure la porta di casa tua: i nostri amici stanno già arrivando... |
Chiamansi neoborbonici coloro che aderiscono al movimento di pensiero e religione, diffusa in molte aree della Terronia, che afferma la vera verità storica sul Sud. Originariamente si chiamavano filoborbonici, ma dopo l’uscita del film Matrix il prefisso è stato cambiato in neo perché indubbiamente fa più figo.
Il credo, o movimento di pensiero, si basa sulla fede
secondo cui la seconda guerra d'indipendenza e l’impresa di Giuseppe Garibaldi siano stati una conquista del Sud Italia da parte del Padanistan e che i re Borboni fossero degli dei in terra, che nel 1860 abbiano promesso di ritornare, nel giorno del finale giudizio, per ristabilire il potere dei terroni sui polentoni.
Non sono mai state condotte ricerche volte a quantificare il numero dei professanti di questo pensiero, ma si stimano in 161.750.000 persone, di cui circa lo 0,0% è realmente consapevole di quanto asserisce.
La vita degli adepti al pensiero consiste nel
revisionare la storiografia del Risorgimento usando questo metodo al fine di far emergere la verità sul fatto che tutti i mali dei terroni sono stati causati dai polentoni.
Dogmi dei neoborbonici
Esistono dei dogmi fondamentali nel pensiero neoborbonico, che assicurano alla religione una struttura di base, ma non esiste una unica dottrina condivisa ma tutta una serie di
credi.
Primo dogma: inizio della storia
Per i neoborbonici la storia inizia il 10 aprile 1734, giorno in cui lo spagnolo Carlo III di Borbone, trovandosi nei pressi di Napoli, forò una gomma del suo cavallo e, chiesto l’aiuto di un carrozziere, divenne re della città e del relativo regno.
I neoborbonici negano ogni avvenimento storico avvenuto prima di questa data, o lo riconducono a dopo questo giorno e ne attribuiscono il merito a un re Borbone o a un suo suddito.
Ad esempio:
- l’impero romano è un’invenzione di Alberto Angela escogitata per scrivere libri insulsi sulla storia di Roma;
- la scoperta dell’America avvenne il 10 gennaio 1816 a opera di Tinto Brass (famoso suddito neoborbonico) che cercava un continente vergine per un suo film;
- il Maschio Angioino fu costruito da Ferdinando I delle Due Sicilie per dimostrare la sua virilità messa in discussione dai comunisti.
In base a questo, i neoborbonici rifiutano l’evoluzionismo, ed inoltre usano l’aggettivo borbonico per indicare tutto ciò che è stato fatto al Sud prima della propria data di nascita.
Secondo dogma: prosperità del regno delle Due Sicilie
Secondo i neoborbonici, il regno delle Due Sicilie era il vero paradiso terrestre. La gente non moriva mai
di famee tutti erano contenti, lasciandosi andare spesso a grandi manifestazioni di sana goliardia.Per dimostrare tutto questo i neoborbonici hanno dei documenti storici. Da qualche parte.
Esistevano solamente tre ceti sociali: gli stra-ricchi, i ricchi e i diversamente ricchi. La nobiltà era politicamente all’avanguardia e di sani principi. Il popolo era il più popoloso dell’Italia preunitaria e i sovrani erano amati. La tassazione diretta era bassissimainvece quella indiretta era articolata e prevedeva le dogane interne tra i vari porti del regno.A Napoli era stata inaugurata la prima ferrovia italiana
costruita quasi totalmente da ditte inglesi e francesiche non faceva altro che mostrare al mondo intero il prodigioso avanzamento tecnologico dello stato: basta pensare che nel 1860 la linea ferroviaria duosiciliana raggiungeva ben 168.400 metri di lunghezza contro gli 850 km del Piemonte.Il regno delle Due Sicilie era
stato premiato con una medaglia di bronzo all’esposizione universale delle manifatture industriali europeeil terzo stato più industrializzato del mondo, ed il più ricco della Terronia. Quest’ultimo dato è dimostrato dal fatto che dopo l’arrivo di Garibaldi, i polentoni presero 443 milioni dimonetelire d’oro dal Sud, pari al 68%del patrimonio monetariodi tutta la ricchezza italiana, e li portarono in Padania, dove fino ad allora si usavano le conchiglie come moneta.Terzo dogma: Garibaldi massone
Secondo i testi sacri neoborbonici, Garibaldi era un criminale di guerra che si rese responsabili dei seguenti atti contro natura:
- conquistare il regno con
il supporto di 30.000 meridionalisolo Mille padani ingrifati; - rubare i soldi del banco di Sicilia;
- sbancare il banco di Napoli;
- sbancare al casinò di Montecarlo;
- raccomandare Stefania Prestigiacomo al consiglio dei ministri;
- aver parcheggiato abusivamente nel porto di Marsala;
- aver tentato di copiare il taglio di barba e capelli di Chuck Norris;
- aver aperto la prima discarica abusiva a Napoli;
- aver fatto cessare l’attività eruttiva del Vesuvio causando un calo dei flussi turistici;
- aver pagato camorristi e prostitute con i soldi del regno, e non aver spartito neanche un po’ i servizi.
Garibaldi sbarcò a Marsala cercando una bottiglia dell’omonimo vino. Non trovandola, volle conquistare l’intera isola per cercarne una. A Calatafimi corruppe l’esercito borbonico,
poi massacrato dai Siciliani,che si vendette in cambio della promessa di posti in prima fila nel pubblico di una trasmissione di Maria De Filippi.Garibaldi era inoltre un massone. Non è possibile scrivere qui dei suoi rapporti con la massoneria perché, dato che ci sono di mezzo anche la Chiesa cattolica e vari complotti internazionali, i diritti d’autore sulla storia sono stati comprati da Dan Brown che sta scrivendo un libro (che diventerà poi un film) sulla cosa.
Quarto dogma: le industrie
Il regno delle Due Sicilie era il terzo stato più industrializzato del mondo, dopo il Kurdistan e la Cambogia.
Esistevano i cantieri navali di Castellammare di Stabia dove venivano costruite le prime navi spaziali usate da Roberto Giacobbo per capire se gli UFO esistano o meno, l’opificio di Pietrarsa dove venivano costruiti treni e trenini giocattolo, l’industria siderurgica della Mongiana in Calabria, la FIAT di Melfi in Basilicata, la fabbrica di preservativi di Bari, il centro spaziale di Avellino, l’osservatorio astronomico di Somma Vesuviana dove si fabbricavano stelle e pianeti, l’osservatorio di donne nude di Caserta dove si fabbricavano donne nude, e gli stabilimenti di Termini Imerese con le maestranze in costante sciopero.
Queste industrie garantivano grande ricchezza ai meridionali, che però non si affaticavano a lavorarci perché il lavoro pesante veniva svolto dai clandestini tunisini e libici che scappavano dalla Padania.
Quando poi arrivò Garibaldi, questi le chiuse tutte e si portò via le chiavi.
Quinto dogma: i briganti patrioti
Un fondamentale dogma dei neoborbonici consiste nel credere fermamente che il fenomeno del brigantaggio meridionale fu una rivolta armata della popolazione contadina
incazzata perché i ricchi proprietari terrieri e i nobili avevano mantenuto il potere datogli dai Borboni anche sotto i Savoiache voleva dire “no” ai Savoia e “si” ai Borboni (e a Valsoia).Il fatto storico è avvalorato dai numerosi documenti esistenti, come quelli in cui il brigante Carmine Crocco
scrive più volte di aver sempre odiato i Borboni e di lottare contro i borghesi ex-liberalidice di aver sposato la causa borbonica perché Garibaldi gli aveva fregato la ragazza, quelli che raccontano di come la popolazione della Basilicataprima che arrivasse Garibaldi, il 18 agosto 1860 insorse contro i Borbone e si proclamò parte del Regno d’Italiafu sempre fedele ai re di Napoli, e soprattutto perché Sanremo è Sanremo.Tutti i detti documenti sono conservati da Lele Mora in casa sua.
Testi sacri
I testi sacri dei neoborbonici sono quelli che combattono la consueta versione storica del Risorgimento e propongono quella neoborbonica.
I principali libri sacri sono:
- Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861 di Giacinto De’ Sivo
- La Conquista del Sud di Carlo Alianello
- L’Alfiere di Carlo Alianello
- L'unità d'Italia: nascita di una colonia di Nicola Zitara
- Eiaculazione precoce: riflessioni e strategie per risolvere il problema di Valeria Randone
- Maledetti Savoia! di Lorenzo Del Boca
- Indietro Savoia! di Lorenzo Del Boca
- A sinistra Savoia! di Lorenzo Del Boca
- Un po’ più a destra Savoia! di Lorenzo Del Boca
- Scacco matto Savoia! di Lorenzo Del Boca Juniors
Sono inoltre considerati testi sacri tutti i libri scritti su grandi argomenti in maniera controcorrente da
gente che non ne capisce nullanon riconosciuti esperti, come le opere sulla Chiesa cattolica di Corrado Augias, quelli di storia delle religioni di Piergiorgio Odifreddi, i libri di storia di Alberto Angela e Roberto Giacobbo, i libri di Antonino Zichichi, ed in più tutti gli scarabocchi di bimbi al di sotto dei 4 anni.Struttura sociale dei neoborbonici
Nella religione neoborbonica non esiste una gerarchia né un vero e proprio status di pontefici o leader.
In ogni caso, si può abbozzare una linea guida degli adepti al pensiero: i sudditi d’è Rre sono coloro che credono a ciò che viene asserito dai revisionisti storici, persone che passano la vita a studiare la storia del Risorgimento per
storpiarlarevisionarla e tirarne fuoriciò che fa comodo a lorola veramente vera verità storica. I primi sono i fedeli, i secondi sono paragonabili ai vescovi cattolici.I principali esponenti del movimento, da considerarsi quindi alla testa dello stesso, sono stati:
- 1860-1867: Giacinto De’ Sivo
- 1867-1918: Raffaele De Cesare
- 1918-1952: Benedetto Croce
- 1952-1981: Carlo Alianello
- 1981-2010: Nicola Zitara
Dal 2010 il titolo è conteso tra il giornalista Gigi Di Fiore e il redattore Pino Aprile.
Famosi neoborbonici
- Silvio Berlusconi come alleato del MPA
- Raffaele Lombardo
- Belen Rodriguez
- Gabriele D'Annunzio
- L’intera popolazione di Napoli
Famosi anti-neoborbonici
- Silvio Berlusconi in quanto alleato della Lega
- L’intera popolazione della Sicilia tranne Raffaele Lombardo
- Giuseppe Garibaldi
- l’intera popolazione della Basilicata
- Arisa
- Carlo Pisacane
Curiosità
- Nel regno delle Due Sicilie il Molise esisteva!
- Furono i Borboni ad inventare la penicillina
- per farsi eleggere deputato Garibaldi cantò la canzone The Show Must Go On dei Queen in tournée per le principali città dell’antico regno
- Mandando in play al contrario il film «Io sto con gli ippopotami» si può ascoltare un messaggio subliminale di Bud Spencer che inneggia ai Borboni
Fonti bibliografiche
- Corrado Augias, Inchiesta sulle Due Sicilie: dove cazzo sta l’altra?, Roma, 1950.
- Piergiorgio Odifreddi, Perché non possiamo essere italiani e meno che mai polentoni, Napoli, 1893.
- Pino Aprile, Terroni: si avete letto bene, l’ho chiamato così il libro, figo ah?,
MilanoNapoli, 2011. - Pino Maggio, Polentoni: cazzo, ‘sta cosa rende soldi, Barletta, 1864.
- Pino Mango, Monna Lisa Overdrive, Lagonegro, 1999.
- Pino D’Aleppo, Pigne, Londra, 1915.
Neoborbonici su internet
Siti
- Sito neoborbonico dove si afferma che Garibaldi fosse un negriero.
- Sito neoborbonico dove si afferma che Garibaldi fosse un massone e pedofilo.
- Sito neoborbonico dove si asserisce che le Due Sicilie fossero il terzo stato più industrializzato del mondo.
- Sito neoborbonico dove si smentisce che le Due Sicilie fossero la terza potenza industriale del mondo e che invita gli altri siti a correggere l’affermazione.
Video
- conquistare il regno con